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La Meda e la Brianza che amiamo e che vogliamo tutelare

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CRONACHE DA CHI SI IMPEGNA A CAMBIARE IL PAESE DEI CACHI E DEI PIDUISTI.
"Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente,
ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere,
se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?"
Antonio Gramsci-politico e filosofo (1891-1937)
OMAGGIO ALLA RESISTENZA.
Ciao Dario, Maestro, indimenticabile uomo, innovativo, mai banale e sempre in prima fila sulle questioni sociali e politiche.
Ora sei di nuovo con Franca e per sempre nei nostri cuori.

"In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta.
Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po' le teste.
Tutto il resto, la bellezza per la bellezza, non mi interessa."

(da Il mondo secondo Fo)

venerdì 31 marzo 2023

PER REGIONE LOMBARDIA LE INFRASTRUTTURE SOVRACOMUNALI SONO ESCLUSE DAL CONSUMO DI SUOLO. IL COMUNICATO DEGLI AMBIENTALISTI DE L'OSSERVATORIO PTCP

Il Coordinamento Ambientalista Osservatorio PTCP di MB, di cui Sinistra e Ambiente è parte attiva e propositiva, si occupa da tempo del Consumo di Suolo che costantemente continua ad erodere gli spazi di naturalità della nostra Provincia. 
Un avanzare che non è adeguatamente contrastato dal quadro normativo, ancora privo di una legge nazionale e con la Legge  Regionale (n°31 del 2014) che non garantisce una adeguata ed efficace applicazione, contenendo meccanismi di deroga.

COMUNICATO STAMPA 

Si prevede di consumare suolo agricolo per milioni di metri quadrati,
ma secondo Regione Lombardia: “il fatto non sussiste!”. 
Leso il principio di realtà!

Ogni giorno leggiamo sulla stampa e sentiamo ora anche sulle reti televisive e in alcuni programmi elettorali che è del tutto sbagliato consumare nuovo suolo agricolo per motivi idrogeologici, produttivi, paesaggistici,
ecosistemici e in estrema sintesi ambientali.
Numerose sono le proposte di legge sul consumo di suolo a livello nazionale che giacciono da anni in Parlamento, anche in recepimento di alcune direttive dell’Unione Europea che mira a conseguire l'obiettivo di un consumo netto di suolo pari a zero entro il 2050.
Taluni sostengono che tale compito spetti alle Regioni, dopo la riforma del Titolo V° della Costituzione.

Anche la Regione Lombardia, dopo anni di non ascolto di petizioni nazionali e proposte di legge di iniziativa popolare, ha approvato nel 2014 le legge n. 31 che dovrebbe tendere alla riduzione del consumo di suolo, con meccanismi “a cascata” sui diversi piani territoriali, a partire da quello regionale (PTR), poi quelli provinciali (PTCP) e infine quelli comunali (PGT).
In realtà, oltre ad aver accumulato ritardi di diversi anni rispetto a quelli previsti da quella stessa legge, questa contiene alcuni escamotage e alcune definizioni che la rendono praticamente inutile, se non peggio.
Ci riferiamo in particolare all’art. 2, che definisce il consumo di suolo, che recita, alla lettera c): “consumo di suolo: la trasformazione, per la prima volta, di una superficie agricola da parte di uno strumento di governo del territorio, non connessa con l'attività agro-silvo-pastorale, esclusa la realizzazione di parchi urbani territoriali e inclusa la realizzazione di infrastrutture sovra comunali;”.
Ma non è così.
Infatti il comma 4 sempre dell’articolo 2 dice però: “La Giunta regionale, con deliberazione da approvare entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, sentita la competente commissione consiliare, definisce i criteri di individuazione degli interventi pubblici e di interesse pubblico o generale di rilevanza sovracomunale per i quali non trovano applicazione le soglie di riduzione del consumo di suolo di cui alla presente legge”.
Naturalmente la deliberazione è arrivata (DGR 1141 del 14/01/2019) ed esclude le opere di rilevanza sovracomunale come, per esempio, le infrastrutture stradali, contraddicendo logicamente quanto sentenziato al punto c) della stessa Lr 31/2014, sopra letteralmente riportato.

Facciamo però qualche esempio concreto per capire gli effetti pratici di tale situazione.

