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La Meda e la Brianza che amiamo e che vogliamo tutelare

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CRONACHE DA CHI SI IMPEGNA A CAMBIARE IL PAESE DEI CACHI E DEI PIDUISTI.
"Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente,
ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere,
se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?"
Antonio Gramsci-politico e filosofo (1891-1937)
OMAGGIO ALLA RESISTENZA.
Ciao Dario, Maestro, indimenticabile uomo, innovativo, mai banale e sempre in prima fila sulle questioni sociali e politiche.
Ora sei di nuovo con Franca e per sempre nei nostri cuori.

"In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta.
Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po' le teste.
Tutto il resto, la bellezza per la bellezza, non mi interessa."

(da Il mondo secondo Fo)

lunedì 26 marzo 2012

Un interessante iniziativa pubblica di SINISTRA e AMBIENTE

Un evento pubblico organizzato da SINISTRA e AMBIENTE sul CONSUMO di SUOLO, 
per illustrare il  lavoro e le proposte di SINISTRA e AMBIENTE 
per il territorio e il Comune di Meda.


venerdì 23 marzo 2012

Il Governo del RICATTO

Il Ministro Elsa Fornero
Ci siamo.
Il Governo Monti ha deciso LA MANOMISSIONE dell'Art. 18 e lo sbriciolamento degli AMMORTIZZATORI SOCIALI.
Lo sta facendo addossando sulle spalle dei lavoratori una CONTRORIFORMA DEL LAVORO pesantissima.

Certo, loro raccontano la favola che l'articolo 18 rimane e che gli ammortizzatori verranno allargati. NULLA DI PIU' FALSO.
Togliendo LA FACOLTA' DI REINTEGRO di un lavoratore ingiustamente licenziato, si da il via libera alle imprese per le espulsioni. Si certo, vi sarà un indennizzo, ma il lavoratore SARA' FUORI.
Par che la ricetta per creare nuovi posti di lavoro, debba passare per Monti e Fornero, attraverso i LICENZIAMENTI. Un assurdo normativo.
Si vuole in realta fare piazza pulita del ruolo del Sindacato (quello vero naturalmente) mettendo tutti i dipendenti di imprese in una situazione di totale subalternità e ricattabilità.
Ridicola  poi la ricetta sui "nuovi" ammortizzatori sociali. Si spazzano via a partire dal 2017 la Cassa Integrazione Straordinaria e la Mobilità - Due strumenti PAGATI da LAVORATORI E IMPRESE, di durata minima di tre anni,  senza oneri quindi per le casse statali e si offre una misera copertura di una indennità di disoccupazione di 18 mesi, nemmeno allargata a tutti e con copertura finanziaria derivante DAI RISPARMI SULLE PENSIONI !
Questo è ciò che vuole LA FINANZA e LE BANCHE.
Una volontà ribadita in modo anche arrogante dalla Fornero.
Una volontà che parte da un concetto: i lavoratori sono SOLO MERCE.
Non capiamo, sinceramente, le intenzioni del PD nazionale che supporta questo governo. 
Auspichiamo posizioni più decise perchè il mondo del lavoro non può pagare l'ennesima cambiale al liberismo.
Sicuramente condividiamo appieno le posizioni della FIOM e della CGIL e di tutti quei lavoratori, compresi quelli iscritti a CISL e UIL che in questi giorni hanno proclamato nelle fabbriche  fermate spontanee. Chi in fabbrica ci lavora e ci opera sindacalmente ha capito immediatamente la portata di queste scelte.
Questa operazione va stoppata quanto prima perchè non ha nulla a che fare con il RISANAMENTO.
Persino la CEI si è pronunciata contro i licenziamenti facili "chiamati elegantemente, con un eufemismo, flessibilità in uscita".
"Bisogna chiedersi se il lavoratore è persona o merce", ha detto monsignor Giancarlo Bregantini, intervenuto sulla riforma del lavoro. Per il presidente della commissione Lavoro, giustizia e pace della Cei, "lasciare fuori la Cgil dalla riforma sarebbe un grave errore mentre l'articolo 18 andrebbe esteso a tutti i lavoratori".

