Gemma Beretta portavoce di Insieme in Rete apre l'iniziativa |
Il 10 LUGLIO 2013, 37° anniversario del disastro ICMESA, il coordinamento ambientalista INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE ha promosso ed organizzato un' INIZIATIVA/CONFERENZA STAMPA presso la sala Polivalente del Centro Visite del Bosco delle Querce a tema: SEVESO – MEDA: 37 ANNI DOPO DI NUOVO IL RISCHIO DIOSSINA.
In prima fila da sx, Caimi Sindaco di Meda, Butti, Sindaco di Seveso, Leuratti Ass. Barlassina, Rivolta Sindaco di LentateS/S |
Anche il Comune di Desio (tratta C) ha inviato una comunicazione di adesione e partecipazione.
Sono intervenuti anche alcuni Consiglieri Regionali (Corbetta - M5S e Barzaghi - PD) firmatari della MOZIONE URGENTE non ammessa alla discussione in Consiglio Regionale e il Consigliere Provinciale del PD Elio Ghioni.
I relatori al tavolo di Insieme in Rete: Bai, Del Pero, Colombo, Grassi |
A fuoco la questione delle INDAGINI AMBIENTALI come da prescrizione Cipe n°3, l'anomalo iter progettuale della pedemontana, il black-out informativo da parte di APL e Regione Lombardia, il rispetto delle norme concernenti le zone ancora contaminate da TCDD e la necessità di una fascia di tutela o piano d'area nei PGT che impedisca le edificazioni a lato autostrada e la questione della viabilità territoriale.
Gianmarco Corbetta Cons Reg. M5S |
Laura Barzaghi Cons. Reg. PD |
INSIEME IN RETE, nel rispetto dei reciproci ruoli, pur mantenendo fermo il suo giudizio di inutilità dell'opera autostradale Pedemontana, intende continuare sulla strada del dialogo con il livello amministrativo locale, al fine di rafforzare le condivisioni sulle comuni preoccupazioni, rischio diossina, viabilità, compensazioni ambientali e identificare possibili azioni utili.
N.B l'asta per la VENDITA delle quote pubbliche di SERRAVALLE è andata deserta. Vedi la cronaca in merito.
Ecco il comunicato elaborato da INSIEME IN RETE diffuso alla stampa, ai Sindaci e ai Consiglieri.
LA RASSEGNA STAMPA:
Il Cittadino sito web
L’anniversario del disastro Icmesa
A Seveso oggi si teme Pedemontana
- 10 luglio 2013 Seveso:dopo la diossina si teme Pedemontana
10 luglio 1976, ore 12.30: una nuvola carica di diossina
esce dall’Icmesa di Meda, al confine con Seveso. È l’incidente al
reattore dell’industria chimica che innesca il disastro ambientale che
segnerà il territorio e la cittadinanza, soprattutto quella più giovane.
E che oggi, a 37 anni di distanza, fa ancora paura. Non solo Seveso, ma
anche Meda, Cesano Maderno, Desio. Gli stessi Comuni interessati nel
2013 dal tracciato della Pedemontana. Ed è proprio questo l’aspetto su
cui oggi si concentrano le istituzioni e le associazioni ambientaliste.
Dopo il rinvio in Regione della mozione presentata dai consiglieri di
minoranza su sollecitazione dei sindaci, decisi a chiedere chiarezza
sulla correttezza dello sviluppo dei lavori (leggi la notizia).
L’anniversario - Per il 10 luglio il
coordinamento ambientalista Insieme in Rete Per Uno Sviluppo
Sostenibile, ha organizzato una conferenza stampa a partire dalle 11.30
nella sala polifunzionale del centro visite del Bosco delle Querce, in
via Ada Negri. Presenti i sindaci del territorio. Il Bosco delle Querce è
il simbolo della rinascita dopo il disastro, quarantatré ettari nati
dieci anni dopo il disastro per contenere le vasche col materiale
contaminato dalla diossina e trasformati in parco regionale, a maggiore
tutela per la salute. Alla fine di luglio del 1976, 676 abitanti di
Seveso e 60 di Meda furono evacuati dalle loro case, 200 persone non vi
rientrarono più.
