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La Meda e la Brianza che amiamo e che vogliamo tutelare

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CRONACHE DA CHI SI IMPEGNA A CAMBIARE IL PAESE DEI CACHI E DEI PIDUISTI.
"Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente,
ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere,
se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?"
Antonio Gramsci-politico e filosofo (1891-1937)
OMAGGIO ALLA RESISTENZA.
Ciao Dario, Maestro, indimenticabile uomo, innovativo, mai banale e sempre in prima fila sulle questioni sociali e politiche.
Ora sei di nuovo con Franca e per sempre nei nostri cuori.

"In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta.
Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po' le teste.
Tutto il resto, la bellezza per la bellezza, non mi interessa."

(da Il mondo secondo Fo)

giovedì 31 dicembre 2015

PM10: DAL GOVERNO SOLO BUONI PROPOSITI E BRICIOLE

Ritorniamo sull'inquinamento atmosferico.
Il 30-12-015 s'è tenuto un vertice tra il Ministro dell'Ambiente Gian Luca GALLETTI e i rappresentanti ANCI dei Comuni e i Presidenti di Regioni sull'emergenza ambientale per i superamenti da PM10.
Decisamente INSUFFICIENTI i provvedimenti decisi in un decalogo che perarltro  “non ha alcun valore giuridico” e “la titolarità – per applicarlo – spettarà ai soli sindaci“.
Scarsissime nel medio periodo (tre anni), le risorse programmate e disponibili pari a 405 milioni di euro, contro lo smog nelle grandi città  
Saranno così suddivisi: 35 milioni per la mobilità sostenibile casa-scuola, casa-lavoro, car e bike sharing, pedibus (approvate con il collegato ambientale); 50 milioni per la realizzazione di reti di ricarica elettrica (attraverso il Fondo Kyoto), 250 milioni per l’efficienza energetica in scuole, strutture sportive e condomini (attraverso il Fondo Kyoto), 70 milioni per riqualificazione degli edifici della pubblica amministrazione.

Insomma, dinanzi ad una situazione ambientale pesantissima dove c'è una correlazione diretta tra i cambiamenti climatici causati dall'azione dell'uomo e le concentrazioni mefitiche di inquinanti nell'atmosfera registriamo una risposta che mette a disposizione BRICIOLE.
Eccoli dunque i provvedimenti e le "azioni sinergiche programmate e coordinate" che anche l'Amministrazione Comunale  medese, nel suo ingiustificabile attendismo  aspettava, esimendosi dall'emettere ordinanze.
Certamente provvedimenti e risorse NON ALL'ALTEZZA DELLA PESANTE SITUAZIONE e che rimandano la palla ai sindaci.

Smog, dal governo solo briciole di buoni propositi e molto fumo

Inquinamento. Il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti presenta un piano contro l'inquinamento che prevede poche misure non vincolanti per i sindaci (riduzione di 20kmh per le automobili e riscaldamento abbassato di 2 gradi) e annuncia una serie di provvedimenti a lungo termine da finanziare con meno di 500 milioni di euro spalmati su tre anni.  
Per le associazioni ambientaliste si tratta di un provvedimento del tutto insufficiente.

Luca Fazio
L’intervento strutturale più rilevante contro lo smog entrerà in vigore già oggi presso il centro islamico di Segrate, vicino a Milano, dove per il terzo giorno consecutivo il mezzo blocco del traffico si è rivelato un flop: “C’è una preghiera speciale per la pioggia e invitiamo anche altri centri a fare altrettanto”. C’è altro? In parte sì. In un’altra città parimenti inquinata, Roma, presso il ministero dell’Ambiente, ieri è stato siglato un protocollo sottoscritto dal ministro Gian Luca Galletti, dal presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini e dal presidente dell’Anci Piero Fassino. Per gli osservanti filo governativi che ci credono, questo è il decalogo anti inquinamento che prevede “misure d’urgenza” omogenee (scatteranno al settimo giorno di superamento delle soglie).
Buoni propositi e briciole di stanziamenti a parte, la sostanza è questa: dopo sette giorni di veleni verrà abbassato di due gradi il riscaldamento delle abitazioni e degli uffici e verranno ridotti di 20 km orari i limiti di velocità delle automobili (in città si inquinerà circolando a 30 km l’ora). 
In più, ci saranno sconti sui biglietti dell’autobus. 
Sia chiaro, non c’è nessuna legge che impone queste mezze misure. 
Sono solo inviti a fare e suggerimenti per i sindaci che rimangono liberi di non prendere alcuna decisione. 
Di più il ministro Galletti non può fare: “La titolarità delle decisioni resta in capo ai sindaci in quanto la legge dice che siano loro a dover fare queste azioni. Io come governo invito fortemente e auspico che gli enti locali mettano in campo le manovre che oggi abbiamo condiviso”.
Il protocollo, naturalmente, prevede anche una serie di provvedimenti sul lungo periodo che non costa niente annunciare per fare un titolo di giornale, tipo “potenziamento dei mezzi pubblici”. 
In sintesi, la riunione al vertice lascia anche ipotizzare l’incremento dell’efficienza energetica agevolando il passaggio a combustibili meno inquinanti, il rinnovo dei mezzi pubblici, la promozione di una rete di ricarica che supporti la riconversione elettrica delle automobili, naturalmente i soliti incentivi per la rottamazione delle vecchie auto (come se incrementare quel mercato non fosse una strategia inquinante del secolo scorso), il potenziamento di bike e car sharing e delle piste ciclabili. 
E ancora: nuove aree di pedonalizzazione, sincronizzazione dei semafori, aumento del verde e la “diffusione di buone pratiche agricole”. 
L’impressione è che ieri bastava alzare la mano per completare l’elenco e mettersi a posto la coscienza.
Il tutto — a sentire i sindaci del Pd entusiasti deve essere questa la vera rivoluzione — verrà gestito dal neonato Comitato di coordinamento ambientale, “una task force tra sindaci delle città metropolitane e presidenti delle regioni”. 
I soldi ci sono? Monetine, spalmate su tre anni: un fondo di 450 milioni di euro di investimenti previsti dalla legge di stabilità (la stessa prevede 4 miliardi di euro di sussidi all’autotrasporto e per gli investimenti in strade e autostrade). E non si farà baldoria con quei 12 milioni di euro “per le prime misure di sostegno” destinate ai comuni.
Il piano del governo piace o dispiace in base agli schieramenti politici. “Non è la prima volta che prendiamo provvedimenti per l’emergenza smog ma è la prima volta che si mette in campo una regia nazionale, è un salto di qualità” — dice il sindaco di Torino Piero Fassino. 
“Le misure e gli stanziamenti non sono sufficienti, servono degli zeri in più” — replica il governatore Roberto Maroni (vorrebbe 2 miliardi solo per la Lombardia). 
Prevedibile, invece, la delusione tra chi su questi temi è abituato a ragionare non solo in vertici improvvisati. A parte gli apprezzamenti di rito su alcune misure che “vanno nella direzione giusta”, Legambiente parla di provvedimento del tutto insufficiente. 
“Le risorse stanziate — spiega il vicepresidente Edoardo Zanchini — sono solo timidi segnali che non fanno cambiare concretamente le politiche nazionali sulla mobilità. 
La legge di stabilità non prevede neanche un euro per acquistare treni per i pendolari o realizzare nuove linee di tram o metropolitane. 
Si devono cambiare le priorità, mettere le aree urbane al centro delle politiche e garantire ai sindaci la possibilità di spendere risorse senza i limiti imposti dalla spending review”. 
Più netta la posizione dei Verdi: “La riunione ha partorito il nulla, il ministro farebbe meglio a dimettersi. 
Uno stanziamento di 12 milioni è offensivo, si tratta di una cifra che equivale al costo di un chilometro di autostrada. L’Italia ha bisogno di provvedimenti strutturali che si possono adottare solo con scelte economiche e strutturali”.

