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La Meda e la Brianza che amiamo e che vogliamo tutelare

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CRONACHE DA CHI SI IMPEGNA A CAMBIARE IL PAESE DEI CACHI E DEI PIDUISTI.
"Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente,
ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere,
se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?"
Antonio Gramsci-politico e filosofo (1891-1937)
OMAGGIO ALLA RESISTENZA.
Ciao Dario, Maestro, indimenticabile uomo, innovativo, mai banale e sempre in prima fila sulle questioni sociali e politiche.
Ora sei di nuovo con Franca e per sempre nei nostri cuori.

"In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta.
Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po' le teste.
Tutto il resto, la bellezza per la bellezza, non mi interessa."

(da Il mondo secondo Fo)

lunedì 28 gennaio 2013

Insieme in Rete fa proposte ai candidati alle Regionali

Il coordinamento INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE, in previsione delle prossime ELEZIONI REGIONALI del 24 e 25 febbraio 2013, ha elaborato un documento di richieste e proposte, atte ad attivare in regione una seria politica di TUTELA DELL'AMBIENTE.
Questo documento verrà sottoposto all'attenzione dei candidati alla Presidenza della Regione Lombardia e a quelle liste che li appoggiano.
A tale scopo, abbiamo già chiesto loro di incontrarci.
Candidati e liste che, riteniamo, possano svolgere un ruolo attivo e propositivo per cercare di cambiare il modo con cui, sinora, si sono gestite le politiche regionali in materia di ambiente, infrastrutture, consumo di suolo, parchi regionali etc.






Rassegna stampa su PEDEMONTANA e DIOSSINA


Sul sito web del FATTO QUOTIDIANO è stato pubblicato un articolo a firma di Francesca Martelli e un video che riprende delle interviste ad aderenti ad INSIEME IN RETE, (Colombo, Conte, Beretta) al Direttore del Bosco delle Querce (Fratter), all'Assessore di Desio Cassanmagnago e al geologo Del Pero. 
Nel video, singolare la risposta dell'addetto stampa della Soc. Pedemontana rispetto ai dati sulle concentrazioni di Diossina del 2008 su carta intestata Soc. Pedemontana, dice in sostanza che il Presidente non è a conoscenza di questo documento e l'ufficio tecnico non gli ha fornito ragguagli.

Dal documento dei prelievi del 2008 effettuati dalla Soc. Pedemontana in contradditorio e certificati da ARPA

Alla richiesta di chiarimenti per il rischio che corre il territorio a seguito della realizzazione di UN'OPERA PUBBLICA, si risponde con il classico non vedo, non sento, non parlo.

Ve lo proponiamo.

La Pedemontana corre sopra la diossina di Seveso 
ma ‘evita’ la cava della ‘ndrangheta

Pedemontana é una delle tre nuove infrastrutture viabilistiche pianificate per la Lombardia in vista di Expo 2015. A differenza di Brebemi (la bretella Brescia, Bergamo, Milano) e Tem (Tangenziale esterna di Milano), l’autostrada (che collega Bergamo a Varese) era stata progettata oltre 30 anni fa: un tracciato modificato nel tempo e poi lasciato nel cassetto fino all’accelerata voluta da regione Lombardia. A metà del percorso, Pedemontana attraversa le città di Meda e Seveso (in Brianza), note alla cronaca soprattutto per l’incidente della fabbrica chimica Icmesa che nel 1976 determinò la fuoriuscita di diossina, con conseguenze per gli abitanti e l’ambiente comprensibili solo negli anni successivi (come documentano le immagini dell’epoca di: archivio Naselli e Emanuele Volpi). La popolazione della zona é in allarme perché dai rilevamenti commissionati da Pedemontana lungo la tratta B2 sono stati trovati valori superiori ai limiti consentiti dalla legge: “Muovendo quel terreno la diossina presente al di sotto dello strato superficiale del terreno – denuncia Legambiente -dove andrà a finire?”. Gli ambientalisti puntano il dito anche contro la deroga del 2008 (assessore all’Ambiente di allora era Massimo Ponzoni) concessa da regione Lombardia per poter permettere il passaggio dell’ autostrada su una parte del Bosco delle Querce, luogo simbolo del disastro Icmesa. La popolazione locale si sta mobilitando: una prima manifestazione é stata organizzata a Desio alla fine del 2012. La nuova giunta di centrosinistra (dopo la caduta della precedente amministrazione a seguito dell’inchiesta antimafia ‘Infinito‘) sta cercando di limitare la cementificazione in città. Proprio a Desio, oltre alla nuova autostrada, sorgerà lo svincolo più grande d’Europa e un’area di servizio. Essendo ormai impossibile opporsi a Pedemontana, l’amministrazione comunale sta cercando di alzare le richieste nell’ambito delle compensazioni ambientali. Prima fra tutte, c’é l’esigenza di bonificare la cava di via Molinara sequestrata alla ‘ndrangheta (e usata come discarica abusiva), che i cantieri di Pedemontana stanno cercando di evitare per non accollarsi questo tipo di spesa. Ancora non si conosce che tipo di rifiuti siano stati messi sotto quel terreno.

