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CRONACHE DA CHI SI IMPEGNA A CAMBIARE IL PAESE DEI CACHI E DEI PIDUISTI.
"Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente,
ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere,
se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?"
Antonio Gramsci-politico e filosofo (1891-1937)
OMAGGIO ALLA RESISTENZA.
Ciao Dario, Maestro, indimenticabile uomo, innovativo, mai banale e sempre in prima fila sulle questioni sociali e politiche.
Ora sei di nuovo con Franca e per sempre nei nostri cuori.

"In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta.
Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po' le teste.
Tutto il resto, la bellezza per la bellezza, non mi interessa."

(da Il mondo secondo Fo)

martedì 23 novembre 2010

Alla REGIONE LOMBARDIA NON INTERESSA TUTELARE IL BOSCO DELLE QUERCE E LA SALUTE DEI CITTADINI DI MEDA E SEVESO


Il 23/11/010, è stata discussa in Regione Lombardia la Mozione di SEL e PD CONTRARIA allo SBANCAMENTO del Bosco delle Querce.
La mozione, nata dalla positiva volontà di SEL e PD di essere portavoci delle preoccupazioni di SINISTRA e AMBIENTE di Meda e di LEGAMBIENTE di Seveso, nonchè del Coordinamento INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE,chiedeva DI NON SBANCARE il BOSCO DELLE QUERCE per i noti problemi di TERRENO ANCORA CONTAMINATO DA DIOSSINA.

Purtroppo la mozione E' STATA RESPINTA dalla maggioranza di centrodestra e Lega Nord. In particolare, la Lega ha mostrato tutta la sua ambiguità e tutta la sua subalternità al resto della maggioranza, allineandosi al NO dopo iniziali segnali di disponibilità.

Anche le dichiarazioni a seguire di Alboni (PdL) e Romeo (Lega Nord) alla stampa sono a dir poco STUPEFACENTI. Entrambi dimostrano di NON CONOSCERE la situazione reale, fanno opera di DISINFORMAZIONE sminuendo se non oscurando il fatto che per "raddrizzare" il curvone dell'autostrada Pedemontana, verrà, con ogni probabilità, SBANCATA la porzione medese del Bosco delle Querce. 
Sorvolano tranquillamente sull'ANOMALIA di un PROGETTO PUBBLICO SECRETATO. Per loro è tutto a posto, con buona pace del confronto, della trasparenza e della volontà di partecipazione dei cittadini che vogliono dire la loro ed essere ascoltati sulle scelte fatte relativamente ad un'OPERA PUBBLICA che IMPATTA FORTEMENTE con l'ambiente, la salute e la vivibilità.
Eccoli subito smascherati. ALTROCHE' TUTELARE IL TERRITORIO. PER LORO, PRIMA VIENE IL MANTENIMENTO DEL POTERE.

Vi alleghiamo il comunicato stampa dei presentatori della mozione.

SINISTRA e AMBIENTE
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Comunicato stampa

PEDEMONTANA E BOSCO DELLE QUERCE: NONOSTANTE IL CIPE,
LA REGIONE NON VUOLE FERMARE LO SBANCAMENTO

Bocciata una mozione di Sel e Pd. A rischio diossina la salute dei cittadini e dei lavoratori del cantiere e l’equilibrio ambientale già fragile dell’area.

Dichiarazione di Chiara Cremonesi, consigliera regionale Sinistra Ecologia Libertà, Pippo Civati e Enrico Brambilla, consiglieri regionali Pd

“Contro lo sbancamento del Bosco delle Querce di Seveso e Meda, oggi in Aula la Lega si è esibita in una fulminea retromarcia, con il consigliere Romeo che prima ha dichiarato la sostanziale condivisione della nostra mozione e che ha poi dovuto smentirsi subito dopo l’intervento contrario dell’assessore Cattaneo.

Il Bosco delle Querce, realizzato nel 1983 sull’area che fu contaminata dalla diossina nel gravissimo incidente dello stabilimento Icmesa, oggi completamente bonificata, è parco regionale dal 2005. E Regione Lombardia ne aveva sancito fin dall’inizio l’inviolabilità da qualsiasi attività edificatoria o di trasformazione del suolo per gli evidenti rischi connessi a un intervento di questo tipo.

Ma nel 2008 la Regione ha cambiato idea e approvato una deroga per consentire il passaggio di Pedemontana all’interno del perimetro del Parco, con uno sbancamento non solo di parte dell’area verde - che complessivamente misura 42,8 ettari con oltre 21.000 piante - ma anche di terreni adiacenti ancora contaminati.

E nel 2009 il Cipe ha dato il via libera al progetto definitivo dell’autostrada. Salvo stabilire lo scorso febbraio, in seguito alle mobilitazioni delle associazioni ambientaliste e alle loro osservazioni, che le aree di cantiere previste dentro il Parco siano delocalizzate, che vengano eseguite ulteriori indagini sui terreni per verificare la concentrazione residua di diossina risultata in molti carotaggi superiore ai limiti, che si realizzino opere compensative per la qualità ambientale e per la mobilità nei comuni di Seveso, Meda, Lentate, Cesano e Barlassina. E che, in ogni caso, per qualunque eventuale lavoro che interessi il Bosco sia acquisito il parere favorevole dell’Asl di Monza e Brianza.

Al Consiglio abbiamo quindi chiesto di attivarsi nei confronti dei Ministeri competenti per rivedere il progetto dell’autostrada in coerenza con le prescrizioni obbligatorie del Cipe. E riteniamo davvero intollerabile che il centrodestra abbia scelto di sottrarsi a tale impegno.

Sbancare il Bosco delle Querce significa determinare nuovi rischi per la salute dei cittadini e dei lavoratori che realizzeranno la Pedemontana. Oltre a manomettere un’area che costituisce memoria e monito delle tragiche conseguenze di quanto accaduto a Seveso nel 1976. L’operazione va fermata e, per mitigare l’impatto della nuova autostrada, il Parco andrebbe semmai ampliato.

In questa direzione proseguirà la battaglia delle associazioni ambientaliste. E per quanto ci riguarda continueremo ad essere al loro fianco, fuori e dentro le istituzioni”.

Milano, 23 novembre 2010

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