La contrastata autostrada Pedemontana Lombarda che, secondo alcune stime di massima da noi effettuate, ha consumato per la parte già realizzata e consumerebbe ulteriore suolo (attualmente libero da edificazioni), per complessivi 3 milioni di metri quadrati (comprensivi dei collegamenti secondari), è come se non esistesse.
Questo non è consumo di suolo? Per la Regione no, e sarà così nei Piani territoriali sotto ordinati (PTCP e PGT).
Si consideri che il Piano provinciale (PTCP di MB), che ha recepito le indicazioni del Piano territoriale regionale (PTR) indica ai 55 Comuni della Provincia di ridurre la soglia del consumo di suolo del 45%, per circa 4 milioni di mq complessivi.
Operazione resa quasi inutile nella realtà a livello territoriale sovracomunale in quanto la riduzione ipotizzata verrà fortemente compromessa dal passaggio di Pedemontana (3mln di mq non computati come consumo di suolo). Una vera beffa!
Anche nel comasco, Provincia a noi prossima, si rischia il ripetersi di questa condizione, laddove è progettata la realizzazione della Canturina bis, una strada di collegamento che interessa più comuni.
Un’arteria il cui tracciato andrà ad interessare aree tutelate come zone di riqualificazione ambientale ad indirizzo agricolo, zone di riqualificazione ambientale ad indirizzo naturalistico e zone di tutela naturalistica dentro i confini del Parco Regionale Groane-Brughiera.
Regione Lombardia ha messo a bilancio buona parte dei fondi necessari, impegnandosi a trovarne la copertura economica completa.
 
Oppure, prendiamo il previsto prolungamento della M5 a Monza, opera sovracomunale, dove, a sud della Città, nel quartiere Casignolo, si prevede la realizzazione di un grosso deposito - officina di quella metropolitana, il quale consumerà circa 20 ettari di suolo agricolo oggi coltivato.
S’è preferito utilizzare una superficie libera invece di recuperarli su aree dismesse (es. ex Falck di Sesto). Anche questi 20 ettari non verranno considerati come consumo di suolo?

Per la Regione, nessuna differenza tra piastroni di cemento e asfalto e aree agricole o tutelate che invece dice di voler preservare per non consumare altro suolo libero.

Questo fatto è tanto più grave in una Regione e in una Provincia, quella di Monza e Brianza, certificata da tutti i rapporti come la “maglia nera” e la peggiore in Italia per suolo consumato e caratterizzata da un livello altissimo di antropizzazione e urbanizzazione.
La contraddizione è reale e sarà evidente: il consumo di suolo misurato da ISPRA nei comuni interessati da queste opere sarà impietoso, così come i costi enormi generati dalla perdita di suolo libero. Dati già evidenti negli anni passati nei comuni attraversati dalla Tangenziale Est Esterna e dal tratto già realizzato di Pedemontana.
C’è solo da auspicare un ripensamento della Regione e soprattutto dei Comuni che vedono quelle infrastrutture sovracomunali passare sul proprio territorio. 

Serve una legge chiara, da applicare senza scappatoie, che sia veramente utile per arrestare la cementificazione indiscriminata della Brianza e in Lombardia.

IL COORDINAMENTO AMBIENTALISTA OSSERVATORIO PTCP DI MB

Monza e Brianza, 30 marzo 2023

giovedì 30 marzo 2023

CICLABILI URBANE E GREEN LANE: GLI AMBIENTALISTI LOCALI INCONTRANO L'AMMINISTRAZIONE DI MEDA.

Nel capitolo ambientale del programma elettorale 2022 del gruppo medese di Sinistra e Ambiente-Impulsi v'era la promozione della mobilità sostenibile e l'agire per concretizzare una rete di piste ciclabili cittadine definite nell'ambito del progetto sovraccomunale "Green Lane".
Il 27-3-023, insiema ad altri gruppi con cui spesso ci coordiniamo, ci siamo confrontati sul tema con l'amministrazione di Meda, presente con il Sindaco e con l'assessore all'Urbanistica.

Ecco il report dell'incontro.


Sinistra e Ambiente-Impulsi, Legambiente Seveso, 
Comitato Parco Regionale Groane-Brughiera
incontrano l’amministrazione di Meda per parlare di ciclabilità.

Lunedì 27-3-023, Sinistra e Ambiente-Impulsi di Meda presente con Alberto Colombo, Legambiente Seveso rappresentata dal Presidente Maurizio Zilio e da Gemma Beretta, il Comitato per il Parco Regionale Groane-Brughiera con il Presidente Tiziano Grassi si sono incontrati con il Sindaco di Meda, Luca Santambrogio e con l’Assessore con deleghe a Urbanistica e Ambiente, Andrea Boga.
 
L’incontro, chiesto dai gruppi ambientalisti aveva come oggetto un confronto sulla mobilità sostenibile a Meda e la creazione di una rete ciclabile cittadina che si implementi con il progetto “Green Lane – corsia o sentiero verde”.
Per questo, invitato dai gruppi locali, era presente anche Gianluca D’Amato del comitato promotore per la Green Lane che ha informato sulla sua storia e la sua configurazione.

