Dopo la notizia della fuga degli istituti di credito che hanno deciso di non finanziare ulteriormente la realizzazione della Pedemontana, in questi giorni,
la soc. Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) ha comunicato quali saranno i
pedaggi che verranno applicati per le tratte già in esercizio (A,
Tangenziali di Como e Varese) e di prossima apertura (B1 entro il
10-11-015).
Rispetto alle prime ipotesi circolate, APL ha annunciato un
ricalcolo con tariffe maggiorate anche del 40%.
Così dalla stampa abbiamo appreso che:
Per transitare sulla tangenziale di Varese,
lunghezza complessiva poco più di 4 chilometri, automobilisti e
motociclisti dovranno pagare 1,01 euro. Un po’ meglio andrà per chi
dovrà muoversi nel comasco: la tangenziale di Como, che aprirà il 5
novembre, costerà 62 centesimi tra Villa Guardia e Acquanegra, con un
aggiunta di 17 centesimi per arrivare da Villa Guardia all’A9 e di altri
45 per percorrerla interamente.
“Bella” spesa è anche quella che dovranno affrontare
tutti gli automobilisti che da Cassano Magnago percorreranno i 14
chilometri fino a Lomazzo per un pedaggio di 3,08 euro. I “coraggiosi”
che arriveranno a Lentate, invece, dovranno spendere 4,72 euro a tratta:
quasi 10 euro al giorno in caso di andata e ritorno.
Facendo a tappe la tratta A, quella tra Cassano e Lomazzo appunto, i prezzi - che si possono calcolare sul sito
- restano altissimi. I collegamenti Lomazzo-Cislago e Solbiate-Mozzate
costano 1,12 euro; quello tra Solbiate e Gallarate o Busto Arsizio
“solo” 0,31 centesimi; e quella tra Mozzate e Cislago 0,53 centesimi." (MONZATODAY del 8-10-015)
e ancora:
"Da un capo all’altro della tratta B1 per esempio, da Lentate sul Seveso fino a Lomazzo
(7,30 chilometri di lunghezza autostradale ma 9,78 chilometri di
lunghezza tariffata, che comprende anche una parte degli svincoli,
secondo un metodo di tariffazione previsto fin dal 2009) auto e moto pagheranno 1,64 euro. Andrà peggio ai tanti furgoncini che rappresentano il cuore dell’economia brianzola, che
pagheranno il doppio, esattamente 3,07 euro per meno di una decina di
chilometri. Una cifra che in un mese lavorativo sale a oltre 120 euro, ammesso che il tragitto di andata e ritorno si compia una sola volta.
Da Lazzate a Lentate o viceversa a nessuno verrà poi in mente di
prendere l’autostrada, a meno che non si vogliano pagare dalle 0,66
all’1,23 euro per fare quattro passi. Ogni tratta di Pedemontana avrà
una tariffa diversa dalle altre e in Brianza si pagherà più che altrove. L’11 per cento in più rispetto alla tratta A nella tratta B1 fino a Lentate, vale a dire 20 centesimi al chilometro per auto e moto contro i 15 centesimi della tratta A, mentre si
sale del 12 per cento in più nella tratta B2 e del 30 per cento in più
nelle restanti tratte, per ora sulla carta, la C e la D. Al
contrario, le tangenziali di Varese e Como costeranno il 5 per cento al
chilometro in meno della tratta A e il 35 per cento in meno rispetto
alle C e D." (IL GIORNO del 9-10-015).
Insomma la Pedemontana si configura sempre più per quello che è: UN'IDROVORA di risorse.
Costi
realizzativi elevati (oltre 40 milioni di euro a Km !); TUTTE le
risorse PUBBLICHE disponibili (1 mld e 200mln di euro) buttate sulla
realizzazione della Tratta A, B1 e delle tangenziali di Como e Varese; percorrenze
sulla tratta A (aperta a gennaio 2015) bassissime nonostante la gratuità e tratta B1 che rischia pure essa di rimanere senza percorrenze consistenti ma che aggiungerà traffico
all'attuale superstrada SS 35 già congestionata; un disastro ambientale sui
territori attraversati con gli sventramenti di aree verdi e dei Boschi
della Moronera e del Battù e la compromissione definitiva di aree
agricole.
Questo è il VERO BILANCIO dell'inutile autostrada
cui ora si sommano i pedaggi da salasso necessari al concessionario
per tentare (traffico permettendo) di garantirne la convenienza
economica.
Eppure dinanzi a questo disastro
che mostra l'incapacità di analisi di amministratori e politici imbonitori, che non hanno tenuto conto delle reali necessità viabilistiche e tantomeno dell'ambiente, ancora non ci si decide a prendere atto della realtà e a fermare la
realizzazione dell'infrastruttura.
In Provincia di MB, c'è addirittura un Andrea Monti, appartenente alla Lega Nord (partito che con Maroni governa la Regione Lombardia e che vuole fortemente l'infrastruttura) che supera qualsivoglia soglia di fideismo sulla ferrea volontà di fare l'autostrada e farla tutta identificando pure le responsabilità delle "tariffe esagerate": Regione Lombardia (leggi Maroni &C) non ha colpe, "la colpa è del Sud".
Ecco, a questo siamo arrivati .
Ecco, a questo siamo arrivati .
Nessun commento:
Posta un commento