Il coordinamento ambientalista OSSERVATORIO PTCP di Monza e Brianza e il COMITATO PER L'AMPLIAMENTO DEL PLIS BRIANZA CENTRALE da tempo collaborano e operano per la salvaguardia del territorio.
Operatività che si è concretizzata tempo addietro con il monitoraggio costante e propositivo sul neonato PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale). Ora, s'è dato il via ad una serie d'incontri con le Amministrazioni Comunali, in alcuni casi con incontri propedeutici a PGT prossimi a venire, in altri con osservazioni ai PGT (vedi caso di LISSONE).
Recentemente, ci siamo incontrati con l'Amministrazione di MACHERIO.
Macherio: i coordinamenti ambientalisti
hanno incontrato l'Amministrazione Comunale
In continuità con un primo confronto avuto nei giorni antecedenti le
recenti elezioni amministrative, nei giorni scorsi, presso il Municipio
di Macherio, su documentata richiesta dei coordinamenti
dell'Osservatorio PTCP di Monza e Brianza e del Comitato per
l'ampliamento del Parco Brianza Centrale, i rappresentanti delle stesse
aggregazioni di associazioni, circoli e gruppi ambientalisti si sono
incontrati con l'Assessore al Territorio Arch. Massimo Tremolada ed il
Sindaco di Macherio Mariarosa Redaelli. All'incontro era, inoltre,
presente l'Assessore ai Lavori Pubblici Rino Caspani. La delegazione
ambientalista era, invece, composta da: Gemma Beretta (Seveso), Gianni
Casiraghi (Macherio), Alberto Colombo (Meda), Giorgio Majoli (Monza)
Stefano De Grandi (Sovico) e Sergio Arienti (Desio).
Quantomai ampio ed approfondito l'indice degli argomenti trattati durante la riunione, riassunti, dai due coordinamenti ambientalisti in un documento che è stato consegnato, come pro memoria, agli amministratori macheriesi. Quanto, in seguito, detto lo si può così riassumere.
Innanzitutto è stato proposto che si proceda quanto prima alla variante del Piano di Governo del Territorio, approvato d'ufficio, il giugno scorso, dal Commissario Prefettizio Dott.sa Alessandra Lazzari. Un PGT che, secondo il punto di vista ambientalista, solo in parte è stato allineato con quanto indicato dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale – PTCP di Monza e Brianza, soprattutto in materia di consumo di suolo, nell'ambito della fascia di rispetto di Pedemontana. In questo senso, indicando come esempi i recenti, esemplari, percorsi di revisione degli strumenti urbanistici locali, attuati dalle vicine amministrazioni di Desio e Lissone, le associazioni ambientaliste hanno richiesto la definitiva cancellazione, dal Documento di Piano, degli inutili ambiti di trasformazione produttivi, previsti dal PGT sul confine con Biassono.
Parallelamente sono state richieste: la completa salvaguardia di tutti gli spazi aperti non edificati; l'introduzione di adeguate misure di compensazione ambientale preventiva; la riqualificazione del tessuto urbano esistente; il censimento e la puntuale classificazione delle aree urbanizzate (industriali e logistiche) dismesse e sottoutilizzate, con relativa costituzione di una apposita banca dati.
Un positivo apprezzamento è stato rivolto alla comunicazione che l'amministrazione Redaelli intende procedere con un sistematico censimento degli alloggi non utilizzati o sottoutilizzati, presenti sul territorio comunale.
Si è, inoltre, discusso sulla proposta di una consistente implementazione della rete dei percorsi della mobilità sostenibile, con una dozzina di suggerimenti, tra i quali i collegamenti ciclabili tra Macherio e Bareggia e quello verso la stazione ferroviaria di Macherio-Canonica, sul quale è emersa una significativa convergenza di vedute (anche in merito alla difficile reperibilità dei fondi, che potrebbe trovare un parziale sbocco attraverso un più puntuale monitoraggio di bandi e finanziamenti pubblici).
Sul fronte del Parco Regionale della Valle del Lambro l'attenzione è stata principalmente rivolta a perorare la futura estensione dei confini dell'area protetta a tutte le aree verdi confinanti con l'attuale perimetro. E' stato, inoltre, richiesto il completamento dei percorsi ciclopedonali approvati dall'ente parco. Infine, oltre ad una puntuale adesione alle politiche di difesa e di valorizzazione delle emergenze eco-ambientali, storico paesaggistiche e culturali del parco regionale (per le quali si sono ipotizzate possibili forme di collaborazione tra il comune e le associazioni del territorio), si è auspicato il più ampio confronto ed un maggiore coinvolgimento, dei cittadini e dei portatori di interesse, sulle politiche attuate dal parco regionale e la massima trasparenza rispetto alle posizioni assunte dal Comune di Macherio all'interno della Comunità del Parco.