I gruppi hanno illustrato la necessità di lavorare per la creazione di piste ciclopedonali che sul territorio del Comune di Meda colleghino tra loro i Punti di Interesse (PDI) della vita quotidiana quali scuole, uffici comunali, luoghi culturali e storici, luoghi di socialità. 
Il fine è quello di incentivare ed innescare l’uso della bicicletta per gli spostamenti brevi (4-5 km) desaturando una viabilità caotica per la prevalenza dell’auto.
In aggiunta ai punti di interesse della Green Lane a Meda riguardanti l’interscambio trasportistico e il patrimonio storico/culturale e ambientale già presi in considerazione e corrispondenti alla Stazione ferroviaria FNM, alla Villa Antona Traversi + Chiesa di San Vittore, ai Boschi della Brughiera con la Zoca dei Pirutit e alla Ciclovia Meda-Milano, anche le scuole secondarie superiori quali il liceo M. Curie, l’istituto commerciale Milani, il Centro di Formazione Professionale Terragni, costituiscono poli scolastici da rendere accessibili alla mobilità lenta.
Altri luoghi collegabili sono gli istituti delle scuole primarie e secondarie dell’obbligo (Anna Frank, Diaz, Traversi, S. Giuseppe, S.Giorgio, Tre Venezie) così come gli oratori, il centro sportivo, le chiese, il centro anziani, i parchi e le aree verdi etc.
Importante risulta l’utilizzo dell’asta spondale del Tarò/Certesa che può costituire un collegamento nord/sud.
Si tratta quindi di progettare, finanziare e realizzare ciclopedonali in sede propria che consentano una mobilità differente, meno impattante ed invasiva di quella costituita dall’uso costante dell’auto anche laddove se ne potrebbe fare a meno.
Avere percorsi che permettano gli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola con l’uso della bicicletta in ambito urbano e interurbano anche per le incombenze quotidiane, evitando il ricorso all’auto privata, segnerebbe un primo passo per una transizione ecologica corretta, migliorando la qualità della vita.
L’”urban lane” medese complementerebbe la Green Lane, progetto a cui aderiscono ora 7 comuni - tra cui Meda. Progetto originariamente nato dal basso da una idea condivisa dalle associazioni del territorio a partire dal Comitato Associazione Sacra Famiglia di Cesano Maderno.
La Green Lane ha ricevuto alcuni finanziamenti provinciali per alcuni completamenti di collegamento e per la progettazione sovraccomunale.
Una pianificazione locale è possibile, approfittando dell’elaborazione del nuovo PGT e definendo un Piano cittadino delle Ciclabili, adeguatamente coperto da risorse finanziarie per concretizzare in tempi brevi la realizzazione dei percorsi identificati.
 
L’amministrazione s’è dichiarata aperta ed interessata ad agire per la ciclopedonabilità annunciando che opererà in fase di pianificazione sul Documento di Piano legato ad un Masterplan del Verde, dove verranno identificate “4 vie verdi” con tracciati ciclabili (via Trieste, via Cialdini, via Indipendenza, via Angeli Custodi) ed “una via azzurra” (il torrente Tarò/Certesa) e che questo documento sarà oggetto di prossima illustrazione e confronto. 
Da parte dei presenti, è stato chiesto un coinvolgimento per identificare i punti di interesse su cui costruire la ciclabilità comunale, annunciando attenzione ai contenuti del nuovo PGT e osservazioni allo stesso. 
 
Misureremo la reale volontà di questa amministrazione sulla base delle azioni e degli atti che attuerà per rendere Meda ambientalmente sostenibile.
 
Meda 28-3-023 
 
Sinistra e Ambiente-Impulsi Meda, 
Legambiente Circolo Laura Conti - Seveso, 
Comitato Parco Regionale Groane-Brughiera

sabato 18 marzo 2023

COMUNITÀ ENERGETICHE RINNOVABILI A MEDA: UNA CONDIVISIBILE DELIBERA DI CONSIGLIO PER PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE D'INTERESSE REGIONALE

Il 16-3-023 abbiamo presenziato al Consiglio Comunale di Meda dove s'è discussa e approvata una delibera consigliare per  attivare una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) nella nostra città.
Dopo la serata di presentazione del 6-12-022, invero poco partecipata, s'è concretizzato un ulteriore passaggio.

MANIFESTAZIONE D'INTERESSE REGIONALE
Sulla CER,il Comune di Meda intende prioritariamente partecipare alla Fase 1 della Manifestazione d'Interesse lanciata da Regione Lombardia e dovrà, entro il 30-4-2023 presentare una proposta progettuale di comunità energetica da costituire nel territorio, sulla base delle indicazioni operative contenute nell'avviso regionale.

