I recenti passi della giunta medese, aldilà delle passate espressioni di contrarietà quando la Lega era all'opposizione, svelano le attuali volontà fatte di atti amministrativi per consentire la realizzazione ad ogni costo del centro commerciale sull'area ex Medaspan.
Il 18-7-018 è stata pubblicata la Delibera di Giunta n° 159 (sotto visibile e scaricabile) che assume in toto le considerazioni e il parere del responsabile dell'Area Infrastrutture e Gestione del Territorio.
Considerazioni utili per la discussione al tavolo regionale che deve definire l'Accordo di Programma, base per avviare i lavori del centro commerciale con annessi servizi fortemente voluto dalla passata giunta Pd di Caimi e ora fatto proprio anche dalla giunta di Santambrogio.
Insomma, sul centro commerciale c'è trasversalità d'intenti.
L'amministrazione sta cercando, con il supporto del proprio ufficio tecnico, di superare la prescrizione di Regione Lombardia che condiziona la possibilità di apertura della struttura di grande distribuzione ad un precedente "superamento" della linea ferroviaria FNM.
Di fatto, tutti si sono resi conto che il sottopasso alla ferrovia (con spostamento dell'alveo del Tarò) da costruire con le risorse economiche messe a disposizione dalla soc. Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) è e rimane una chimera vista la totale indisponibilità di fondi in cui versa la società.
Ecco allora che l'ufficio tecnico medese cerca di influenzare una modifica delle priorità per bypassare la prescrizione regionale e contemporaneamente evitare che la proprietà debba accollarsi uno studio di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).
Così, al centro delle attenzioni, si cerca di porre l'aspetto ambientale e non più l'aspetto trasportistico e della viabilità, già ora estremamente critica nel comparto di via Busnelli, via Piave, via Cadorna, degli svincoli della superstrada (con punte di 1513 veicoli/ora come rilevato nel Piano Generale del Traffico Urbano) e con evidente possibilità di aggravio qualora fosse realizzato il centro commerciale.
Si cerca quindi di far passare in primo piano la sola "riqualificazione" dell'area dismessa ex Medaspan a mezzo del pianificato (nel PGT) intervento privato della Pabel, estrapolandola dal contesto problematico della viabilità e dei flussi di traffico del comparto e considerando e facendo pesare la prevista trasformazione come miglioramento rispetto alle condizioni attuali.
L'intervento sull'area ex Medaspan, prevede il centro commerciale, un albergo con annessi posteggi e servizi e un ripristino a verde delle sponde del Tarò.
Proprio su questo punto, il responsabile dell'Area Infrastrutture e Mobilità si spinge a scrivere:
"ci si può rendere facilmente conto delle ricadute negative che attualmente sono determinate dalla non attuazione della trasformazione, ed in questo modo, a parere di questo Ente, la pesatura degli aspetti ambientali legati alla mancata riqualificazione possono determinare le decisioni di merito ai fini della dichiarazione di esclusione di VIA nel procedimento in atto e contestuale superamento dei vincoli trasportistici."
"ci si può rendere facilmente conto delle ricadute negative che attualmente sono determinate dalla non attuazione della trasformazione, ed in questo modo, a parere di questo Ente, la pesatura degli aspetti ambientali legati alla mancata riqualificazione possono determinare le decisioni di merito ai fini della dichiarazione di esclusione di VIA nel procedimento in atto e contestuale superamento dei vincoli trasportistici."
Nel parere di merito, l'Area Infrastrutture e Gestione del Territorio, insiste affinchè il progetto di grande struttura di vendita non sia assoggettato alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) perchè risulta di maggior preponderanza la riqualificazione ambientale rispetto al vincolo trasportistico e poichè, a suo dire, non sussistono incompatibilità con la tipologia di trasformazione prevista ne effetti negativi per l'ambiente.
Si vuole dunque ignorare che le criticità di una zona già a traffico veicolare intenso e consistente, con flussi e direzioni complesse e con la probabilità pressochè certa di un incremento dello stesso causato dalla presenza del centro commerciale, costituisca un problema che incide sulle condizioni ambientali che meriterebbe un'analisi approfondita proprio a mezzo della Valutazione d'Impatto Ambientale (VIA).
Già poi il sottopasso potrà essere realizzato comunque ...... in un tempo successivo.
Intanto, meglio facilitare l'intervento del privato ..... per il resto si vedrà.
Un atteggiamento che ha sempre caratterizzato sin dall'origine l'intero iter di questa variante parziale trattata separatamente e non in variante generale al PGT del 2012.
Sinistra e Ambiente ha sempre manifestato la contrarietà alla trita e ritrita ricetta d'insediare un centro commerciale sul'area dismessa ex Medaspan, denunciando le incongruenze e le anomalie dell'iter, le ricadute negative sulla rete dei negozi di prossimità, l'aggravarsi delle criticità relativamente al traffico veicolare e il connesso aumento dell'inquinamento atmosferico oltre alla soluzione poco praticabile di sottopasso con spostamento dell'alveo del Tarò in area a rischio idrogeologico.
Sotto la Delibera di Giunta con allegato parere del responsabile dell'Area Infrastrutture e Gestione del Territorio da leggere con attenzione.
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