Identica attenzione ed apertura è stata suggerita anche riguardo il proposto Parco Regionale della Brianza Centrale, per la cui istituzione l'Associazione Torrette Bini Dosso Boscone ed il Comitato per l'ampliamento del Parco Brianza Centrale si battono da anni anche al fine di fermare l'indiscriminato saccheggio di aree agricole e naturali, attuato negli ultimi decenni, che ha regalato a Monza e Brianza il triste primato di provincia più urbanizzata d'Italia. In questo senso, s'intendono le richieste di una preventiva adesione all'esistente Plis Brianza Centrale (che, attuato, costituirebbe un primo livello di tutela dei territori) e dell'ampliamento dei confini del parco stesso a tutte le aree inedificate, situate ad ovest dell'attuale SP6 Monza-Carate, incluse, dal PTCP di Monza e Brianza, nella Rete Verde di ricomposizione paesaggistica e negli Ambiti di Interesse Provinciale, ivi comprese tutte le aree a standard e lo stesso Oratorio di Santa Margherita alle Torrette che, allo stato attuale, con le aree che lo circondano, è stato escluso, inspiegabilmente, dai confini del futuro parco. Queste ultime istanze, oltre a fermare il consumo di suolo, hanno come fine prioritario la salvaguardia di importanti corridoi ecologici: elementi strutturali, individuati dalla stessa pianificazione provinciale, davvero indispensabili per la conservazione e l'incremento della biodiversità all'interno del caotica urbanizzazione briantea.
In conclusione di serata si sono, da ultimo, affrontate le tematiche legate alle grandi opere: la Gronda Ferroviaria Seregno-Carnate-Bergamo e l'Autostrada Pedemontana.
In particolare, sulla seconda infrastruttura, i coordinamenti ambientalisti hanno richiesto la disponibilità dell'amministrazione macheriese ad appoggiare e sostenere la proposta dell'istituzione del Piano Territoriale Regionale d'Area di Pedemontana, presentata alla Regione Lombardia dal coordinamento regionale di “Insieme in rete per uno sviluppo sostenibile” e da quattro associazioni ad esso aderenti (nell'ambito del previsto iter di revisione del PTR - Piano Territoriale Regionale), con l'obiettivo di fermare il consumo di suolo lungo le tratte realizzate dell'infrastruttura autostradale. C'è, infine, stata piena sintonia riguardo la completa attuazione delle opere e delle misure di compensazioni e ambientale e del progetto di mitigazione ambientale, secondo quanto stabilito dai progetti definitivi, approvati dal CIPE. Il tutto, ovviamente, solo nella malaugurata situazione che la tratta C dell'autostrada Pedemontana venga portata a suo compimento. In tal caso si è auspicato un coinvolgimento reciproco sugli stati d'avanzamento della progettazione e sulla realizzazione delle opere.
Osservatorio PTCP di Monza e Brianza
Comitato per l'ampliamento del Parco Brianza Centrale
Quantomai ampio ed approfondito l'indice degli argomenti trattati durante la riunione, riassunti, dai due coordinamenti ambientalisti in un documento che è stato consegnato, come pro memoria, agli amministratori macheriesi. Quanto, in seguito, detto lo si può così riassumere.
Innanzitutto è stato proposto che si proceda quanto prima alla variante del Piano di Governo del Territorio, approvato d'ufficio, il giugno scorso, dal Commissario Prefettizio Dott.sa Alessandra Lazzari. Un PGT che, secondo il punto di vista ambientalista, solo in parte è stato allineato con quanto indicato dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale – PTCP di Monza e Brianza, soprattutto in materia di consumo di suolo, nell'ambito della fascia di rispetto di Pedemontana. In questo senso, indicando come esempi i recenti, esemplari, percorsi di revisione degli strumenti urbanistici locali, attuati dalle vicine amministrazioni di Desio e Lissone, le associazioni ambientaliste hanno richiesto la definitiva cancellazione, dal Documento di Piano, degli inutili ambiti di trasformazione produttivi, previsti dal PGT sul confine con Biassono.
Parallelamente sono state richieste: la completa salvaguardia di tutti gli spazi aperti non edificati; l'introduzione di adeguate misure di compensazione ambientale preventiva; la riqualificazione del tessuto urbano esistente; il censimento e la puntuale classificazione delle aree urbanizzate (industriali e logistiche) dismesse e sottoutilizzate, con relativa costituzione di una apposita banca dati.