di Francesca Martelli
27 gennaio 2013


Questo video è stato al centro anche di un articolo de Il Cittadino di sabato 02/02/2013.
Art de Il Cittadino del 02/02/2013

Sempre sul giornale IL CITTADINO di sabato 26/01/2013, è stato ripreso il lavoro fatto da INSIEME IN RETE sulla relazione della FLA del 2003 idem sul Giornale di Seregno di martedì 29/01/013.

Da Il Cittadino del 26/01/013

Sul Giornale di Seregno del 29/01/013

Alcuni siti web dove è stato pubblicato il nostro lavoro:




mercoledì 23 gennaio 2013

Autostrada Pedemontana e Diossina: INSIEME IN RETE fa l’analisi della relazione della FLA del 2003

Riparte l'attività di INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE sulla futura autostrada Pedemontana. Riparte dal punto relativo all'ampliamento della campagna di rilevamenti per caratterizzare i suoli ancora contaminati da TCDD (come da prescrizione CIPE n°3) di cui ancora non si sa nulla e di cui, a breve, chiederemo un impegno alle amministrazioni locali e alla stessa Società Pedemontana. Nel frattempo, abbiamo analizzato un  altro documento: la relazione della FLA (Fondazione Lombardia per l'Ambiente) del 2003. 

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I contenuti del rapporto FLA

Il rapporto completo della FLA cui abbiamo potuto accedere, è consultabile all'Archivio del Ponte della Memoria che si trova presso il Circolo Legambiente Laura Conti di Seveso, associazione aderente ad INSIEME IN RETE, e nelle disponibilità di tutte le amministrazioni locali (come si può evincere nel documento stesso che trovate a fondo post).
Ve lo proponiamo quale contributo dei gruppi di INSIEME IN RETE, per dare ulteriori elementi atti a rafforzare quanto da tempo diciamo e cioè, il pesante rischio per la salute cui si sottoporrebbe la popolazione locale, qualora si procedesse alla costruzione dell’autostrada Pedemontana nei tratti che interferiscono proprio con le zone interessate dall’incidente ICMESA, ancora oggi contaminate da TCDD (DIOSSINA). 
Un passaggio che sulle suddette zone avrà anche un impatto determinato dalle opere complementari e di connessione all’autostrada stessa.
Rispetto al documento della FLA, (di cui rendiamo accessibili le pagine di relazione) le analisi sulle concentrazioni di TCDD (Tetraclorurodibenzoparadiossina – la Diossina dell’ICMESA) eseguite nel 2008 da una società incaricata da Pedemontana e in contradditorio con ARPA (in nostro possesso), confermano la presenza di diossina oltre le soglie stabilite dalle normative (10 ng/Kg per verde pubblico e 100ng/kg per siti a destinazione industriale secondo il Dlgs 22 del 5/02/97 – decreto Ronchi).
Esattamente, 52 campionamenti superano il limite a verde pubblico  e di questi, 10 superano anche il limite industriale (10 volte più alto).
I rilevamenti del 2008, quindi confermano e ampliano le zone con concentrazione da TCDD fuori norma anche alla zona di rispetto (zona R).

