Abbiamo atteso a pubblicare notizie in merito perchè, come nostro stile, cercavamo informazioni precise e approfondimenti da commentare che abbiamo poi trovato nella relazione che CAL ha consegnato ai componenti delle due commissioni regionali.
La relazione ricostruisce il contenzioso presso il Tribunale di Milano tra APL, CAL e Milano Serravalle da una parte e la società Strabag (aggiudicatrice dell'appalto per il progetto esecutivo e l'esecuzione dei lavori per le tratte B1, B2, C e D) dall'altra,.
Un contenzioso innescato dalla risoluzione del contratto con Strabag, dagli extracosti non riconosciuti e dalla richiesta di riscossione della fidejussione avanzata dal concessionario. Una controversia giudiziaria complicata e incerta, ancora senza alcun pronunciamento, con rinvii continui di udienze e con grosse cifre contestate in gioco.
Un contenzioso innescato dalla risoluzione del contratto con Strabag, dagli extracosti non riconosciuti e dalla richiesta di riscossione della fidejussione avanzata dal concessionario. Una controversia giudiziaria complicata e incerta, ancora senza alcun pronunciamento, con rinvii continui di udienze e con grosse cifre contestate in gioco.
Sul punto economico e dei finanziamenti, in questo momento, il documento chiave su cui si incardina l'intera partita è l'Atto Aggiuntivo n° 2 della convenzione fra la società concessionaria e lo
Stato.
Con l'ufficializzazione di questo provvedimento diventerebbe
effettiva l'agevolazione concessa al progetto dalla defiscalizzazione
(cioè uno sconto sulle tasse) da 349 milioni di euro concesso alla
Pedemontana Lombarda Spa ormai nel 2015.
Una volta terminato l'iter di approvazione e registrazione dell'atto aggiuntivo, la società
concessionaria (che è controllata dalla Regione attraverso Milano
Serravalle) avrebbe tempo 12 mesi per il «closing finanziario», ossia per
recuperare il denaro necessario al completamento dell'infrastruttura autostradale.
Il 19-1-2018 il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (MIT) e il Ministero Economia e Finanze (MEF) lo hanno sottoscritto in forma di Decreto trasmettendolo poi alla Corte dei Conti per la registrazione.
Il 17/5/018 la Corte dei Conti ha però restituito il decreto che recepisce l'atto poichè quest'ultimo manca di firma digitale.
Ne è nato un contenzioso poichè la Corte dei Conti ritiene che l'Atto Aggiuntivo n° 2 sia assoggettabile al D.lgs. 50 del 2016 (Codice de Contratti Pubblici) e chiede una nuova siglatura riportandone la sequenza cronologica, mentre CAL ritiene che l'atto aggiuntivo non sia assoggettabile al D.lgs. 50 perchè ad esso precedente.
CAL si è quindi rivolta al TAR con ricorso depositato il 25-11-018 attendendo che venga fissata l'udienza cautelare.
Al momento quindi, la mancata registrazione da parte della Corte dei Conti determina la non efficacia dello stato dell'Atto Aggiuntivo n° 2 e della defiscalizzazione.
Per APL e CAL questo atto è importante poichè ratificando la defiscalizzazione, è utile per "attirare" possibili finanziatori che coprano il disastro del Project Financing, dove gli investimenti privati si sono rivelati pressochè inesistenti.
Per il reperimento dei finanziamenti - che non ci sono - o per creare le condizioni per "attirarli" la ricetta è però quella trita e ritrita di rivolgersi ad enti dove, direttamente o indirettamente confluiscono risorse pubbliche.
Così CAL e APL per definire il nuovo Piano Economico Finanziario 2018 (PEF 2018) si sono rivolte a finanziatori istituzionali: Banca Europea Investimenti (BEI) Cassa Depositi e Prestiti, Regione Lombardia.
Proprio da Regione Lombardia CAL attende la definizione delle modalità di attuazione del Fondo di Garanzia, (Decr Reg 138/016) costituito con risorse pubbliche regionali allo scopo di attirare investitori.
Alla data del 30/9/018 APL ha sostenuto costi per circa 1.500 milioni di euro.
Di questi, ben 1.015 milioni di euro sono di contributo pubblico su un totale di 1.245 milioni di euro di finanziamento statale.
Per completare l'autostrada mancano all'appello piu di 3.000 milioni di euro che dovrebbero essere reperiti da soggetti privati.
CAL e APL considerano positivo gli incrementi di traffico sulle tratte già esistenti.
Siamo nell'ordine di flussi massimi di 21.853 veicoli giornalieri sulla Tratta B1, quella a più alta percorrenza, 18.759 sulla Tratta A, e cifre attorno ai 10.000 veicoli giornalieri per le tangenziali di Como e di Varese.
Lontanissimi ancora dai volumi di traffico che furono alla base delle valutazioni iniziali, dove si raccontava di 60.000 veicoli giornalieri, con punte sino a 80.000.
Esattamente come era stato valutato e previsto nello studio realistico dell'Ing. Debernardi, presentato a Seveso l'1/2/2016 di cui ci siamo occupati su: L'INGANNO DELLA PEDEMONTANA.
Notevole lo sforzo di APL per cercare di ridurre i costi per realizzare le tratte utili al completamento (B2, C e forse D).
La gara per l'affidamento della validazione di un nuovo Progetto Definitivo 2018 (che modificherebbe radicalmente quello del 2009) è stata affidata il 27-4-2017 e se ne prevede l'approvazione entro dicembre 2018. Vedi: RIPARTE IL CAROSELLO PEDEMONTANA
CAL ed APL non considerano questo un nuovo progetto bensì solo un "aggiornamento" progettuale del definitivo 2009. Evidentemente non vogliono incorrere in un ritorno al CIPE per una nuova approvazione.
Contradditorio l'aspetto riguardante il "Progetto Operativo di bonifica e/o messa in sicurezza delle aree interessate dall'incidente ICMESA contaminate da diossina" che dovrà essere oggetto di approvazione da parte della Conferenza dei Servizi. C'è una procedura di gara datata 21/6/018 ma non c'è ancora alcun Progetto Esecutivo con cui qualsivoglia "Piano operativo di Bonifica" deve rapportarsi. Ne abbiamo trattato su: PEDEMONTANA METTE A GARA IL PROGETTO OPERATIVO DI BONIFICA DELLE AREE CONTAMINATE DALLA TCDD
Chiaramente dopo l'elaborazione del "definitivo 2018", dovrà essere messo a gara l'esecutivo e l'affidamento dei lavori della tratta B2 e C mentre per la tratta D si scrive di "alternativa progettuali" per limitare i costi. APL intende effettuare al proposito una consultazione preliminare del mercato per avere e valutare un riscontro di interesse.
Ecco, tutto questo è il caotico quadro generale dell'Autostrada Pedemontana Lombarda.
Fermarsi, rinunciare al completamento, stralciare l'opera dall'elenco delle infrastrutture strategiche è la cosa migliore da fare per tutelare la collettività da sprechi, rischi e impatti insostenibili sull'ambiente e il territorio.
Sinistra e Ambiente Meda
Legambiente Circolo Laura Conti Seveso
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