Un positivo apprezzamento è stato rivolto alla comunicazione che l'amministrazione Redaelli intende procedere con un sistematico censimento degli alloggi non utilizzati o sottoutilizzati, presenti sul territorio comunale.
Si è, inoltre, discusso sulla proposta di una consistente implementazione della rete dei percorsi della mobilità sostenibile, con una dozzina di suggerimenti, tra i quali i collegamenti ciclabili tra Macherio e Bareggia e quello verso la stazione ferroviaria di Macherio-Canonica, sul quale è emersa una significativa convergenza di vedute (anche in merito alla difficile reperibilità dei fondi, che potrebbe trovare un parziale sbocco attraverso un più puntuale monitoraggio di bandi e finanziamenti pubblici).
Sul fronte del Parco Regionale della Valle del Lambro l'attenzione è stata principalmente rivolta a perorare la futura estensione dei confini dell'area protetta a tutte le aree verdi confinanti con l'attuale perimetro. E' stato, inoltre, richiesto il completamento dei percorsi ciclopedonali approvati dall'ente parco. Infine, oltre ad una puntuale adesione alle politiche di difesa e di valorizzazione delle emergenze eco-ambientali, storico paesaggistiche e culturali del parco regionale (per le quali si sono ipotizzate possibili forme di collaborazione tra il comune e le associazioni del territorio), si è auspicato il più ampio confronto ed un maggiore coinvolgimento, dei cittadini e dei portatori di interesse, sulle politiche attuate dal parco regionale e la massima trasparenza rispetto alle posizioni assunte dal Comune di Macherio all'interno della Comunità del Parco.
Identica attenzione ed apertura è stata suggerita anche riguardo il proposto Parco Regionale della Brianza Centrale, per la cui istituzione l'Associazione Torrette Bini Dosso Boscone ed il Comitato per l'ampliamento del Parco Brianza Centrale si battono da anni anche al fine di fermare l'indiscriminato saccheggio di aree agricole e naturali, attuato negli ultimi decenni, che ha regalato a Monza e Brianza il triste primato di provincia più urbanizzata d'Italia. In questo senso, s'intendono le richieste di una preventiva adesione all'esistente Plis Brianza Centrale (che, attuato, costituirebbe un primo livello di tutela dei territori) e dell'ampliamento dei confini del parco stesso a tutte le aree inedificate, situate ad ovest dell'attuale SP6 Monza-Carate, incluse, dal PTCP di Monza e Brianza, nella Rete Verde di ricomposizione paesaggistica e negli Ambiti di Interesse Provinciale, ivi comprese tutte le aree a standard e lo stesso Oratorio di Santa Margherita alle Torrette che, allo stato attuale, con le aree che lo circondano, è stato escluso, inspiegabilmente, dai confini del futuro parco. Queste ultime istanze, oltre a fermare il consumo di suolo, hanno come fine prioritario la salvaguardia di importanti corridoi ecologici: elementi strutturali, individuati dalla stessa pianificazione provinciale, davvero indispensabili per la conservazione e l'incremento della biodiversità all'interno del caotica urbanizzazione briantea.
In conclusione di serata si sono, da ultimo, affrontate le tematiche legate alle grandi opere: la Gronda Ferroviaria Seregno-Carnate-Bergamo e l'Autostrada Pedemontana.
In particolare, sulla seconda infrastruttura, i coordinamenti ambientalisti hanno richiesto la disponibilità dell'amministrazione macheriese ad appoggiare e sostenere la proposta dell'istituzione del Piano Territoriale Regionale d'Area di Pedemontana, presentata alla Regione Lombardia dal coordinamento regionale di “Insieme in rete per uno sviluppo sostenibile” e da quattro associazioni ad esso aderenti (nell'ambito del previsto iter di revisione del PTR - Piano Territoriale Regionale), con l'obiettivo di fermare il consumo di suolo lungo le tratte realizzate dell'infrastruttura autostradale. C'è, infine, stata piena sintonia riguardo la completa attuazione delle opere e delle misure di compensazioni e ambientale e del progetto di mitigazione ambientale, secondo quanto stabilito dai progetti definitivi, approvati dal CIPE. Il tutto, ovviamente, solo nella malaugurata situazione che la tratta C dell'autostrada Pedemontana venga portata a suo compimento. In tal caso si è auspicato un coinvolgimento reciproco sugli stati d'avanzamento della progettazione e sulla realizzazione delle opere.
Osservatorio PTCP di Monza e Brianza
Comitato per l'ampliamento del Parco Brianza Centrale
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