Qualora ritenuta meritevole, la proposta di CER sarà inserita in un apposito elenco, con possibilità, in funzione del punteggio ottenuto, di passare alla Fase 2, riservata alle candidature che abbiano superato la soglia minima di ammissibilità.
La Fase 2 della Manifestazione d'interesse regionale prevede specifiche misure di supporto economico per i soli nuovi impianti a fonte rinnovabile di proprietà dei soggetti pubblici della comunità energetica.
La dotazione regionale del supporto, purtroppo decisamente esigua, è pari a 20 Milioni di euro, suddivisi sul 2023 e sul 2024, utilizzabili per l'istallazione e l'avvio di impianti di produzione compresi nelle seguenti tipologie:

- Impianti solari fotovoltaici;
- Impianti idroelettrici;
- Impianti eolici;
- sistemi di accumulo;
- collettori solari termici;
- impianti aerotermici, geotermici, idrotermici e pompe di calore;
- impianti alimentati a biomassa (liquida, solida gassosa).

LA COSTITUZIONE DI UNA CER A MEDA
Il Comune di Meda, che riveste il ruolo di soggetto pubblico aggregatore, ha sinora raccolto l'adesione alla CER di una serie di cittadini affittuari delle case comunali e con questa iniziale configurazione parteciperà alla Manifestazione d'Interesse Regionale, avvalendosi del supporto dell'Agenzia Innova21 per la stesura della Relazione Tecnica.
La ricerca di adesioni alla CER, aperta anche a soggetti sociali ed imprese prosegue e proseguirà poichè l'adesione può avvenire anche dopo la costituzione formale della CER.
Gli affiliati alla CER possono essere i produttori di energia rinnovabile, i consumatori della stessa e chi è produttore e al contempo consumatore, mettendo a disposizione l'energia eccedente.
La massima potenza ammessa per una CER è pari ad 1 MegaWatt.
Per aggregarsi nella stessa CER, bisogna risiedere nell'area servita dalla rete elettrica collegata alla stessa cabina primaria.
Al momento, una piccola porzione di Meda risulta esclusa poichè sottesa ad una cabina primaria differente. Per recuperare anche quest'area, l'amministrazione interverrà presso il gestore della rete elettrica.

La produzione e l'autoconsumo di Energia Rinnovabile (fotovoltaica nel caso di Meda) porta con sè vantaggi ambientali con meno CO2 emessa, sociali per il coinvolgimento di soggetti, gruppi ed associazioni ed economici per le tariffe incentivate sull'energia prodotta in ambito CER che viene consumata. Tariffe incentivate stabilite dalla normativa e riconosciute dai gestori .
L'amministrazione medese ha inizialmente identificato per la CER, l'istallazione di un tetto fotovoltaico sulle scuole Diaz per il quale chiedere l'accesso al finanziamento della Fase 2 della Manifestazione d'Interesse.
La potenza dell'impianto fotovoltaico è ancora da quantificare in funzione del numero di aderenti alla CER e dei consumi dell'istituto scolastico.

TEMPISTICHE E SCADENZE
Nella seconda metà del 2023 dovrebbero essere definiti gli esiti del bando regionale e, in caso di risultato positivo, si passerà alla Fase 2 per la realizzazione dell'impianto fotovoltaico con il supporto economico regionale. Seguirà una necessaria campagna di informazione e sensibilizzazione per far crescere il numero di aderenti della CER.
Dovrà inoltre essere definita la struttura giuridica della CER, un passaggio importante che auspichiamo basata su principi solidaristici e di attenzione alle fasce deboli. 

IL PARERE DI SINISTRA E AMBIENTE-IMPULSI E DEGLI ALTRI GRUPPI DELLA COALIZIONE RAPPRESENTATI DAL CONSIGLIERE MARCELLO PROSERPIO
Il gruppo di Sinistra e Ambiente-Impulsi, sta seguendo e seguirà con attenzione l'azione dell'amministrazione per costituire una CER a Meda.
Abbiamo contribuito alla stesura dell'intervento del Consigliere Comunale Marcello Proserpio che per nome anche del nostro gruppo, del PD e di Meda Aperta s'è dichiarato favorevole all'approvazione della delibera consiliare sulla CER, dando suggerimenti e chiedendo un coinvolgimento e una promozione efficace per una partecipazione diffusa.

martedì 14 marzo 2023

PIANO URBANO MOBILITÀ SOSTENIBILE: IL COORDINAMENTO AMBIENTALISTA OSSERVATORIO PTCP DI MB HA PRESENTATO LE SUE OSSERVAZIONI ALLA PROVINCIA

Il Coordinamento Ambientalista Osservatorio PTCP di MB, di cui Sinistra e Ambiente è parte attiva e propositiva, ha elaborato un comunicato stampa per accompagnare le osservazioni al Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS) della Provincia di MB.