lunedì 28 dicembre 2015

PM10 a MEDA: SINISTRA E AMBIENTE SOLLECITA UN'ORDINANZA SINDACALE


Il 28-12-015 la centralina di Meda ha registrato per il 35° giorno CONSECUTIVO il superamento del livello stabilito per legge (50 microgrammi/m3) per il PM10. - Ne avevamo già trattato qui -
L'inquinamento atmosferico da PM10 non riguarda evidentemente la sola realtà medese tant'è che molti comuni dell'area metropolitana milanese hanno emesso ordinanze di limitazione o blocco del traffico unitamente ad altre proibizioni.
Il blocco del traffico per il 28-29 e 30 dicembre è stato dichiarato a Milano (in orari dalle 10.00 alle 16.00), a Pavia, e in 12 Comuni dell'hinterland: Corsico, Buccinasco, Cesano Boscone, Bresso, Cinisello Balsamo, Cormano, Paderno Dugnano, Cusano Milanino e Sesto San Giovanni. A questi si devono aggiungere Rho, dove lo stop sarà solo martedì e mercoledì, Cernusco sul Naviglio e Settimo Milanese. Bergamo, invece ha scelto la strada delle targhe alterne.
Anche in Provincia di MB sono state emesse ordinanze seppure più timide, a Monza, Lissone, Desio, Cesano Maderno , Bovisio Masciago.
Come ambientalisti, siamo ben consci che questi interventi non possono risolvere da soli il problema dell'inquinamento atmosferico da PM10 ma possono servire, se correttamente applicati, a ridurre, almeno temporaneamente, le fonti di emissioni e ad abbassare i valori di PM10 registrati.

E a Meda dove deteniamo il triste primato ( il 28-12-015 il valore mediato giornaliero è arrivato a ben 124 microgrammi/m3!!) dei livelli più alti di PM10 ?
Ancora non v'è traccia ne notizia di qualsivoglia ordinanza.
Per questo, il gruppo di Sinistra e Ambiente ha oggi (28-12-015) protocollato una richiesta formale affinchè anche il Comune di Meda agisca quanto prima in tal senso.
Eccovi il testo :


sabato 19 dicembre 2015

AT1: LE INCONGRUENZE DI CAIMI


Torniamo ancora sull'AT1 (ex Medaspan), la richiesta di analisi chimiche aggiuntive, i documenti di ARPA non menzionati negli atti della procedura di VAS e ........ le comunicazioni del sindaco Caimi in apertura del Consiglio comunale del 17-12-015, parzialmente riprese anche dalla stampa.


Caimi ha infatti comunicato che, considerate le "richieste" di un Consigliere Comunale (indicibile per lui ma era quello di Sinistra e Ambiente ndr) e indipendentemente dalle richieste di ARPA, dopo le analisi ambientali già fatte - senza ben specificare che erano niente più che quelle standard e scambiando la VAS (Valutazione Ambientale Strategica) cui è assoggettato l'AT1 con la VIA (Valutazione d'Impatto Ambientale) che è ben altra cosa -  sarebbero state effettuate anche analisi per la ricerca di "diossina" ad OTTOBRE con esito -dice il sindaco- negativo.
Vista la genericità della comunicazione del sindaco vien subito da chiedersi:
queste analisi da chi sono state richieste e con quale atto formale ? All'interno di quale procedimento ? Da chi sarebbero state effettuate ? E' stata coinvolta anche ARPA che ha certificato i risultati ?  Per quali parametri sono state effettuate ?  Per tutti quelli suggeriti da ARPA in questo tipo di situazioni e per la specificità ex Medaspan e quindi anche per  i congeneri delle diossine e i furani, per i solventi e per la formaldeide (composto che è recentemente passato nella categoria dei cangerogeni certi) ?
Tutte domande nel solco delle documentazioni ARPA in nostra disponibilità.

Preso atto delle dichiarazioni del sindaco, la sensazione è quella di un maldestro tentativo di correre ai ripari rispetto ad una serie di incongruenze ed anomalie del procedimento di VAS dove le indicazioni di ARPA e la attinente documentazione non risulta menzionata o allegata agli atti del procedimento pur essendo pervenuta il 17 di luglio, 7 giorni prima della conclusione della procedura ma anche prima della mozione presentata da Sinistra e Ambiente che è stata, a questo punto ancor di più incomprensibilmente bocciata, visto che poi le analisi richieste con la mozione "sarebbero state effettuate".

Ed era stato proprio il sindaco nel Consiglio Comunale del 29-10-15 (alla fine del fatidico mese di ottobre nel quale -a suo dire- sarebbero state effettuate le analisi) a lanciarsi in una serie di affermazioni "fuori misura" che ora, clamorosamente, lui stesso smentisce.
Quella sera apprendavamo basiti che il sindaco non aveva alcun potere per chiedere supplementi d'indagine mentre ora il sindaco si vanta di esserne artefice.
Diceva anche che le analisi effettuate erano più che sufficienti e che per ARPA ed ASL era tutto a posto, dimenticandosi di informare che invece a luglio ARPA aveva chiesto di approfondire, ma che di questo non si era tenuto conto, fino a quando Sinistra e Ambiente ha reso pubblica la nota di ARPA.
Disse pure che ulteriori analisi sarebbero state un ingiustificato onere per il privato, bollando infine la mozione come priva di fondamento scientifico.
Peccato, ma per fortuna, che ARPA dica tutt’altro.
Ora, il 17-12-15 il sindaco Caimi informa che ulteriori analisi sono state effettuate ad ....... ottobre, smentendo dunque ......... tutto quello detto da lui stesso il 29 Ottobre.
Ma di questo temiamo che non se ne sia neppure accorto, tutto preso come è nel contrastare le richieste di attenzione alle questioni ambientali avanzate da Sinistra e Ambiente.

