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La Meda e la Brianza che amiamo e che vogliamo tutelare

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CRONACHE DA CHI SI IMPEGNA A CAMBIARE IL PAESE DEI CACHI E DEI PIDUISTI.
"Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente,
ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere,
se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?"
Antonio Gramsci-politico e filosofo (1891-1937)
OMAGGIO ALLA RESISTENZA.
Ciao Dario, Maestro, indimenticabile uomo, innovativo, mai banale e sempre in prima fila sulle questioni sociali e politiche.
Ora sei di nuovo con Franca e per sempre nei nostri cuori.

"In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta.
Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po' le teste.
Tutto il resto, la bellezza per la bellezza, non mi interessa."

(da Il mondo secondo Fo)

domenica 24 novembre 2019

INQUINAMENTO DA PLASTICA E TASSAZIONE

L'inquinamento da abbandono e da combustione di materiali contenenti plastica è cresciuto nel corso degli anni anche a causa dell'iperproduzione di imballaggi e di oggetti fabbricati con i polimeri.
Molte sono poi le difficoltà nel loro riciclaggio a causa della loro variegata composizione.
Dopo il pronunciamento del Parlamento Europeo del marzo 2019 per bandire gradualmente gli oggetti in plastica monouso, un poco a traino delle recenti manifestazioni che in tutto il mondo, con grande apporto dei giovani, hanno messo la questione ambientale al centro della cronaca, il Governo italiano vorrebbe inserire nella legge di bilancio 2020 una tassa sulla plastica monouso e incentivi sulla plastica biodegradabile.
Si tratta di una imposta sul consumo dei Manufatti Con Singolo Impiego (MACSI) cioè quei manufatti che hanno o sono destinati ad avere funzione di contenimento, protezione, manipolazione o consegna delle merci e per i prodotti alimentari, realizzati con l’impiego anche parziale di materie plastiche costituite da polimeri organici di origine sintetica.
Sono cioè tutti quei manufatti con componenti di plastiche non biodegradabili e/o non riutilizzabili per lo stesso scopo per il quale sono ideati.
L'ammontare dell'imposta sul consumo è pari ad 1 euro per chilogrammo di materia plastica contenuta nei MACSI.
Parallelamente la disposizione prevede per le imprese produttrici di MACSI, un credito di imposta nella misura del 10% delle spese sostenute nell'anno 2020 per l'adeguamento tecnologico finalizzato alla fabbricazione di manufatti biodegradabili e compostabili.
Misure comunque caute che però hanno scatenato la lobby dei produttori italiani di plastiche .
Eppure, se non vogliamo essere soffocati dalle plastiche monouso che già pesantemente contaminano l'ambiente terrestre, i fiumi, i mari e i laghi, bisogna intervenire e farlo il prima possibile, mettendo al bando l'utilizzo usa e getta di questo materiale, realizzato a partire da sostanze derivate dal petrolio.
Vi proponiamo quindi un'analisi di MEDICINA DEMOCRATICA, che con Marco Caldiroli, fa un escursus sulle leggi attualmente in essere e sugli obiettivi da raggiungere chiarendo che se si vuole utilizzare una leva fiscale per ridurre lo spreco di risorse e il rilascio ambientale, meglio sarebbe tassare le merci monouso (di qualunque materiale) e non la materia prima successivamente utilizzata nella loro produzione.
In questo modo verrebbero sottoposte al prelievo anche la plastica proveniente da altri
paesi e non solo quella prodotta in Italia.


