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La Meda e la Brianza che amiamo e che vogliamo tutelare

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CRONACHE DA CHI SI IMPEGNA A CAMBIARE IL PAESE DEI CACHI E DEI PIDUISTI.
"Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente,
ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere,
se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?"
Antonio Gramsci-politico e filosofo (1891-1937)
OMAGGIO ALLA RESISTENZA.
Ciao Dario, Maestro, indimenticabile uomo, innovativo, mai banale e sempre in prima fila sulle questioni sociali e politiche.
Ora sei di nuovo con Franca e per sempre nei nostri cuori.

"In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta.
Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po' le teste.
Tutto il resto, la bellezza per la bellezza, non mi interessa."

(da Il mondo secondo Fo)

mercoledì 28 febbraio 2024

SULLA COMUNITÀ ENERGETICA RINNOVABILI DI MEDA C'É ANCORA MOLTO DA FARE

Ci è stata formalizzata la risposta all'interrogazione sulla Comunità Energetica Rinnovabili inoltrata il 9 febbraio 2024 dal Consigliere Comunale Marcello Proserpio per conto dei gruppi Sinistra e Ambiente-Impulsi, Medaperta, PD.
Ai precisi quesiti posti, il riscontro ci consente di avere il panorama effettivo dell'iter, delle volontà dell'amministrazione e di fare il punto sulla CER medese, purtroppo ancora nello stadio dei passaggi formali contemplati nella Manifestazione d'Interesse di Regione Lombardia.

Attualmente, la proposta di CER vede l'adesione, quale ente promotore, dell' amministrazione e di 39 cittadini di cui 19 residenti nelle case comunali, con possibilità di ulteriori partecipazioni.
Non è ancora stata definita ne la forma associativa e giuridica ne lo statuto della CER che si doterebbe di un impianto fotovoltaico di produzione d'energia elettrica da realizzare sulla copertura della scuola primaria "A. Diaz" il cui costo stimato non è però quantificato nella risposta data.

Il 27-4-023 il Comune di Meda ha preso parte alla Manifestazione d'Interesse di Regione Lombardia per i progetti di Comunità Energetiche Rinnovabili e risulta inserito con N° pratica 4598113 nell'elenco dell'allegato A delle proposte progettuali ritenute meritevoli di accedere alla Fase 2.
Attualmente è ancora in corso la Fase 1 del Bando di Regione Lombardia.
Per accedere alla Fase 2 della Manifestazione di Interesse per la costituzione delle CER, è richiesto a ciascun proponente di redigere entro il 29 febbraio 2024 il Quadro Economico e il Piano Finanziario della CER oggetto di candidatura. Questo consentirà di poter quantificare e suddividere eventuali risorse economiche messe a disposizione da Regione Lombardia per le spese sostenute per interventi sul patrimonio pubblico.
Il Comune di Meda lo farà tramite piattaforma informatica Bandi di Regione Lombardia.

Proprio perchè la promozione e la realizzazione di una Comunità Energetica Rinnovabili cittadina fa parte della nostra proposta di amministrazione, è e sarà nostro compito continuare a seguire l'iter della proposta progettuale della CER affinchè la stessa sia coerente con i principi di socialità e ecosostenibilità e si concretizzi quanto prima.
Occorrono certamente altri elementi di conoscenza quali il costo e il contributo regionale per l'impianto fotovoltaico di produzione e la configurazione associativa che si darà alla CER.
Certamente le amministrazioni comunali, tra cui Meda, dovrebbero chiedere un incremento ragguardevole del fondo regionale poichè gli attuali 20 milioni di euro messi a disposizione da Regione Lombardia, da suddividere sul 2023 e sul 2024, sono una cifra decisamente esigua per avviare un numero significativo di Comunità Energetiche con fonti rinnovabili.
 
I gruppi di Sinistra e Ambiente-Impulsi, Medaperta, Partito Democratico.
 