Capire ESATTAMENTE cosa ci sia nel terreno dell'area ex Medaspan deve prevedere il coinvolgimento di ARPA ed è fondamentale per la tutela della Salute della cittadinanza di Meda e degli operatori che saranno, forse, chissà, chiamati a lavorare alla costruzione del centro commerciale e non può essere oggetto di annunci estemporanei o di un approccio pressapochista.

Sinistra e Ambiente continuerà a seguire con attenzione l'argomento e ha già chiesto (vedi sotto) un accesso agli atti per ottenere copia delle analisi effettuate per valutarle attentamente.


mercoledì 16 dicembre 2015

AT1 (ex Medaspan): DOV'E' FINITO IL DOCUMENTO DI ARPA ?

Il 15-12-015, il gruppo di Sinistra e Ambiente ha tenuto una conferenza stampa per illustrare alcune novità rispetto alla necessità di indagini chimico/ambientali supplementari sull'area ex- Medaspan.
Lo ha fatto portando a conoscenza anche la documentazione di ARPA.

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Sinistra e Ambiente ha ritenuto necessario approfondire la questione relativa all’effettuazione di ulteriori analisi chimiche per l'area ex Medaspan, ora interessata da un Piano Attuativo per l'insediamento di un centro commerciale o Grande Superficie di Vendita (GSV), di un albergo e relativi servizi.
Oltre ad essere stata interessata da attività produttive che richiedevano l’utilizzo di sostanze chimiche pericolose, l’area di intervento risulta anche compresa nel perimetro della zona R, così definita a causa della contaminazione prodotta dal disastro ICMESA del 1976.
Per questo, il 29 Ottobre 2015 abbiamo sottoposto al Sindaco e al Consiglio Comunale la richiesta di effettuare analisi cautelative supplementari per la ricerca di diossina TCDD, di solventi e di formaldeide, ma il Consiglio ha bocciato la nostra mozione.
Abbiamo quindi contattato il dipartimento di Monza e Milano di ARPA segnalando la problematica e chiedendo quale fosse in merito il coinvolgimento della Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente.

Così sì è potuto verificare che ARPA ha inviato il 17 Luglio 015 al Comune di Meda una comunicazione denominata: "relazione tecnica conferenza di valutazione relativa al rapporto ambientale e al documento del piano di governo del territorio- piano attuativo area di trasformazione AT1 del comune di Meda".
Purtroppo il Comune ha convocato la seconda conferenza di Valutazione Strategica relativa al piano il 14 Luglio, ben prima del termine di 60 giorni entro il quale gli Enti avrebbero potuto far pervenire le loro Osservazioni (24 luglio 015).
Forse per questo motivo, della comunicazione di ARPA non è stata fatta menzione nel documento di sintesi della VAS e negli atti di approvazione del Piano (vedi qui e qui).

Nel documento (riportato a fine post) comunque inviato da ARPA al protocollo comunale,  ma senza alcun recepimento formale nella procedura di VAS, oltre alle valutazioni sul Documento di Piano, ARPA si esprime anche in merito al rapporto ambientale prescrivendo alcune integrazioni.
Tra queste, sul capitolo suolo e sottosuolo, ARPA scrive che: 
"si rimanda comunque alla fase di scavo dell'area per un'indagine ambientale più accurata nel caso emergano fattori ambientali non individuati in questa fase preliminare".
Questa formulazione lascia già intendere l’esigenza di approfondimenti: il Piano Ambientale predisposto dalla parte proponente, PABEL s.r.l., non aveva “individuato” i fattori di rischio realmente gravanti sull’ambito e pertanto aveva limitato le analisi chimiche al minimo indispensabile, non prendendo in considerazione che l'area ex Medaspan fosse compresa dentro la zona R per livello di contaminazione da TCDD dell'ICMESA e che lì erano effettuate lavorazioni con l'uso di formaldeide e solventi.
Aspetti questi che avevamo sottolineato nella mozione, ed ancor prima come ambientalisti nelle Osservazioni alla VAS presentate dal WWF, senza che siano stati state presi in alcuna considerazione.

Con una mail nella quale comunicava l’inoltro a Sinistra e Ambiente del documento trasmesso a suo tempo al Comune, il Direttore di ARPA, Ing. Olivieri, precisava altresì :

"…si evidenzia che nell'ambito delle osservazioni inviate nel corso del procedimento di VAS …al Comune si  rinviava ad una successiva fase di scavo la necessità  di effettuare indagini ambientali più accurate.
Considerando che l'area ex Medaspan, oggetto di intervento di piano ricade in zona individuata a suo tempo come zona R, la scrivente Agenzia ritiene indispensabile la ricerca di tutti i parametri che potrebbero essere presenti sul suolo e sottosuolo. In particolare nello specifico appare evidente, per la presenza della Medaspan e dell'incidente occorso nelle aree limitrofe, che i parametri chimici da sottoporre a ricerca nei campioni di terreno in suolo e sottosuolo oltre a quelli usualmente ricercati sono da aggiungere i seguenti:  TCDD e furani, Alifatici clorurati cancerogeni e non cancerogeni, BTEXS e formaldeide, solventi.
I limiti di accettabilità  della formaldeide, non contemplata nella tabella 1 in allegato 5 al Titolo V della Parte quarta del D.Lgs.152/06 dovranno essere confrontati con quelli indicati dall'Istituto Superiore di Sanità  nel proprio parere Protocollo 22282 del 03 maggio 2006 (0,1 mg/Kg per i siti a destinazione verde residenziale e 2 mg/Kg per quelli a destinazione commerciale/Industriale."

Al di là di capire il motivo per il quale nell’elaborato di approvazione della VAS, il Comune di Meda abbia ritenuto di non citare le Osservazioni di ARPA, ne di tenere in considerazione le conseguenti richieste di approfondimenti analitici che derivavano dal documento ARPA e dalle Osservazioni WWF, sottolineiamo come le evidenze esplicitate dal Direttore di ARPA siano le stesse contenute nella mozione bocciata in Consiglio Comunale.
A questo punto Sinistra e Ambiente si attende che questa fase di indagine, richiamata anche da ARPA, sia tenuta nella debita considerazione da parte dell'amministrazione comunale, chiedendo a PABEL l'elaborazione di un Piano di gestione e di utilizzo delle terre di scavo (PIANO SCAVI) che preveda le determinazioni analitiche supplementari con il coinvolgimento di ARPA.

Il gruppo di SINISTRA E AMBIENTE di MEDA

sabato 12 dicembre 2015

L'ARIA "PESANTE" DI MEDA : UN APPROFONDIMENTO

Ne ha dato ampiamente rilievo la stampa in questa settimana: la centralina posizionata a Meda in via Gagarin con gli strumenti che rilevano alcuni parametri chimici presenti nell'atmosfera (Ozono -O3, Biossido d'Azoto - No2, Monossido di Carbonio -Co,  PM10  -particelle fini sospese) sta registrando da tempo il superamento del PM10 e del Benzo(a)pirene.

