Un gruppo di Senatori della Repubblica (Lucrezia
Ricchiuti -Partito Democratico, Laura Puppato -Partito Democratico,
Loredana De Petris -Sinistra Ecologia Libertà e Bruno Marton -Movimento 5
Stelle) ha presentato un'interrogazione parlamentare sulla
questione Pedemontana, Diossina, Prescrizioni Cipe e sondaggi ambientali
supplementari.
Un'interrogazione che serve a portare le criticità ambientali generate dalla realizzazione dell'inutile infrastruttura autostradale anche in sede Parlamentare.
Un'interrogazione basata anche sul gran numero di informazioni che da tempo, INSIEME IN RETE fa circolare, condividendole sui blog, nei momenti pubblici, negli incontri istituzionali.
Stiamo lavorando per qualcosa di simile da far presentare anche in sede di Consiglio Regionale.
Cercheremo di tenervi aggiornati in merito alle risposte che arriveranno dai Ministeri competenti.
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Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00303 Atto n. 4-00303
Pubblicato il 4 giugno 2013, nella seduta n. 33
PRESENTATORI:
RICCHIUTI ,
PUPPATO ,
DE PETRIS ,
MARTON -
Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e della salute.
Premesso che:
sabato
10 luglio 1976, alle ore 12:37, dallo stabilimento Icmesa di Seveso
(Monza e Brianza), uscì una nube altamente tossica, composta da
tetraclorodibenzo-p-diossina "TCDD", che contaminò il comune di Seveso
con 54 per cento del proprio territorio inquinato, Cesano Maderno il 52
per cento, Meda il 20 per cento e Desio il 18 per cento, e costringendo
la popolazione dei territori interessati al domicilio coatto in altri
luoghi; l'emissione atmosferica provocò l'inquinamento di un'area di
1.810 ettari;
tenendo conto della distribuzione dei danni e
della presunta direzione della nube tossica si stilò, in base ai
risultati dell'attività analitica svolta nei mesi successivi
all'incidente, una prima mappa di contaminazione;
l'area colpita venne divisa in tre zone, A, B, R, a contaminazione del suolo decrescente;
negli
anni successivi al disastro si susseguirono interventi di bonifica e
studi epidemiologici sulla popolazione residente, nonché studi di
valutazione dei rischi per la stessa popolazione;
nel 2003 un
gruppo di lavoro costituito, tra gli altri, da fondazione Lombardia per
l'ambiente e dai rappresentanti dei Comuni di Seveso, Meda, Cesano
Maderno e Desio concludeva un lungo lavoro con la presentazione del
rapporto "Analisi di rischio relativa alla presenza di diossina residua
nella zona B di Seveso". Tale studio confermava la presenza di diossina
nei territori, evidenziando una concentrazione (10 volte oltre il valore
di legge) di diossine nel suolo in zona B e giungeva alla conclusione
che sarebbe stato necessario valutare anche un'altra tipologia di
diossine (quelle dei policlorobifenili dioxin-like) ai fini di una
corretta valutazione delle esposizioni. Un monitoraggio così effettuato
avrebbe reso con maggiore precisione la realtà dei valori d'inquinamento
e di esposizione umana alle diossine in tutte le aree di differente
perimetrazione all'interno dei comuni oggetto dell'indagine;
delle risultanze di tale ricerca non vi è traccia nei documenti pianificatori che si sono succeduti dal 2003 ad oggi;
i
comuni di Seveso, Meda, Desio, Cesano Maderno sono interessati dal
progetto del sistema viabilistico pedemontano lombardo per la
costruzione di una nuova autostrada di 67 chilometri, che collegherà le
province di Bergamo, Monza e Brianza, Milano, Como e Varese e, tramite
il completamento del sistema tangenziale di Varese nord, si congiungerà
con il valico svizzero del Gaggiolo;
il tracciato prevede
inoltre successivi sbancamenti di terreni adiacenti la zona bonificata o
in aree che recenti indagini hanno classificato ancora contaminate e
non ancora bonificate;
la società Pedemontana ha svolto tra
aprile e giugno 2008 un piano di indagini preliminari sull'area ex
Icmesa a seguito delle prescrizioni del Cipe sul progetto preliminare.