sabato 16 novembre 2019

A MEDA L'ASFALTO E' PIU' IMPORTANTE DEGLI ALBERI

I 4 pini di via Cialdini-angolo via Tiziano prima del taglio
Ecco, ci risiamo. A Meda si torna a tagliare alberi.
E' successo in via Trieste e  in via Cialdini angolo via Tiziano dove sono stati rimossi una dozzina di pini.
Lo fa ora l'amministrazione Lega-FI-FdI.
Ancora una volta le motivazioni sono risibili. Sui social, un Consigliere di maggioranza si sente in obbligo d'intervenire per giustificare il taglio perchè ...... "le radici sollevano il manto stradale"
Sulla stampa locale, il sindaco ripropone le stesse motivazioni, con in aggiunta generici problemi di "sicurezza" asserendo poi che vi saranno (quando non è specificato) nuove piantumazioni con specie più idonee (quali non e noto).
Come in casi precedenti, non si conosce ne viene comunicato sulla base di quale parere tecnico qualificato si sia deciso.
Ancora una volta, totalmente incuranti del beneficio che gli alberi adulti danno al genere umano e all'habitat, si sceglie con leggerezza d'intervenire nel modo più facile, quello disastroso e irreversibile del taglio di  piante sane.
Gli 8 pini di via Trieste anch'essi tagliati
Alla prova dei fatti, la sbandierata "sensibilità ambientale" di chi è parte di questa maggioranza si rivela come un mero "annuncio" con azioni che vanno in tutt'altra direzione con i soliti drastici interventi.
Gli alberi presenti nell'area urbanizzata medese meriterebbero ben altro trattamento, sopratutto in considerazione della pesante conurbazione e della scarsità di aree di verde pubblico catatterizzate da specie arboree adulte e/o di alto fusto.
A questo dato di fatto va aggiunto che il Comune di Meda è da anni totalmente inadempiente nell'applicazione della legge 10/2013 rispetto alla piantumazione di un albero per ogni neonato (come già evidenziato anche dal gruppo IMPULSI-SOSTENIBILITÀ e SOLIDARITÀ nel suo post  IL VERDE URBANO: UN PATRIMONIO DA VALORIZZARE E SVILUPPARE ANCHE A MEDA ) .
Dal 15-12-2016 c'è inoltre l'opportunità di dare seguito alla mozione presentata da Sinistra e Ambiente e allora approvata dal Consiglio Comunale che impegna la Giunta e il sindaco ad elaborare un documento organico, un Regolamento Comunale per il Verde urbano che contempli un albo degli alberi di pregio, regole d'intervento, di manutenzione, mantenimento e linee guida per la realizzazione di nuovi ambiti verdi nonchè norme per parchi e giardini - comunali e privati, verde di arredo, spazi verdi a corredo di strutture pubbliche, orti urbani, fasce di rispetto, aree incolte.
Ecco, ci risulta che all'oggi NULLA sia stato scritto e nella gestione del patrimonio verde urbano si continua ad affidarsi all'improvvisazione .

Sulla stampa:

