da repubblica
di GABRIELE CEREDA
Avviso di garanzia al vice presidente della provincia di Monza,
a due imprenditori e all’ex sindaco di Giussano
Antonino Brambilla (PdL) |
ANCHE il vicepresidente della Provincia di Monza e Brianza, Antonino Brambilla (Pdl) e un ex assessore, Rosario Perri, sono accusati di corruzione nell’inchiesta che coinvolge a Monza l’ex assessore regionale Massimo Ponzoni.
È quanto emerge dopo che nei giorni scorsi sono stati inviati agli indagati gli avvisi di proroga delle indagini preliminari. Perri fino a luglio dello scorso anno era assessore alle Società partecipate dell’ente provinciale, e si era dimesso dopo essere finito nelle carte dell’inchiesta “Infinito” che ha alzato il velo sulle connivenze tra cosche e politica in Lombardia (nell’informativa dei carabinieri era messo in relazione con il caposocietà del nucleo locale della ‘ndrangheta a Desio, Candeloro Pio, finito poi in carcere).
Indagati anche Giulio Mosca e Ornello Mariani, due imprenditori della zona, oltre all’ex commercialista di Ponzoni, Sergio Pennati, e al sindaco uscente di Giussano, Franco Riva, di centrosinistra.
Massimo Ponzoni (PdL) |
L’inchiesta della magistratura monzese, coordinata dal sostituto procuratore Giordano Baggio, ruota intorno ad una presunta tangente di 220mila euro versata tra il 2008 e il 2009 dall’imprenditore edile Filippo Duzioni a Ponzoni, ai tempi coordinatore provinciale del Pdl. A lui, grazie alle proprie influenze nel mondo politico, sarebbe toccato intercedere presso pubblici funzionari (Brambilla, Perri e Riva) per cambiare la destinazione d’uso di alcune aree trasformandole da agricole in edificabili.
Un favore ricambiato con un posto assicurato nella giunta provinciale. Cosa che poi accadde per tutti tranne che per Riva, uomo del centrosinistra, inviso al Pdl uscito vincente dalle elezioni del 2009.
Sotto le lente di ingrandimento della Procura due zone di Desio, dove Perri per anni è stato a capo dell’ufficio tecnico e Brambilla ha ricoperto la carica di assessore all’Urbanistica; e una a Giussano.
Qui l’area in gioco è quella di via Prealpi, a ridosso della Valassina, dove dovrebbe sorgere un outlet di 25mila metri quadrati.
A Desio invece i due interventi riguarderebbero via Mascagni, dove è previsto un centro commerciale di 35mila metri quadrati con torre uffici di 80 metri, e la zona di san Giuseppe, al confine con Seregno, interessata da costruzioni per 45.350 metri quadrati. «Con quali criteri sono stati scelti gli assessori?», domanda Mimmo Guerriero capogruppo del Pd. «Mi auguro che esista ancora la presunzione di innocenza », replica il presidente della Provincia, Dario Allevi.
Nessun commento:
Posta un commento