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La Meda e la Brianza che amiamo e che vogliamo tutelare

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CRONACHE DA CHI SI IMPEGNA A CAMBIARE IL PAESE DEI CACHI E DEI PIDUISTI.
"Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente,
ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere,
se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?"
Antonio Gramsci-politico e filosofo (1891-1937)
OMAGGIO ALLA RESISTENZA.
Ciao Dario, Maestro, indimenticabile uomo, innovativo, mai banale e sempre in prima fila sulle questioni sociali e politiche.
Ora sei di nuovo con Franca e per sempre nei nostri cuori.

"In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta.
Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po' le teste.
Tutto il resto, la bellezza per la bellezza, non mi interessa."

(da Il mondo secondo Fo)

lunedì 15 giugno 2015

MIGRANTI RICHIEDENTI ASILO: INFORMARE PER SMONTARE LE MISTIFICAZIONI


La rabbiosa canea contro i migranti e i profughi ha ormai raggiunto un livello disgustoso, a partire dall'utilizzo voluto di terminologie inappropriate, dove i vari Salvini, Maroni &C identificano tutti quanti con l'aggettivo falso di "clandestini".
Uomini e donne con una storia di sofferenze, di abbandono della propria terra a causa di guerre, regimi totalitari e anche miseria vengono disconosciuti nel loro essere parte di UN'UMANITA' che sta pagando a carissimo prezzo la propria provenienza. 
Contro di loro, "politici nostrani" e "governatori di regioni" si scatenano con uno sbraitare da sciacalli per il solo raccatto di voti.
Invece queste persone, come tutte quelle in difficoltà, meritano RISPETTO oltrechè la prevista (dalla Convenzione di Ginevra per i richiedenti asilo) assistenza.
La semina dell'odio verso i più deboli è oltretutto sempre costruita distorcendo o omettendo la verità e la realtà.
Così si alimentano le MISTIFICAZIONI sui migranti "accolti in alberghi di lusso", su una inesistente e cospicua diaria, su risorse "rubate" agli italiani, su "problemi di ordine pubblico" etc. etc.
Una catena infinita di FALSITA'.

Ci preme quindi fare della corretta informazione riguardo all'argomento richiedenti asilo, a partire da un focus sull'attuale situazione della Provincia di MB, dove dal tempo degli arrivi del 2012, sta lavorando positivamente una rete di Associazioni che opera nel sociale e che gestisce e dà supporto a tutti quei migranti richiedenti asilo che sono stati trasferiti nella nostra Provincia.

Un'attività coperta con i fondi messi a disposizione dal Ministero degli Interni, per la maggior parte coperti dalla Comunità Europea con le risorse del Fondo Asilo, migrazione e integrazione 2014-2020 (e precedentemente 2008-2013).
Questo fondo, suddiviso tra i Paesi UE, si compone di due parti:
  • Fondo Immigrazione e Asilo (3.869 milioni di euro per il periodo 2014-2020) per i differenti aspetti delle politiche comuni europee in materia di immigrazione e asilo.
  • Fondo per la Sicurezza Interna (4.648 milioni di euro per lo stesso periodo) a supporto la cooperazione in materia di sicurezza, inclusa la gestione dei confini esterni dell’Unione.
Per maggiori dettagli:

Un articolo de Il Cittadino del 13-06-015 riporta fedelmente la situazione nella Provincia di MB,  dove, dati alla mano, si sta dimostrando come è possibile gestire una buona accoglienza, quantificando e chiarendo altresì l'origine delle risorse disponibili.
Certo, c'è ancora molto da fare e se tutti i Comuni si rendessero disponibili a fare la loro parte con un'equa distribuzione ed inserimento dei profughi nel loro territorio, il rischio di sovraffollamento nei Centri di prima accoglienza sarebbe evitato e i progetti potrebbero essere migliorati.