A dimostrazione delle non veritiere affermazioni di Monti, Fornero & C, vi proponiamo un'interessante intervista sul tema.

domenica 18 marzo 2012

Elezioni Amministrative a Meda: la scelta di SINISTRA e AMBIENTE


Il logo di SINISTRA e AMBIENTE per le elezioni amministrative

Sabato 17/03/012, SINISTRA E AMBIENTE ha ufficializzato il suo appoggio alla candidatura a Sindaco di GIANNI CAIMI
Lo ha fatto in una conferenza stampa congiunta ove erano presenti tutti i soggetti politici che supporteranno GIANNI CAIMI alle elezioni amministrative del 6 e 7 maggio 2012.

da sx: Alberto Colombo -Sinistra e Ambiente, Alberto Dell'Oro -Italia dei Valori, Gianni Caimi candidato Sindaco, Simona Buraschi -Partito Democratico
Il nostro comunicato stampa

Meda 17/03/012
Elezioni Amministrative a Meda: la scelta di SINISTRA e AMBIENTE
SINISTRA e AMBIENTE ha scelto di essere presente alle amministrative 2012. 
Lo fa con la proposta d’essere contenitore comune di soggetti politici che vogliono condividere il lavoro sinora attuato sul territorio. La nostra dinamica e animata comunità si è ampliata con l’arrivo di aderenti a  SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA' (SEL) che si aggiungono al gruppo originario composto dalla LISTA AMBIENTALISTA e da RIFONDAZIONE COMUNISTA.
Ci accumuna il desiderio di essere un polo d’aggregazione e di proposte per tutti coloro c ancora pensano che una presenza politica di SINISTRA fortemente caratterizzata su temi AMBIENTALISTI sia più che mai necessaria anche a Meda.
Per le lezioni amministrative medesi abbiamo scelto di appoggiare la candidatura di GIANNI CAIMI, in una COALIZIONE PROGRESSISTA e di CENTROSINISTRA comprendente oltre a noi, il Partito Democratico e l’Italia dei Valori.
La nostra è prima di tutto una scelta di RESPONSABILITA’.
L’abbiamo detto più volte e lo ripetiamo ora, Meda merita un’ ALTERNATIVA alle amministrazioni sinora succedutesi di PdL (allora scomposto tra FI e AN) e , dell’uscente giunta della LEGA NORD.
ALTERNATIVA perchè intendiamo giocare il nostro ruolo caratterizzando questa coalizione oltrechè con la nostra presenza anche con proposte programmatiche incentrate sullo STOP AL CONSUMO ABNORME DI SUOLO che in questi anni sta incidendo fortemente anche nel nostro comune ove, al di fuori della zona boschiva inserita nel PLIS della Brughiera, praticamente quasi tutto è stato edificato. 
I dati non lasciano spazio ad interpretazioni, tolte le aree del PLIS Brughiera, siamo ad oltre l’85% di suolo cementificato.
L’emergenza territorio sarà una scelta che qualificherà il programma di questa coalizione che si propone per amministrare MEDA.
Vogliamo politiche di TUTELA del territorio e dell’ambiente più determinate, che inneschino un’inversione di tendenza (così come è stato fatto nel vicino comune di DESIO), che siano più sensibili al BENE COMUNE AMBIENTALE e meno alle immobiliari e al partito del mattone.
Vogliamo che la politica abbia il coraggio di mettere al centro del suo operare anche LA LEGALITA’, in una terra, la Brianza, che sta vedendo il proliferare di inchieste che mostrano l’infiltrazione di organizzazioni criminali anche all’interno di istituzioni e amministrazioni pubbliche e hanno influenzato se non determinato scelte urbanistiche illogiche, speculative che hanno contribuito a fare della Brianza la terra del capannone e del residenziale (spesso vuoti).
Meda può seguire un’altra strada, quella dI una valorizzazione ambientale delle sue aree boschive su cui, in coordinamento con le altre amministrazioni facenti parti del PLIS Brughiera è necessario ISTITUIRE IL PARCO REGIONALE.
Così, allo stesso modo è importante recepire il lavoro sinora fatto dai coordinamenti di gruppi ed associazioni di INSIEME IN RETE sulle criticità della futura AUTOSTRADA PEDEMONTANA per SALVARE il BOSCO DELLE QUERCE di Seveso e MEDA dallo sbancamento. 
Serve un’azione decisa in tal  anche a livello amministrativo e una differente amministrazione potrebbe operare in tal senso.
Continuiamo a chiedere, lo facciamo ormai da anni, che Parco e Villa Traversi trovino una qualche forma di convenzione perché possano essere vissute dalla cittadinanza e divengano il fulcro per una riqualificazione del centro storico con un’area a misura di cittadino e non di auto.
Anche i nostri corsi d’acqua devono essere finalmente recuperati. 
Per questo, il corridoio d’attraversamento ciclopedonale sull’asta del TARO’ deve essere finalmente e prioritariamente realizzato e non rimanere l’eterna irrealizzata.
Anche il PGT va rivisto, nelle volumetrie concesse negli ambiti di trasformazione ora definiti, nonché nei progetti ambigui e difficilmente realizzabili.
Vogliamo un welfare di servizi sociali migliori e una politica sociale che faccia dell’accoglienza ai migranti una linea guida, con un approccio culturale che impedisca qualsivoglia forma di discriminazione.
Su questi principi si baserà la nostra azione politica nella coalizione di cui Gianni Caimi è candidato Sindaco.

