La conferenza stampa a Monza |
Lunedì 3/6/013, il coordinamento ambientalista OSSERVATORIO PTCP, l'Associazione Cavenago Nuova Città, Legambiente e alcuni Comitati di Monza, hanno tenuto una conferenza stampa per illustrare lo stato dell'arte del PTCP provinciale nonchè il giudizio negativo dei gruppi ambientalisti sull'atteggiamento della maggioranza PdL+ Lega di Allevi che blocca qualsivoglia tentativo di miglioramento a mezzo emendamenti al PTCP stesso.
Alfredo Viganò illustra la "questione Cascinazza" |
Con la stampa, si è focalizzato in particolare il mancato (sinora) inserimento nelle Aree Agricole Strategiche (AAS) dell'area della Cascinazza di Monza, la debolezza del grado di tutela degli Ambiti di Interesse Provinciale (AIP) dove sono ammesse molte deroghe, compresa la monetizzazione sino ad 1/3 delle aree qualora un Comune intendesse lì edificare e un'elasticità rispetto ai desiderata dei Comuni, che con un semplice accordo con la Provincia potrebbero modificare la composizione degli AIP senza nemmeno passare da una variante al PTCP. Non ultimo, il "caso Cartonstrong" a Cavenago, ove si intende concedere la rilocalizzazione di un'azienda in un'Area Agricola Strategica con un articolo (il 48) scritto in deroga alle norme del PTCP stesso.
Sotto, vi proponiamo alcuni articoli usciti sulla stampa locale.
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Da MBnews
Ptcp, gli ambientalisti bocciano il piano della Provincia
Scritto da Riccardo Rosa
Martedì 04 Giugno 2013
Massima allerta sul Ptcp, il piano territoriale di coordinamento provinciale. Ad alzare il livello di attenzione sul documento in fase di approvazione in Consiglio provinciale è stato il Coordinamento delle associazioni ambientaliste dell’osservatorio Ptcp, un’organismo composto da una dozzina fra sodalizi e comitati di cittadini tutti schierati a favore di una maggiore salvaguardia delle aree verdi.
Dopo un lavoro certosino di controllo sul documento, gli ambientalisti hanno sottolineato come in realtà il Ptcp non freni affatto l’avanzata del cemento, ma al contrario attraverso una serie di «escamotage» normativi la agevoli. Un esempio sono le ultime aree verdi rimaste a Monza, circa 400 ettari di parchi che circondano la città, fra le quali compare anche Cascinazza, il lotto fu di proprietà della famiglia Berlusconi al centro della vita urbanista della città da oltre 30 anni.
Il nocciolo della questione è la classificazione delle aree, che secondo gli ambientalisti è stata studiata proprio per consentire alla fine l’edificazione. Servono, in sostanza, livelli di salvaguardia più stringenti e per questo motivo le associazioni e i comitati di cittadini hanno deciso di scrivere una lettera al presidente della Provincia, Dario Allevi, e al sindaco, Roberto Scanagatti.
Obiettivo della missiva: mettere l’accento su questa carenza normativa e spingere le due amministrazioni a prendere provvedimenti. In una parola: il Ptcp, che per altro sta anche dividendo la maggioranza di centro destra che governa in Provincia, è stato giudicato «insufficiente». Così come lo è anche per quanto riguarda il caso Cartonstrong, la cartiera trasferita a Cavenago che sta facendo infuriare non poco gli ambientalisti della zona perché è finita proprio sopra un’area verde vicino alla chiesa Santa Maria in Campo. Per tentare di destare l’attenzione dei residenti della zona e anche delle autorità, gli ambientalisti hanno scritto una lettera alla Sovrintendenza ai Beni Architettonici e Ambientali di Milano e al Fai.
Ptcp, gli ambientalisti bocciano il piano della Provincia
Scritto da Riccardo Rosa
Martedì 04 Giugno 2013
Massima allerta sul Ptcp, il piano territoriale di coordinamento provinciale. Ad alzare il livello di attenzione sul documento in fase di approvazione in Consiglio provinciale è stato il Coordinamento delle associazioni ambientaliste dell’osservatorio Ptcp, un’organismo composto da una dozzina fra sodalizi e comitati di cittadini tutti schierati a favore di una maggiore salvaguardia delle aree verdi.
Dopo un lavoro certosino di controllo sul documento, gli ambientalisti hanno sottolineato come in realtà il Ptcp non freni affatto l’avanzata del cemento, ma al contrario attraverso una serie di «escamotage» normativi la agevoli. Un esempio sono le ultime aree verdi rimaste a Monza, circa 400 ettari di parchi che circondano la città, fra le quali compare anche Cascinazza, il lotto fu di proprietà della famiglia Berlusconi al centro della vita urbanista della città da oltre 30 anni.
Il nocciolo della questione è la classificazione delle aree, che secondo gli ambientalisti è stata studiata proprio per consentire alla fine l’edificazione. Servono, in sostanza, livelli di salvaguardia più stringenti e per questo motivo le associazioni e i comitati di cittadini hanno deciso di scrivere una lettera al presidente della Provincia, Dario Allevi, e al sindaco, Roberto Scanagatti.
Obiettivo della missiva: mettere l’accento su questa carenza normativa e spingere le due amministrazioni a prendere provvedimenti. In una parola: il Ptcp, che per altro sta anche dividendo la maggioranza di centro destra che governa in Provincia, è stato giudicato «insufficiente». Così come lo è anche per quanto riguarda il caso Cartonstrong, la cartiera trasferita a Cavenago che sta facendo infuriare non poco gli ambientalisti della zona perché è finita proprio sopra un’area verde vicino alla chiesa Santa Maria in Campo. Per tentare di destare l’attenzione dei residenti della zona e anche delle autorità, gli ambientalisti hanno scritto una lettera alla Sovrintendenza ai Beni Architettonici e Ambientali di Milano e al Fai.
Sotto la lettera scritta dai gruppi di Monza alla Provincia e al Sindaco Scanagatti sulla questione CASCINAZZA.
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