Due degli aderenti al gruppo di Sinistra e Ambiente hanno deciso di candidarsi in occasione delle elezioni regionali e nazionali del 4 marzo 2018.
Si tratta di Alberto Colombo candidato alle regionali per Liberi e Uguali e di Anna Caioli candidata alle regionali per Sinistra per la Lombardia e alle politiche per Potere al Popolo.
Abbiamo raccolto da entrambi due scritti sulle loro motivazioni.
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Ho accettato la candidatura offertami da LIBERI E UGUALI . Sono nella lista della circoscrizione provinciale di MB che ha 8 candidati.
E' una lista composta da donne e uomini espressione diretta del territorio di Monza e Brianza ove siamo tutti conosciuti per l'attività svolta su molteplici temi e argomenti.
Ho fatto questa scelta con cautela e anche con una dose di timore perchè non è nel mio DNA lasciarsi andare ad artificiali e facili ottimismi, ostentando certezze tipiche di chi cerca di ritagliarsi addosso un immagine funzionale alla scadenza elettorale dove spesso si sprecano dichiarazioni e promesse insensate e "alla bisogna".
So benissimo che da tempo la Sinistra sta vivendo tempi difficili e travagliati con lacerazioni che ne minano la credibilità.
In questi anni ultimi la politica ha subito la degenerazione dell'individualismo e di partiti che si sono ridotti a mera "proprietà" di singoli o di ristrette cerchie e nei casi peggiori, a comitati d'affari.
In questi anni ultimi la politica ha subito la degenerazione dell'individualismo e di partiti che si sono ridotti a mera "proprietà" di singoli o di ristrette cerchie e nei casi peggiori, a comitati d'affari.
Penso sia ormai ora per cercare di costruire qualcosa che rifugga da tutto ciò, che possa durare e che abbia gambe e testa per camminare in autonomia senza farsi intrappolare dai soliti triti e ritriti appelli al "voto utile" da parte di chi, esteriormente e artificiosamente, si dice di sinistra ma nei fatti fa e ha fatto politiche di destra.
Ho sempre pensato che una Sinistra degna di questo nome, debba avere tra i suoi principi fondanti il lavoro e che robusti diritti per i lavoratori siano garanzia di dignità per non finire nelle spirali del ricatto e della totale precarietà.
Tra i valori, il diritto universale alla salute non può restare una mera enunciazione e conseguentemente i tentativi di privatizzare pezzi di sanità pubblica, vanno fermati. Proprio nella sanità, Regione Lombardia è campione sia di indagini per malversazioni sia per politiche che vogliono spingere ulteriormente sulla privatizzazione. Bisogna cambiare registro.
Anche sull'accoglienza verso i fenomeni migratori bisogna essere chiari e decisi nel contrastare e sconfiggere le mistificazioni degli imprenditori della paura, propinatori di razzismo e discriminazione. Per questo va dato supporto e promozione alle attività di vera accoglienza.
La tutela dell'ambiente e la salvaguardia del territorio devono essere parte dell'agire politico perchè serve fermare gli enormi sprechi e la devastazione causata in Lombardia dal proliferare di infrastrutture autostradali (Pedemontana in primis) così come serve bloccare il consumo di suolo che continua ad erodere spazi liberi nonostante esistano aree dismesse, strutture ed edifici vuoti.
Serve dunque avere il coraggio di cambiare con scelte differenti rispetto al solito mantra dello sviluppo ad ogni costo attuato a colpi di cemento e asfalto.
Serve portare questo agire e questi contenuti all'interno dei livelli Istituzionali che hanno potere decisionale.
ALBERTO ANGELO COLOMBO
candidato alle Elezioni Regionali (scheda verde) con LIBERI e UGUALI candidato Presidente ONORIO ROSATI
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Siamo ad una nuova tornata
elettorale e, quando i compagni di Rifondazione Comunista hanno chiesto la mia
disponibilità a candidarmi con le liste di POTERE AL POPOLO e SINISTRA PER LA LOMBARDIA, ho scelto di farlo convintamente.
Le persone che mi conoscono,
credo molte fra quelle che mi stanno leggendo, certo coglieranno l’aspetto
centrale di questa mia scelta. Parlo della coerenza che in questi anni mi ha
contraddistinta come cittadina impegnata sulla scena politica, come iscritta e
attivista ANPI, femminista, insegnante e anche rappresentante sindacale Flc/Cgil dei miei
colleghi.
Ho seguito con interesse il
dibattito avviato dai giovani del centro sociale “Je so’ pazzo” di Napoli, un
dibattito vivace, propositivo, creativo. Sono partiti dal considerare le loro
condizioni fatte di incertezza a 360 gradi, hanno saputo leggerle in modo
intelligente, allargandole alla società circostante che ha altre ed ulteriori insicurezze.
Così è nato il confronto con la gente, con tutti quelli che vivono l’attuale
situazione di disagio generalizzato, con gli intellettuali democratici e anche
con le forze politiche da sempre impegnate su questo fronte.
Le idee sono state tradotte in proposte,
c’è stata convergenza e io ho condiviso con entusiasmo la scelta del mio partito
di aderire a POTERE AL POPOLO, l’unica forza politica con un programma
elaborato da migliaia di persone in quattro settimane di scrittura collettiva.
Ciò è potuto succedere perché
siamo partiti dal basso e abbiamo ASCOLTATO centinaia di proposte: quello che
non fanno i media nei nostri confronti in questo periodo di campagna
elettorale. Ne siete tutti testimoni, siamo puntualmente oscurati e censurati.
Perché accade questo? A mio
parere perché ciò in cui crediamo fa paura, se inizia a diventare patrimonio di
“troppi”, se comincia a guadagnare più consensi del dovuto, se fa ragionare le
persone.
Fa paura alla destra che si fonda
sullo sfruttamento e la xenofobia, ma fa paura anche al PD che, come emerge da
tutte le analisi condotte anche da Rifondazione Comunista, non è certo il
partito cui affidare progetti per il nostro futuro.
Io ho sempre orientato la mia
militanza in base a dei principi, quelli che possano condurre a valide
soluzioni dei conflitti sociali e, nel programma di POTERE al POPOLO, sono
chiaramente elencati: giustizia sociale, uguaglianza, cooperazione e
solidarietà.
E antifascismo attivo che, dopo
il gesto di terrorismo fascista compiuto a Macerata, rivendico con la solita
convinzione, condividendo la posizione di POTERE AL POPOLO, infatti sabato 10
febbraio noi saremo a Macerata perché dimostrare per i
diritti, la convivenza civile, la democrazia e difendere la Costituzione è un
impegno che non possiamo rimandare.
Sono queste, a mio parere, le
basi da cui partire per procedere lungo un percorso condiviso e questo ci
qualifica, perché noi non siamo “contro”, ma siamo quella minoranza che in
Parlamento può dare voce a chi per ora non ce l’ha. La minoranza che i
sostenitori del “voto utile” stanno contrastando, ma che, con la sua presenza,
garantisce il confronto democratico.
Per questo ho accettato le
candidature.
ANNA CAIOLI
ANNA CAIOLI
Senato - capolista al plurinominale - collegio
Lombardia 5
Lista SINISTRA PER LA LOMBARDIA –
Massimo Gatti Presidente - elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale
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