Ad aprile del 2003, la FLA (Fondazione Lombardia per l’Ambiente) ha formalizzato il documento conclusivo che riassume il progetto di ricerca denominato: “ANALISI DI RISCHIO RELATIVA ALLA PRESENZA DI DIOSSINA RESIDUA NELLA ZONA B DI SEVESO”.
Progetto commissionato alla FLA da REGIONE LOMBARDIA che “ha inteso promuovere uno studio scientifico di analisi di rischio inteso ad individuare idonei interventi di bonifica e/o ripristino ambientale con misure di sicurezza” , costituendo allo scopo uno specifico gruppo di lavoro tra Reg. Lombardia, FLA, ARPA, ARF (azienda Regionale Agricoltura e Foreste, ora ERSAF), poi esteso ai rappresentanti  dei Comuni di Seveso, Cesano Maderno, Desio e Meda.
FLA ha poi attivato un comitato scientifico che ha prodotto il lavoro.
Lo studio, dopo analisi ed elaborazioni preliminari sui dati disponibili, “ha permesso di stimare la maggiore esposizione alle diossine cui sono soggetti i residenti della zona B rispetto a soggetti residenti altrove, in particolare in aree non inquinate.
Con la dicitura “diossine”, si intende la sommatoria di tutti i tipi di policlorodibenzo-p-diossine  -PCDD-  e dei policlorodibenzofurani - PCDF Furani.   
Tra le diossine c’è però la prevalenza, con una concentrazione minima dell’85% della TCDD, la “diossina dell’Icmesa" appunto.
La conclusione dello studio ha analizzato tre diverse tipologie di esposizione e cioè:
“Scenario centrale zona B” con limitate attività a rischio
“Scenario estremo zona B” con significative attività a rischio
“Scenario centrale di riferimento” quale confronto con situazioni con un inquinamento e un rischio “di fondo” alla quale è esposta la popolazione generale.

Per attività di rischio e di esposizione si sono intese:
·         ingestione di particelle di suolo inquinato;
·         contatto dermico con particelle di suolo inquinato;
·         inalazione;
·         ingestione d'acqua;
·    ingestione di prodotti alimentari di provenienza esterna (carne, pesce, latte e prodotti derivati, uova, frutta e verdura, cereali e derivati);
·     ingestione di prodotti alimentari provenienti direttamente dalla zona B (solo vegetali o vegetali, polli e uova, a seconda degli scenari).

I risultati sono stati:
per lo “Scenario centrale zona B” un valore di esposizione settimanale pari a 10 pg/kg (picogrammi per chilo di peso corporeo) pari a 1,42 pg/kg al giorno.

per lo “Scenario estremo zona B” un valore di esposizione settimanale da 16 a 29  pg/kg  quindi da 2,28 pg/kg al giorno a 4,14 pg/kg al giorno.

per lo “Scenario centrale di riferimento” un valore di esposizione settimanale di 9  pg/kg  pari a 1,28 pg/kg al giorno.

Se si prende come riferimento il valore limite di dose tollerabile settimanale (TWI) stabilita dalla Scientific Committee on Food (SCF) della Commissione Europea e pari a 14 pg/Kg (picogrammi per kg di peso corporeo, i cittadini dello “Scenario estremo zona B” risultano essere maggiormente esposti nonché fuori dai limiti normativi, rispetto alle altre due situazioni prese in esame

Se invece si prende come riferimento il limite di dose tollerabile giornaliera stabilito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) pari a un valore che va da 1 pg/kg  a 4 pg/kg, (dove 4 pg/kg al giorno sono considerati come “massima assunzione tollerabile per un periodo transitorio e il valore di 1pg/kg è il valore dell’obiettivo finale da raggiungere) ci ritroveremmo a confrontare tutti e tre gli scenari con un valore settimanale che va da 7pg/kg a 28 pg/kg il che metterebbe tutti i tre scenari fuori dal limite d’obiettivo da raggiungere cioè il valore di 7pg/kg settimanali.

