La delibera di adozione è stata approvata con 10 voti favorevoli (8 cons. com Pd + il sindaco + Molteni del PdL/Ncd), 4 voti contrari (Meda per Tutti + Lista con Buraschi per Meda + 2 Lega) e l'astensione di Sinistra e Ambiente.
Il nostro gruppo dopo aver attentamente analizzato i contenuti della variante, ha ritenuto che per essa necessitano modifiche e integrazioni per migliorarla ma ha comunque espresso giudizi negativi sull'azione dell'esecutivo di Caimi, nel recente passato, in tema d'urbanistica.
Non siamo ancora nelle condizioni di una variante a consumo di suolo zero anche perchè uno degli Ambiti di Trasformazione (l'AC2 di via S. Giorgio) è stato "trasferito" nel piano delle regole con destinazione d'uso produttiva. Una scelta incomprensibile, sulle cui motivazioni l'amministrazione non ha dato chiarimenti.
Eppure quest'area sarebbe utile per la creazione d'uno spazio di verde pubblico in un quartiere saturo d'edifici.
Nonostante le nostre richieste è rimasta immutata la volontà di chiedere lo stralcio di zone allocate dalla Provincia di MB in ambito di Aree Agricole Strategiche, Rete Verde e Ambiti di Interesse Provinciale.
In particolare non ci convince questa decisione per quanto riguarda il " vecchio mulino" e per una striscia utile per un seppur esile corridoio verde a lato superstrada.
Qualche perplessità l'abbiamo anche rispetto a quanto consentito nella Disciplina d'Intervento nel centro storico sugli edifici di antica formazione e sui nuclei di quelle che erano le cascine medesi sarebbe auspicabile un livello di tutela maggiore sul corpo degli edifici.
Anche il meccanismo della perequazione, inserito per acquisire al pubblico le zone libere da destinare a verde deve essere affinato, così come deve essere più chiara la pianificazione per l'inclusione nell'area ora PLIS Brughiera (e speriamo quanto prima Parco Regionale Groane-Brughiera) del previsto ampliamento di 24 ha in zona cave, quello che era l'Area Connessione Ecologica (ACE) del Pgt 2012 vigente.
C'è poi la novità costituita dal recepimento delle mappe delle aree a rischio esondazione del Tarò/Certesa e connesso reticolo idrico del "Piano di Gestione del rischio Alluvioni nel distretto idrografico padano" con misure di salvaguardia che limiteranno alcune tipologie d'interventi edilizi con la presentazione di un piano di compatibilità per gli interventi nelle zone all'interno del perimetro di potenziale esondazione.
Tale mappatura comprende anche i sottopassi.
Su questo attendiamo la prossima elaborazione d'uno studio d'approfondimento. Studio che è stato affidato con determina n° 61 del 18-5-016.
Ortofoto aree a rischio alluvione a Meda |
Incondivisibile è stata inoltre l'azione dell'amministrazione, acriticamente appoggiata dai consiglieri del Pd, di sottrarre alla Variante Generale l'area ex Medaspan (AT1) per destinarla con variante parziale e specifica (semplificazione utile alla proprietà) alla costruzione di un centro commerciale con annesso albergo e servizi.
Il giudizio politico rimane quindi comunque di una pessima gestione dell'azione nel campo della pianificazione del territorio.
L'astensione di Sinistra e Ambiente è determinata dal recepimento di alcune nostre indicazioni formulate nel 2013 mentre sugli altri punti di debolezza o di ambiguità, interverremo nella fase di presentazione delle osservazioni (consentita dal 23-6-016 al 23-7-016) con proposte puntuali.
Per dettagli sulla variante al PGT e sulle riflessioni di Sinistra e Ambiente vedi anche:
MEDA: UNA VARIANTE AL PGT "ZAVORRATA"
La mappa con le destinazioni d'uso |
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