La preghiera laica di Erri De Luca per i Migranti dispersi o morti in mare

venerdì 12 giugno 2015

CENTRO STORICO E VARIANTE AL PGT: PASSA IL TEMPO MA ...........

La delimitazione del centro storico nel PGT vigente

Della variante al PGT sinora si conoscono solo linee di indirizzo generali llustrate dall'estensore incaricato in due incontri il 24-11-014 e il 25-11-014.
Dopo tale data, non vi è stato nessun passaggio istituzionale di ulteriore approfondimento nella Commissione Territorio e Ambiente, nonostante i molteplici solleciti dell'allora suo Presidente Colombo e ora la commissione è completamente bloccata causa le note forzature di Molteni (Ncd) e del Pd sulla rappresentanza "pesata" che comportano altresì la rielezione di Presidente e Vice.
L'amministrazione non ha nemmeno promosso passaggi PUBBLICI di approfondimento per coinvolgere la cittadinanza, le associazioni, i gruppi, con lo spirito di suscitare dibattito e raccogliere opinioni, stimoli, suggerimenti.
Sinora tutto s'è svolto con pochissima trasparenza e applicando pedissequamente e in modo restrittivo quanto previsto dalla legge regionale  12, limitandosi ad incontri chiusi con i cosidetti "portatori di interessi" rappresentati dagli operatori economici.

In questo poco edificante quadro,  il 10-06-015, l'amministrazione, con l'assessore Buraschi, ha presenziato e relazionato ad un'iniziativa della Pro Loco e degli Amici dell'Arte sul tema del Centro Storico e della sua possibile riqualificazione.
Un argomento importante e difficile, visto il degrado e il progressivo abbandono in cui versa il comparto attorno a P.za Vittorio Veneto, P.za Volta, P.za Municipio, P.za Cavour (vedi delimitazione sopra).
E' uno dei nodi critici da affrontare con la Variante.
L'iniziativa poteva così essere  un occasione per addentrarsi di più nei dettagli e nelle possibilità fornendo elementi ed ipotesi di lavoro utili per dibattere e confrontarsi.
Invece, nella relazione dell'assessore Buraschi e nell'intervento del sindaco Caimi, hanno prevalso le sole enunciazioni di principio, fermandosi un attimo prima di approfondire su come l'amministrazione intenda operare nella pratica.
Così, quando s'è parlato di Piazza Vittorio Veneto quale nucleo storico tutelato e dei possibili interventi di competenza pubblica, l'amministrazione s'è limitata a dire che si attuerà un progetto illuminotecnico sulle vie di accesso con fondi (150.000 euro) provenienti da un bando.
Bene, ma un po' debole come visione sul da farsi.
Poco s'è detto sulla possibilità di rendere fruibile il parco della storica Villa Traversi, se non che s'è perso un bando che sarebbe servito alla manutenzione arborea.
Al proposito, Sinistra e Ambiente continua a ritenere la fruizione del Parco Traversi a mezzo convenzione con la proprietà un cardine importantissimo perchè strettamente legato con la rivitalizzazione del centro. Punto questo perarltro presente nel programma della coalizione di cui era parte anche il Pd.
 
L'intervento di Giovanni Traversi (proprietario della storica villa) ha fatto trasparire qualcosa di più in merito ad un progetto privato di "recupero del borgo rustico", la parte degli edifici verso le scuole Garibaldi. Ma anche in questo caso, nessun approfondimento da parte dell'assessore.

