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Abbiamo visto con attenzione il video della trasmissione FALO' della Televisione Svizzera Italiana (TSI) girato da Marco Tagliabue.
Un video d'inchiesta che mette a fuoco molte delle criticità sulle alle quali, da tempo, il coordinamento ambientalista INSIEME IN RETE lavora. Prima fra tutte il pericolo dello sbancamento per la realizzazione della futura autostrada Pedemontana che rischia di riportare in superficie la DIOSSINA.
Il pericolo sussiste anche nell'area prospicente il Bosco delle Querce tra la superstrada e via della Roggia a Seveso.
L'intera area è la ex zona A8, poi divenuta zona B.
Su quest'area NESSUNA BONIFICA degna di tale nome è mai stata fatta: si è solo rivoltata la terra.
Le ex aree A e B contaminate da TCDD (dal libro il Bosco delle Querce di Seveso e Meda di Mario Di Fidio) |
Orbene, ora, su questa zona verde è prevista UN'INUTILE quanto dannosa OPERA COMPLEMENTARE della Pedemontana, un raccordo verso l'ex deposito Sidas.
Una strada che è utile solo ai progetti EDIFICATORI della Giunta sevesina di Donati, che, in piena ex zona A8 e B, mai bonificata, intende edificare capannoni e residenziale. Quindi opere (strada e edifici) con necessità di scavi in profondità che, inevitabilmente riporteranno il terreno contaminato da Diossina in superficie e creeranno rischi per la salute dei cittadini e dei lavoratori coinvolti. Al proposito, parlano chiaro gli stessi prelievi effettuati dalla stessa Soc. Pedemontana nel 2008 (sotto), che ora Lombardo (Amm. Del. della Società) pare voler ignorare.
La tabella riassuntiva dei campionamenti del 2008 |
Sono proprio le sue dichiarazioni a Falò ad essere stupefacenti se non reticenti.
Lombardo addirittura assicura, in merito alla Diossina che "dove noi passeremo non c'è nessun problema", e che non ci sono campionamenti oltre i limiti di legge (vedere il video per credere).
L'Assessore Regionale Cattaneo, più accorto, limita il problema alla sola movimentazione della terra. Donati, Sindaco di Seveso, tenta addirittura di giustificare i dati fuorinorma come causa di una legislazione "troppo severa" posteriore all'apertura di zone "ritenute sicure".
L'Assessore Regionale Cattaneo, più accorto, limita il problema alla sola movimentazione della terra. Donati, Sindaco di Seveso, tenta addirittura di giustificare i dati fuorinorma come causa di una legislazione "troppo severa" posteriore all'apertura di zone "ritenute sicure".
Insomma, solito refrain: MINIMIZZARE prima di tutto perchè, per loro, gli affari arrivano prima della salute, dell'ambiente e della trasparenza.
Peccato che oltre a quanto rilevato nelle uova fatte analizzare da Falò in un laboratorio svizzero che rivelano picchi di DIOSSINA oltre le soglie di legge, anche gli stessi campionamenti eseguiti dalla Soc. Pedemontana e certificati da ARPA (in nostro possesso) dimostrano come nel sottosuolo, la DIOSSINA sia ancora presente in concentrazioni ELEVATE.
Ai Sindaci di Meda e Seveso, ricordiamo che loro sono le prime autorità che devono garantire la salute dei cittadini.
Rinunci pertanto la Giunta Donati alla bretellina che taglia l'area di via della Roggia nonchè all'inutile progetto edificatorio e accetti di accorpare questa zona verde al Bosco delle Querce.
Si impegnino entrambi i Sindaci a rendere pubblici i dati dei sondaggi ambientali attuati ad agosto/settembre da Strabag e qualora questi non contemplino la Diossina tra i composti chimici ricercati, chiedano l'applicazione della prescrizione n° 3 del CIPE che lo prevede.
Si impegnino entrambi i Sindaci a rendere pubblici i dati dei sondaggi ambientali attuati ad agosto/settembre da Strabag e qualora questi non contemplino la Diossina tra i composti chimici ricercati, chiedano l'applicazione della prescrizione n° 3 del CIPE che lo prevede.
L'articolo de Il Cittadino del 13/10/012 |
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