Di cosa si tratta ?

Il PM10 (Particulate Matter o Materia Particolata, cioè in piccole particelle) è una delle numerose frazioni in cui viene classificato il particolato, cioè quella frazione di particelle raccolte con un sistema di selezione normato per il diametro aerodinamico di 10 µm.
Le fonti generatrici del particolato sono di tipo naturale (erosione del suolo, spray marino, vulcani, incendi boschivi, dispersione di pollini, etc.) o antropogenico cioè industrie, riscaldamento, traffico veicolare e processi di combustione in generale.
Il particolato atmosferico ha un rilevante impatto ambientale: sul clima, sulla visibilità, sulla contaminazione di acqua e suolo, sugli edifici e sulla salute di tutti gli esseri viventi.
Il particolato interagisce e ha effetti sull’organismo umano poichè le particelle più piccole riescono a penetrare più a fondo nell’apparato respiratorio, veicolando con esse anche sostanze tossiche e cancerogene tra le quali gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA).
La soglia prevista per le normative è di 50microgrammi/m3 da non superare per più di 35 giorni l'anno e di 40 microgrammi/m3 come media annuale.
A Meda, per il PM10, nel 2014 il limite dei 50  microgrammi/m3 è stato superato ben 88 volte mentre nel 2015 (fino alla data del 9 dicembre) è stato superato 80 volte. (fonte Arpa)

Per la media annuale, Meda ha la maglia nera, anche se con un miglioramento nel 2015 (fonte Arpa).
 
Il dato del PM10 distribuito per area: a MEDA è il più elevato con Sesto S. Giovanni 
(fonte ARPA Lombardia)

Il benzo(a)pirene, composto cancerogeno, fa parte del gruppo degli idrocarburi policiclici aromatici (IPA).
Gli IPA si formano durante la combustione incompleta o la pirolisi di materiale organico contenente carbonio, come carbone, legno, prodotti petroliferi e rifiuti. 
La loro presenza in atmosfera è pertanto attribuibile a diverse fonti tra le quali la combustione di legna e biomasse in genere, il traffico veicolare, il riscaldamento domestico, le centrali termoelettriche e le emissioni industriali tra i quali quelle delle ACCIAERIE (vedi il caso di Taranto).
Il benzo(a)pirene, ad alto peso molecolare, è presente anche in elevate quantità in catrami, bitumi, pece, carboni e prodotti correlati come gli asfalti. Inoltre possono derivare da nerofumo e fuliggine di legna.
Tra i combustibili ad uso civile si segnala l’impatto sulle emissioni di benzo(a)pirene della legna da ardere.

La soglia di concentrazione in aria del benzo(a)pirene è stabilita dal D.Lgs. 155/2010 e calcolata su base temporale annuale. La valutazione dello stato attuale dell’indicatore è basata sul numero di superamenti, registrati presso le stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria della rete regionale ARPA, del Valore Obiettivo (VO) annuale di 1 nanogrammo/m3. Tale inquinante viene determinato analiticamente sulle polveri PM10.

Il Benzo(a)pirene è dunque un elemento contenuto nelle particelle di PM10.
Il livello annuale di 1 ng/m3, ad eccezione del 2010, a Meda è sempre stato superato e manca il dato del 2015.

I dati del Benzo(a)pirene su media annuale (fonte ARPA Lombardia)
Dunque, da tempo, la qualità dell'aria a Meda, per i parametri PM10 e Benzo(a)pirene è  pessima e i valori registrati sono preoccupanti e decisamente superiori anche a quelli delle zone circostanti dove sono presenti altre centraline ARPA di rilevamento.
I valori sono propri di Meda, sono doc e non frutto di medie o interpolazioni con altri valori. Ogni centralina ha infatti il suo database specifico.
Anche la dislocazione della centralina è pertinente con i dettami di legge poichè prossima a un polo scolastico e a uno bibliotecario oltrechè a un'area di notevole percorrenza viabilistica.
Dal sito di ARPA LOMBARDIA sulla qualità dell'aria,  si possono visualizzare i dati per ogni centralina e per ogni composto nonchè  le relazioni annue provinciali sulla qualità dell'aria.

Insomma, Meda s'è guadagnata il "primato" di capolista nelle concentrazioni pericolose di polveri sottili PM10 ed è prima in classifica nelle emissioni di Benzo(a)pirene, tanto da essere citata ad un convegno romano come  "meglio produttrice di benzo(a)pirene in Lombardia".

mercoledì 2 dicembre 2015

GLI AMBIENTALISTI DELL'OSSERVATORIO DICONO LA LORO SULLA VARIANTE NORMATIVA AL PTCP DELLA PROVINCIA DI MB


La Provincia di MB a guida Ponti, ha deciso di far partire l'iter per una VARIANTE NORMATIVA al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP).
Per ricordare, il PTCP è lo strumento URBANISTICO sovracomunale di cui la Provincia si è dotata nel 2013 per dare indicazioni di PIANIFICAZIONE TERRITORIALE ai Comuni.
Nel piano sono previsti gradi di tutela diversificata per le aree verdi, definiti con apposita normativa.
E' un piano provinciale che i gruppi ambientalisti brianzoli riuniti nel coordinamento OSSERVATORIO PTCP DI MB hanno seguito sin dalla sua stesura con analisi, proposte, osservazioni e formulazione di emendamenti alcuni accolti, altri respinti nel dibattimento finale in aula. (vedi la storia e i post qui)
Il risultato ultimo è stato un PTCP approvato dall'allora giunta di Allevi, con luci ed ombre e con alcune parti non sufficienti a fermare il consumo di suolo.
Quanto basta però per far piovere molti ricorsi al TAR (102), al Presidente della Repubblica (17) e al Consiglio di Stato per sentenze di secondo grado (6).
Tutti ricorsi per cercare di intaccare e smontare le norme più tutelanti o per rivendicare "autonomie amministrative" che spesso significano libertà d'edificare.
Per cercare di capire quali saranno le volontà politiche e i contenuti tecnici di questa Variante Normativa, il coordinamento s'è incontrato ad ottobre con la Provincia e dopo una fase valutativa, ha ritenuto opportuno evidenziare le sue preoccupazioni e puntualizzazioni con un comunicato distribuito alla stampa.
 

sabato 28 novembre 2015

SULLA FARMACIA COMUNALE E ............ SULLE ORDINARIE PRATICHE ESCLUDENTI DELLA MAGGIORANZA DI CAIMI



Giovedì 26-11-015 il Consiglio Comunale di Meda si è espresso approvando la delibera per l'insediamento di una FARMACIA COMUNALE.
Sul territorio medese sono operative 4 farmacie ma la normativa regionale ne consente 7, con un diritto di prelazione da parte dell'Amministrazione sulla farmacia n° 5.