Nel finale, il rapporto FLA si limita poi a consigliare alcune precauzioni:
· anche alla luce delle recenti determinazioni comunitarie sulla TWI in precedenza documentate, l'esposizione alle diossine dovuta alla dieta è di cruciale importanza e ha una rilevanza tutt'altro che trascurabile anche nella popolazione generale, cioè esterna alla zona B e all'area di Seveso;
·   si suggerisce di adottare opportune cautele al consumo di prodotti alimentari provenienti direttamente dalla zona B, con particolare riguardo ai prodotti animali in generale nonché a taluni particolari prodotti vegetali.

FLA consiglia inoltre una serie ulteriore di attività di ricerca e approfondimento.

Le nostre considerazioni

Dell’intero documento, cosa ci interessa evidenziare ? Sicuramente due aspetti. 
Il primo relativo ad una serie di dati sulle concentrazioni di diossine rilevate nei terreni della zona B nei comuni di Cesano Maderno, Desio e Seveso con la campagna effettuata dall’ ISPRA negli anni dal 1997 al 1999.
Già allora, la situazione contaminazione appariva fortemente marchiata dal  TCDD (diossina dell’Icmesa) con concentrazioni fuori limite. (vedi tabelle e mappe sotto).

Le premesse e i dati analitici dell'indagine dell'ISPRA negli anni '97-99:

Limiti di legge = 10 ng/Kg per verde pubblico 
100ng/kg per siti a destinazione industriale 

La mappatura dei rilevamenti ISPRA. Quelli inferiori a 10pg/g (equivalente a 10ng/kg) sono entro i limiti di legge.
Gli ulteriori approfondimenti del 2008, non solo hanno confermato questo aspetto con i prima menzionati 52 superi dei limiti di cui 10 del livello industriale, ma l’hanno ulteriormente dettagliato, identificando a quale profondità del suolo c’è TCDD e ampliando anche alla zona R i carotaggi, con un risultato per la zona R di valori pressoché identici (e fuori limite) alla zona B.


Le mappe dei rilevamenti del 2008, nelle zone A, B, R interessate dal passaggio dell'autostrada Pedemontana
Ora, se mettiamo in correlazione questo aspetto anche con quelli che erano i fattori di esposizione presi in esame per le tre tipologie di scenari di rischio, ed in particolare a:
·         ingestione di particelle di suolo inquinato;
·         contatto dermico con particelle di suolo inquinato;
·         inalazione;
appare evidente a tutti che per le zone A, B, e R, lavori di escavazione sia per costruire l’autostrada Pedemontana, sia per le opere complementari ma anche per nuovi piani d’insediamento urbanistico, AUMENTANO sicuramente il rischio della popolazione d’essere esposta al contaminante TCDD, che ora giace in uno strato di terreno dopo i 70 cm nelle zone ex A del Bosco delle Querce (dove lo strato superficiale di terreno fortemente contaminato è stato asportato e sostituito con nuovo terreno) e nel cosidetto “Top Soil” – strato superficiale di circa 20cm – nelle zone B ed R mai bonificate.
Per questo, la prescrizione CIPEn° 3, impone a Pedemontana ulteriori accertamenti analitici nelle zone contaminate da Diossina dei comuni di Meda, Seveso, Cesano Maderno e Bovisio Masciago.
E’ evidente che questa integrazione d’analisi va ampliata e applicata anche agli altri comuni che hanno all’interno dei loro confini un’area classificata come B o R e cioè Barlassina e Desio.
Va evidenziato che le istituzioni regionali e chi ha progettato l'autostrada, era ed è in possesso degli stessi dati che ora qui esponiamo.
L’identificazione dello stato di contaminazione da TCDD del suolo, potrà consentire valutazioni obbiettive sulla necessità di messa in sicurezza di queste aree, e, auspichiamo, la consapevolezza e l’assunzione di responsabilità atta ad evitare che la costruzione dell’autostrada pedemontana (opera che da sempre noi consideriamo inutile) esponga nuovamente al rischio diossina la popolazione e i lavoratori addetti alla sua realizzazione.