COMUNICATO STAMPA

Il Coordinamento Ambientalista Osservatorio PTCP di MB, confermando la sua costante attenzione agli atti d’orientamento alla pianificazione territoriale sovracomunale, mercoledì 8 marzo ha protocollato alcune osservazioni al Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), adottato dal consiglio Provinciale il 26 gennaio scorso. Si auspicano risposte positive.

Il Coordinamento ambientalista Osservatorio PTCP di MB, era già intervenuto nel procedimento della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) propedeutico alla stesura del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) della provincia di Monza e Brianza.
Lo avevamo fatto con una ventina di proposte, alcune delle quali sono state accolte, recepite e integrate nella corposa documentazione del PUMS.
Ora, dopo che il Consiglio Provinciale lo ha adottato nella seduta del 26 gennaio 2023 e prima della sua approvazione, abbiamo protocollato le nostre osservazioni, alcune delle quali ripropongono parte dei suggerimenti su cui non v’era stata una risposta sufficientemente adeguata, unitamente a nuove notazioni. Il documento, elaborato collegialmente dal Coordinamento Ambientalista “Osservatorio PTCP di MB”, consta di sette osservazioni ed alcune considerazioni.

Osservazioni
1. Poiché la documentazione relativa al PUMS adottato risulta molto corposa e costituita da diverse centinaia di pagine, si chiede che venga redatta una Relazione illustrativa di sintesi del Documento di Piano (Quadro conoscitivo - Quadro progettuale - Allegati) in modo tale da agevolare la lettura dei documenti stessi. Anche in altri Piani (PTR, PTCP, PGT, altri Piani) questo tipo di elaborato illustrativo viene normalmente redatto e allegato ai Piani;

2. Si chiede che nella documentazione relativa al PUMS, a fronte dell’elenco degli obiettivi del “Progetto Moving Better” (del 2013) e del “Piano strategico sulla mobilità ciclistica” (del 2014) vengano inseriti i risultati raggiunti e le azioni attuate nel corso di questi 8/9 anni. Ciò è possibile farlo senza attendere una successiva fase di monitoraggio del PUMS;

3. Si chiede di prevedere nel Quadro conoscitivo del Documento di Piano del PUMS uno specifico capitolo che illustri e quantifichi i parametri “Reddito - Popolazione” e “Tendenza insediativa - Mobilità” in Provincia di MB. Questo al fine di comprendere i legami e i fenomeni che inducono mobilità sul nostro territorio. Quelli riportati ora negli elaborati non chiariscono tali correlazioni;

4. Nel Quadro conoscitivo del DdP del PUMS, nell’immagine relativa alla zonizzazione acustica dei Comuni, mancano alcuni comuni. Risulta quindi necessario aggiornare quella carta (pur estratta da fonte regionale o da altra, peraltro non aggiornata);

5. Si chiede una simulazione al 2025 e al 2030 delle emissioni di inquinanti atmosferici, qualora l’autostrada Pedemontana venga realizzata. Inoltre, si chiede che negli elaborati sia aggiornata la valutazione sulla variante della tratta D di Pedemontana rispetto all'iniziale previsione D lunga con quella attualmente oggetto di studio di fattibilità, ossia la tratta D breve. 
A tale proposito, si riferisce che il Parco Agricolo Nord Est ha ufficialmente comunicato gli impatti ambientali della tratta D denominata “breve” che attraverserà il territorio del Parco. Si chiede venga considerata tale comunicazione.

6. Si segnala che è opportuno inserire negli obiettivi una riduzione di nuove infrastrutture stradali, soprattutto in contesti come il vimercatese dove si rileva maggior presenza di comparti liberi di dimensioni più estese e a maggiore qualità ambientale.

7. Si chiede di considerare gli effetti della realizzazione di Pedemontana in termini di traffico a livello provinciale, elemento significativo per la valutazione del PUMS. Da alcuni studi trasportistici risulta che, se quella infrastruttura venisse realizzata, il traffico di breve percorrenza, per evitare il pedaggiamento si riverserebbe sulle strade di collegamento intercomunale, che già ora in condizioni critiche, subirebbero incrementi di traffico notevoli portandoli alla saturazione e alla congestione.

Considerazioni 
- In conclusione si ritiene che per quantificare e gestire oggi la questione relativa al traffico e alla mobilità risulta necessario dotarsi di strumenti informatici aggiornati, di rilevazione, di monitoraggio e di simulazione, anche in tempo reale degli spostamenti, strumenti che non si riducano alla sola lettura “a strati” del territorio, ma di adeguati programmi dinamici che considerino tutte le variabili in atto e gli esiti previsti e prevedibili.
- La complessità dei fenomeni in corso (anche poco noti) non può ridursi ad alcune carte, norme tecniche e relazioni, sia pur di diverse centinaia di pagine scritte. Anche i metadati e gli algoritmi di Google o di altri gestori degli spostamenti (es. AMAT) possono essere utili in tal senso.
 