Una farmacia comunale che verrà assegnata in concessione per 30 anni con clausola di revisione, all' Azienda Speciale Servizi Pubblici ASSP , una Spa con il 100% delle azioni di proprietà del Comune di Cesano Maderno.
L'ASSP, a capitale interamente pubblico, gestisce già 4 farmacie a Cesano Maderno e una a Varedo, con in prospettiva anche un 'apertura a Sovico.
In aggiunta alle farmacie si occupa dei servizi cimiteriali, di pubblica affissione e di parcheggi a pagamento sempre a Cesano Maderno.
L'affidamento avverrà tramite procedura "in house" e quindi senza bando pubblico (che avrebbe dovuto essere europeo).
Una procedura consentita dalla legge, più rapida del bando e che predilige  l'entrata di una società a capitale pubblico.
La farmacia comunale troverà sistemazione in un edificio di via Indipendenza per il quale ASSP siglerà un contratto con la proprietà con spese di affitto e lavori di adeguamento della struttura a suo carico.
Nello stabile oltre alla farmacia al piano terra è in previsione, in una seconda fase, l'isediamento di alcuni ambulatori con i medici di base e di un ambulatorio infermieristico.
Questo passaggio è però legato al cambio di destinazione d'uso a mezzo variante del Pgt.
Il comune di Meda, come canone, introiterà le seguenti cifre:


L'ASSP ha dichiarato di voler offrire una serie di servizi al cittadino, di esami non convenzionati con il Servizio Sanitario e di agevolazioni.(per i dettagli clicca qui)

Da parte sua, l'Amministrazione comunale acquisterà 7129 azioni  della ASSP SpA per complessivi 16296 euro corrispondenti ad una quota pari allo 0,1% della società. Questa operazione consentirà al Comune di Meda di adempiere ai requisiti per l'affidamento "in house" e di esercitare il "controllo analogo" previsto nello Statuto dell'ASSP.

Fin qui la nuda informazione.

Nel dibattimento sull’apertura della farmacia comunale gestita dall’ASSP, Sinistra e Ambiente ha ricordato la richiesta, avanzata in Conferenza dei Capigruppo e in Commissione Istituzione e Bilancio, per posticipare questo importante OdG al successivo Consiglio Comunale onde consentire nel frattempo una maggiore interazione dei Consiglieri sugli aspetti della convenzione da siglare.
Purtroppo la richiesta non è stata accettata e Caimi con la sua maggioranza hanno preferito ancora una volta proseguire nelle ormai ordinarie pratiche escludenti.
Così, mentre la Giunta ha avuto ben 6 mesi per analizzare e lavorare nel merito, alla commissione è stato presentato “last minute” un documento preconfezionato con i Consiglieri e i Commissari lmpossibilitati a fornire il loro contributo propositivo sulla convenzione.
Si poteva, in tempo utile, raccogliere suggerimenti e verificare con tutti se esistessero o meno margini per migliorarla, in particolare sugli aspetti concernenti la finalità “sociale” di una gestione pubblica della farmacia.
Si poteva lavorare sui punti dei servizi offerti, delle agevolazioni e delle facilitazioni per le categorie deboli o in difficoltà verificando se era possibile un incremento dello sconto sui farmaci senza ricetta e sui parafarmaci, inserendo nella casistica altri soggetti in sofferenza che necessitano supporto.
Purtroppo, nelle Commissioni, da tempo la maggioranza non consente il ruolo attivo e propositivo dei consiglieri, considerando  l'attività lì svolta una semplice e pura formalità.
E’ per causa di questo comportamento di totale chiusura della giunta Caimi e della maggioranza Pd che, pur considerando positivamente una gestione pubblica della nuova farmacia, Sinistra e Ambiente ritenendo di non essere stata messa  in condizione di esprimere un voto favorevole convinto, si è astenuta.

mercoledì 25 novembre 2015

DIOSSINA E PEDEMONTANA: INCONTRI DAL PREFETTO PER IL PIANO DI CARATTERIZZAZIONE


La stampa sta dando in questi giorni notizia e resoconto degli incontri (ultimo quello del 19-11-015) tenutesi tra la Prefettura di MB, i Sindaci di Barlassina, Meda, Seveso, Cesano Maderno, Bovisio Masciago (tratta B2 dell'autostrada pedemontana), Desio (tratta C) e la soc. Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) + Concessioni autostrade lombarde (CAL).
Incontri aventi come argomento l'avvio del PIANO DI CARATTERIZZAZIONE del suolo nelle aree contaminate dalla Diossina dell'ICMESA. Aree cui si sovrapporrà il tracciato dell'autostrada pedemontana.
Si tratta come abbiamo già informato in precedenti post, di una serie di prelievi di terreno a profondità differenti che verranno poi analizzati chimicamente in laboratorio per definire il livello di concentrazione e contaminazione da Diossina TCDD.
I punti di indagine sono localizzati lungo tutto il tracciato dell'autostrada pedemontana laddove questo attraversa le zone A. B e R così definite in base al grado di contaminazione da Diossina conseguente al disastro ICMESA del 1976.
Sulla base dei risultati della caratterizzazione e dei superamenti normativi registrati (CSC) e sulla loro localizzazione si dovranno poi fare le valutazioni sia rispetto al progetto esecutivo dell'autostrada sia rispetto alla necessità, al costo e al rischio correlato ad una bonifica di queste aree.
La Caratterizzazione comporterà un numero complessivo di 214 punti di indagine (o sondaggi) così suddivisi: 22 punti in zona A, 52 punti in zona B, 130 in zona R e 10 fuori zona R.
Su ogni punto di indagine, a secondo della zona in cui è allocato (A, B o R) saranno poi prelevati un certo numero di campioni a profondità differenti (Top Soil, Intermedio e Profondo) con la seguente suddivisione:
66 campioni in zona A, 156 campioni in zona B, 390 campioni in zona R e 30 fuori zona R.
Salvo ulteriori differenti comunicazioni, la Caratterizzazione sarà avviata dal mese di GENNAIO a partire dal Comune di Meda, cui seguiranno gli altri Comuni.
La società APL dovrà presentare quanto prima il cronoprogramma.
Gli incontri in Prefettura hanno definito altresì la necessità di passaggi informativi nei Comuni interessati dai carotaggi. Ci auguriamo evidentemente che la trasparenza sia massima e la comunicazione non solo formale.
I comuni di Barlassina, Seveso, Cesano Maderno, Bovisio Masciago e Desio,  muovendosi in modo coordinato come già fatto durante le fasi di confronto in sede di Conferenza dei Servizi, hanno confermato la decisione di avvalersi di un geologo di loro fiducia per presenziare alle operazioni di prelievo dei campioni e verificare la corretta applicazione del protocollo prescritto da ARPA.
L'amministrazione medese, come già in Conferenza dei Servizi dove non aveva dato alcun contributo per implementare in senso migliorativo il Piano di Caratterizzazione (vedi verbale 1 e verbale 2), continua, purtroppo, in completa solitudine a non condividere le scelte attuate dagli altri Comuni, preferendo anche in questo caso non avvalersi di un supporto tecnico di CONTROLLO valido e competente e sopratutto attinente quale può essere quello di un GEOLOGO.
Del resto, visto che per l'amministrazione medese la pedemontana si deve fare ad ogni costo, meglio non disturbare troppo.

