Nei giorni 13 e 14 febbraio 013, esponenti di INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE si sono incontrati con alcuni candidati alle elezioni Regionali della circoscrizione di Monza e Brianza.
Due gli incontri: il 13/02 con gli esponenti del MOVIMENTO 5 STELLE e il 14/02 con i candidati della COALIZIONE che sostiene AMBROSOLI.
Entrambi gli incontri avevano al centro del confronto e della discussione il documento dei 7 PUNTI sottoposto da Insieme in Rete ai candidati.
Il giorno 13/02/013, per il MOVIMENTO 5 STELLE, erano presenti il capolista GIANMARCO CORBETTA e la candidata ELISABETTA BARDONE.
Il 14/02/013, per la Coalizione di Ambrosoli, hanno dato la loro disponibilità ed erano presenti: per SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA' (SEL) PIER GUAGNETTI (capolista) e PAOLA POZZOLI, per ETICO A SINISTRA (la lista di ANDREA DI STEFANO) il capolista STEFANO FORLEO, per il PARTITO DEMOCRATICO i candidati VITTORIO POZZATI, MONICA BORGONOVO e ALESSANDRO CAMPI.
Gemma Beretta (portavoce di INSIEME IN RETE) e Gianni Casiraghi con i candidati del Mov. 5 Stelle Gianmarco Corbetta e Elibetta Bardone |
Il tavolo dei candidati: Campi (PD), Pozzoli (SEL), Forleo (Etico a Sinistra), Borgonovo (PD), Pozzati (PD), Guagnetti (SEL) |
I rappresentanti dei gruppi e delle associazioni di INSIEME IN RETE |
I candidati |
In entrambi gli incontri, INSIEME IN RETE ha chiesto espressamente un IMPEGNO FORTE ai candidati che, qualora siano eletti, mantengano attivo il canale di comunicazione con il coordinamento ambientalista, assumendone le istanze e rapportandosi per momenti di scambio reciproco sulle attività e sulle proposte per il Consiglio Regionale.
Sono stati affrontati i grandi temi e le criticità del territorio, CONSUMO DI SUOLO, PEDEMONTANA e questione PARCHI REGIONALI in primis.
Su questi punti , e' stata chiesta UNA POLITICA ALTERNATIVA, DECISA e CORAGGIOSA che abbia come aspetto PRIORITARIO la TUTELA AMBIENTALE DEL TERRITORIO.
E' stato chiesto di dare meno ascolto ai portatori di interessi "forti" di categoria che con il loro lobbismo "sviluppista ad ogni costo" hanno ridotto la Brianza e buona parte della Lombardia ad una piastra di cemento e asfalto e di considerare i gruppi e le associazioni ambientaliste quali interlocutori fissi, credibili e competenti.
Su questi punti , e' stata chiesta UNA POLITICA ALTERNATIVA, DECISA e CORAGGIOSA che abbia come aspetto PRIORITARIO la TUTELA AMBIENTALE DEL TERRITORIO.
E' stato chiesto di dare meno ascolto ai portatori di interessi "forti" di categoria che con il loro lobbismo "sviluppista ad ogni costo" hanno ridotto la Brianza e buona parte della Lombardia ad una piastra di cemento e asfalto e di considerare i gruppi e le associazioni ambientaliste quali interlocutori fissi, credibili e competenti.
Sono state messe le premesse per una condivisione più strutturata e continuativa tra chi ricoprirà cariche istituzionali di diverso tipo e i referenti delle organizzazioni ambientaliste.
La necessità di uno scambio di questo tipo è stata espressa da entrambe le parti sia come metodo per avere una circolarità di informazioni, sia per mantenere una forte pressione su chi governa rispetto a temi così difficili da affrontare come il consumo di suolo e l'incedere delle grandi opere infrastrutturali.
Inoltre è stata espressa l'esigenza di lavorare in rete in modo serio e strutturato in modo da permettere la condivisione della cultura di cui ogni gruppo è portatore.
E' stato infatti riconosciuto da più di uno dei candidati di centro sinistra e del movimento 5 stelle, che il punto di vista ambientalista ha una sua specificità che spesso - e per lo più - fa fatica a essere colta e accolta dagli ambienti della politica istituzionale e dei partiti, anche quando prossimi come linguaggio e come opzioni ideali agli ambientalisti stessi.
La necessità di uno scambio di questo tipo è stata espressa da entrambe le parti sia come metodo per avere una circolarità di informazioni, sia per mantenere una forte pressione su chi governa rispetto a temi così difficili da affrontare come il consumo di suolo e l'incedere delle grandi opere infrastrutturali.
Inoltre è stata espressa l'esigenza di lavorare in rete in modo serio e strutturato in modo da permettere la condivisione della cultura di cui ogni gruppo è portatore.
E' stato infatti riconosciuto da più di uno dei candidati di centro sinistra e del movimento 5 stelle, che il punto di vista ambientalista ha una sua specificità che spesso - e per lo più - fa fatica a essere colta e accolta dagli ambienti della politica istituzionale e dei partiti, anche quando prossimi come linguaggio e come opzioni ideali agli ambientalisti stessi.
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