Vi ricordate l'AC4 ?
L'Ambito di Trasformazione di via Piave dove nel 2013, la proprietà avviò l'iter con la presentazione d'un Piano Attuativo per garantirsi la possibilità di edificazione.
L'Ambito di Trasformazione di via Piave dove nel 2013, la proprietà avviò l'iter con la presentazione d'un Piano Attuativo per garantirsi la possibilità di edificazione.
Lo fece dopo l'approvazione da parte della maggioranza PD del PGT della Lega, e PRIMA dell'approvazione della tardiva Variante al PGT del 2016.
Dell'errore allora commesso da Caimi e dalla sua maggioranza, ne parlammo e scrivemmo diffusamente.
L'AC4 è una superficie dove è prevista la costruzione TRE EDIFICI AD USO PRODUTTIVO e CAPANNONI su più livelli.
Strutture di cui Meda è satura, strutture di cui Meda non ha alcuna necessità visto che molte di esse restano vuote o vengono poi abbandonate o dismesse.
Dettagli qui: LA GIUNTA CAIMI RESPINGE L'OSSERVAZIONE DEGLI AMBIENTALISTI E APPROVA ALTRO CEMENTO SU MEDA e anche A MEDA SI CONTINUA A CONSUMARE SUOLO
Ora c'è un aggiornamento.
Nel testo della Convenzione dell'AC4 esiste l'impegno all'esecuzione del Piano Attuativo "adempiendo a tutti le obbligazioni di cui alla Convenzione, nei modi e nei termini previsti in essa e nei suoi allegati".
La Convenzione stipulata tra le parti il 15-12-2016 prevede, all'art 10, che il progetto esecutivo per le opere d'urbanizzazione (vedi allegato alla delibera di Giunta) venisse presentato ENTRO 6 mesi dalla sigla della Convenzione stessa.
Così non è stato.
E' evidente che l'attuale proprietà ha qualche difficoltà nel concretizzare l'intervento e la dilazione temporale risulta probabilmente anche utile qualora si voglia ricercare un operatore "più robusto" cui cedere il comparto e quanto lì pianificato.
Forse valeva la pena revocare la Convenzione per un obbligo non mantenuto, come primo passo per una valutazione differente sull'impiego di quell'area, contigua a quella di via Indipendenza/via Lombardia (ex AC3) dove è prevista a mezzo perequazione (Variante al PGT) l'acquisizione al patrimonio pubblico per servizi e spazi verdi.
L'amministrazione di Caimi ha però deciso, giocando sul lessico, poichè il termine non è definito come "perentorio", di concedere alla proprietà una proroga di 4 mesi entro cui presentare il progetto esecutivo per le urbanizzazioni primarie.
Vedremo se tra 4 mesi seguiranno altre "proroghe", giusto per consentire il pianificato CONSUMO DI SUOLO.
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