E' invece evidente che l'amministrazione punta alla realizzazione del piano attuativo per l'At1 nella porzione dell'area ex-Medaspan per utilizzarlo quale "volano" sia per un progetto di riqualificazione del centro storico nella sua completezza (elaborato da professionisti di "fiducia" del sindaco)  sia quale sorgente di risorse economiche.
Ma sull'At1, ancora non si è detto e non si dice con precisione, "per motivi di riservatezza" secondo Caimi, quale sia la reale configurazione del progetto.
Eppure la variante specifica è partita, c'è stata una prima, deludente per qualità e possibilità d'interazione, conferenza di VAS e c'è un progetto depositato da parte della soc. PABEL srl.
Ai dubbi relativi di chi il progetto l'ha visionato, rilevando che contiene una porzione di "commerciale" definita come "galleria del gusto" e "galleria commerciale" con una superficie di vendita non indifferente di 10000mq e che questo aspetto deve essere attentamente valutato rispetto alla crisi profonda in cui versano i negozi di prossimità del centro storico, arriva, più che una riflessione, una risposta molto superficiale dal sindaco che definisce "quelle dell'ipotesi di ipermercato pure illazioni".
Peccato, un ragionamento più approfondito e puntuale sarebbe stato sicuramente più utile al dibattito invece di repliche grossolane o di frasi incomplete pronunciate che lasciano intendere alcune azioni in corso ma non le esplicitano.

Continuiamo a ripeterlo da tempo: la partita della Variante al PGT con le problematica del degrado del centro storico, degli Ambiti di Trasformazione e della necessità di fermare il consumo di suolo, è troppo importante per essere gestita come se fosse di esclusiva competenza di pochi.
Va innalzato il livello di trasparenza, di coinvolgimento e di partecipazione e si deve chiarire e condividere quanto prima quale applicazione pratica è stata o si intende dare agli indirizzi esplicitati nella Variante al PGT. 
Purtroppo l'atteggiamento di Caimi e della sua giunta continua ad essere di totale chiusura.

Sotto, foto del degrado e del "vuoto" di alcune porzioni del centro storico di Meda.

Angolo inizio salita via delle Benedettine

Il fu Bar Giuliani
La Corte Lunga
La Corte Lunga
Retro Corte Lunga

Ex Bar Eden
Qui prima c'era un'edicola
Una sequenza di negozi chiusi in Corso Matteotti
Verso Pza Volta
Verso Pza Volta

martedì 9 giugno 2015

MARONI, ZAIA, TOTI: INDECENZA ISTITUZIONALE


Del tema profughi ce ne eravamo già occupati recentemente qui con una "fotografia" sulla Provincia di MB dove l'accoglienza è stata sinora degnamente gestita.
Torniamo sull'argomento perchè alcuni Presidenti regionali hanno in questi giorni perso il senso della "misura" su questo dramma che coinvolge migliaia di esseri umani, lasciandosi andare ad esternazioni indegne del ruolo che ricoprono.
Esternazioni utili ad una bieca campagna politica fatta sulla pelle altrui facendo puro SCIACALLAGGIO.
E' esattamente quello che Roberto Maroni, Luca Zaia e Giovanni Toti Presidenti della Regione Lombardia, del Veneto e della Liguria stanno facendo, chiedendo minacciando anche di non elargire più contributi ai Comuni che accoglieranno PROFUGHI sul loro territorio.
Lo fanno ignorando bellamente che accogliere i profughi, cioè esseri umani che fuggono dalle guerre e da regimi dittatoriali è un dovere sancito dalla Convenzione di Ginevra. Lo fanno per un meschino calcolo elettorale in vista dei prossimi ballottaggi delle elezioni amministrative, lo fanno per fare da grancassa mediatica alle posizioni xenofobe dei vari Salvini & C.
Eppure .... eppure ..... quando Maroni era Ministro degli Interni, proponeva, in tema accoglienza, un criterio di suddivisione tra le Regioni considerando anche il numero di abitanti di ciascuna regione. Disse allora il Maroni: «Ho proposto un piano per la distribuzione equa e con la sola esclusione dell’Abruzzo, dei rifugiati, con un criterio molto semplice ovvero in base al numero degli abitanti». 
Ora, facendo due calcoli con i dati del numero di profughi forniti dal Viminale e i rispettivi abitanti regione per regione, le percentuali di accoglienza risultanti mostrano che le regioni del nord hanno numeri inferiori rispetto a quelle del sud che attualmente si fanno carico di più profughi. (vedi tabella sotto).
Insomma, IPOCRISIA, FALSITA' SPECULAZIONI, SCIACALLAGGIO sono alla base di queste indecenti affermazioni dei tre Presidenti Regionali.