LA NOSTRA VALUTAZIONE SUL PUMS.
Il PUMS, pur contenendo analisi interessanti, per la sua generalità e per il suo essere uno strumento di pianificazione strategica con un orizzonte temporale di medio-lungo periodo (10 anni), corre il grosso rischio di restare un puro documento cartaceo dimenticato in qualche archivio provinciale o comunale, trattandosi di un Piano informale senza alcuna prescrizione vincolante sia per la Provincia sia per i suoi Comuni. 
É già successo con i piani precedenti, su cui tuttora manca un ritorno sulla loro effettiva implementazione.
Affinchè il PUMS abbia una reale efficacia applicativa, servirebbe un serio, costante e frequente monitoraggio per verificare la reale attuazione delle azioni previste. Il Piano non può inoltre prescindere da un coordinamento con le amministrazioni, gli enti e gli organismi che hanno facoltà d’intervento e di stanziamento di fondi, unitamente ad una reale volontà politica di guidare una vera transizione ecologica anche per quanto riguarda la mobilità in Brianza.
La pianificazione di nuove infrastrutture quali l’autostrada Pedemontana Lombarda che attraverserà la Provincia di MB, non va purtroppo nella direzione di un cambio di passo, favorevole a dare priorità al trasporto pubblico e a una differente mobilità. 
Conferma invece una programmazione “vecchio stile” che privilegia ancora l’uso dell’automezzo privato e il trasporto su gomma, con imponenti risorse economiche lì destinate nonostante il provato impatto sull’ambiente, sul traffico e sulla viabilità intercomunale che ne deriverà. 
Oltretutto, la prevista opera compensativa, la ciclabile “Greenway”, richiamata nel PUMS della Provincia, rischia di restare un’incompiuta poiché non ancora finanziata e con realizzazione rimandata solo a completamento avvenuto di tutte le tratte (B2, C e D).
Nei fatti, Regione Lombardia, che è ente centrale tra gli interlocutori del PUMS, ostinatamente ha voluto e vuole il completamento della Pedemontana scegliendo di investire su una mobilità insostenibile, ponendo una pesante ipoteca sulla possibilità d’una programmazione trasportistica differente e rendendo di difficile applicazione una buona parte degli obiettivi dello stesso PUMS.

IL COORDINAMENTO AMBIENTALISTA OSSERVATORIO PTCP DI MB

Monza e Brianza, 13 marzo 2023

martedì 7 marzo 2023

IL PARCO GROANE-BRUGHIERA ACCOGLIE LE OSSERVAZIONI AMBIENTALISTE CONTRO LE STRADE NEL PARCO. ATTO IMPORTANTE MA NON RISOLUTIVO, SERVE CONTINUARE AD OPPORSI


Il 3-3-2023 sull'albo pretorio del Parco regionale Groane-Brughiera sono state pubblicate le controdeduzioni alle osservazioni presentate in fase di approvazione della Variante al Piano Territoriale Coordinato (PTC).
Tra queste, v'erano quelle di una serie di gruppi ambientalisti facenti parte del Coordinamento per una Mobilità Sostenibile No Canturina bis, inoltrate per chiedere che l'Ente Parco stralciasse dalla documentazione approntata qualsiasi riferimento ad ipotesi progettuali di nuove strade entro i confini dell'area tutelata delle Groane-Brughiera.
In proposito, anche Sinistra e Ambiente - Impulsi, in qualità di aderente al coordinamento, aveva presentato osservazioni in linea con l'obiettivo di contrastare l'idea di nuove strade nel Parco.
Le controdeduzioni hanno accolto il contenuto delle osservazioni del Coordinamento e di Sinistra e Ambiente-Impulsi con la formula:
"Preso atto delle motivazioni dell'osservante e di quanto previsto all'art. 18.3 della LR 12/2005 e smi, si propone l'eliminazione dalle tavole del PTC della "viabilità di previsione vigente" e di ogni tracciato riportato sulle stesse".

Questa decisione da parte dell'Ente Parco, sicuramente frutto anche del "pressing" esercitato dai gruppi ambientalisti, non chiude evidentemente la partita.
Nell'ambito della gerarchia delle fonti normative, sopra il PTC del Parco vi sono il Piano Territoriale Regionale (PTR) e il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP).

É la stessa struttura del Parco a scriverlo nelle controdeduzioni ad un'altra osservazione: 
"Si evidenzia che ai sensi dell'art. 18.3 della LR 12/2005 e smi "Le previsioni del PTCP concernenti la realizzazione, il potenziamento e l’adeguamento delle infrastrutture riguardanti il sistema della mobilità, prevalgono sulle disposizioni dei piani territoriali di coordinamento dei parchi regionali di cui alla legge regionale 30 novembre 1983, n. 86".

