Buon ritorno della Conferenza Stampa con FLASH MOB
su
Pedemontana, Bosco delle Querce,
Area d'Ampliamento di via della Roggia
e PGT di Seveso,
e PGT di Seveso,
organizzata dai gruppi di INSIEME IN RETE
in occasione del 36 anniversario del DISASTRO ICMESA del 1976.
Erano infatti presenti molti giornalisti di quotidiani, settimanali , siti web e anche una troupe della Televisione Svizzera Italiana con il regista Marco Tagliabue
che sta preparando sull'argomento una puntata di FALO'.
Vi proponiamo un breve servizio fotografico dell'evento (foto di G. Casiraghi e di A. Colombo)
e gli articoli e i video proposti dai giornali e dai siti web.
e gli articoli e i video proposti dai giornali e dai siti web.
Dal sito de IL Cittadino:video sull'iniziativa ambientalista |
da MB news:
Rischio diossina ancora alle porte: Pedemontana risveglierà disastro Icmesa
Dal Sito di MEDINFORMA
Non capisco perché continuano a costruire e non lasciano i campi |
Diossina a Seveso: 36° anniversario da ricordare o dimenticare ? |
L'articolo de IL CITTADINO di sabato 14/07/012 |
L'articolo de IL GIORNALE DI SEREGNO del 17/07/012 |
Le nostre foto
Insieme per tutelare l'AMBIENTE ! |
Si comincia |
Marco Tagliabue (secondo da dx) , regista della TV Svizzera Italiana |
Paolo Conte (portavoce di Insieme in Rete) illustra il lavoro e le proposte del coordinamento |
Alberto Colombo (Sinistra e Ambiente di Meda) sul pericolo DIOSSINA |
Gemma Beretta di Legambiente circolo Laura Conti di Seveso parla della NECESSITA' di polmoni verdi nella Brianza cementificata |
L'intervento appassinato di un cittadino di Seveso |
Le riflessioni di Umberto Parmeggiani sulla necessità di TUTELARE le ultime zone verdi di Via della Roggia |
Giorgio Garofalo (PD di Seveso) illustra l'attività consigliare per l'ampliamento del Bosco delle Querce |
Gianni Del Pero mostra alla stampa le criticità del progetto dell'autostrada Pedemontana |
Molta attenzione tra i presenti |
Scambi di opinioni tra i giornalisti |
Pannelli della mostra di INSIEME IN RETE |
Lo striscione dei Comitati, anch'essi presenti all'evento |
BASTA CEMENTO, BASTA ASFALTO !!!!!! |
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Seveso - Allarme delle associazioni: sotto la terra ci sono sostanze tossiche
«Gli scavi per la Pedemontana ci faranno rivivere l’incubo diossina»di Sonia Ronconi da Il Giorno
— SEVESO —
«TRENTASEI ANNI dopo la tragedia Seveso vive ancora la paura - spiega Alberto Colombo di Sinistra e Ambiente di Meda e portavoce locale del Coordinamento Insieme in Rete -, perché il progetto esecutivo vigente per la realizzazione della Pedemontana, pur con minor sbancamento, scenderà oltre mezzo metro sotto terra. L’area B non è mai stata bonificata, quindi la diossina ancora presente tornerà è sarà un grande pericolo. Qualsiasi attività in questa area è a rischio. Il polmone verde in via della Roggia, Vignè e Senofonte (circa 20 ettari) dovrebbe essere unito al Bosco. Invece si vuole togliere i due ponti (via Vignè e Senofonte) e rendere la zona residenziale e produttiva.
È assurdo, ma il nuovo progetto prevede proprio questo. Qui è prevista l’uscita per Meda e gli scavi libereranno gli elevati tassi di diossina».
«TRENTASEI ANNI dopo la tragedia Seveso vive ancora la paura - spiega Alberto Colombo di Sinistra e Ambiente di Meda e portavoce locale del Coordinamento Insieme in Rete -, perché il progetto esecutivo vigente per la realizzazione della Pedemontana, pur con minor sbancamento, scenderà oltre mezzo metro sotto terra. L’area B non è mai stata bonificata, quindi la diossina ancora presente tornerà è sarà un grande pericolo. Qualsiasi attività in questa area è a rischio. Il polmone verde in via della Roggia, Vignè e Senofonte (circa 20 ettari) dovrebbe essere unito al Bosco. Invece si vuole togliere i due ponti (via Vignè e Senofonte) e rendere la zona residenziale e produttiva.