Sinistra e Ambiente Meda

L'articolo de Il Giornale di Seregno di Martedì 20/03/012

sabato 10 marzo 2012

Con la FIOM

Ieri, venerdì 9/03/012, in piazza a Roma ha sfilato la MIGLIORE ITALIA.
L'Italia dei lavoratori, l'Italia di chi vuole difendere I DIRITTI E LA DIGNITA' DEL LAVORO e NEL LAVORO.






C'erano i lavoratori che con la FIOM non vogliono soccombere al mortale ricatto che vuole privare tutti dei DIRITTI FONDAMENTALI. Quei diritti che vanno dalla CONTRATTAZIONE COLLETTIVA alla facoltà DEMOCRATICA di eleggere i propri rappresentanti sindacali, alla difesa dell'art 18 senza i quali non si è lavoratori ma SCHIAVI, permanentemente ricattabili.

I lavoratori delle fabbriche FIAT
Marchionne ha deciso, purtroppo con la complicità di CISL e UIL, di azzerare la democrazia e la legittima rappresentanza nelle sue fabbriche. 
Quest'impostazione ha fatto scuola, com'era prevedibile e si è pure passati alla mistificazione di un Governo che scarica sulle tutele dell'articolo 18, i mancati investimenti nel paese.

Landini, segretario della FIOM
Noi stiamo con la FIOM perchè oltre che lavoratori siamo CITTADINI, convinti che LA DEMOCRAZIA NON PUO' FERMARSI DINANZI AI CANCELLI DI UNA FABBRICA.

Lo spezzone del corteo dei NO TAV
Pensiamo che DIRITTI e UNA FORMA DIFFERENTE E CRITICA DI SVILUPPO DEL PAESE siano elementi inscindibili. 
Per questo consideriamo più che legittima anche la presenza alla manifestazione del movimento NO TAV della Val Susa. Perchè occorre fermarsi anche nella logica scellerata delle faraoniche e dispendiose infrastrutture che devastano l'ambiente e occorre investire in modo differente e oculato le risorse economiche, pensando al VERO BENE COMUNE e non agli interessi lobbistici di banche e finanza speculativa.

domenica 4 marzo 2012

TAV: quello che pochi raccontano

Siamo stati in Val di Susa e abbiamo capito

Abbiamo capito che in Val di Susa non è in gioco la realizzazione della ferrovia Torino-Lione, bensì un intero modello sociale

 

La baita
La baita Clarea del Movimento NO TAV
Siamo stati in Val di Susa ospiti degli abitanti della valle: insegnanti, agricoltori, pensionati, studenti e abbiamo visto:
Un luogo attraversato da due strade statali, un’autostrada, un traforo, una ferrovia, impianti da sci, pesanti attività estrattive lungo il fiume.
Persone che continuano a curare questo territorio già affaticato da infrastrutture ed attività commerciali e cercano di recuperare un rapporto equilibrato con l’ambiente e la propria storia.
Una comunità che crede nella convivialità e nella coesione sociale e coltiva forti rapporti intergenerazionali.
Abbiamo capito che in Val di Susa non è in gioco la realizzazione della ferrovia Torino-Lione, bensì un intero modello sociale. Un popolo unito e coeso, una comunità forte non può essere assoggettata a nessun interesse nè politico, nè economico. E’ interesse di tutti i poteri forti dividere, isolare, smembrare per poter meglio controllare e favorire interessi particolari.
Abbiamo capito perché tutto l’arco costituzionale vuole la TAV, non è difficile, basta guardare alle imprese coinvolte:

Cmc (Cooperativa Muratori e Cementisti), quinta impresa di costruzioni italiana, al 96esimo posto nella classifica dei principali 225 «contractor» internazionali che vanta un ex-amministratore illustre, Pier Luigi Bersani, si è aggiudicata l’incarico (affidato senza gara) di guidare un consorzio di imprese (Strabag AG, Cogeis SpA, Bentini SpA e Geotecna SpA) per la realizzazione del cunicolo esplorativo a Maddalena di Chiomonte. Valore dell’appalto 96 milioni di Euro.

il cantiere
Il cantiere
Rocksoil s.p.a società di geoingegneria fondata e guidata da Giuseppe Lunardi il quale ha ceduto le sue azioni ai suoi familiari nel momento di assumere l’incarico di ministro delle Infrastrutture e dei trasporti del governo Berlusconi dal 2001 al 2006. 
Nel 2002, la Rocksoil ha ricevuto un incarico di consulenza dalla società francese Eiffage, che a sua volta era stata incaricata da Rete Ferroviaria Italiana (di proprietà dello stato) di progettare il tunnel di 54 Km della Torino-Lione che da solo assorbirà 13 miliardi di Euro. Il ministro si è difeso dall’accusa di conflitto di interessi dicendo che la sua società lavorava solo all’estero.

Impregilo è la principale impresa di costruzioni italiana. È il general contractor del progetto Torino-Lione e del ponte sullo stretto di Messina. 
Impregilo appartiene a:
33% Argofin: Gruppo Gavio. Marcello Gavio è stato latitante negli anni 92-93 in quanto ricercato per reati di corruzione legati alla costruzione dell’Autostrada Milano-Genova. Prosciolto successivamente per prescrizione del reato.
33% Autostrade: Gruppo Benetton. Uno dei principali gruppi imprenditoriali italiani noto all’estero per lo sfruttamento dei lavoratori delle sue fabbriche di tessile in Asia e per aver sottratto quasi un milione di ettari di terra alle comunità Mapuche in Argentina e Cile.
33% Immobiliare Lombarda: Gruppo Ligresti. Salvatore Ligresti è stato condannato nell’ambito dell’inchiesta di Tangentopoli pattuendo una condanna a 4 anni e due mesi dopo la quale è tornato tranquillamente alla sua attività di costruttore.

Abbiamo capito che l’unico argomento rimasto in mano ai politico-imprenditori ed ai loro mezzi di comunicazione per giustificare un inutile progetto da 20 miliardi di euro mentre contemporaneamente si taglia su tutta la spesa sociale è la diffamazione. Far passare gli abitanti della Val di Susa come violenti terroristi. 
Mentre noi abbiamo visto nonni che preparavano le torte, appassionati insegnanti al lavoro, agricoltori responsabili, amministratori incorruttibili.
Abbiamo capito che questo è l’unico argomento possibile perchè ormai numerosi ed autorevoli studi, di cui nessuno parla, hanno già dimostrato quanto la TAV sia economicamente inutile e gravemente dannosa.
Questi i principali:
Interventi scientifici e studi relativi all’Alta Velocità Torino-Lione dei ricercatori del Politecnico di Torino: http://areeweb.polito.it/eventi/TAVSalute/

Analisi degli studi condotti da LTF in merito al progetto Lione-Torino, eseguiti da COWI, rinomato studio di consulenza che lavora stabilmente per le istituzioni europee: http://ec.europa.eu/ten/transport/priority_projects/doc/2006-04-25/2006_ltf_final_report_it.pdf

Analisi economica del Prof. Marco Ponti del Politecnico di Milano

Rapporto sui fenomeni di illegalità e sulla penetrazione mafiosa nel ciclo del contratto pubblico del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro:

Risultanze del controllo sulla gestione dei debiti accollati al bilancio dello Stato contratti da FF.SS., RFI, TAV e ISPA per infrastrutture ferroviarie e per la realizzazione del sistema “Alta velocità”:

Presentazione dell’Ingegnere Zilioli, in relazione a “EFFETTI TAV – STUDI EUROPEI/buone pratiche e cattivi esempi”

Ricerca del Politecnico di Milano sull’alta velocità in Italia che svela un buco di milioni di utenti.