Sicuramente questo Piano di Caratterizzazione è anche il frutto del lavoro intenso fatto dal coordinamento ambientalista INSIEME IN RETE che lo ha sollecitato in tutte le sedi Istituzionali possibili, con un'azione continua di sensibilizzazione che ha portato all'approvazione in Regione Lombardia della Mozione n° 72 del 17/09/013, base sulla quale APL è stata nei fatti "obbligata" ad accettare il principio della necessità di una mappatura dei livelli di contaminazione da diossina TCDD a mezzo Piano di Caratterizzazione, propedeutico a qualsivoglia progetto esecutivo e utile per valutare costi e rischi di un'eventuale conseguente bonifica.

Sia Insieme in Rete sia Sinistra e Ambiente seguiranno costantemente l'intera applicazione del Piano di Caratterizzazione e i risultati delle analisi chimiche dei campionamenti effettuati.

Rispetto alla criticità Diossina e alle scelte attuate dall'amministrazione medese, ci corre ancora l'obbligo di denunciare la scarsa sensibilità ambientale della giunta Caimi e del PD locale.
Le zone dove a Meda verranno effettuati i campionamenti del Piano di Caratterizzazione, sono infatti prossime all'area dismessa ex Medaspan interessata da un progetto di "GSV - grande superficie di Vendita o meglio centro commerciale" con previsti abbattimenti, scavi e movimentazione di grossi volumi di terra.
Un'area oltretutto all'interno della zona R (rispetto) e con a breve distanza i punti di supero del limite industriale per la diossina TCDD rilevati nel 2008 dalla stessa soc. APL.
Eppure, la maggioranza PD, su richiesta della Giunta e del Sindaco Caimi, nel cc del 29-10-015, ha RESPINTO la mozione di Sinistra e Ambiente che chiedeva, cautelativamente, campionamenti e analisi chimiche per la ricerca di Diossina TCDD anche nell'ambito della ex Medaspan.


mercoledì 18 novembre 2015

ULTERIORI NOVITA' SUL BANDO BEA PER LA TURBINA DEL FORNO INCENERITORE DI DESIO


Ritorniamo nuovamente sulla vicenda del bando di gara di BEA con cui si sono assegnati i lavori di rifacimento della turbina alla società COMEF di cui avevamo trattato nel post precedente.
A seguito di molteplici richieste di Consiglieri Comunali (cui si è aggiunto anche quello di Sinistra e Ambiente), Bea ha messo a disposizioni con un link la documentazione, perarltro non completa poichè mancante del testo del disciplinare di gara del 27-2-2014, comunque da noi poi recuperato.

Chi aveva già sollevato dubbi ha potuto così ulteriormente approfondire poichè tra la documentazione vi è anche la convenzione finale stipulata tra BEA e COMEF.

Proprio da questo approfondimento ulteriore, il Consigliere Regionale dell'M5S Gianmarco Corbetta ha tratto elementi aggiuntivi di critica anche rispetto al testo finale della convenzione sottoscritta rispetto alla bozza inizialmente prevista nel disciplinare di gara.
Una convenzione che solo con l'intervento del Difensore Regionale della Lombardia è stata resa disponibile ai richiedenti pochè inizialmente BEA non riteneva di doverla mettere a disposizione.

Consigliamo una lettura di quanto scritto da Corbetta nel suo sito con i rimandi a tutte le modifiche attuate nella convenzione firmata rispetto all'originale bozza su cui COMEF s'è aggiudicata il bando.
Modifiche di cui anche noi abbiamo verificato la sussistenza e sulla cui legittimità nutriamo seri dubbi.

#ScandaloBea, parte seconda: bando turbina stravolto e contratto viziato da nullità! Salta l’affidamento diretto della gestione rifiuti?


Anche Sinistra Ecologia e Libertà (SEL) di Cesano Maderno si è espressa in merito alla vicenda con un commento altrettanto chiaro e deciso, chiedendo una Commissione d'inchiesta affiancata al nuovo CdA di BEA SPA e l'azzeramento del CDA di BEA GESTIONI oltrechè le dimissioni del Direttore generale di BEA Spa/amministratore delegato di BEA Gestioni


Gara doppio oggetto di BEA: 
richiesta di una commissione di inchiesta e azzeramento dei vertici societari

A seguito di verifiche e confronti fra gli atti votati dal Consiglio Comunale di Cesano Maderno del 25/10/2012
(Delibera C.C. 58 del 25/10/2012 – Ricognizione Dei Servizi gestiti dalla Società per Azioni Denominata “Brianza Energia Ambiente Spa.” (BEA Spa) ed indirizzi in ordine al suo riassetto strategico), gli atti deliberati dall’Assemblea dei Soci di BEA Spa del 26/10/2012, gli atti deliberati dall’Assemblea dei Soci di BEA Spa del 8/11/2013, il disciplinare di gara e gli atti collegati pubblicati da BEA Spa su Gazzetta Ufficiale in data 27/02/2014 e la convenzione/contratto firmata tra BEA e COMEF (ditta aggiudicataria del Lotto 2 di gara – turbogeneratore) si evidenziano delle difformità.
Le più importanti difformità riguardano:
  1. Il disciplinare di gara approvato dal C.C. di Cesano Maderno in data 25.10.2012 (con allegato il piano finanziario da mettere a gara) votato dall’Assemblea dei Soci di BEA Spa del 26/10/2012 e confermato dall’Assemblea dei Soci di BEA Spa del 8/11/2013 (con esclusiva rettifica del valore del capitale investito e degli anni di rientro, rimanendo però fisso e certo l’interesse del 5% deliberato in precedenza) non corrisponde al disciplinare pubblicato in data 27/02/2014;
  2. I valori tecnici delle potenze della turbina vengono cambiati al ribasso in sede di gara nonostante il bando non concedesse varianti né in aumento né in diminuzione. Eventuali modifiche comportavano la ripubblicazione del bando e offerte difformi avrebbero dovuto portare all’esclusione dell’offerente;
  3. Incompatibilità o carenza di requisiti di alcuni soggetti preposti all’espletamento della gara;
  4. Attività di Direzione Lavori e Gestione passate in sede contrattuale a carico di BEA, mantenendo invariata la remunerazione al privato.
Alla luce dei due esposti presentati alla Procura della Repubblica da parte del Collegio Sindacale e da un componente dello stesso CDA societario di BEA Spa, si ritiene necessario attendere che l’autorità giudiziaria, così come previsto dalla legge, accerti eventuali responsabilità ai danni dell’azienda e dei soci.
Nel frattempo si ritiene però prioritario, venuto meno il rapporto di fiducia, nominare una commissione di inchiesta che si affianchi al lavoro di verifica del nuovo CDA di BEA Spa, si azzeri il vecchio CDA di BEA Gestioni e si ottengano le dimissioni del direttore generale di BEA Spa/amministratore delegato di BEA Gestioni, al fine di avviare un rinnovato percorso societario estraneo a qualsivoglia dubbio.
Resta invariata la nostra visione politica di costruire una unica e solida società pubblica brianzola del ciclo integrato dei rifiuti, che unisca BEA, CEM e Gelsia Ambiente.
Ma per fare questo serve un processo di massima trasparenza e partecipazione, che non può escludere il chiarimento delle vicende interne a BEA.

