Nello stesso giorno (02/07/013) in cui, in Consiglio Regionale, veniva respinta la richiesta di mettere in discussione quale MOZIONE URGENTE la mozione presentata dal M5S, dal PD e dalla Lista Ambrosoli su Pedemontana e rischio diossina, veniva invece approvata, con votazione trasversale un'altra importante mozione controfirmata da più Consiglieri, ma frutto principalmente del lavoro del Cons. GIANMARCO CORBETTA del Movimento Cinque Stelle.
Una mozione che chiede lo stop all'ampliamento dei FORNI INCENERITORI, compreso quello di DESIO e l'avvio di una nuova politica di gestione dei rifiuti.
Una mozione che impegna la Giunta a:
1) superare "gradualmente ma in modi e tempi certi l'incenerimento dei rifiuti";
2) ad intraprendere "ogni iniziativa di propria competenza affinché non si realizzino progetti di ampliamento degli impianti di incenerimento attualmente esistenti in Lombardia, quali, a titolo di esempio, Desio, Dalmine, Brescia...";
3) a verificare la fattibilità tecnico/economica della riconversione di impianti di incenerimento obsoleti o non più in grado di rispettare i limiti di legge alle emissioni in moderni impianti di trattamento meccanico biologico.
1) superare "gradualmente ma in modi e tempi certi l'incenerimento dei rifiuti";
2) ad intraprendere "ogni iniziativa di propria competenza affinché non si realizzino progetti di ampliamento degli impianti di incenerimento attualmente esistenti in Lombardia, quali, a titolo di esempio, Desio, Dalmine, Brescia...";
3) a verificare la fattibilità tecnico/economica della riconversione di impianti di incenerimento obsoleti o non più in grado di rispettare i limiti di legge alle emissioni in moderni impianti di trattamento meccanico biologico.
L'approvazione del testo, rimetterà sotto i riflettori il piano industriale di BEA sul forno inceneritore di Desio, laddove è previsto un ampliamento (da 58 a 88 mila tonnellate di rifiuti da bruciare) e si vorrebbe anche l'ingresso di un privato nella sua gestione.
Evidentemente, Sinistra e Ambiente non può che valutare positivamente quanto approvato in Consiglio Regionale, auspicando che la Regione Lombardia intervenga quanto prima anche per una revisione approfondita e radicale di un piano industriale sul forno di Desio non condivisibile e non più in linea con quanto approvato a mezzo mozione.
Sulla questione del piano industriale di BEA e del Forno Inceneritore di Desio, ci siamo più volte espressi con un giudizio fortemente critico, vedi le nostre precedenti pubblicazioni: Post 1
Post 2
Post 3
Post 4
Ricordiamo che anche il Comune di Meda è socio in BEA al 7,34%.
Sulla questione del piano industriale di BEA e del Forno Inceneritore di Desio, ci siamo più volte espressi con un giudizio fortemente critico, vedi le nostre precedenti pubblicazioni: Post 1
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Ricordiamo che anche il Comune di Meda è socio in BEA al 7,34%.
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