NON POSSIAMO RESTARE IN SILENZIO, 
COSTRUIAMO LA NOSTRA INFORMAZIONE DAL BASSO, 
INOLTRA E DIFFONDI QUESTO MESSAGGIO.


venerdì 2 marzo 2012

PEDEMONTANA:INSIEME IN RETE C'E'.

In data 13/02/012, la delegazione di INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE composta dal portavoce Paolo Conte, Gemma Beretta di Legambiente Seveso, Alberto Colombo di Sinistra e Ambiente di Meda, Gianni Casiraghi dell'Associazione Torrette Bini Dosso Boscone di Macherio e da Ambrogio Guglielmetti e altri amici del Comitato Mozzatese Salute e Ambiente,   s'è incontrata con il Direttore Tecnico della Soc. Pedemontana Umberto Regalia e con Barbara Vizzini che si occupa delle COMPENSAZIONI AMBIENTALI.
L'incontro era precedente al via libera all'opera arrivata dal TAR che ha respinto la richiesta di sospensiva di IMPREGILO contro STRABAG (vincitrice dell'appalto).
Vi proponiamo un breve resoconto d'aggiornamento.


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Nell'incontro, Regalia e Vizzini hanno illustrato lo stato dell’arte riguardo alle compensazioni ambientali: Pedemontana sta lavorando per definire gli accordi con i comuni, per arrivare alle Convenzioni, prima del prossimo giro elettorale che potrebbe  comportare una nuova revisione di tutto ciò che riguarda le compensazioni con il rischio di perdere completamente il senso di questo progetto.
L’obiettivo di Pedemontana è quello di chiudere i progetti delle compensazioni entro metà marzo, dare il via alle convenzioni con i comuni, concludendo il tutto entro il primo semestre dell’anno per arrivare alla gara d’aggiudicazione attorno alla metà dell’autunno.
Qui evidenziamo alcuni progetti di compensazione nei singoli comuni.

Rispetto al comasco ci sono state segnalate le seguenti variazioni.
Villa Guardia: solo modifiche di dettaglio, per come ci sono state descritte. davvero non significative.
Grandate: sono state apportate alcune modifiche in quanto nel progetto definitivo comparivano ancora due ambiti di compensazione che insistevano, il primo, sull'area di una nuova scuola ed, il secondo, sull'area di ampliamento del cimitero. Entrambi i progetti sembra fossero già previsti dagli strumenti urbanistici.
A Mozzate non ci sono ancora accordi. Secondo Pedemontana il Sindaco di Mozzate non si fa trovare, ma sembra che l’idea sia quella di modificare l’originario progetto di compensazioni, che prevedeva un andamento a macchia di leopardo.
Il Comune di Mozzate anziché i Progetti locali di compensazione n. 6 e 7 ha chiesto che venisse realizzato quanto previsto nel PGT, cioè una zona boscata, larga 20/30 metri, a corona delle nuove lottizzazioni previste, fascia lunga circa 2 Km. Il Comune avrebbe dovuto, per realizzare quanto sopra, attivarsi nelle procedure di esproprio delle nuove aree da piantumare. I desideri del Comune non sono al momento realizzabili perché per espropriare i terreni utili dovevano essere approvate tutte le “nuove zone di espansione”, che complessivamente sono 6/7 PL (Piani di Lottizzazione).
Nessuno piano è stato autorizzato e quindi tutta la proposta “affonda”, non se ne fa nulla. Per questo il Sindaco non si fa trovare da Pedemontana. Era una proposta irrealizzabile e quindi i Progetti Locali n. 6 e 7 saranno realizzati come proposti!

