Giovedì 12-02-015, in Consiglio comunale, il nostro rappresentante Colombo, nei due minuti previsti per comunicazioni, ha evidenziato nella sede Istituzionale, la grave situazione delle ultime vicende relative alla Commissione Regolamento e Statuto e alle inaccettabili chiusure da parte di Caimi e della sua Giunta rispetto agli argomenti da affrontare nel lavoro delle Commissioni Consiliari.
Ecco il testo del suo intervento nella versione completa:
Meda 12-02-015
Mentre amministrazioni di comuni a noi prossimi o vicini danno spazio al lavoro delle commissioni sia sugli aspetti inerenti argomenti di delibera consiliare sia su temi non direttamente legati ad un pronunciamento del consiglio ma importanti per le tematiche concernenti la gestione del Comune e lo fanno con la disponibilità a relazionare e ad interagire dei soggetti istituzionali deputati, dandone comunicazione sui siti comunali e rendendone pubblici i verbali, a Meda si percorrono strade differenti che chiudono gli spazi alla partecipazione e alla condivisione anziché ampliarli.
Così si passa dalla volontà di controllo sull’agire della commissione con richieste “alla bisogna”, di modifica di articoli già approvati o addirittura già operativi, che inficiano il lavoro portato avanti con volontà di sintesi unitaria nella commissione Regolamento e Statuto, arrivando persino A ELEGGERE UN NUOVO PRESIDENTE CON SOLO 2 VOTANTI SU 7, procedura la cui legittimità ci riserviamo di verificare nelle opportune sedi, al chiedere interpretazioni del regolamento laddove vi sia un’intenzione espressa da un Presidente di Commissione, (Territorio e ambiente) che dopo aver verificato l’interesse anche di altri commissari, vorrebbe portare in quell’assise la possibilità di avere scambi informativi e di merito su aspetti essenziali che riguardano la variante al PGT e ciò che si sta muovendo rispetto agli Ambiti di Trasformazione (ATR) del vigente PGT, dove paiono in avvio piani attuativi.
Sembra che l’interlocuzione su questi aspetti, così come lo è stato per la pedemontana ove nonostante solleciti consecutivi, i passaggi in commissione sono stati di fatto stoppati PER L’INDISPONIBILITA’ A PRESENZIARE DEL SINDACO E DELL’ASSESSORE (con buona pace delle dichiarazioni del capogruppo Pd che per ben due volte in sede di consiglio comunale dichiarava che la sede di discussione su quel tema era la commissione territorio e ambiente) sia qualcosa di inaccettabile per questo sindaco e per questo esecutivo.
E’ INVECE INACCETTABILE PER NOI CONSIGLIERI COMUNALI NON ESSERE MESSI A PARTE DI CIO’ CHE STA SUCCEDENDO SULLA VARIANTE AL PGT E SUGLI AMBITI DI TRASFORMAZIONE !
Perché, se è pur vero che è l’esecutivo che ha il compito e la funzione di decidere, è anche vero che non può essere accettata una gestione “proprietaria” che esclude qualsivoglia possibilità di interazione.
DOVE E QUANDO SI POTRA’ DISCUTERE DI QUESTI GRANDI TEMI CHE NON SONO DI MERA PROPRIETA' INDIVIDUALE ?
DI COSA SI HA PAURA ?
DI DOVER APPLICARE IL PRINCIPIO DELLA TRASPARENZA DEL PROPRIO OPERARE ?
DI “NEMICI” CHE POSSONO SCALFIRE IL METODO DA CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE CHE QUESTO ESECUTIVO USA DA TEMPO ?
Per chi ha letto "il Deserto dei Tartari" di Dino Buzzati, questo esecutivo da’ proprio l’immagine d’essere ossessivamente chiuso dentro la sua fortezza Bastiani in attesa eterna di un Nemico, un nemico che non c'è.
Che utilità hanno le commissioni se devono solo, con stanche liturgie, ratificare quanto già deciso senza un minimo di lavoro che possa essere di stimolo per noi tutti ?
LE AZIONI E I COMPORTAMENTI DI QUESTO SINDACO E DEL SUO ESECUTIVO MOSTRANO CHIARAMENTE COME SI VOGLIA SCIENTEMENTE ridurre gli strumenti di lavoro di cui dispone il cc a sole strutture puramente di cornice, utili solo a sfornare acriticamente pareri (solo e strettamente se richiesti) che siano perfettamente in linea con l’operato della giunta.
Per questo hanno bisogno di soldatini ubbidienti che si fidino CIECAMENTE.
Eppure nel programma elettorale Caimi e il PD parlavano di TRASPARENZA, di dialogo costante con i cittadini di “apertura al costante confronto con la cittadinanza”.
EBBENE A DISTANZA DI TEMPO PRENDIAMO ATTO CHE UNA DERIVA COSTANTE VERSO UNA GESTIONE ESCLUDENTE HA PRESO IL SOPRAVVENTO.
RIVOLGO PERTANTO UN APPELLO AI COLLEGHI CONSIGLIERI DEL PD a RAGIONARE E AD APPROPIARSI DEL PROPRIO RUOLO, DIFFERENTE DA QUELLO DELL'ESECUTIVO.
Alberto Colombo Consigliere di SINISTRA e AMBIENTE
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ADESIONE AL PARCO REGIONALE GROANE PER UN GRANDE PARCO
Sempre in consiglio comunale, s'è approvata con il voto di tutti i consiglieri (1 Sinistra e Ambiente, 8 PD, 2 Lega Nord, 1 Meda per Tutti, 1 Ncd - non votante la cons. Galimberti della Lista Buraschi per il dubbio di un conflitto d'interessi) la Delibera di "inclusione nel perimetro del Parco Regionale delle Groane delle aree (di Meda ndr) attualmente interessate dal PLIS Brughiera Briantea".
Meda si aggiunge quindi ai Comuni di Cantù, Carimate, Fino Mornasco, Grandate, Lentate sul seveso, Mariano Comense, Vertemate con Minoprio e Carugo che hanno già deliberato in merito.
Un passo in più per avere un grande Parco Regionale che comprenda l'attuale Groane cui si sommano i territori della brughiera, con l'idea e l'auspicio di avere tutti i 24 Comuni della originaria proposta istitutiva del Parco Regionale Brughiera, con un nome differente ma con la tutela Regionale che è quella che ci interessa.
Un'idea di tutela su cui da anni lavora instancabile il COMITATO PER IL PARCO REGIONALE DELLA BRUGHIERA.
Un'idea di tutela su cui da anni lavora instancabile il COMITATO PER IL PARCO REGIONALE DELLA BRUGHIERA.
L'auspicato Parco Regionale Groane+Brughiera |
Sotto, la proposta di delibera poi approvata nel Consiglio Comunale:
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