Documento elaborato da INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE



domenica 20 gennaio 2013

Sul nuovo Consiglio Comunale


Con l'accoglimento del ricorso al TAR fatto da Taveggia, si è insediata la nuova maggioranza e la nuova Giunta medese.
Questo ha comportato la ricomposizione del Consiglio Comunale, con l'uscita di alcuni Consiglieri (6 del PD, il Cons. di Sinistra e Ambiente Colombo, il Cons. dell'IdV Cassina) e l'ingresso di altri nuovi consiglieri, appartenenti alla Lega, a Progetto Meda e al PdL.
Della Coalizione che supportava Gianni Caimi come Sindaco, sono rimasti quali Consiglieri Comunali lo stesso Gianni Caimi e, per il PD Simona Buraschi.
Ora, formalmente, per la Prefettura di MB, Gianni Caimi è in Consiglio Comunale in qualità di rappresentante di tutti i gruppi della Coalizione (Sinistra e Ambiente, Italia dei Valori e Partito Democratico), come si evince anche dalla comunicazione relativa alla composizione del nuovo CC.


Sinistra e Ambiente ha dunque inviato in data 14/01/2013, una mail ove lo si invita a tenere conto di questo aspetto.
Eccovi il testo:

Caro Gianni,
vista la sentenza del TAR ed il provvedimento della Prefettura con i quali, purtroppo, è stato definito un diverso esito delle elezioni amministrative e visto che, in funzione di quanto sopra, tu risulti essere eletto come consigliere del raggruppamento di Liste Sinistra e Ambiente, IDV, Partito Democratico, ti invitiamo a tenere in considerazione questo e a condividere con noi i lavori del Consiglio Comunale avendo la titolarià anche di nostro rappresentante.
Ti chiediamo, quindi, di informarci dei diversi argomenti che verranno presentati all'ordine del giorno del consiglio comunale, a condividere con noi l'attività politica che ne consegue, in quanto rappresentante dell'intera coalizione elettorale, supportandoci, qualora fosse necessario, su richieste di atti e/o documenti.

Con i migliori auguri di buon lavoro

un saluto

Per Sinistra e Ambiente

Luigi Viganò, Alberto Colombo, Anna Caioli

Non ci pare di chiedere nulla di particolarmente strano, anche se ci rendiamo conto della complicata situazione in cui versa quella che era la Coalizione che ha supportato Gianni Caimi come candidato Sindaco.

In un panorama politico medese pessimo, sarebbe auspicabile una profonda riflessione collegiale sull'esperienza della Coalizione, sugli scenari a venire, sulle scadenze e sulle prospettive.
Non ci facciamo particolari illusioni in merito, ma Sinistra e Ambiente continuerà ad esistere come soggetto politico e a dire la sua, a partire dalle questioni di rilievo per il nostro paese.

Al proposito, segnaliamo che il PGT, su cui Sinistra e Ambiente chiedeva  - inascoltata - lo stralcio e l'azzeramento degli Ambiti di Trasformazione, è stato pubblicato sul BURL (vedi sotto) ed è pertanto VIGENTE.

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (P.G.T.)  PUBBLICAZIONE AVVISO DI APPROVAZIONE DEFINITIVA SUL B.U.R.L. N.52 DEL 27/12/2012

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (P.G.T.) PUBBLICAZIONE AVVISO DI APPROVAZIONE DEFINITIVA SUL B.U.R.L. N.52 DEL 27/12/2012

In data 27/12/2012 sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia n.52 è stato pubblicato l'Avviso di approvazione definitiva del Piano di Governo del Territorio approvato dal Consiglio Comunale con Deliberazioni n. 8 del 18/06/2012 n.9 del 19/06/2012 n.10 del 21/06/2012 e n.11 del 23/06/2012, pertanto a far data dal 27/12/2012 gli atti di PGT acquistano efficacia ai sensi dell'art. 13 comma 11 della Legge Regionale n. 12/2005.

