Ecco, ci siamo, uno dei PEGGIORI decreti del governo di Renzi, lo "Sblocca Italia" o meglio, il Rottama Italia o Sblocca Cemento come è più appropriato definirlo, è passato anche al Senato con il solito "voto di fiducia" per evitare qualsivoglia tentativo di modifica e per garantirela sua approvazione entro l'11-11-014.Un decreto che contribuirà sicuramente ad ulteriore consumo di suolo e a peggiorare la situazione ambientale del paese.
C’è fiducia nel «Rottama Italia»
Sblocca Italia. Via
libera del Senato a cemento, trivellazioni e concessioni autostradali.
M5S: «Decreto approvato con omissis». Sel: «Esautorato il parlamento»
I senatori di Sel espongono lo striscione del movimento "No Triv" |
Fidatevi di lui perchè sbloccherà l’Italia. Quando la
ministra per i rapporti per il parlamento Maria Elena Boschi ha
certificato la nuova richiesta di fiducia del governo al Senato sul
decreto del cemento, delle trivellazioni e delle concessioni
autostradali ai monopolisti del settore — lo «Sblocca Italia» ribattezzato «Rottama Italia» da Altreconomia nel pamphlet scaricabile online
— ieri l’opposizione è esplosa. Senza avere bisogno di riforme
costituzionali, l’esecutivo Renzi esercita i suoi poteri di
eccezione. La scusa è data dalla scadenza del decreto prevista per
l’11 novembre. Nei fatti è l’anticipazione dei poteri commissariali
che lo Sblocca Italia prevede per mettere il turbo alle grandi opere
e negare i poteri di contrattazione degli enti locali e delle
comunità interessate alla tutela del territorio e del patrimonio
e a un loro sviluppo diverso. Risultato: il parlamento è stato
esautorato, l’opposizione messa a tacere, mentre è stata posta la
fiducia su un provvedimento dove ci sono degli omissis.
La denuncia è del senatore del Movimento 5 Stelle Luigi Gaetti
secondo il quale «la maggioranza ha presentato nello Sblocca Italia
la richiesta di approvare una convenzione sulle concessioni
autostradali i cui documenti, gli schemi di convenzione con i fondi
stanziati sono stati secretati». In questo modo, il Senato è stato
chiamato «a esprimersi su materie che neppure il governo conosce,
a scatola chiusa, prendere o lasciare». «Il governo, con lo Sblocca
Italia, rinnova le concessioni autostradali senza indicare per
quale numero di anni. A meno che »due puntini« vogliano significare
un numero. Lo fa senza una gara, e questo è un regalo a chi quelle
concessioni già le possiede, perpetuando il regalo fatto già dal
governo Berlusconi. La percentuale di guadagno per lo Stato, sui
proventi netti dei pedaggi, sarà solo del 2,4%».
Per le opposizioni «è un regalo al gruppo Gavio che ha in
concessione diverse tratte autostradali del Nord Italia» Il
senatore M5S Sergio Puglia si è sdraiato sui banchi del governo con
le mani sporche di inchiostro. Alla fine della bagarre i Cinque
Stelle sono stati deferiti. Era dal 1992 che i senatori non votavano
una fiducia dal loro banco. La seduta è stata sospesa, per poi
riprendere poco dopo. «Un intero ramo del parlamento è stato
totalmente esautorato» ha detto il capogruppo M5S Alberto Airola che
ha accusato il presidente del Senato Piero Grasso «di gestione
incompetente dell’aula» nella discussione avvenuta nella mattinata
di ieri. La risposta del Partito Democratico non si è fatta
attendere. «L’atteggiamento dei Cinque Stelle è inqualificabile,
hanno impedito di votare la fiducia, un atto che ha connotati
squadristici, perchè lo stanno facendo fisicamente». Questo è il
parere del senatore Pd Miguel Gotor. secondo il quale i Cinque Stelle
avrebbero impedito «l’esercizio della democrazia parlamentare».
Si sono fatti sentire i senatori di Sinistra Ecologia e Libertà
che hanno denunciato con eguale forza il «regalo ai concessionari
delle autostrade». «La proroga per le concessioni senza gara — ha
detto Arturo Scotto — è un giochino che costerà all’Italia
un’infrazione da parte dell’Unione Europea perchè è una norma che non
rispetta il diritto comunitario, non rispetta il mercato e nemmeno
i consumatori». Questo non è l’unico aspetto del corredo degli
orrori contenuto nello «Sblocca Italia». Ci sono le trivellazioni
per il petrolio autorizzate in tutti gli angoli, e i mari, del paese.
Un provvedimento contro il quale si batte il coordinamento No
Triv. Prima della sospensione della seduta, i senatori di Sel hanno
fatto un blitz ed esposto uno striscione simbolo del movimento
«No Triv».
«Con il Jobs Act e questo decreto Sblocca Italia il governo state
di fatto facendo carta straccia dei diritti e state svendendo il paese
— ha gridato Loredana De Petris (Sel) — Invece di salvaguardare
ambiente e territorio, con questo testo state continuando
a distruggere l’Italia, oltre a quello che vi siete inventati con
i rifiuti, tra discariche e inceneritori senza senso». Reazioni
fortissime che traducono le tensioni prodotte dalla decisione del
governo di procedere spedito sulla sua strada. In questo quadro
andrebbe spiegata la decisione di Renzi di non recarsi domani
a Bagnoli, contrariamente a quanto annunciato, anche per evitare di
affrontare una dura contestazione. La commissione ambiente del
Senato ha infine approvato un odg che impegna il governo a bloccare
le trivellazioni nel canale di Sicilia. Quella approvata ieri con
157 voti è la 29° fiducia accordata al governo Renzi.
Intanto, mentre si pensa a rilanciare LA CEMENTIFICAZIONE,
questo è lo stato del PAESE REALE:
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