Diverse le variazioni attuate nei comuni del varesotto.
A Gazzada Schianno, parti delle ciclabili previste dal Progetto Locale 40 sono state, nel frattempo, realizzate dal comune ed in parte sono previsti altri interventi di riqualificazion e ambientale.
A Cassano Magnano si è deciso di modificare la compensazione ambientale progettata, che avrebbe riguardato un’area boschiva al limitare del tracciato autostradale, per investire sull’Oasi Boza utilizzando i soldi della compensazione per riqualificare e rendere più fruibile quest’area.
Similmente, ma in modo più grave, a Solbiate Olona si è deciso di modificare l’originario progetto che prevedeva l’ispessimento di un’area verde polmone tra l’area industriale e quella residenziale, deviando i soldi della compensazione a vantaggio di una ciclabile per rinforzare l’area molto fruita dell’Olona.
C’è una filosofia, per noi assolutamente non condivisibile, che tende a lasciare ai comuni la facoltà di mantenere aree verdi LIBERE dalle compensazioni e a disposizione dei locali PGT e a concentrare l’intervento sull’esistente. La compensazione non è vista come fattore utile a frenare il consumo di suolo.
Per la tratta B2 non ci sono variazioni di rilievo e anche a Seveso infine è rimasto il progetto originario che riguarda la Barruccanetta e la zona al limite del cimitero, non essendo stata accolta la richiesta di modifica apportata dal Comune di Seveso, a nostro avviso molto ambigua.
CONFERMATA ANCHE LA COMPENSAZIONE AMBIENTALE di MEDA così come progettualmente prevista.

Per Macherio, Vizzini dichiara che la proposta del comune dello spostamento delle Compensazioni sul tratto coperto di pedemontana è improponibile perché lì ci sono già le mitigazioni. Si dichiara però possibilista qualora Macherio avanzi altre proposte.

Ebbene se da un lato è confermato che parte dei fondi per le compensazioni ambientali non saranno usate per abbellire il tratto coperto sopra la galleria autostradale è, parimenti, vero che una parte delle compensazioni (l'ambito più significativo paesisticamente ed ecologicamente parlando, ovvero quella che interessava la grande area agricola a nord del viale alberato di pioppi prospiciente l'Oratorio di Santa Margherita) è oggetto di richieste del Comune tese a spostare la compensazione in altra area, lasciando scoperta da TUTELE AMBIENTALI questa zona di GRANDE PREGIO AMBIENTALE, ARCHITETTONICO e STORICO.
INSIEME IN RETE e i gruppi locali faranno la loro parte affinchè questa STRATEGICA compensazione sia confermata.
Relativamente ai comuni della tratta D, degna di nota e confermata la già conosciuta traslazione di una zona di impianto di nuovo bosco che interessa i Comuni di Mezzago e Sulbiate.

Su richiesta di Insieme in Rete Pedemontana aggiorna anche riguardo alle sorti del Bosco delle Querce
Pedemontana dichiara che sarebbe al vaglio del Ministero per l’ambiente il progetto che ottempera la prescrizione n. 2 del CIPE e che sono state suggerite anche migliorie del tracciato per quanto riguarda la parte nord del Bosco. 
QUESTO ASPETTO CONTINUERA' AD ESSERE SEGUITO CON LA MASSIMA ATTENZIONE DAI GRUPPI LOCALI (LEGAMBIENTE SEVESO e SINISTRA E AMBIENTE di MEDA e da INSIEME IN RETE.

Sullo svincolo di Lomazzo, dicono d’essere ancora in attesa del pronunciamento del Ministero dell’Ambiente relativamente al progetto da realizzare (In trincea o in sopraelevata).

Ora, stante l'attuale sblocco dell'attività sia progettuale sia di prossima cantieristica, CONTINUEREMO A PERORARE LE NOSTRE RICHIESTE RISOLUTIVE per LE CRITICITA' PROGETTUALI.