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E a Meda (Comune socio di BEA con il 7,34%) ?
Il gruppo di Sinistra e Ambiente oltre ad informare la cittadinanza e gli altri Consiglieri Comunali sui contenuti "contestati" di questa gara, fa proprio (al netto dei riferimenti locali) il testo del comunicato di SEL di Cesano Maderno e valuterà le attività da intraprendere affinchè in sede istituzionale si apra una discussione sulle azioni dell'amministrazione nell'assemblea dei soci di BEA.

domenica 15 novembre 2015

SUL BANDO GARA DI BEA PER LA TURBINA DEL FORNO INCENERITORE QUALCUNO NUTRE SERI DUBBI


Abbiamo seguito tempo fa le vicende relative al forno inceneritore di Desio gestito da Brianza Energia Ambiente (BEA) di cui il Comune di Meda è socio al 7,34 %
Lo abbiamo fatto esprimendo i nostri dubbi e le nostre critiche per la totale mancanza a  Meda di un dibattito approfondito e con tempi adeguati sul piano di "revamping" presentato da BEA e approvato in fretta dall'amministrazione di Caimi e dai consiglieri Pd medesi.

Ora i riflettori si sono riaccesi proprio su uno degli aspetti del piano: il bando di gara per il rifacimento della turbina, assegnato alla società COMEF, unica partecipante al bando.
Per il Consigliere Regionale dell'M5S Gianmarco Corbetta, nel bando ci sono molti aspetti che proprio non vanno, incongruenze, inesattezze, anomalie e stranezze.
Le illustra e le denuncia in un lungo e dettagliato post dopo aver analizzato i contenuti di una serie di atti, bando compreso, con l'aiuto e il supporto di tecnici.
Per capire meglio le contestazioni mosse, ve ne proponiamo la lettura al link sotto

Riassumendo e riprendendo sotto testualmente i punti esplicitati nel suo blog, per Corbetta e l'M5S il lotto 2 della gara a doppio oggetto di Bea per il rifacimento della turbina presenta queste anomale caratteristiche:

1) Un piano di rientro dall’investimento della fornitura della turbina da parte di Comef (la società che ha vinto il bando) del tutto strampalato, con l’esborso ingiustificato da parte di Bea di oltre 1 milione e 700 mila euro.
2) Una correzione sospetta del valore della potenza elettrica della turbina richiesta nei documenti di gara.
3) Numeri che ballano anche sulla produzione dell’energia termica tra il bando di gara e l’offerta della ditta che si è aggiudicata l’appalto. Comef fa un’offerta peggiorativa rispetto a quanto richiesto. Il bando per legge andava ripubblicato, invece è stato aggiudicato.
4) L’unica offerta pervenuta è incompleta sul piano delle caratteristiche tecniche.
5) La commissione Bea che ha giudicato l’offerta ha ritenuto superfluo l’attribuzione del punteggio, necessaria per la verifica della congruità dell’offerta stessa.
6) Nel bando vengono richieste esperienze pregresse non in linea con l’oggetto del bando stesso.
7) Comef non è in possesso di tutte le attestazioni richieste dal bando per comprovare i requisiti tecnici necessari per svolgere i lavori. Nella sua offerta Comef non indica nemmeno eventuali suoi fornitori dotati di certificazione e questo, per legge, è motivo sufficiente per escluderla dalla gara.
8) Contratto Bea-Comef top secret: divieto ai consiglieri degli enti soci di visionare l’atto, Bea viola il diritto di accesso agli atti sancito dalla legge.
9) Nonostante il bando di gara richiedesse un servizio “chiavi in mano” (fornitura, installazione e gestione della turbina per 15 anni), Bea nei mesi successivi pubblica un nuovo bando di gara per la fornitura di servizi di ingegneria per la turbina stessa. Perché pagare due volte gli stessi servizi?
10) Alberto Cambiaghi è contemporaneamente Direttore Generale di Bea, Membro del Consiglio di Amministrazione di Bea Gestioni, Amministratore Delegato di Bea Gestioni, Responsabile Anticorruzione di Bea.
Nel Disciplinare di Gara Cambiaghi viene nominato Responsabile Unico del Procedimento (Rup) ma non risulta in possesso dei requisiti previsti dalla legge (laurea in ingegneria e abilitazione tecnica). Cambiaghi viene poi nominato membro della Commissione di Gara, l’organismo che doveva valutare le offerte. Il Codice degli Appalti prevede l’incompatibilità tra la figura del Commissario di Gara e figure come quella del Rup.

La vicenda è stata ripresa anche dalla stampa e, sinora, BEA non ha ancora replicato, chiudendosi in un assoluto silenzio.


Il comune di Desio ha convocato i vertici di BEA per un Consiglio Comunale che si terrà probabilmente il 3-12-015.

Sinistra e Ambiente pur avendo una differente identità rispetto all'M5S, non può tuttavia esimersi dall'interessarsi alle azioni attuate dal CdA di BEA perchè BEA vede come enti soci più Comuni tra cui Meda.
Prendiamo pertanto in seria considerazione quanto scritto dal Consigliere Regionale Corbetta anche perchè ci pare frutto di un'attenta disamina documentale.
Vogliamo pertanto capire se l'Amministrazione medese stia o meno valutando e considerando le presunte anomalie del "bando turbina" denunciate, se ha di par suo intenzione di chiedere delucidazioni a BEA  analizzando la documentazione e se relazionerà nel merito.

TRE APPUNTAMENTI IN MEDATECA ORGANIZZATI DAL COMITATO PARCO REGIONALE DELLA BRUGHIERA


Nel calendario delle iniziative presso Biblioteca Civica di Meda - Medateca. Via Gagarin 13 promosse e gestite dalle associazioni, è ora il turno del Comitato per il Parco Regionale della Brughiera.