Tabella fonte nextquotidiano
 L'articolo de Il Manifesto

Secessi

Duemilacinquecento migranti trasferiti verso le regioni del nord. Salvini soffia sul fuoco: «Occuperemo le prefetture». Le minacce secessioniste di Maroni, Toti e Zaia non fermano i piani del governo. Renzi promette contributi ai Comuni che accoglieranno i profughi e apre un nuovo fronte con Bruxelles.


Immigrazione. Il solito affondo di Maroni & C. scatenta una polemica odiosa sulla pelle dei migranti. I presidenti di tre regioni governate dal centrodestra (Lombardia, Veneto e Liguria) minacciano una cosa impossibile da realizzare: il taglio dei fondi ai comuni che accettano il piano di accoglienza profughi del Viminale. Matteo Salvini ipotizza addirittura l'occupazione delle prefetture e il presidente del Consiglio prova almeno a rispondere per le rime. Nel frattempo i migranti continuano a sbarcare sulle nostre coste e non si è ancora spenta l'eco di Mafia Capitale.

Monta la pole­mica. E la nau­sea. Da una parte ci sono poli­tici dell’opposizione che alzano il tiro con­tro i pro­fu­ghi negando loro il minimo della vita — un acco­glienza digni­tosa — e dall’altra poli­tici di governo pale­se­mente inca­paci di gestire la situa­zione che repli­cano fin­gendo grande senso di respon­sa­bi­lità. Sullo sfondo lo scan­dalo di “Mafia Capi­tale”, con il tarif­fa­rio per essere umano per rim­pol­pare le tan­genti desti­nate ai pro­fes­sio­ni­sti dell’accoglienza, un’inchiesta che certo non fa gua­da­gnare punti all’Italia in vista del ver­tice euro­peo del 25 e 26 giu­gno. Lì si deci­derà come e se miglio­rare un piano di acco­glienza che è già un insulto all’umanità: 27 paesi si stanno pal­leg­giando 24 mila pro­fu­ghi in tutta Europa. E solo per caso il nuovo meschino affondo leghi­sta non capita men­tre ci sono altri cada­veri da ripe­scare nel Medi­ter­ra­neo: i migranti arri­vati ieri sono stati tutti sal­vati. 
Que­sta è l’unica buona noti­zia, anche se in ogni momento potrebbe acca­dere un disastro.
Non per que­sto sta­reb­bero zitti per­so­naggi come Roberto Maroni e Mat­teo Sal­vini, soprat­tutto a pochi giorni dai bal­lot­taggi per le ele­zioni comu­nali. 
Il primo, ancora ieri, ha minac­ciato il taglio dei fondi ai sin­daci lom­bardi pronti ad acco­gliere nuovi “clan­de­stini”. 
Che sia una pagliac­ciata — sono le pre­fet­ture cioè il governo a deci­dere dove siste­mare i pro­fu­ghi — non conta niente.
Infatti baste­reb­bero le parole del pre­fetto di Milano per archi­viare la pole­mica: “Milano attende le diret­tive e gli invii che il governo effet­tuerà secondo i cri­teri gene­rali”. Invece il dibat­tito, odioso, è aperto.
Se per il cen­tro­si­ni­stra si tratta di una pro­po­sta irrea­liz­za­bile e irre­spon­sa­bile, per la destra è una buona occa­sione per ricom­pat­tarsi all’insegna del più mise­ra­bile raz­zi­smo. 
I pre­si­denti delle tre regioni gover­nate dal cen­tro­de­stra (Lom­bar­dia, Ligu­ria e Veneto) affon­dano i colpi rite­nen­dosi tito­lari di un discorso che paga sem­pre. 