lunedì 4 novembre 2019

DECRETO REGIONALE E DOCUMENTAZIONE DELLA CONFERENZA DEI SERVIZI SUL PROGETTO OPERATIVO DI BONIFICA DI PEDEMONTANA

In data 11-10-2019 è stato emanato e successivamente pubblicato sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia (BURL) il Decreto 14639 della Direzione di Settore (DDS) Struttura Bonifiche avente oggetto l' ADOZIONE DELLA DETERMINAZIONE DI CONCLUSIONE POSITIVA DELLA CONFERENZA DI SERVIZI DECISORIA del 17-9-2019 riguardante il Progetto Operativo di Bonifica  elaborato da Autostrada Pedemontana Lombarda.
Il Decreto formalizza i contenuti della Conferenza dei Servizi del 17-9-019 disponendo che "tutte le osservazioni e prescrizioni impartite dalle Amministrazioni presenti in Conferenza di Servizi, per quanto non modificate e/o integrate dalla determinazione di conclusione della stessa ed evidenziate nei punti precedenti dovranno essere recepite dalla Società Autostrada Pedemontana Lombarda, attraverso la presentazione di un documento di aggiornamento del Progetto Operativo di Bonifica (P.O.B.) che sarà oggetto di valutazione da parte delle Amministrazioni interessate circa la congruità delle prescrizioni impartite; le eventuali difformità a quanto prescritto e approvato potranno eventualmente essere oggetto di una nuova indizione di Conferenza di Servizi".
Il Decreto definisce che i nuovi e più stringenti limiti (6 ng/kg invece degli attuali 10 ng/kg) previsti dal d.m. 46/2019, per le aree ad uso agricolo (alcune ricadono nei lotti del POB) non è applicabile per il procedimento di bonifica di APL in quanto lo stesso d.m 46/2019 prevede che:
”I procedimenti di bonifica e messa in sicurezza di aree agricole già avviati ai sensi della disciplina di cui alla parte quarta, titolo V, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e non conclusi alla data di entrata in vigore del presente regolamento restano disciplinati dalle relative disposizioni…..”.
Viene dunque confermato l’approccio metodologico già avviato e gli obiettivi indicati nel POB presentato da APL.. Nel testo del Decreto 14639 sono richiamati gli allegati con i pareri, le osservazioni e le prescrizioni della Provincia di Monza e Brianza, dei Comuni di Cesano Maderno, Bovisio Masciago, Seveso, Barlassina, Desio, di A.T.S. Brianza – Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria, di ARPA Lombardia – Dipartimenti di Milano e di Monza Brianza.
L'amministrazione di Meda, anche questa volta, s'è pronunciata separatamente dagli altri comuni esplicitando anch'essa parere favorevole condizionato al POB, in accordo con le osservazioni della Provincia di Monza e Brianza e di ARPA, ma dichiarandosi contraria all'estensione a priori dello scavo fino a 0,50 m. dal piano campagna nelle zone con Top Soil (primi 20 cm) inquinato da diossina.


PARERI, OSSERVAZIONI, RICHIESTE E PRESCRIZIONI 
ACQUISITI IN SEDE DI CONFERENZA DEI SERVIZI

Grazie alla collaborazione del Cons. Regionale dell'M5S, Marco Fumagalli, che ne ha fatto richiesta e al supporto di alcuni Consiglieri Comunali, abbiamo potuto verificare i contenuti degli allegati richiamati nel Decreto.

PARERE TECNICO DELLA PROVINCIA DI MB
Puntuali e dettagliate le osservazioni della Provincia di MB che ha chiesto:
  • revisioni e aggiornamenti di tabella e di planimetria a completamento della situazione aree contaminate
  • chiarimenti sulla fruibilità effettiva  di alcune aree contaminate e modalità di posa del geotessuto
  • adeguamenti ed obblighi da riportare nella documentazione dei PGT per la destinazione d'uso delle aree ove s'è applicata l'analisi di rischio
  • almeno due punti di analisi chimiche aggiuntive per definire se siano o meno stralciabili dall'attività di bonificale aree medesi in scarpata agli svincoli e sulla sponda Tarò.
  • per le terre contaminate, scavo con asportazione disgiunta tra il top soil e il terreno sottostante, con le due tipologie di rifiuto gestite separatamente e con analisi di omologa eseguita in ogni cella sia per il top soil che per lo strato di terreno “intermedio”.
  • chiarimenti sulle analisi preventive di omologa del rifiuto da stoccare (terra contaminata) effettuate da APL e giudicate poco corrispondenti alla realtà
  • per il collaudo di "avvenuta bonifica" l'esecuzione anche di collaudi di parete degli scavi a ridosso della strada (a mezzo campioni da analizzare) .
  • il riempimento degli scavi di bonifica con terra nuova "pulita" debitamente certificata.