Sul PGT, ora anche la Lega Nord parla nei suoi comunicati di VARIANTE rispetto agli ATR (Ambiti di Trasformazione) dove sono previste le nuove edificazioni.
Lo fa anche il Cons. leghista Santambrogio in un'intervista a Medinforma.
Ci interessa, al proposito, capire quali saranno le volontà dell'amministrazione Taveggia e che variante hanno in mente su questo PGT, incautamente portato ad approvazione così com'era e ventilando una variante successiva, da Caimi e dalla sua Giunta, peraltro con il voto contrario di Sinistra e Ambiente.
Nel frattempo, a confermare la necessità d'un azzeramento degli ATR, arriva anche un articolo che riprende il rapporto di Legambiente Lombardia sullo stato del CONSUMO DI SUOLO A MEDA, con una situazione da primato negativo per la nostra città.

Da il Cittadino del 19/01/2013
A breve, riprenderemo inoltre a seguire anche tutti gli aspetti locali riguardanti la Pedemontana, a partire dallo stato della "campagna di sondaggi geognostici e ambientali (diossina?)" che stiamo monitorando in modo attento insieme agli altri gruppi aderenti ad INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE.

venerdì 11 gennaio 2013

Sulle elezioni Regionali e Politiche Nazionali


L'avvicinarsi delle scadenze elettorali - Regionali lombarde e politiche nazionali (24 e 25 febbraio 2013) - ci portano ad alcune considerazioni per definire la nostra campagna elettorale nonché per esprimere come si articolerà il voto di Sinistra e Ambiente di Meda, tenuto conto della composizione al nostro interno.

A livello Regionale, partecipando alle primarie, abbiamo espresso il nostro pressoché comune appoggio ad ANDREA DI STEFANO.
Di Stefano ora corre con una lista denominata "PER UN'ALTRA LOMBARDIA - ETICO - A SINISTRA", formata da esponenti di Federazione della sinistra, del ‘movimento arancione’ e di soggetti come Alba (Alleanza lavoro beni comuni ambiente) e da molti pezzi della società civile.
PER UN’ALTRA LOMBARDIA – ETICO – A SINISTRA appartiene alla Coalizione che sostiene la candidatura di GIORGIO AMBROSOLI, ma su posizioni che denotano una visione politica, economica, ambientale e sociale nuova e decisamente PIU' AVANZATA, con una lista unitaria con contenuti d’alternativa.
Per questa lista, dunque, molti di noi si spenderanno in campagna elettorale ed esprimeranno il voto, considerando la figura di Andrea Di Stefano quale garante d’una visione politica da noi condivisa.

Il simbolo della lista di Andrea Di Stefano alle Regionali
Clicca per andare su FB
Sempre nell'ambito della coalizione che sostiene AMBROSOLI, altri del nostro gruppo esprimeranno il loro voto per la lista di SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA' gruppo che in Regione Lombardia ci ha spesso dato supporto nelle nostre rivendicazioni ambientaliste sia a livello informativo sia con mozioni ed interrogazioni.
clicca per andare sul sito di SEL Lombardia
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Un po’ più articolata la nostra posizione in relazione alle elezioni Politiche nazionali.
Molti di noi hanno partecipato alle primarie di coalizione nazionale del centro-sinistra a sostegno della candidatura di Nichi Vendola in SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA' di VENDOLA .
Tuttavia assistiamo ora alla composizione delle liste con un senso di non particolare entusiasmo perché vediamo il ripetersi di antiche e dannose liturgie "di partito"; come del resto non tutti, al nostro interno, condividono appieno la posizione un po’ troppo “schiacciata sul PD” di Vendola.

A tutti noi non convince inoltre la composizione delle liste del PD che, nei vari collegi elettorali si stanno riempiendo di candidati decisamente moderati e liberisti, emanazione di Confindustria e delle altre associazioni di categoria (Giampaolo Galli, Luigi Taranto) o di economisti della scuola dei fautori del precariato (Carlo Dell'Aringa).
Si continua a strizzare l'occhio a Mario Monti e ai "centristi" con l'evidente intento di depotenziare la possibilità di politiche di Sinistra.
Ma non c'è solo questo.
Paiono decisamente smorzarsi anche le sensibilità ambientaliste del PD, tant'è che una voce storica dell'ecologismo, Roberto Della Seta, viene sacrificato per fare spazio a Vico, deputato PD tarantino molto vicino alla proprietà Riva dell'acciaieria ILVA di Taranto, sotto l'occhio del ciclone per le devastazioni ambientali da essa causate (vedi al riguardo l’articolo de Il Manifesto che riportiamo sotto).