Sotto, la risposta dell'amministrazione all'interrogazione sulla Comunità Energetica Rinnovabili di Meda.
 

giovedì 22 febbraio 2024

IN CONSIGLIO REGIONALE, UNA INTERROGAZIONE DI VERDI E SINISTRA ITALIANA SULLE COMPENSAZIONI AMBIENTALI DELLA PEDEMONTANA

Il gruppo di Alleanza Verdi-Sinistra Italiana (AVS) con il Consigliere Onorio Rosati, dopo un'adeguata interlocuzione con gli Ambientalisti che da tempo si occupano delle criticità indotte dall'autostrada Pedemontana Lombarda, ha presentato in Consiglio Regionale una interrogazione con risposta scritta sulle Compensazioni Ambientali che riguardano l'infrastruttura.

Con la Deliberazione n° X/677 del 14 aprile 2015, il Consiglio Regionale approvava una Mozione nel cui testo era formalizzata l'attivazione di un monitoraggio con cadenza trimestrale sullo stato di avanzamento  delle Compensazioni Ambientali.
Purtroppo la cadenza informativa trimestrale non è mai stata rispettata ne da Regione Lombardia ne dalla soc. Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) e solo grazie alla collaborazione tra gli ambientalisti del territorio e i gruppi politici che si sono resi disponibili (M5S, PD e ora AVS) sono state protocollate richieste e solleciti per gli  aggiornamenti, che una volta pervenuti ai gruppi ambientalisti, sono stati pubblicati.
L'ultimo aggiornamento tabellare risale al 2017 cui seguì una risposta ad una interrogazione nel 2018.
Dalle notizie lì riportate e da ulteriori approfondimenti, alcune Compensazioni Ambientali risultavano ridotte o snaturate rispetto a quelle inizialmente previste nel MasterPlan.

L'interrogazione di AVS del 6-2-2024, chiede pertanto la documentazione illustrante lo stato realizzativo delle Compensazioni Ambientali sulle tratte A e B1 della Pedemontana, già in esercizio, nonchè l'elenco dettagliato di quelle previste per le tratte B2 e C, avendo come riferimento il MasterPlan  originale.
Le informazioni che ne deriveranno, saranno utili per continuare ad occuparci di questa inutile ed impattante autostrada, consentendoci di monitorare l'effettiva concretizzazione delle Compensazioni Ambientali.

giovedì 15 febbraio 2024

COMUNITÀ ENERGETICA RINNOVABILE A MEDA: INTERROGAZIONE DI SINISTRA E AMBIENTE, MEDAPERTA E PARTITO DEMOCRATICO

L'amministrazione medese si era fatta promotrice della costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile (CER).
Lo aveva fatto accompagnando la proposta con una iniziativa pubblica il 6-12-2022 e con un Consiglio Comunale il 16-3-2023 dove l'intera assise aveva approvato all'unanimità una delibera per l'attivazione della CER, con partecipazione alla Manifestazione d'Interesse di Regione Lombardia.

Da allora è passato del tempo e la CER ancora non si è concretizzata ne tantomeno si ha notizia di quale sia stato il posizionamento di Meda nella graduatoria regionale per poter passare alla fase 2, quella riservata alle candidature che abbiano superato la soglia minima di ammissibilità con possibilità di accedere a misure di supporto economico per i soli nuovi impianti a fonte rinnovabile di proprietà dei soggetti pubblici della comunità energetica.
La dotazione regionale del supporto, purtroppo decisamente esigua, era pari a 20 Milioni di euro, suddivisi sul 2023 e sul 2024, utilizzabili per l'istallazione e l'avvio di impianti di produzione.