Il 14 luglio - Domenica 14 luglio, all’interno
de “Le stagioni del parco”, il comitato per la brughiera briantea e il
coordinamento Insieme in rete per uno sviluppo sostenibile organizzano
l’iniziativa: “il Bosco delle Querce: 37 anni fa l’incidente
dell’I.C.M.E.S.A. e oggi il progetto dell’autostrada Pedemontana”, in
collaborazione con il Parco regionale Bosco delle Querce Il ritrovo è
previsto per le 9 al parcheggio in fondo a Via Ada Negri. Nel corso
della mattina si svolgerà la visita guidata all’area naturalisita con la
presenza di un agronomo e una visita storico/ambientale nel parco,
mentre la conclusione della giornata è prevista intorno alle 12.30.
Legambiente - «La storia si ripete: nel 1976 i
cittadini furono avvisati della gravità del pericolo solo otto giorni
dopo l’incidente del gravissimo inquinamento a cui erano sottoposti,
quando ormai le polveri tossiche si erano deposte al suolo - ricorda
Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia, che all’epoca
viveva nel cuore della zona inquinata - Fu così impossibile mettere in
atto ogni possibile misura di prevenzione per evitare gli oltre 200 casi
di cloracne, oltre al rischio di malformazioni fetali e di tumori negli
adulti oggi descritti dagli studi retrospettivi. Nel 2013 invece si
arriva a negare, contro ogni evidenza, l’urgenza di caratterizzare i
suoli e di verificare il progetto di Pedemontana prima che la parola
passi alle ruspe del più grande cantiere della Lombardia. Un
comportamento di gravissima irresponsabilità istituzionale, contro il
quale chiediamo ai sindaci di mantenere un atteggiamento di fermezza per
la tutela della salute, per evitare di dover sottoporre gli abitanti ad
una nuova emergenza sanitaria».
Da MBNews
Seveso, 37 anni dall’Icmesa. Con Pedemontana torna lo spettro diossina
10 luglio 2013 Di
A
37 anni dal disastro Icmesa, per Seveso torna lo spettro diossina. Se
ne è parlato nel corso di una conferenza stampa indetta da “Insieme in Rete per uno sviluppo sostenibile”, agglomerato di associazioni che hanno a cuore la sostenibilità e che chiedono a gran voce una revisione del progetto Pedemontana, l’autostrada di prossima costruzione che nel cosiddetto tratto B2 attraverserà i comuni interessati dal fenomeno diossina.
Attenzione focalizzata sulla rilevazione Arpa del 2003,
che ha rilevato tracce di diossine presenti nel sottosuolo. Hanno
risposto presente le amministrazioni di Lentate sul Seveso, Barlassina,
Seveso, Meda, Cesano Maderno e Desio, oltre ai consiglieri regionali
Laura Barzaghi e Gianmarco Corbetta. Sul banco degli imputati, dopo
l’interrogazione parlamentare dello scorso giugno, Regione Lombardia e
il presidente del consiglio, Raffaele Cattaneo, che ha respinto la
mozione presentata dai consiglieri lombardi del Movimento 5 Stelle, Pd e
della Lista Ambrosoli.
Restano dunque i dubbi di migliaia di cittadini,
che si chiedono a gran voce perché non siano stati resi pubblici gli
esiti dei sondaggi ambientali e delle indagini geognostiche effettuate
in prossimità del tracciato della futura autostrada già nel settembre
2012.
«Le ultime analisi del 2008 – fanno sapere i delegati di
“Insieme in Rete” – effettuate dalla stessa società Pedemontana avevano
evidenziato il superamento dei limiti di presenza della diossina in 52 punti, di cui 10 anche oltre il limite industriale, su 127 rilevamenti nella tratta tra Meda e Desio».
Nell’anniversario
più triste per tutta la Brianza occidentale cittadini e istituzioni
locali danno dunque un segnale compatto e auspicano l’apertura di un
dialogo chiarificatore perché «il passato non torni e resti solo come
monito per le generazioni future».
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