PD dunque, nei fatti e oltre le dichiarazioni elettorali, più attento ai "poteri forti", all'equilibrio dello status quo piuttosto che a nuove politiche PER LA GENTE.
Anche le primarie parlamentari hanno, in alcuni casi, visto la partecipazione di candidati non tanto mossi da spirito innovativo, quanto da ambizione personale e con idee politiche parecchio confuse.

Sempre rispetto alle elezioni politiche nazionali, diversa la posizione di Rifondazione Comunista, che non ha partecipato alle primarie nazionali del centro-sinistra, scegliendo di sostenere la lista di sinistra RIVOLUZIONE CIVILE di INGROIA.
La candidatura del magistrato antimafia è sostenuta anche dal movimento arancione di Luigi De Magistris, da Italia dei Valori, dai Verdi e dal Partito dei Comunisti Italiani oltrechè da appartenenti a movimenti (Alba, parte di Cambiare si Può etc).
Cosa positiva è l'emergere di candidati nuovi (Franco La Torre, Gabriella Stramaccioni, Flavio Lotti, Giovanna Marano) oltre ai Segretari di partito, che appaiono più defilati e meno protagonisti.
Rispettando dunque la propria composizione interna, Sinistra e Ambiente di Meda, dunque, appoggerà due soggetti politici apparentemente in competizione tra di loro, ma che noi riteniamo parte della stessa "famiglia" della Sinistra.
Due soggetti che ci piacerebbe vedere lavorare insieme sulle sensibilità comuni, come a Meda facciamo da tempo in SINISTRA E AMBIENTE.

Prossimamente, torneremo sui temi di politica Regionale e sulle Elezioni per Camera e Senato pubblicando programmi e candidature  in modo più completo e dettagliato.







venerdì 4 gennaio 2013

Di nuovo sul piano industriale di BEA


Ritorniamo su una faccenda delicata, quella relativa al nuovo piano industriale di BEA, società che gestisce il forno inceneritore di Desio, a cui anche Meda è consorziata.
Durante uno degli ultimi Consigli Comunali medesi, con ancora la Giunta Caimi insediata, l'allora Consigliere di Sinistra e Ambiente Alberto Colombo, aveva sollevato il tema della MANCATA DISCUSSIONE e CONFRONTO in CC sul nuovo piano industriale di BEA, considerando altresì che il rappresentante medese nel Consorzio avrebbe dovuto avere la DELEGA da parte dell'intero CC sulla decisione da prendere. Purtroppo, la richiesta di Colombo di dibattere, è stata ignorata dalla Giunta Caimi.
Sappiamo ora che anche durante l'Assemblea dei Soci, oltre alla posizione contraria del Sindaco Corti di Desio, anche il Sindaco di Solaro affermava, dandolo erroneamente per scontato, la necessità di tale passaggio. Il tutto riportato con nel verbale della seduta.

In aggiunta a tutto ciò, ora il Comune di Desio, che aveva sollevato il problema di una mancanza d'informazione e dibattito e aveva votato contro, sta verificando la percorribilità di un ricorso al TAR per la decisione presa dalla maggioranza dell'Assemblea dei Soci, ove erano presenti i Sindaci dei Comuni aderenti al Consorzio o i loro delegati, proprio in merito all'iter.

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Dal sito MB News
Ambiente
Scritto da Miko Dado   
Venerdì 04 Gennaio 2013

