Per questo, il Coordinamento S.O.S Parchi Lombardi, (di cui Sinistra e Ambiente è parte), invita tutti ad una prima azione consistente nell'inviare una mail agli indirizzi sottoriportati, allegando la cartolina e se lo volete, aggiungendo un vostro pensiero per evitare la catalogazione come spam.
INDIRIZZI di INVIO:
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Peggio non poteva andare.
La Commisione regionale ha licenziato il Progetto di Legge 76 che modifica (in modo rovinoso) la vigente legge sui parchi.
Il testo è rimasto, salvo minime rettifiche di limitati aspetti inessenziali, quello che era originariamente. Quello che era ancor prima della seduta di giugno del Consiglio, nel corso della quale, vi ricordate, era stato approvato l'emendamento che eliminava la pretesa della Regione di nominare propri rappresentanti nei futuri Consigli di Gestione.
Ebbene, in Commissione quel voto di Consiglio è stato cancellato (e questa è un'autentica bestemmia istituzionale e democratica!) ed è stata ripristinata la presenza dei rappresentanti-commissari regionali.
Pare che la proposta di Legge approderà in Consiglio a fine mese, probabilmente il 27 e 28 luglio: lunedì dovrebbe essere fissato il calendario e quindi sapremo esattamente quando.
Il testo, almeno per quello che si evince dall'andamento della Commissione di ieri, arriverebbe in Consiglio alquanto blindato.
Però, non si può sapere, ci saranno molti voti segreti e quindi potrebbe esserci qualche sorpresa.
Naturalmente, gli esiti saranno condizionati anche da tutto quello che sapremo fare fuori dal Palazzo.
Vale anche per noi, vale anche per i parchi, la domanda che è risuonata nelle piazze italiane affollate di donne: se non ora quando?
Non abbiamo scelta: abbiamo (intendo il più largo fronte civile e democratico che si è manifestato nella critica e nella proposta puntuali al Pdl) espresso le nostre ragioni, abbiamo evidenziato i rischi che quel testo dischiude rispetto alle aree protette, abbiamo sollevato il problema del degrado progressivo e inarrestabile a cui soggiacciono il territorio, l'ambiente e il paesaggio lombardi, il male che si continua a fare alla casa nostra, comune, di tutti. Niente! Ora non ci resta che farci sentire, che dare corpo (e animo) alle nostre ragioni. In modo fermo, in forme legali e democratiche, unitarie, ma forti e incisive. Prima che la legge sia approvata e, eventualmente, anche dopo. Senza rassegnazione, senza che ci mettiamo la coda tra le gambe, come loro vorrebbero.
Oasi LIPU nel Parco regionale delle Groane |
Il Coordinamento,
per parlare solo di noi, di quello che noi possiamo fare, del contributo che noi possiamo recare. Il Coordinamento, che ancora è solo allo stadio di idea, di pura possibilità che sta a noi decidere di cogliere, deve rapidamente materializzarsi e formarsi effettivamente. E' nel corso di questa battaglia, per la quale, del resto, è stato concepito, che deve mostrare di essere uno strumento utile, capace di dare al nostro impegno, quello quotidiano che sosteniamo con le nostre associazioni, quella forza e ampiezza di orizzonte senza il quale i nostri sacrifici rischiano di essere vanificati.
Questa proposta di legge è micidiale, e lo è per tutti.
Non risolve alcuno dei nostri problemi e tutti li aggrava.
Dobbiamo impegnarci assieme per fermarla.
Questa proposta di legge è micidiale, e lo è per tutti.
Non risolve alcuno dei nostri problemi e tutti li aggrava.
Dobbiamo impegnarci assieme per fermarla.
Parco Regionale Valle del Lambro; il Lambro a Verano B.za foto d'epoca |
Parco Regionale Valle del Lambro: il Lambro a Triuggio |
Fermarla prima.
Dobbiamo fare lo sforzo di far emergere il dissenso che c'è, ed è vasto e plurale, nei confronti di questo progetto. Per cui la prima cosa è essere in tanti e uniti tra di noi, ma anche collegati e solidali con gli altri, per esempio le grandi associazioni: Legambiente, WWF, FAI, ecc., coi Comuni e i Sindaci, coi Parchi (inteso gli organismi di gestione che nel corso delle consultazioni si erano espressi in modo critico: su 24 presidenti di parchi regionali, ben 23 erano stati contrari).
Abbiamo dieci giorni di tempo, pochi, pochissimi.
Però potremo fare diverse cose.
A titolo di esempio: usare internet per mandare messaggi all'assessore e alle forze politiche, soprattutto quelle di maggioranza e in specie la Lega, sollecitare i sindaci e far approvare se è possibile in questo scorcio di tempo ordini del giorno chiari e precisi, preparare un grande sit-in per il giorno di discussione in Consiglio, e via inventando.
Tutto è possibile, ma una cosa sarebbe bene che non lo fosse: che noi vittimisticamente ci rassegnassimo senza tentare.
Il Coordinamento S.O.S PARCHI LOMBARDI
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