A PROPOSITO DI TAV

La Sacra di S. Michele con le cime innevate dell'Orsiera in Val di Susa
La cresta Dumontel all'Orsiera
Conosco molto bene la Val di Susa perchè l'ho percorsa in lungo e in largo nelle mie scorribande alpinistiche, sempre alla ricerca di qualche itinerario nuovo d'arrampicata su roccia o di scialpinismo. Il tutto nel nome di un alpinismo esplorativo che compensa con grandi soddisfazioni le levatacce notturne.
Le pareti della Rognosa d'Etiache
Il ghiacciaio dell'Agnel
E' una valle con una storia antica, circondata da vette - il Rocciamelone è la più elevata - e che offre possibilità per l'arrampicata sul calcare in Valle Stretta, sui torrioni di quarzite della Rognosa di Etiache, sul serpentino del gruppo dell'Orsiera immerso nel magnifico Parco Regionale dell'Orsiera- Rocciavrè, nonchè una serie d'itinerari di scialpinismo sulle cime della val di Thuras, sul Sommellier, sull'Ambin e via dicendo.
Una valle che ha dato anche un contributo notevole alla REPUBBLICA ITALIANA nata dalla RESISTENZA.  
Quì operavano le brigate "Stellina" di Giustizia e Libertà e le Brigate Garibaldi che pagarono con un sacrificio di sangue altissimo la RESISTENZA opposta ai nazifascisti (innumerevoli le lapidi di fucilati e caduti in scontri a fuoco).
In valle agiva come staffetta partigiana anche  ADA GOBETTI, moglie di PIERO GOBETTI, intellettuale torinese morto in seguito ad un feroce pestaggio dei fascisti.
Una valle che però, ai giorni nostri,  mostra in più aspetti LO SCEMPIO AMBIENTALE causato da scelte dissennate e interessate.

Al Sestriere, a Oulx, a Bardonecchia, a Cesana Torinese come al Monginevro spuntano come funghi gli orribili palazzi dei residence dei comprensori sciistici e i pendii e le valli limitrofe sono state deturpate da impianti sciistici abnormi, inseriti in un "divertimentificio industriale" che indigna chiunque sia sensibile all'ambiente. 
L'architettura tipica delle borgate è stata spazzata via da un vero e proprio caos urbanistico e architettonico unitamente ad un'impoverimento delle falde dovuto all'uso dei cannoni sparaneve per creare "artificialmente" la coltre bianca anche quando non c'è e dare soddisfazione ad un turismo "consumista".
A questi aspetti s'aggiunge un'autostrada costruita senza alcun rispetto per l'ambiente, senza nemmeno tentare soluzioni ingegneristiche meno impattanti, con viadotti ciclopici che deturpano il paesaggio e una colata di cemento e asfalto che ha segnato il territorio.
Un'autostrada scarsamente utilizzata (anche per l'alto costo) e dalla dubbia utilità, se non per la servitù automobilistica ai luoghi del turismo industriale sopra elencati ma fortemente voluta dalla fam. Agnelli che aveva nel Sestriere la sua "riserva".
Mi preme anche ricordare che la malavita organizzata e le relative connivenze politiche, hanno avuto un ruolo di primo piano in questo scempio, tant'è che negli anni '90  l'amministrazione di Oulx fu sciolta per infiltrazioni mafiose.
Ora, a tutto ciò , si vuole aggiungere un ennesimo sfregio, LA LINEA FERROVIARIA AD ALTA VELOCITA' TORINO-LIONE denominata TAV.

I Sindaci all'ultima manifestazione
Partiamo da una premessa: quello che sta accadendo in VAL DI SUSA NON E' UN PROBLEMA DI ORDINE PUBBLICO.
C'è un'intera comunità che NON VUOLE SUBIRE l'ennesima imposizione d'una devastazione ambientale in un territorio già fortemente compromesso. Non si tratta di pochi isolati facinorosi ma di un movimento di protesta ampio e composito che raccoglie persino i Sindaci dei comuni della valle.
Un movimento deciso che non vuole la TAV, opera che comporterebbe, secondo il progetto, lo scavo di un tunnel di più di 50Km con produzione inevitabile di materiale di risulta e scavo CONTENENTE AMIANTO.