Ma anche la pre­si­dente della Regione Friuli, Ser­rac­chiani (Pd), ha espresso più o meno il mede­simo con­cetto nei con­fronti dei migranti: “Noi non li pren­diamo, devono pren­der­seli loro”. Brava, se non altro per­ché espli­cita un sentimento.
Di fronte all’arrivo di cento pro­fu­ghi a Genova, il neo pre­si­dente Gio­vanni Toti, smessa la maschera del pacioso mira­co­lato da Arcore, pro­mette che appena si inse­dierà stu­dierà mec­ca­ni­smi per disin­cen­ti­vare i sin­daci liguri ad acco­gliere i migranti. 
Luca Zaia, forte del suo Veneto a tra­zione leghi­sta, giura che non ci sono comuni dispo­sti all’accoglienza e azzarda che anche “alcune pre­fet­ture sono sulla posi­zione di dire no”. Se fosse preso sul serio, sarebbe un ini­zio di seces­sione (roba da cara­bi­nieri). Ma tant’è, ogni presa di posi­zione serve a tirare la volata al cam­pione del raz­zi­smo pop, Mat­teo Sal­vini. La cilie­gina è sua: “Se Renzi e Alfano pen­sano di pren­dere il nord come luogo di sog­giorno per i clan­de­stini hanno sba­gliato tutto! Siamo pronti a bloc­care le pre­fet­ture e pre­si­diare le strut­ture”. La spa­rata come sem­pre fun­ziona e pur­troppo non basta la bat­tuta dell’ex leghi­sta Fla­vio Tosi a chiu­dere il discorso: “La smet­tesse di fare il fan­fa­rone e Capi­tan Fracassa”.
Al di là dei soliti cori di ripro­va­zione, il pre­si­dente del Con­si­glio Mat­teo Renzi cerca almeno di dimo­strarsi all’altezza della verve degli avver­sari, rilan­ciando a sua volta. Prima con un argo­mento ragio­ne­vole che è sulla bocca di tutti: “La scelta di divi­dere i pro­fu­ghi in diverse regioni è una deci­sione di Maroni (quando era mini­stro, ndr) e adesso si è sve­gliato e dice il con­tra­rio”. Poi con un attacco che sem­bra una pro­messa (ma delle sue): “Dob­biamo dare incen­tivi a quei comuni che accol­gono i migranti”, ha dichia­rato dal G7 in Ger­ma­nia. La pre­si­dente della Camera, Laura Bol­drini, ha rispo­sto senza per­dere l’aplomb: “Chi ha ruoli isti­tu­zio­nali deve agire con senso di respon­sa­bi­lità. Quando ci sono momenti dif­fi­cili tutto il paese deve rispon­dere, coeso”. Eh già.
C’è poi una voce, tra le tante, che invoca una rispo­sta chia­mando in causa gli anti­raz­zi­sti che mai rie­scono ad imporsi all’attenzione della pub­blica opi­nione, nem­meno con una bagarre. Quella di don Ciotti: “Non si può ancora una volta gio­care sulla pelle e sulla dispe­ra­zione di tante per­sone. Molte parole sono di raz­zi­smo, offen­dono, tol­gono dignità alle per­sone” e per que­sto serve “un risve­glio che non lasci la parola solo alle voci che divi­dono, umi­liano e allon­ta­nano. 
Alziamo la nostra voce”. Que­sto è il punto. Sal­vini &Co. fanno rife­ri­mento a un elet­to­rato che esi­ste e che rischia di dila­gare pro­prio per­ché aiz­zato da un ceto poli­tico spre­giu­di­cato, men­tre là fuori non c’è nes­sun altro ceto poli­tico dispo­sto a fare altret­tanto per “lisciare il pelo” agli anti­raz­zi­sti smar­riti e depressi. Dice a sini­stra che l’antirazzismo non paga. Forse: ma fino ad ora, c’è qual­cosa che ha pagato a sinistra?