Per questo, Sinistra e Ambiente-Impulsi, Medaperta e Partito Democratico, il 9-2-2024, hanno protocollato a mezzo del Consigliere Comunale Marcello Proserpio, una interrogazione dove si chiedono risposte sull'iter della CER medese.

mercoledì 7 febbraio 2024

BONIFICA DA DIOSSINA E PEDEMONTANA: ACCETTATA LA PROPOSTA AMBIENTALISTA DI UN OSSERVATORIO COLLEGIALE DI MONITORAGGIO

Legambiente Seveso, Sinistra e Ambiente - Impulsi di Meda, Seveso Futura, Passione Civica per Cesano, Altra Bovisio Masciago, Cittadini per Lentate e il Comitato Ambiente di Bovisio Masciago, nell'incontro del 13-12-023 con il coordinatore dei sindaci della tratta B2, Gianpiero Bocca, nonché sindaco di Cesano Maderno e con la presenza di Alessia Borroni, sindaco di Seveso e della Dott.ssa Beatrice Melillo, Responsabile del settore Bonifiche di ARPA Lombardia avevano proposto la costituzione di osservatorio collegiale  di monitoraggio delle attività di Bonifica da Diossina sul tracciato di Pedemontana.
Il 2-2-2024, ci è giunta la risposta da parte del coordinatore Bocca, formulata dopo aver interloquito con gli altri sindaci e la stessa soc. Autostrada Pedemontana Lombarda (APL).
La proposta dei gruppi ambientalisti e delle liste civiche è stata giudicata positivamente ed è stato demandato ad APL il compito di concretizzarla.
Ci attendiamo che la configurazione dell'Osservatorio, i principi, gli obiettivi e il metodo di lavoro contemplino la massima trasparenza, il coinvolgimento dei gruppi richiedenti e costituiscano un momento di ascolto e di confronto stabile con ARPA, soggetto indispensabile a questo assise.
Agiremo affinché l'Osservatorio sia un consesso collegiale, con un ruolo degli amministratori e con il coinvolgimento del territorio e della cittadinanza attiva.
Un’assise ove sia praticata la condivisione continua di informazioni e documenti affinché la delicata attività di Bonifica da Diossina, rispondente a un Piano Operativo (POB) per alcuni aspetti carente e che comunque comporta rischi, sia svolta con la massima attenzione e precauzione.
Da tempo ci opponiamo al completamento dell'autostrada, intervenendo con serietà e preparazione sulle criticità che l'infrastruttura produrrà.
Vogliamo tutelare l'ambiente e la salute della nostra comunità che ha già pagato un prezzo alto con il disastro e il gravissimo danno causato dall’ICMESA-Givaudan La Roche nel 1976.
Questo territorio, dal 1981 al 1984, fu interessato da una bonifica, attuata solo nella zona A, quella con il più alto livello di contaminazione da Diossina.
Su quelle aree, una volta decontaminate, a Memoria futura e a parziale risarcimento, venne poi creato il polmone verde del Bosco delle Querce.
Ora, la Bonifica per Pedemontana sarà invece propedeutica solo al completamento dell’autostrada, un’infrastruttura che comunque continuiamo a osteggiare, considerandola inutile, impattante, insostenibile per la naturalità e non risolutiva per le criticità viabilistiche intercomunali.
Anche per le Compensazioni Ambientali seguiremo e verificheremo l'iter e la loro effettiva implementazione.

07-02-2024 

I gruppi ambientalisti e le liste civiche della tratta B2 di Pedemontana:

Legambiente Seveso,
Sinistra e Ambiente - Impulsi di Meda,
Seveso Futura,
Passione Civica per Cesano,
Altra Bovisio Masciago,
Cittadini per Lentate,
Comitato Ambiente di Bovisio Masciago


Rassegna stampa:

