Nel Consiglio Comunale del 29-04-015, s'è discusso l'ODG fatto inserire dal Presidente del Consiglio Bruno Molteni (NCD) -è nelle sue facoltà in quanto Presidente- relativo a una proposta di modifica all'art 14 del Regolamento per cambiare la composizione delle Commissioni.
Da notare che lo stesso articolo era già stato modificato con voto UNANIME di tutto il Consiglio Comunale il 28-11-2013, allargando la possibilità di partecipare, anche se senza diritto di voto, a tutti i capigruppo. Ora con una giravolta, Molteni e il Pd cambiano idea per modellare strumentalmente il regolamento a loro uso e consumo.
Molteni ha chiesto infatti che tutte le Commissioni siano composte tenendo conto del peso consigliare cioè, ogni componente pesa per il numero di rappresentanti presenti in CC.
Ha fatto in buona sostanza da sponda politica a Caimi, alla sua Giunta e al PD che con un peso pari a 8 consiglieri + il sindaco avrebbero così il controllo totale su tutte le Commissioni.
Non solo. La modifica dell'articolo sulla composizione senza definire quale sia il metodo per determinare IL NUMERO LEGALE affinchè la riunione di Commissione sia valida, lascia aperta la strada ad una interpretazione più che ambigua (guardacaso anch'essa di Molteni e del PD) che anche il numero legale è fatto sulla base del "peso" di ogni componente.
Per loro dunque, basterebbero in sostanza il rappresentante del Pd che pesa 8 (9 se si considera il Sindaco) e eventualmente un altro (sicuramente Molteni) per avere il numero legale "pesato" anche se nei fatti SOLO 2 su 7 componenti risulterebbero fisicamente presenti.
Per loro dunque, basterebbero in sostanza il rappresentante del Pd che pesa 8 (9 se si considera il Sindaco) e eventualmente un altro (sicuramente Molteni) per avere il numero legale "pesato" anche se nei fatti SOLO 2 su 7 componenti risulterebbero fisicamente presenti.
Insomma, un'assise Istituzionale come se fosse un'assemblea di condominio dove pesano i millesimi !
Il "peso" del rappresentante del Pd consentirebbe poi pareri delle Commissioni SEMPRE determinati dall'espressione del SOLO componente del Pd.
Una blindatura che toglie spazio al dialogo, al confronto, alla mediazione e a qualsiasi contributo differente da quello degli "ordini di scuderia".
Commissioni quindi BLINDATE e SILENZIATE poichè con la nuova composizione, andranno rieletti tutti i Presidenti. Ed è evidente l'assist di Molteni a Caimi, alla sua Giunta e al Pd poichè così si elimina il fastidio del Presidente della Commissione Territorio e Ambiente, il nostro Consigliere Colombo, non allineato e sopratutto reo di voler discutere ed affrontare, adeguatamente informato, in quell'assise temi come la pedemontana, gli ambiti di trasformazione e la variante al PGT, argomenti che Caimi e la Giunta ritengono debbano rimanere chiusi nelle loro stanze e gestiti con metodo da oligarchia ristretta.
Nella votazione finale in Consiglio Comunale, dove era necessaria la
MAGGIORANZA ASSOLUTA DEGLI AVENTI DIRITTO AL VOTO (16 + il Sindaco) cioè
almeno 9 voti, il Consigliere di Sinistra e Ambiente, dopo
dichiarazione politica rifiutava di votare una proposta irricevibile,
l'IdV e la Lega non erano presenti, Meda per Tutti e Con Buraschi per
Meda votavano contro e un Consigliere del PD (Bruno Barbieri) si
asteneva non seguendo le indicazioni del gruppo e mostrando come la
forzatura non sia gradita da tutti i Consiglieri del Pd.
Risultava
quindi approvata con 9 voti (lo stretto indispensabile) la nuova formulazione
per la composizione delle commissioni, con il voto favorevole e
DETERMINANTE dell'NCD Molteni.
A questo punto alcune considerazioni:
Molteni ha snaturato il suo ruolo ISTITUZIONALE di Presidente del Consiglio che deve essere garante in primis del Consiglio Comunale, mostrandosi come il soggetto politico che risolve i problemi a Caimi e il suo alleato più fedele e fidato.
Questa realtà piace anche ai consiglieri comunali del PD che, salvo uno, (Barbieri che si è astenuto) hanno ratificato l'agire prettamente politico del Presidente del Consiglio.
Agire del resto, rodato anche in sede di Commissione Regolamento e Statuto dove, dopo mesi di assenza, il rappresentante dell'NCD ha sempre fatto da sponda o da apripista al rappresentante del PD Daelli, chiedendo la ridiscussione di articoli già approvati, con tanto di verbale, in Commissione ma che evidentemento non piacevano più al Sindaco e al suo esecutivo.
Così Daelli (Pd) e Molteni (NCD) hanno fatto saltare il lavoro sino ad allora collegiale che avrebbe portato ad una revisione del Regolamento su un documento unitario della Commissione.
Caimi preferisce dunque Molteni dell'NCD come alleato.
Ma la coalizione che lo ha sostenuto aveva ben altra configurazione. Dunque visto che ora c'è una maggioranza diversa, Caimi e il Pd abbiano il coraggio di dirlo agli elettori.
Meda, si rivela il BUCO NERO della trasparenza, della democrazia e della partecipazione, poichè a differenza di amministrazioni a noi vicine geograficamente, tutte di centrosinistra, dove le Commissioni lavorano e discutono su argomenti di importanza per il Comune, a Meda questo non è consentito dall' amministrazione Caimi e dai consiglieri del Pd, purtroppo in
maggioranza meri e acritici esecutori delle volontà dell'esecutivo.
All'elenco fatto di errori, di scelte unilaterali d'imperio, di mancate
condivisioni, di dichiarazioni strampalate, di gestioni "proprietarie"
in stile oligarchico su argomenti importanti per Meda si aggiunge ora
quello di anomale convergenze politiche. Sinistra e Ambiente ne terrà conto nel suo agire.
Sinistra e Ambiente, con il suo Cons. Comunale, non rinuncia comunque a lavorare affinchè non si soccomba dinanzi a questa arroganza e si riserva di condividere con altri Consiglieri Comunali azioni e comportamenti comuni per tentare di ripristinare le precedenti regole e le normali condizioni di lavoro nelle Commissioni.
L'articolo de Il Cittadino sull'argomento del CC del 29-04-015 |
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