Ed è lo stesso Direttore Girelli a specificarlo in un articolo su La provincia di questi giorni:


ALTRE OSSERVAZIONI

Sinistra e Ambiente, con Impulsi, aveva poi presentato alcune osservazioni specifiche sull'art 32 delle Norme Tecniche di Attuazione (NTA) riguardanti "Zone Fornaci archeologia industriale" e sull'annosa vicenda dei confini difformi a Meda.

PIANO DI SETTORE FORNACI
Il piano di settore Fornaci è delineato dalle norme tecniche di attuazione (NTA) che definiscono e consentono la tipologia di interventi sulle aree dismesse, dentro il perimetro del Parco Regionale, dove sono ubicate le antiche fornaci con forno Hoffmann per la produzione di mattoni. 
Si tratta di norme che a nostro avviso sarebbe necessario rendere più stringenti, per governare meglio il riuso di queste aree evitando l'approvazione di proposte che premino la prevalenza di un'edilizia composta da residenziale di lusso o da insediamenti commerciali impattanti.
Purtroppo l'Ente Parco non è stato lungimirante e ha respinto tutte le osservazioni  che avevano l'obiettivo di modificare alcune norme di attuazione.

CONFINI DEL PARCO A MEDA
La nostra osservazione che chiedeva di correggere la difformità dei confini medesi del Parco Groane-Brughiera è stata respinta con una controdeduzione non condivisibile poichè esclude un'area che prima era invece compresa nel perimetro PLIS Brughiera poi confluito a mezzo delibera di Consiglio Comunale nel Parco Regionale Groane-Brughiera. Difficile comprendere le ragioni del respingimento, considerato che un'analoga osservazione del comune di Meda è stata invece accolta anche se non è chiaro su quali aree sia avvenuta la rettifica dei confini. Vedremo di approfondire meglio in una futura analisi cartografica.

mercoledì 1 marzo 2023

PER NULLA PUBBLICIZZATO IL CONSIGLIO COMUNALE A SEVESO SULLA PEDEMONTANA

Il 27-2-2023, tra gli OdG del Consiglio Comunale di Seveso è stato trattato all'ultimo punto una "Comunicazione sullo stato dell'opera di Pedemontana".
Erano presenti per relazionare, il direttore generale della soc Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) Sabato Fusco, il direttore tecnico Paolo Simonetta, Barbara Vizzini, responsabile ufficio Ambiente della società e Andrea Monguzzi referente tecnico.
La prima cosa che occorre sottolineare è la scarsissima comunicazione da parte dell'amministrazione rispetto a questo importante passaggio informativo in Consiglio Comunale attivato dalla sindaca Alessia Borroni (Lega) anche per rispondere a precedenti interrogazioni sollevate da più consigliri di minoranza, tra cui il rappresentante di Seveso Futura con cui da tempo collaboriamo.
La pubblicizzazione di questo Consiglio Comunale è stata effettuata solo con il dovuto avviso sul sito web del Comune, senza alcuna ulteriore promozione. Solo chi va costantemente sul sito o chi è stato avvisato personalmente poteva esserne al corrente.
Questo nonostante l'amministrazione sevesina abbia più volte sbandierato la sua volontà di informare. Conseguentemente, pochissime le presenze dei cittadini e anche molta disattenzione tra i banchi della maggioranza che si sono pressochè svuotati durante l'illustrazione dei tecnici di APL.
Insomma, verificato anche il nervosismo della maggioranza mostrato durante la serata, pare evidente che non v'era volontà di coinvolgere effettivamente la cittadinanza nel passaggio informativo sulla Pedemontana.
Oltretutto, è stato annunciato che da marzo, lo streaming della seduta, così come quelli delle prossime sedute, rimarranno sul canale yutube per qualche giorno per poi essere rimossi senza essere conservati in una playlist accessibile.
Eravamo fisicamente presenti al Consiglio Comunale perchè cerchiamo sempre di seguire le vicende riguardanti questa impattante ed inutile autostrada per tenere informata la cittadinanza.
Dalla registrazione ufficiale del Consiglio, abbiamo tratto le parti relative all'illustrazione dei tecnici di APL integrandole con altri dettagli.

TRACCIATO AUTOSTRADALE TRATTA B2
Come si nota dalle cartografie, il passaggio tra Meda e Seveso da due a tre corsie per senso di marcia, ruberà due ettari al Bosco delle Querce mentre rotonde, strade di accesso e una vasca di laminazione andranno a compromettere l'area di via della Roggia, zona di possibile espansione del polmone verde.
Sulla vasca di laminazione, APL ha dichiarato d'essere disponibile a definirne meglio la struttura ma che resterà un'area interclusa alle persone. Sulle superfici libere di via della Roggia verrà anche insediato il cantiere operativo.
Dopo la galleria "Seveso", la galleria artificiale "Baruccanetta" sarà con scavalco della ferrovia, in sopralzo, copertura e collegamento tra i lati opposti.