Il tema scelto per questa edizione è: “SOGNI E BISOGNI”

Ecco gli appuntamenti:
  • Martedì 17 novembre 2015 ore 20,45 proiezione del film “Torneranno i prati” di Ermanno Olmi – 2014.
  • Sabato 21 novembre 2015 ore 10,30 incontro sul tema: "Il Bosco delle Querce e la memoria" 
Il BISOGNO di ricordare un triste evento per rielaborare il dolore subito e per SOGNARE un futuro diverso da quello che l'incidente all'ICMESA ha provocato per evitare il ripetersi di altri drammi o di riproporre nuovi errori in nome di un "falso progresso".

Relatori dell'incontro saranno: Massimiliano Fratter direttore del "Parco Naturale Regionale del Bosco delle Querce" di Meda e Seveso e Gemma Beretta portavoce del coordinamento "Insieme in rete per uno sviluppo sostenibile".

Sarà allestita anche la mostra dal titolo “Il Ponte della Memoria” con tanti documenti e foto relative all'incidente dell'ICMESA del 10 luglio 1976 e al Bosco delle Querce e con pannelli sul progetto Pedemontana tratta B2 e le indagini sulla presenza di diossina nei terreni interessati dai lavori per l'autostrada. 
Inoltre immagini e pannelli sul Parco Groane-Brughiera che si sta muovendo verso la sua prossima costituzione, nonché pubblicazioni scientifiche e cartografiche sui parchi a noi vicini.
 
  • Martedì 24 novembre 2015 ore 20,45 proiezione del film “Vajont” di Renzo Martinelli – 2001.

INSIEME PER LA PACE, L'ACCOGLIENZA E LA SOLIDARIETA' E CONTRO IL TERRORISMO

Folto il numero di presenze alla marcia-manifestazione del 14-11-015 per la Pace, l'Accoglienza e la Solidarietà da Cesano Maderno a Mombello di Limbiate passando per Bovisio Masciago.
Cittadini, profughi e migranti, gruppi, associazioni, partiti, Sindaci o loro delegati presenti con la fascia tricolore istituzionale e i gonfaloni hanno detto tutti insieme che la semina dell'odio, dell'intolleranza e del razzismo deve finire.
Hanno detto il loro forte no al terrorismo dei tagliagole dell'Isis, hanno detto che dei flussi migratori e di chi fugge da guerre, dittature, miserie bisogna responsabilmente farsene carico cercando di dare una dignità alle persone.
Hanno detto che le ragioni della fratellanza, della pacifica convivenza fra genti, culture e religioni sono più forti del sospetto, dell'indifferenza, dell'odio.



























Bene, se siete arrivati fin qui, concedeteci però una nota di rammarico tutto medese: nonostante l'approvazione il 29-10-015 della mozione sull'adesione del Consiglio Comunale e dell'Amministrazione alla manifestazione, il Comune di Meda, non era presente Istituzionalmente  indossando cioè la fascia tricolore.
Peccato.

mercoledì 11 novembre 2015

ORTI URBANI: SINISTRA E AMBIENTE INSISTE E INTERROGA L'AMMINISTRAZIONE MEDESE


Sono passati 18 mesi da quando, il 3-04-014 in Consiglio Comunale, veniva discussa e respinta la mozione  presentata da Sinistra e Ambiente avente la finalità di proporre un percorso amministrativo di progettazione, realizzazione e gestione degli orti urbani condivisi.
Durante la discussione, l'assessore alle Attività Produttive, Ambiente ed Economia Sostenibile, Claudio Salimbeni, sostenendo l'inutilità della mozione ambientalista, si spingeva ad affermare che la Giunta e il suo assessorato stavano già lavorando per concretizzare l'idea degli orti urbani.

Sono appunto passati 18 mesi e ..... non v'è notizia su come l'amministrazione stia operando per far si che anche Meda, come già avvenuto in molti comuni limitrofi, abbia gli orti urbani.
Così Sinistra e Ambiente ha protocollato in data 10-11-05 una nuova interrogazione sull'argomento, ricapitolando gli accadimenti temporali e formulando accurate richieste di chiarimento e informazione.


Ce ne siamo occupati anche nei seguenti post:

SINISTRA E AMBIENTE SEGNALA LA NUOVA LEGGE REGIONALE SUGLI ORTI URBANI

 

ORTI URBANI A MEDA: SINISTRA E AMBIENTE INTERROGA MA LA RISPOSTA ........

 

PER IL SINDACO CAIMI, SINISTRA E AMBIENTE E' FUORI DALLA MAGGIORANZA

 

MOZIONE DI SINISTRA E AMBIENTE PER GLI ORTI URBANI CONDIVISI

martedì 10 novembre 2015

GHERARDO COLOMBO A SEVESO IL 16-11-015

Un'iniziativa da non perdere si terrà a Seveso LUNEDI 16-11-015.
Sarà una serata all'insegna della legalità con GHERARDO COLOMBO ex Pm di Mani Pulite.
Una serata organizzata anche dal coordinamento BrianzaSicura.
BrianzaSicura è un coordinamento cui partecipano sia amministratori locali sia Consiglieri Comunali, tra i quali anche la rappresentanza Consiliare medese di Sinistra e Ambiente.
Il tavolo di coordinamento BrianzaSicura ha elaborato un "manifesto di adesione" (presto ne riparleremo) e ha cominciato a promuovere iniziative sul territorio.
Un attività importante perchè e' in Lombardia e in Brianza che si sono evidenziati fenomeni di malaffare legati alla criminalità organizzata, infiltrata anche nella macchina amministrativa.
Non si può far finta di nulla, non si può non prendere coscienza del fatto che il problema dell'illegalità fatta da un connubbio tra corruzione, malaffare, malapolitica esiste anche da noi e che di questo bisogna parlare per creare quegli anticorpi che mettano in primo piano l'onestà e il senso civico.


SABATO 14-11-015, MARCIA CONTRO IL RAZZISMO E LA XENOFOBIA E PER L'ACCOGLIENZA



Rilanciamo il post perchè riteniamo importante partecipare, perchè il dramma dei profughi ossia di chi fugge da guerre, da dittature, da persecuzioni, da discriminazioni, da carestie e quello dei migranti non ci può lasciare indifferenti o chiusi nella "paura dell'altro".
Partecipiamo anche per dire basta alle strumentalizzazioni fatte sulle spalle dei più deboli, alle mistificazioni di chi semina odio e divisioni spargendo razzismo e xenofobia.
NESSUN ESSERE UMANO E' CLANDESTINO.

SABATO 14-11-015


MARCIA PER LA PACE, L'ACCOGLIENZA E LA SOLIDARIETA'


ritrovo a Cesano Maderno in P.za Arese dalle ore 14.00,


partenza ore 14.30 con attraversamento di Bovisio Masciago


conclusione al Centro Accoglienza per i Profughi


di Mombello di Limbiate.