Il Cittadino di sabato 17-10-015 (vedi sotto) riprende in un articolo gli aspetti relativi "all'intervento di manutenzione e ripristino di funzionalità idraulica sul Tarò e relativo versante" (così recitano determine e delibere).
Un intervento consentito grazie alla messa a disposizione di 145.300 euro da parte del Commissario Delegato OCDPC (Ordinanze Capo Protezione Civile), comunicata al Comune di Meda con lettera protocollata il 17-9-015.
Questa copertura economica si intende assegnata "a condizione che i lavori siano ultimati entro e non oltre il 25-10-015".
L'articolo riporta anche le perplessita sia di Gianni del Pero, geologo e
ambientalista del WWF che collabora all'attività di Sinistra e Ambiente sia del
nostro Consigliere Comunale Alberto Colombo.
L'origine delle perplessità è la serie di determine e la delibera di giunta con cui l'amministrazione comunale di Meda ha deciso di mettere in cantiere l'intervento approvando un progetto presentato in fretta e furia in 5 giorni e validato dal responsabile comunale del procedimento e ........ dallo stesso progettista che lo ha elaborato.
La sequenza delle determine e della delibera di giunta che autorizza l'intervento è la seguente:
- Determina n° 100 del 25-09-015: affidamento incarico e progettazione lavori al professionista di Pavia
- Delibera di Giunta n° 187 del 30-09-015: approvazione del Progetto del professionista (dopo 5 gg dall'affidamento dell'incarico) e dove si scrive:"gli elaborati progettuali sono stati oggetto di validazione da parte del Responsabile del procedimento (l'Ufficio Area Infrastrutture e Gestione del Territorio) e del progettista incaricato".
- Determina n° 101 del 1-10-015: procedura d'appalto lavori a mezzo piattaforma elettronica Sintel
- Determina n° 110 del 7-10-015: affidamento lavori a un'azienda.
Insomma, si ripete un copione poco chiaro già visto in merito alla vicenda dei lavori alle scuole Anna Frank e Traversi.
Sulla base di un iniziale perplessità s'è poi condotta un'analisi più approfondita sugli elaborati progettuali.
Come prevedibile, abbiamo riscontrato una serie di incongruenze e riferimenti errati, nonchè come nel recente passato (vedi capitolo sul PAES) luoghi esplicitati che non sono parte del territorio medese.
Come prevedibile, abbiamo riscontrato una serie di incongruenze e riferimenti errati, nonchè come nel recente passato (vedi capitolo sul PAES) luoghi esplicitati che non sono parte del territorio medese.
Inoltre, nel progetto, lo smaltimento dei materiali è previsto solo per una parte di quelli prelevati dal Tarò, ma non come rifiuti come dovrebbe essere dopo loro analisi e classificazione.
Non risulta inoltre previsto lo smaltimento del materiale proveniente dagli spurghi dei tratti tombinati delle vallette
Non risulta inoltre previsto lo smaltimento del materiale proveniente dagli spurghi dei tratti tombinati delle vallette
Il geologo Gianni Del Pero ha scritto sull'argomento una lettera/commento.
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