Articolo di MonzaToday 8-2-024 cliccare sopra

Articolo di MBNews 8-2-024 cliccare sopra

Articolo BrianzaCentrale 7-2-024 cliccare sopra


martedì 6 febbraio 2024

ACCOGLIENZA RICHIEDENTI ASILO A MONZA: L'IPOCRISIA DELLA DESTRA

 
A Monza, la Prefettura ha scelto di aprire un Centro di Accoglienza Straordinario (CAS) collettivo per richiedenti asilo nel quartiere Triante, identificando allo scopo l'edificio di via Monte Oliveto che nel passato ospitava la sede della CGIL.
Il CAS di via Monte Oliveto potrebbe ospitare sino ad un massimo di 100 richiedenti anche se la Prefettura ha assicurato che tale numero non verrà raggiunto poichè la nuova struttura servirà per redistribuire le presenze degli altri centri collettivi e alleviare la pressione. Gli arrivi saranno progressivi.
Come prevedibile, s'è aperta la canea con mirabolanti dichiarazioni da parte degli esponenti della destra locale accompagnate, come da copione, da una raccolta di firme per esprimere contrarietà all'insediamento da parte di alcuni residenti e s'è subito accesa la polemica.
Una polemica a dir poco surreale e per certi versi ridicola che cerca di scaricare le colpe dell'arrivo dei richiedenti asilo sull'amministrazione comunale quando invece la scelta è di esclusiva competenza del Prefetto, emanazione diretta del Ministero degli Interni, ora retto dal Ministro, in quota Lega, Piantedosi.

Eggià, la destra ha scoperto che un numero consistente di richiedenti asilo concentrati nello stesso stabile può essere foriero di problemi e che è preferibile l'accoglienza diffusa.
Avete letto bene.
Eppure si tratta dei gruppi politici di Lega Nord, Fratelli d'Italia e Forza Italia, gli stessi che a livello locale erano entusiasti del loro agire nazionale quando i loro parlamentari e le loro segreterie politiche approvavano nel 2018, il decreto "sicurezza" di Salvini, poi convertito nella legge n°132 del 1 dicembre 2018.
Legge che ha introdotto modifiche peggiorative, accompagnate dalla pesante riduzione dei fondi per gli enti gestori e per i programmi di accoglienza diffusa, rendendo problematica la copertura economica per i piccoli nuclei inseriti in appartamenti sul territorio e impedendo l'offerta di servizi dignitosi alle persone lì ospitate.

É proprio applicando queste normative che la Prefettura di MB ha emesso per il biennio 2024-2026, un bando europeo, con scadenza 12-02-2024per l'affidamento del servizio di accoglienza e assistenza dei richiedenti Protezione internazionale presso i centri (appartamenti di accoglienza diffusa) aventi capacità ricettiva di 50 posti complessivi con corresponsione di una retta giornaliera pro capite pari a 25,61 euro massimi.
L'affidamento per il centro di prima accoglienza collettivo di Monza, con capacità ricettiva teorica fino a 100 posti risulta invece affidato con procedura negoziata per la sua gestione e corresponsione di una retta pro capite al giorno pari a 29,62 euro.
Sono dunque proprio le normative derivanti dal decreto Salvini e la scelta allora fatta di differenziare e ribassare la retta a privilegiare e favorire l'accoglienza collettiva in un unico edificio.
L'attuazione di questa politica a carattere punitivo, oltre a ridurre le rette corrisposte ai gestori, solo parzialmente requilibrate dal successivo ministro del Governo Draghi, Luciana Lamorgese, ha altresì limitato pesantemente la possibilità di offrire e prevedere servizi essenziali di supporto ai richiedenti asilo e reso particolarmente difficoltoso attuare percorsi di apprendimento linguistico e di scolarizzazione e annullando di fatto i programmi mirati di crescita professionale.
Tutte limitazioni che complicano le possibilità di inserimento sociale e lavorativo dei richiedenti asilo accrescendo i sentimenti di rabbia e frustrazione di persone che devono sottostare a lunghissimi tempi di risposta per un titolo di soggiorno.
La destra non perde l'antico l'antico vizio di considerare e additare la presenza dei richiedenti asilo esclusivamente come un problema di ordine pubblico.
É un copione che continuamente si ripete, accompagnato da una intollerabile ipocrisia poichè le difficoltà per una seria e sana gestione di qualità di un'accoglienza diffusa e suddivisa su più Comuni sono proprio state generate da leggi, scelte ed atteggiamenti promulgate dalla destra stessa quando al governo.

Sotto, l'articolo de Il Cittadino del 3-02-024 sulla polemica contro il Centro di prima accoglienza collettivo di via Monte Uliveto a Monza.