PARERE DELLE AMMINISTRAZIONI
I Comuni di Seveso, Cesano Maderno e Bovisio Masciago (cui si sono uniti anche Barlassina e Desio che non hanno però aree interessate alla bonifica) hanno presentato un parere.
Tra le richieste, quella di assoggettare quella parte delle aree interessate da bonifica corrispondente ai terreni ad uso agricolo, al più stringente valore di soglia CSC del  DM 46/19 (6 ng/kg invece dei 10 ng/kg).
La richiesta non è però stata accettata in sede di Conferenza dei Servizi e il diniego risulta esplicitato  anche nel Decreto Regionale.
Sull'Analisi di Rischio e sul Modello Concettuale di Sito, le amministrazioni hanno rilevato la necessità di una verifica di congruenza rispetto alle varianti progettuali.
Le amministrazioni hanno chiesto un "franco di sicurezza" cioè una profondità di scavo maggiore (50 cm) sulle aree con contaminazione del top soil e iltre l'intermedio. La proposta non è stata accettata e si rimanda eventuale ulteriore scavo qualora si si evidenziassero situazioni di contaminazioni ulteriori rispetto alla quota prevista di 0,20 m. dal p.c..
Come avevamo già scritto nella lettera ai sindaci (vedi: PROGETTO OPERATIVO DI BONIFICA DI PEDEMONTANA: GLI AMBIENTALISTI SCRIVONO AI SINDACI ) sarebbe stato opportuno insistere con più decisione su una profondità di scavo maggiore rispetto ai previsti 20 cm laddove il Top Soil e l'intermedio risultano inquinati da Diossina così come su molti altri aspetti critici.
Per questo successivamente Sinistra e Ambiente e Legambiente Seveso hanno considerato eccessivamente trionfalistico il comunicato dell'amministrazione sevesina.


OSSERVAZIONI DELL'ATS BRIANZA
Le richieste dell'Unità Operativa Salute e Ambiente dell'ATS Brianza sono focalizzate sugli aspetti sanitari di competenza durante tutte le fasi della bonifica.
ATS chiede l'operatività continua dei presidi ambientali durante la lavorazione, lo scotico, la movimentazione e il caricamento del terreno contaminato onde contenere la diffusione di polvere nonchè la pulizia delle ruote dei mezzi impiegati ogniqualvolta vi sia transito di autocarri verso l'esterno delle aree di bonifica.
Anche ATS chiede di riportare i parametri ambientali espressi nell'Analisi di Rischio nonchè la situazione di potenziale contaminazione delle aree in oggetto, all'interno dei documenti dei PGT al fine di costituire vincolo edilizio.


VALUTAZIONI TECNICHE DI ARPA
ARPA dipartimento di Milano e di MB, dopo un'illustrazione di sintesi del Progetto Operativo di Bonifica presentato da APL, formula alcune osservazioni sullo stesso prescrivendo che le indagini integrative per le aree oggi escluse dal POB (A3, A5, A24 nel lotto 1 a Meda) siano effettuate in contradditorio con ARPA.
C'è poi riserva di valutazione circa il prelievo di campioni per il collaudo delle pareti degli scavi per la bonifica del Top Soil, sinora non considerato da APL.
Sulla prevenzione dell'aerodispersione delle polveri e sulla pulizia/lavaggio ruote dei mezzi che trasporteranno terreno contaminato, vengono chieste delucidazioni delle modalità che si intendono applicare.
Per il monitoraggio dell'aria "ante operam" cioè prima dell'intervento, per avere parametri per un confronto con quelli che si registreranno durante la fase dei lavori di bonifica, ARPA propone un'attività a campione sui primi lotti funzionali per verificare se l'operatività di bonifica causa modifiche allo stato "ante operam" e se si rende necessario intervenire con azioni di mitigazione.
Vi sono poi richieste di chiarimento sul Modello Concettuale di Sito e sugli esiti dell'Analisi di Rischio, non rilevando comunque  elementi ostativi a quanto elaborato da APL.


Continuiamo e continueremo a seguire con attenzione l'iter del DL 152  e tutto ciò che riguarda l'autostrada Pedemontana Lombarda e il connesso rischio diossina.

Pagina informativa curata da:
Sinistra e Ambiente di Meda
Circolo Laura Conti di Legambiente Seveso