Ne ha dato ampiamente rilievo la stampa in questa settimana: la centralina posizionata a Meda in via Gagarin con gli strumenti che rilevano alcuni parametri chimici presenti nell'atmosfera (Ozono -O3, Biossido d'Azoto - No2, Monossido di Carbonio -Co, PM10 -particelle fini sospese) sta registrando da tempo il superamento del PM10 e del Benzo(a)pirene.
Di cosa si tratta ?
Il PM10 (Particulate Matter o Materia Particolata, cioè in piccole particelle) è una delle numerose frazioni in cui viene classificato il particolato, cioè quella frazione di particelle raccolte
con un sistema di selezione normato per il diametro aerodinamico
di 10 µm.
Le fonti generatrici del particolato sono di tipo naturale (erosione del suolo, spray marino, vulcani,
incendi boschivi, dispersione di pollini, etc.) o antropogenico cioè industrie, riscaldamento, traffico veicolare e processi di
combustione in generale.
Il particolato atmosferico ha un rilevante impatto ambientale: sul clima, sulla visibilità, sulla contaminazione di acqua e suolo, sugli edifici e sulla salute di tutti gli esseri viventi.
Il particolato interagisce e ha effetti sull’organismo umano poichè le particelle più piccole riescono a penetrare più a fondo nell’apparato respiratorio, veicolando con esse anche sostanze tossiche e cancerogene tra le quali gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA).
Il particolato atmosferico ha un rilevante impatto ambientale: sul clima, sulla visibilità, sulla contaminazione di acqua e suolo, sugli edifici e sulla salute di tutti gli esseri viventi.
Il particolato interagisce e ha effetti sull’organismo umano poichè le particelle più piccole riescono a penetrare più a fondo nell’apparato respiratorio, veicolando con esse anche sostanze tossiche e cancerogene tra le quali gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA).
La soglia prevista per le normative è di 50microgrammi/m3 da non
superare per più di 35 giorni l'anno e di 40 microgrammi/m3 come media
annuale.
A Meda, per il PM10, nel 2014 il limite dei 50 microgrammi/m3 è stato superato ben 88 volte mentre nel 2015 (fino alla data del 9
dicembre) è stato superato 80
volte. (fonte Arpa)
Per la media annuale, Meda ha la maglia nera, anche se con un miglioramento nel 2015 (fonte Arpa).
Per la media annuale, Meda ha la maglia nera, anche se con un miglioramento nel 2015 (fonte Arpa).
Il dato del PM10 distribuito per area: a MEDA è il più elevato con Sesto S. Giovanni (fonte ARPA Lombardia) |
Il benzo(a)pirene, composto cancerogeno, fa parte del gruppo degli idrocarburi policiclici aromatici
(IPA).
Gli IPA si formano durante la combustione
incompleta o la pirolisi di materiale organico contenente carbonio,
come carbone, legno, prodotti petroliferi e rifiuti.
La loro
presenza in atmosfera è pertanto attribuibile a diverse fonti
tra le quali la combustione di legna e biomasse in genere, il
traffico veicolare, il riscaldamento domestico, le centrali
termoelettriche e le emissioni industriali tra i quali quelle delle ACCIAERIE (vedi il caso di Taranto).
Il benzo(a)pirene, ad alto peso
molecolare, è presente anche in elevate quantità in catrami, bitumi, pece, carboni e
prodotti correlati come gli asfalti. Inoltre possono derivare
da nerofumo e fuliggine di legna.
Tra i combustibili ad uso civile si segnala l’impatto sulle
emissioni di benzo(a)pirene della legna da ardere.
La soglia di concentrazione in aria del benzo(a)pirene è stabilita
dal D.Lgs. 155/2010 e calcolata su base temporale annuale. La
valutazione dello stato attuale dell’indicatore è basata sul numero di
superamenti, registrati presso le stazioni di monitoraggio della qualità
dell’aria della rete regionale ARPA, del Valore Obiettivo (VO) annuale di 1 nanogrammo/m3. Tale inquinante viene determinato analiticamente sulle polveri PM10.
Il Benzo(a)pirene è dunque un elemento contenuto nelle particelle di PM10.
Il livello annuale di 1 ng/m3, ad eccezione del 2010, a Meda è sempre stato superato e manca il dato del 2015.
I dati del Benzo(a)pirene su media annuale (fonte ARPA Lombardia) |
Dunque, da tempo, la qualità dell'aria a Meda, per i parametri PM10 e Benzo(a)pirene è pessima e i valori registrati sono preoccupanti e decisamente superiori anche a quelli delle zone circostanti dove sono presenti altre centraline ARPA di rilevamento.
I valori sono propri di Meda, sono doc e non frutto di medie o interpolazioni con altri valori. Ogni centralina ha infatti il suo database specifico.
Anche la dislocazione della centralina è
pertinente con i dettami di legge poichè prossima a un polo scolastico e
a uno bibliotecario oltrechè a un'area di notevole percorrenza
viabilistica.
Dal sito di ARPA LOMBARDIA sulla qualità dell'aria, si possono visualizzare i dati per ogni centralina e per ogni composto nonchè le relazioni annue provinciali sulla qualità dell'aria.
Insomma, Meda s'è guadagnata il "primato" di capolista nelle concentrazioni pericolose di polveri sottili PM10 ed è prima in classifica nelle emissioni di Benzo(a)pirene, tanto da essere citata ad un convegno romano come "meglio produttrice di benzo(a)pirene in Lombardia".
Dire la verità spaventa. Ma dovrebbe spaventare di più la realtà. ..terrorismo ambientale è il negazionismo!
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