Escono le prime notizie relative ai dati della Caratterizzazione dei suoli contaminati da diossina TCDD che verranno interferiti dal tracciato dell'autostrada Pedemontana e, come era prevedibile, l'amministrazione di Meda continua a restare nella sua nicchia di compiacente passività, staccata rispetto alle azioni, alle valutazioni e alle comunicazioni dei Comuni di Cesano Maderno, Seveso, Barlassina, Desio e Bovisio Masciago.
Escono dunque due comunicati dai contenuti differenti uno collettivo siglato dai 5 Sindaci e uno, separato dagli altri, dell'amministrazione medese di Caimi che segna il suo isolamento costruito sull'unica ossessione che la pedemontana possa andare avanti comunque con l'auspicio unicamente di un tavolo tecnico di informazione e condivisione "nelle fasi di realizzazione dell'opera".
Un po' "poco" rispetto a quanto le analisi chimiche dellla Caratterizzazione hanno riscontrato.
Pare che il sindaco Caimi e la sua amministrazione ancora non si siano resi conto delle conseguenze di ciò che, probabilmente involontariamente, è stato anche scritto nel comunicato medese riprendendolo dal ben più corposo testo divulgato degli altri sindaci e cioè che "la contaminazione residua derivante dall'incidente Icmesa comprende
tutta l'area interessata dalla realizzazione della Pedemontana".
C'è scritto DI TUTTA l'area interessata dalla Pedemontana e cioè anche quella relativa a Meda.
C'è un altro passaggio dove appare evidente che Caimi e i suoi hanno poco compreso i contenuti dei report della Caratterizzazione e quanto gli altri Comuni invece dettagliano.
ARPA ha infatti chiesto nel suo rapporto di commento alle risultanze analitiche di APL, l'effettuazione di ulteriori approfondimenti consistenti in altre analisi dei
campioni prelevati oppure nuovi sondaggi per una corretta definizione del modello
concettuale della contaminazione.
Non una cosa da poco. Significa che potrebbero esserci altri superamenti oltre a quelli già certificati pari a un 40% di analisi oltre i limiti di legge sia in zona A che in B e R, che si vanno oltretutto a sommare ai superamenti del 2008.
Questo definisce una contaminazione da diossina TCDD diffusa su tutte le aree intersecate dall'autostrada.
Dinanzi ad una simile e grave situazione risulta pertanto a dir poco stupefacente il finale del comunicato dell'amministrazione medese che nelle sue contorsioni bizantine evidenzia ancora una "granitica volontà" affinchè la pedemontana sia comunque realizzata.
Del resto, come gruppi ambientalisti e come Insieme in Rete ricordiamo ancora bene le strampalate affermazioni del sindaco di Meda quando si smarcò dagli altri 5 comuni non condividendo la scelta da loro fatta nell'avvalersi del supporto tecnico del geologo Gianni Del Pero. (vedi MEDA: LE POLEMICHE PRETESTUOSE DEL SINDACO CAIMI)
Così come indimenticabile fu, nel corso di un'assemblea di Insieme in Rete a Meda nel 2014 il suo polemizzare contro di noi proprio sulla validità dei dati del 2008 che, a suo dire, potevano ingenerare allarmismo (vedi IL 16-04-014 A MEDA, CON INSIEME IN RETE, S'E' DISCUSSO DI PEDEMONTANA).
Anche sul Piano di Caratterizzazione, il contributo da parte del Sindaco Caimi è stato nullo, l'amministrazione medese non ha mai avanzato proposte integrative e migliorative, contrariamente agli altri 5 comuni che hanno invece raccolto anche le istanze dei gruppi ambientalisti portandole al tavolo di discussione. (vedi PEDEMONTANA, DIOSSINA TCDD e PIANO DI CARATTERIZZAZIONE).
Insomma, l'isolamento di Meda è frutto delle scelte di un sindaco che con la sua giunta e maggioranza ha sempre mostrato la sua cieca volontà di voler vedere realizzata l'autostrada pedemontana.
Una volontà ormai completamente avulsa dalla realtà.
A breve, non mancheremo di dire la nostra come coordinamento ambientalista INSIEME IN RETE sui risultati della caratterizzazione.
Sotto, il comunicato unitario dei 5 Comuni (Cesano Maderno, seveso, Barlassina, Desio e Bovisio Masciago) con a seguire quello isolato dell'amministrazione Caimi di Meda.
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