PIANO OPERATIVO DI BONIFICA ZONE CONTAMINATE DA DIOSSINA TCDD
Il Piano Operativo di Bonifica (POB), conseguente alla Caratterizzazione dei suoli, come da tempo abbiamo illustrato in modo dettagliato, prevede la bonifica di 37 aree suddivise in 8 lotti funzionali con presenza di Diossina TCDD nel Top Soil (primi 20 cm) e nello strato Intermedio (fino ad 1 metro).
Si asporterà il terreno (40.000 mc pari a 71.000 ton.) che non verrà stoccato in loco ma portato- dopo caratterizzazione a banco a mezzo analisi chimiche - in tre tipo di discarica: per rifiuti non pericolosi, per inerti e per rifiuti pericolosi.
Si eseguirà un collaudo di avvenuta bonifica sempre con analisi chimiche sul fondo scavo e sulle pareti.
ARPA è coinvolta nelle attività.
I lavori di movimentazione della terra contaminata saranno effettuati applicando cautele quali:
uso di nebulizzatori per abbattere le polveri, bagnatura piste, lavaggio ruote mezzi, reti di contenimento polveri, interruzione azioni in caso di giornate ventose, monitoraggio strumentale di polveri e diossina dispersa.
I costi stimati, comprensivi di una quata del 30% di imprevisti, sono quantificate in 16.417.000 euro.
La bonifica verrà attivata quando la soc. APL entrerà in possesso dei terreni interessati.

COMPENSAZIONI AMBIENTALI PER SEVESO
Su Seveso sono previste due Compensazioni Ambientali denominate Progetto Locale (PL) 18 e PL19 - quest'ultima in condivisione con Cesano Maderno.
PL 18 è a ovest del Bosco delle Querce mentre PL 19 si trova a Baruccana/Cesano M. e verrà, purtroppo, interessata dai lavori di potenziamento della linea ferroviaria Saronno-Seregno. Per tale motivo, APL ha chiesto ai Comuni interessati di identificare un luogo differente per la compensazione.
La soc. APL ipotizza l'uso di tale cifra anche "per ampliare il Bosco delle Querce ad est della SS35".
In realtà, ci preme evidenziarlo, l'ampliamento necessiterebbe in primis di atti amministrativi da parte di Regione Lombardia e dei Comuni di Meda e Seveso più che di investimenti diretti, peraltro già nelle possibilità di chi lo gestisce.
Dei 30,5 milioni di "budget ambientale" (secondo APL) per le tratte B2 e C, 1.781.000 euro sono destinati per le compensazioni ambientali a Seveso. Non è però stato chiarito se queste cifre siano effettivamente disponibili.

BUDGET PER OPERE VIABILISTICHE
Il budget di 60 Mln di euro - puramente virtuali poichè non nelle disponibilità di APL - da suddividere tra alcuni comuni della tratta B2, è stato da alcuni di loro in parte utilizzato, previo anticipo della quota da parte di Regione Lombardia.
A Seveso restano 7,3 Mln sui 12 inizialmente assegnati.

CANTIERIZZAZIONE
La realizzazione della tratta B2, per prescrizione CIPE, avverrà mantenendo in esercizio l'attuale superstrada Milano-Lentate S/S. Saranno create deviazioni del tracciato, in un avanzamento lavori per fasi realizzative.

EXTRACOSTI
I tecnici di Pedemontana non sono stati molto chiari rispetto agli aumenti dei costi realizzativi dovuti agli extracosti delle materie prime. Hanno parlato genericamente di un "meccanismo di compensazione" e di una "linea di finanziamento ad hoc". Con ogni probabilità si aspettano altro denaro pubblico che copra questi aumenti.

PEDAGGIAMENTO
E' stato annunciato uno studio del traffico sulla tratta B2 avente lo scopo di verificare la possibilità di scontistiche. Come da tempo scritto ed evidenziato negli studi trasportistici, la realtà sarà banalmente costituita da un travaso del traffico di breve e media percorrenza sulla viabilità intercomunale che porterà alla saturazione molte arterie.
 
TEMPISTICHE
Secondo APL, i lavori dovrebbero partire tra fine anno 2023 e inizio 2024, dopo che il progetto esecutivo è stato completato. É l'ennesimo cronoprogramma. Il contraente Webuilt  ha 1000 giorni per realizzare, per fasi, la tratta B2 e C. Quando la cantieristica sarà pronta, APL la condividerà con le amministrazioni.
Ci attende un futuro complicato per il nostro territorio, dove Regione Lombardia ha deciso, con denaro pubblico, di costruire un'inutile e impattante autostrada.