Scritte sui pendii dei monti della ValSusa
Una delle particolarità della valle e di buona parte delle Alpi Cozie è infatti di avere un sottosuolo formato da rocce stratificate che tendono a sbriciolarsi e contengono elevate concentrazioni di fibre di amianto. Potete quindi immaginare l'immensa mole di depositi contenenti amianto (facilmente volatile) che si accumuleranno presso i cantieri.
Ma non è il solo aspetto critico. 
I costi previsti della TAV risultano già elevati e la previsione è quella di una lievitazione ulteriore, causata dal solto noto sistema I-TAGLIA dove, le varianti in corso d'opera alzano i costi, con profitti a tutto favore delle imprese.
Un'opera faraonica ad alto impatto ambientale, uno spreco di risorse attuato per soddisfare i desiderata di costruttori, banche e associazioni imprenditoriali e contro la gente. Il tutto quando la rete ferroviaria italiana versa in uno stato pietoso, il traffico merci  su rotaia è minimo, gli investimenti ridicoli o nulli e prendere un treno interregionale o suburbano è una vera e propria avventura. E' lì che dovrebbero essere indirizzati i capitali disponibili.
Non sono e non siamo i TALEBANI dell'ambientalismo, etichetta utilizzata a sproposito da tutti coloro che spesso distorcono le informazioni. C'è UNA SOLUZIONE LOGICA ED ATTUABILE che consentirebbe comunque un collegamento ferroviario con i paesi al di là delle Alpi.  Basterebbe POTENZIARE e RIAMMODERNARE l'attuale linea ferroviaria da Torino a Modane che passa in galleria al Frejus. Una linea storica, risalente a fine '800, ora SOTTOUTILIZZATA, usata cioè solo al 30% delle sue capacità.
Perchè non si opera allora in tal senso ?
Perchè con un Italia economicamente in ESTREMA DIFFICOLTA' non si opta per una soluzione con costi sopportabili ?
Perchè si MANIPOLA continuamente l'informazione e si NEGA questa logica e percorribile soluzione ?
Banale capirlo. TROPPI INTERESSI ruotano attorno alla realizzazione della TAV, troppi sponsor premono affinchè il solo progetto su un nuovo percorso sia preso in considerazione.
Anch'io, anche noi di SINISTRA E AMBIENTE riteniamo che questo modello DISSENNATO di sviluppo debba cambiare.

Le opere faraoniche quali la TAV e la miriade di autostrade - Pedemontana, Brebemi, Tem etc- non servono a migliorare la qualità della vita dei cittadini. Sono utili soltanto alla logica prevaricatoria di chi predilige i facili guadagni per i privati a fronte degli enormi sprechi di denaro pubblico.Sono le banche, la finanza e le grandi società che operano nel campo edilizio e delle infrastrutture a volere queste opere, anche attraverso i loro referenti presenti nel governo nazionale.
Quella dei valsusini NO TAV è una protesta legittima e civile, basata su obiezioni veritiere.
I NO TAV ai presidi
Lo Stato aveva il dovere di ascoltare. Ha invece scelto la strada della MILITARIZZAZIONE della valle, della repressione e dello spreco, senza tener minimamente in considerazione l'impatto ambientale dell'opera ne tantomeno le opinioni di chi la TAV la subirà e la sta già subendo.
Le dichiarazioni di appartenenti alla classe dirigente sull'utilità dell'opera si sprecano. NESSUNO DI LORO parla però delle criticità di questo progetto. NESSUNO DI LORO racconta però della totale mancanza di una seria VAS (Valutazione d'Impatto Ambientale) sul progetto. Parlano solo dell'impossibilità di tornare indietro, una litania continua che ha caratterizzato e caratterizza qualsivoglia progetto infrastrutturale in Italia. A loro va ricordato che LE RISORSE ECONOMICHE previste sono PUBBLICHE e non proprietà di pochi.
La militarizzazione della valle
L'arroganza del governo, le mistificazioni della stampa quasi tutta allineata nel tentativo di SCREDITARE la lotta della  valle è pura ingiustificabile.
Per questo anch'io sto con chi protesta contro la TAV, insieme a Sinistra e Ambiente.
Il saccheggio del territorio deve finire. Non si può continuare a considerare prioritarie le sole ragioni economiche e finanziarie distruggendo l'ambiente in cui viviamo.
Salviamo la Val di Susa dalla TAV.

Un alpinista, amante della Val di Susa 
nonchè ambientalista aderente a Sinistra e Ambiente