È assurdo, ma il nuovo progetto prevede proprio questo. Qui è prevista l’uscita per Meda e gli scavi libereranno gli elevati tassi di diossina».
BACCHETTA Paolo Conte, responsabile di Insieme in rete per uno
sviluppo sostenibile: «Si parla tanto di spending review, ebbene
risparmiamo tagliando il piano di Pedemontana che non piace a nessuno e
crea solo disagi. Voglio vedere quanto denaro sarà speso per la bonifica
delle aree inquinate. Tutta la Milano-Meda è a rischio, una volta
sollevata la terra di 50 centimetri la diossina entrerà nell’aria. Siamo
fra le zone più urbanizzate d’Italia eppure le poche aree verdi
diventeranno fonte di guadagno per costruire. Nessuno pensa alla
vivibilità e alla salute delle persone. Trovo questa scelta
inaccettabile». Gianni Del Pero del Wwf è allarmato: «La situazione oggi
è molto preoccupante visto lo stato di avanzamento dei contratti per
l’avvio dell’opera B2».
«L’ATTUALE progetto definitivo ancora non ottempera alle vincolanti
prescrizioni del Cipe. I pericoli sono sottovalutati». Natalina
Pontiggia, che fa parte del comitato No Cives, spiega che è anche stato
fatto regolare ricorso al Tar. «Stiamo battendo su tutti i chiodi. Noi
vogliamo il primo progetto: quello che prevedeva l’interramento
dell’autostrada che non avrebbe così toccato il Bosco delle Querce».
Gerardo Sironi è un proprietario di parte del terreno in questione
(30mila metri quadri): lui e la sorella sono gli unici che hanno detto
no all’offerta di venderlo a 4 euro al metro. «È un progetto di
devastazione per l’ambiente. Amo la mia terra e, come mio padre e mio
nonno, ho lottato per non distruggerla».
«L’opera rischia di distruggere il Bosco delle Querce»
IERI MATTINA in via Senofonte, sul ponte che da Baruccana di Seveso si immette al Bosco delle Querce, tutte le associazioni ambientali della zona hanno innalzato un grido verso Regione, società Pedemontana e Comune: «No all’autostrada Pedemontana che passerà sui confini e all’interno del Bosco delle Querce, violando un simbolo mondiale del risarcimento umano al danno ambientale».
IERI MATTINA in via Senofonte, sul ponte che da Baruccana di Seveso si immette al Bosco delle Querce, tutte le associazioni ambientali della zona hanno innalzato un grido verso Regione, società Pedemontana e Comune: «No all’autostrada Pedemontana che passerà sui confini e all’interno del Bosco delle Querce, violando un simbolo mondiale del risarcimento umano al danno ambientale».
Insieme in rete per uno
sviluppo sostenibile, Circolo Legambiente Laura Conti di Seveso,
Sinistra Ambiente di Meda e le associazioni che aderiscono ad «Abbracciare il
Bosco delle Querce», 36 anni dopo l’incidente della diossina. Fra poco
più di un mese proprio a Seveso e Meda si apriranno i cantieri per la
costruzione dell’autostrada. «La Pedemontana passerà sui confini e
all’interno del Bosco delle Querce - spiega Gemma Beretta, presidente di
Legambiente Seveso -, violando un simbolo mondiale del risarcimento
umano al danno ambientale. Strade, svincoli e raccordi invaderanno
proprio l’area più danneggiata per la presenza di diossina nel terreno,
mettendo a rischio di nuovo la salute dei cittadini.
Quest’area dovrebbe
essere inclusa e tutelata nei confini del Bosco. Ma le istituzioni
italiane vanno nella direzione opposta: dove ci dovrebbe essere tutela e
verde pubblico, sorgeranno strade e capannoni».
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Sotto: gli AT (Ambiti di Trasformazione) ove la Giunta DONATI di Seveso prevede di EDIFICARE.
ULTERIORE CEMENTO che spazzerebbe via l'area VERDE di Via della Roggia, zona di NATURALE ESPANSIONE del BOSCO delle QUERCE, con IL RISCHIO di movimentare terreno ANCORA CONTAMINATO da DIOSSINA (l'area è la ex zona B, mai bonificata).
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