La Conferenza dei Servizi del 28-2-017 ha valutato i documenti presentati dalla Soc. Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) e il coordinamento ambientalista INSIEME IN RETE, come nel suo stile, ha voluto meglio comprendere le decisioni lì prese sull'annosa criticità della presenza di Diossina TCDD lungo il progettato percorso dell'autostrada nella tratta B2 e inizio C.
Abbiamo pertanto letto con attenzione il verbale dell'incontro del 28 febbraio.
Alla Conferenza dei Servizi erano presenti fisicamente o hanno detto la loro per mezzo di relazioni protocollate, la soc. Autostrada Pedemontana Lombarda (APL), Regione Lombardia, la Provincia di MB, ARPA, l'ATS Brianza (ex ASL), il Parco Reg del Bosco delle Querce, i Comuni di Seveso, Barlassina, Cesano Maderno, Bovisio Masciago, Desio (che si muovono in coordinamento), il Comune di Meda (che invece continua a muoversi autonomamente, separato dagli altri).
Dettagliati gli scritti depositati e discussi nella riunione e cioè il parere tecnico della Provincia di MB, le prescrizioni di ARPA e dell'ATS e le note inoltrate dai 5 Comuni (Barlassina, Seveso, Cesano Maderno, Bovisio Masciago e Desio).
Ancora una volta Meda ha invece scelto di formulare una generica dichiarazione in cui esprime "parere favorevole all'approvazione del progetto presentato".
Poco chiaro a quale "progetto" si riferisca visto e considerato che ancora nessun "progetto" è sul tavolo ma si tratta di documenti conseguenti alla Caratterizzazione.
Poco chiaro a quale "progetto" si riferisca visto e considerato che ancora nessun "progetto" è sul tavolo ma si tratta di documenti conseguenti alla Caratterizzazione.
Meda ha ancora una volta deciso di non entrare nel merito dell'argomento in valutazione esplicitando solo una accettazione passiva di qualsivoglia atto (vedi ultima pagina del verbale).
Lo sappiamo da tempo: Caimi è ormai l'unico sindaco a non avere dubbi sulla necessità di quest'inutile autostrada.
La Prov. di MB ha chiesto all'ente procedente la conferma della Perimetrazione dei siti contaminati, la specifica destinazione d'uso delle aree coinvolte nel procedimento di bonifica, una cartografia di dettaglio, le quote esatte di scavo con i corrispondenti obiettivi di bonifica.
Ha specificato che nei poligoni interessati alle attività di scavo qualsiasi intervento dovrà essere subordinato alla conclusione positiva della bonifica.
ARPA ha evidenziato che l'estensione dei poligoni contaminati sarebbe da individuare non solo per i confini geografici dell'area di proprietà o di intervento per realizzare l'autostrada.
Sempre ARPA ha rimarcato che la perimetrazione che individua le superfici con presenza di sorgente di contaminazione, dovrà tener conto anche delle superfici necessarie per realizzare la bonifica quali aree di stoccaggio, piste di transito, aree tecniche.
Ogni areale sarà considerato sito a se stante e ogni operazione di movimentazione dei materiali derivanti dalle operazioni di bonifica verso l'esterno di codesti areali dovrà essere assoggetata alle norme vigenti.
Per le aree dove è stata esclusa la condizione di esposizione diretta al tossico, questa condizione è essenziale e pertanto questo aspetto verrà verificato nelle fasi procedimentali successiva su cui ARPA si riserva di proporre eventuali correttivi.
Per i 7 areali sottoposti ad analisi del rischio eventuali variazioni significative rispetto ai presupposti iniziali, comporteranno nuova elaborazione dell'Analisi del Rischio (AdR).
Anche l'Agenzia Tutela Salute (ATS) ha formulato osservazioni per gli aspetti sanitari chiedendo l'estensione dell'Analisi del Rischio anche per le aree dove è previsto lo scotico di 20 cm o in alternativa l'incremento del materiale di copertura per evitare il contatto diretto con il contaminante.
L'ATS ha chiesto inoltre l'applicazione di parametri più reali per il rischio d'inalazione ed evidenziato che per la "fossa di stoccaggio animali abbattuti" posta sotto il tracciato autostradale, non risultano prodotte attività d'indagine specifica.
Anche i Comuni di Barlassina, Seveso, Cesano Maderno, Bovisio Masciago e Desio hanno prodotto un parere che chiede quanto prima di avere documentazione relativa al Progetto Esecutivo per poter giudicare la congruenza del Modello Concettuale di Sito e dell'Analisi del Rischio elaborati da APL.
I 5 Comuni sottolineano poi che prima d'attivare qualsivoglia cantiere, la procedura di bonifica per la rimozione dei terreni contaminati e la certificazione del raggiungimento degli obiettivi dovrà precedere i lavori e non essere contestuale agli stessi.
La Conferenza dei Servizi ha espresso un giudizio favorevole circa la metodologia e l'approccio degli elaborati presentati da APL facendo altresì propri tutti i pareri e le valutazioni espresse dagli Enti presenti.
Richiesta quindi di cartografia di dettaglio delle aree o comparti risultati potenzialmente contaminate e della disponibilità del progetto esecutivo per desumere la bontà e la correttezza della documentazione prodotta da APL.
Richiesta quindi di cartografia di dettaglio delle aree o comparti risultati potenzialmente contaminate e della disponibilità del progetto esecutivo per desumere la bontà e la correttezza della documentazione prodotta da APL.
L'identificazione esatta delle zone oggetto di intervento di bonifica dovrà essere definita tenendo presente il progetto esecutivo comprensivo delle aree tecniche.
La Conferenza dei Servizi a ribadito che prima di iniziare i lavori dell'autostrada sarà necessario attuare la bonifica e disporre della certificazione ufficiale di avvenuta bonifica.
Chiesta anche una valutazione e documentazione di dettaglio per dare rispondenza alle osservazioni dell'ATS e della Provincia di MB.
La perimetrazione delle aree contaminate dovrà essere formalizzata a mezzo provvedimento della Giunta Regionale.
Insomma, l'iter sta proseguendo, e come coordinamento ambientalista, continueremo a monitorarlo con attenzione.
INSIEME IN RETE continua a ritenere questa fase molto delicata.
L'esecuzione d'una bonifica complicata che comporta rischi non trascurabili legati alla movimentazione del terreno contaminato con alti costi, rischi ambientali e sanitari eccessivi, è ulteriore motivo per indurre alla rinuncia del completamento di quest'inutile autostrada. Lasciare "riposare" la TCDD sotto il terreno, preservandoci dall'esposizione, è l'unica vera e risolutiva soluzione.
L'esecuzione d'una bonifica complicata che comporta rischi non trascurabili legati alla movimentazione del terreno contaminato con alti costi, rischi ambientali e sanitari eccessivi, è ulteriore motivo per indurre alla rinuncia del completamento di quest'inutile autostrada. Lasciare "riposare" la TCDD sotto il terreno, preservandoci dall'esposizione, è l'unica vera e risolutiva soluzione.
Sotto il Verbale della Conferenza dei Servizi del 28-2-2017
ConfServ28-2-017 Su MCS e ADR Pedem by Sinistra E Ambiente on Scribd
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