inceneritore-desioNonostante il periodo festivo, il Comune di Desio ha deciso di non mollare l'osso, nella sua presa di posizione contro il piano industriale di Brianza Energia Ambiente recentemente approvato, tra mille polemiche, dall'Assemblea dei Soci. Una presa di posizione che si trasforma adesso in una battaglia, legale.
Nei giorni scorsi, infatti, la giunta ha incaricato un professionista – l'avvocato milanese Francesca Vrespa - “per promuovere tutte le azioni necessarie esperibili per la tutela del Comune rispetto al contenuto del Verbale dell’Assemblea dei Soci della BEA Brianza Energia Ambiente spa del 26.10.2012 e, in particolare, per impugnare detta delibera avanti al Tribunale Amministrativo per la Lombardia conferendo al medesimo difensore ogni più ampio potere, nulla escluso”.
Parole chiare, quelle contenute nella relativa delibera, che avviano lo scontro, iniziato proprio con il voto negativo che il sindaco Roberto Corti, unico in Brianza, diede al Piano strategico per il Forno (che prevede il “revamping”, cioè un ammodernamento da 32 milioni, con ingresso di un socio privato, aumento della quota rifiuti fino a 80 mila tonnellate e comuni soci vincolati per 20 anni). Uno scontro dall'esito imprevedibile, ma per il quale il Comune di Desio, che è socio al 12%, sta anche meditando l'uscita da BEA.
In gennaio dovrebbe svolgersi un consiglio comunale aperto sul tema, a Desio, alla presenza di esperti che possano portare esperienze alternative all'incenerimento. Un tema che interessa a  tutta la Brianza. A quella famosa Assemblea dei Soci, Desio fu unico a votare contro, mentre Lentate, Muggiò e la Provincia si astennero. Il via libera arrivò con l'ok di Cesano, Limbiate, Meda, Nova, Seveso, Solaro e Varedo.

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Desio all’attacco: ricorso al Tar contro il forno. 
Per opporsi al progetto di Bea

di Alessandro Crisafulli da il Giorno del 06/01

SE IL COMUNE di Bovisio ci sta pensando, quello di Desio - ancor più direttamente interessato dalla questione e ancora più determinato nella sua posizione - ha deciso di passare subito, senza tentennamenti, alle vie di fatto contro Brianza Energia Ambiente, la società partecipata che gestisce il Forno inceneritore di via Agnesi. Nei giorni scorsi, infatti, la Giunta ha fatto una mossa importante: ha incaricato un legale di fare ricorso al Tar contro le ultime, contestate e controverse, decisioni strategiche della società. In particolare quella che prevede l’ingresso di un socio privato forte che possa portare avanti il progetto di «revamping» approvato dopo che è stato «cestinato» l’iniziale piano di raddoppio dell’impianto: un piano «b» che prevede appunto i capitali privati (sarà espletata una gara per la selezione del socio), l’aumento della quota di rifiuti conferiti fino a 80mila tonnellate annue, i Comuni vincolati per 20 anni e un investimento di 32 milioni per l’ammodernamento e il potenziamento della struttura. Un disegno contro il quale il sindaco Roberto Corti fu l’unico ad avere il coraggio di votare contro (si astennero invece Lentate, Muggiò e Provincia). E contro il quale si è schierato subito anche il Comitato per l’alternativa al Forno inceneritore.
«DESIO e la Brianza pagano pegno alla presenza di un forno inceneritore minacciato a morte dal potenzialmento della raccolta differenziata e dalla diminuzione dei rifiuti in corso da tempo - attacca Gianmarco Corbetta del Comitato -. E così in Brianza per 20 anni si congela il progresso. Si nega l’evidenza, e cioè che i sistemi di gestione dei rifiuti sono in costante evoluzione, in costante miglioramento e vincolarsi per altri 20 anni a bruciare è una scelta retrograda, frutto della totale inadeguatezza culturale dei nostri politici locali». Una posizione supportata dalla speranza che il sindaco decidesse di uscire da BEA («ci stiamo pensando...», ha già fatto sapere il primo cittadino) e di «fare ostruzionismo attraverso controlli e autorizzazioni». Un ostruzionismo forte sarà, in primis, quello legale: a portarlo avanti sarà l’avvocato Francesca Vrespa di Milano, che dovrà «promuovere tutte le azioni necessarie per la tutela del Comune rispetto al contenuto del Verbale dell’Assemblea dei Soci della BEA Brianza Energia Ambiente spa del 26.10.2012 e, in particolare, per impugnare detta delibera avanti al Tribunale Amministrativo per la Lombardia», come evidenziato nella delibera di Giunta. E a breve il Comune di Desio dovrebbe promuovere un Consiglio comunale aperto sul tema rifiuti.