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CRONACHE DA CHI SI IMPEGNA A CAMBIARE IL PAESE DEI CACHI E DEI PIDUISTI.
"Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente,
ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere,
se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?"
Antonio Gramsci-politico e filosofo (1891-1937)
OMAGGIO ALLA RESISTENZA.
Ciao Dario, Maestro, indimenticabile uomo, innovativo, mai banale e sempre in prima fila sulle questioni sociali e politiche.
Ora sei di nuovo con Franca e per sempre nei nostri cuori.

"In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta.
Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po' le teste.
Tutto il resto, la bellezza per la bellezza, non mi interessa."

(da Il mondo secondo Fo)

sabato 29 novembre 2014

SULL'AGGREGAZIONE BEA-CEM E SUL FORNO INCENERITORE DI DESIO


Nel Consiglio Comunale di Meda del 27/11/014 si è trattato il tema del progetto di aggregazione tra Brianza Energia Ambiente (Bea) e Consorzio Est Milano (Cem Ambiente), i due soggetti che si occupano di rifiuti. Il comune di Meda, ricordiamolo è socio di BEA al 7,34%.
Il primo passaggio contemplato nel progetto di fusione è l'emissione ex novo e il successivo acquisto incrociato di un pacchetto di azioni per un valore di 750.000 euro per cui BEA si troverebbe a possedere il 4,97% del capitale di CEM e CEM il 4,76% del capitale di BEA.
Dopo tale operazione e entro la data del 31-12-2016, le due società dovranno dare applicazione al Piano di Aggregazione e Sviluppo (vedi a fondo post l'allegato), potranno anticipare la fusione o potranno decidere, anche separatamente, la chiusura di tale procedimento.

Insomma, all'apparenza in Consiglio ci si doveva occupare di una mera delibera per autorizzare un aumento di capitale per BEA finalizzato all'acquisto di azioni CEM.
Come ambientalisti, non potevamo però esimerci dal rimarcare alcune riflessioni e valutazioni rispetto all'intero panorama sia dell'aggregazione sia sulle preoccupazioni concernenti le politiche di BEA per il FORNO INCENERITORE DI DESIO.

Ora, è per noi un fattore positivo che si cerchi di costruire un nuovo soggetto PUBBLICO che gestisca il ciclo dei rifiuti. Un ciclo delicato e complicato, in cui il controllo pubblico è per noi essenziale per poter decidere il piano industriale, le tipologie e le priorità d'investimento. 
Un controllo pubblico che non deve essere evidentemente spartizione di cariche ma deve consentire l'efficenza e la rispondenza a criteri di trasparenza e dove deve pesare anche la componente sociale e ambientale e non solo quella economica.

E qui sta il punto.
L'attuale piano industriale di BEA (ce ne siamo occupati qui) non contlempa un'indicazione chiara che porti in tempi ragionevoli alla dismissione della tecnologia d'incenerimento e alla chiusura del forno di Desio, soppiantandolo con altre tecnologie che consentano il recupero spinto del rifiuto
Non la contlempa perchè non accantona risorse economiche utili al "decommising" del forno ma solo per generici studi affidati a terzi (al Politecnico ma non a altre esperienze avanzate).
Non è la stessa cosa di un accantonamento di fondi SPECIFICO, MIRATO e FINALIZZATO.
La fusione BEA-CEM, se arriverà a compimento, porterà alla costituzione di una realtà nuova in grado di erogare il servizio integrato di gestione dei rifiuti su 60 comuni (+ 2 che a breve entreranno) per un totale di 750.000 abitanti e la bellezza di 372.000 t/anno di rifiuti attualmente trattati.
Anche ipotizzando che si centri l'obiettivo di una raccolta differenziata pari all'80% (vedi piano), secondo le stime in progressione del gruppo di lavoro dello stesso Pd provinciale, resterebbe una quantità di rifiuto residuo pari a circa 67.000 t/anno, più che sufficiente a portare alla saturazione il forno inceneritore di Desio per gli anni futuri.
Con questo quantitativo, si coprirebbe la differenza tra i rifiuti inceneriti (attualmente in prevalenza provenienti dal bacino d'utenza di BEA ma con volumi inferiori alle capacità di trattamento massime del forno) e la capacità d'incenerimento autorizzata pari a più di 90.000 t/anno (276 t/giorno).
Una condizione che garantirebbe un volume costante e certo di "carburante" per l'inceneritore di Desio.
Una condizione per cui l'incenerimento rischia di confermarsi come una scelta perenne.

Per questo, come ambientalisti oggi come in occasione della passata discussione in CC, (vedi qui e anche qui) continuiamo quindi  a chiedere che nel piano industriale sia definito chiaramente l'obiettivo del superamento e dell'accantonamento dell'incenerimento, con l'implementazione di nuove tecnologie.
Una richiesta che può essere portata dai Sindaci o loro delegati (se ne hanno la volontà politica) nell'assemblea dei soci BEA in vista di un nuovo piano industriale per la nuova realtà che nascerà dalla fusione.

Per la ragione semplice che l'argomento dovrà di nuovo essere preso in esame, al compimento della fusione, in Consiglio Comunale, il nostro rappresentante Colombo, ha evidenziato la necessità che questo argomento sia trattato con i dovuti gradi di approfondimento in sede di deputata commissione, invitando PER TEMPO a relazionare non solo i vertici di BEA ma anche enti indipendenti che hanno prodotto studi sulla gestione del ciclo dei rifiuti in Brianza quali, ad esempio, la Scuola di Agraria di MB.

Di questa complicata partita si deve prendere consapevolezza completa oltretutto considerando che in molti comuni del Bacino BEA, sulla raccolta rifiuti operano altri operatori (GELSIA e ECONORD), con politiche gestionali differenti.
A Meda, in particolare, la raccolta  è appaltata a ECONORD che gestisce la piattaforma ecologica di Lentate al servizio anche di Meda e con un contratto che scadrà nel 2016.

Le variabili sono molte e per Sinistra e Ambiente, la giunta di Caimi non può proporre sempre e solo un metodo di lavoro "last minute" su decisioni immodificabili dell'esecutivo.

Dopo aver esplicitato e argomentato quanto sopra, il nostro voto sull'OdG specifico in CC è stato di astensione.



Per approfondire: il documento tecnico sulle capacità autorizzate per l'impianto di Desio.



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