Il piano di indagini preliminari è stato approvato dagli enti competenti
(Regione, Provincia di Milano e Azienda regionale per la protezione
dell'ambiente) in data 11 febbraio 2008; l'Arpa ha proceduto alla
validazione dei risultati mediante analisi di campioni a scelta tra
quelli individuati nel piano presso i propri laboratori. Il piano non
risulta aver coinvolto il territorio di Desio, nonostante lo stesso sia
ampiamente interessato dalla presenza di diossine;
la campagna
d'indagini, svolta dalla ditta Lab analysis Srl di Casanova Lonati
(Pavia) ha riscontrato 52 campioni su 127 con valori di concentrazioni
di diossine (PCDD+PCDF e 2,3,7,8-TCDD) superiori al limite per siti ad
uso verde pubblico e privato. Di questi, 10 superano il limite per siti
ad uso commerciale ed industriale. Per tale ragione fu deciso di
approfondire le indagini svolte nell'intorno dei superamenti
individuati, al fine di circoscrivere realmente le zone interessate dal
superamento della soglia;
il piano di indagini integrative
sull'area influenzata dall'incidente Icmesa è stato redatto nell'agosto
2008 ed è stato approvato dagli enti competenti in data 10 settembre
2008. Le indagini sono state eseguite nell'ottobre 2008; anche tali
risultati sono stati validati da Arpa e confermano la presenza di
diossine e la loro concentrazione che in diversi casi ha superato il
limite per le zone a verde e/o il limite industriale soprattutto in
corrispondenza dello strato superficiale (0-15 centimetri);
con
l'approvazione del progetto definitivo, avvenuta durante la seduta del 6
novembre 2009, con delibera n. 97 del 2009 pubblicata sul supplemento
ordinario n. 34 alla Gazzetta Ufficiale n. 40 in data 18 febbraio 2010,
il Cipe ha impartito nuove prescrizioni da ottemperare durante la
progettazione esecutiva e la fase di realizzazione;
tale
delibera prevede alcune prescrizioni obbligatorie che interessano
diverse aree contaminate da diossina e il terreno del "Bosco delle
Querce", tra cui la prescrizione n. 3 che recita testualmente: "Tratta
B2 - in corrispondenza dell'interferenza del tracciato con le aree
influenzate dall'incidente Icmesa dei comuni di Seveso, Meda, Cesano
Moderno e Bovisio Masciago dovranno essere realizzate ulteriori indagini
dettagliate sui terreni interessati da contaminazione da diossina,
poiché nel corso delle indagini preliminari per la verifica della
concentrazione residua sono stati riscontrati superamenti dei valori
limite per questo parametro, ai fini della gestione secondo l'articolo 5
del decreto ministeriale 3 agosto 2005";
le stesse aree sono interessate anche da altre prescrizioni: n. 11, n. 154, n. 156 e n. 208;
è
in corso la progettazione esecutiva e, prima della sua conclusione,
devono essere esperite le indagini di cui alle prescrizioni.
Ad oggi non si ha alcuna notizia in merito alle
risultanze di tali studi e si registra una crescente difficoltà nelle
relazioni tra gli enti e la concessionaria;
il Comune di Desio,
il cui suolo è interessato per larga parte dalla presenze di diossine e
che, inspiegabilmente, non è stato incluso tra i comuni destinatari
delle prescrizioni, ha fatto ufficiale richiesta (con lettera al Cipe)
di estensione delle indagini anche al proprio territorio comunale,
si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo intendano:
- verificare l'opportunità di una revisione del progetto
dell'autostrada Pedemontana lombarda al fine di evitare il passaggio
nelle aree in cui si concentra la presenza di diossine;
- provvedere alle necessarie tutele di salute pubblica ed
ambientale in caso di sbancamenti di aree inquinate da diossina non
bonificate;
- assecondare la richiesta del Comune di Desio affinché si provveda
ad estendere anche al suo territorio il piano di indagini di cui alla
prescrizione n. 3;
- richiedere alla società concessionaria, prima che vengano aperti i
cantieri dell'autostrada Pedemontana nelle tratte B e C, uno studio di
analisi e valutazione dei rischi alla cui redazione partecipino enti ed
istituzioni terze e tecnici indicati dalle amministrazioni locali.
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AGGIORNAMENTO:
Alla CAMERA, alcuni Deputati del Movimento 5 Stelle, (Busto, De Rosa, Tripiedi) hanno presentato un'interrogazione durante il Question Time sempre sullo stesso tema.
Ecco la risposta del sottosegretario Cirillo:
Come si evince, a tutt'ora, l'ARPA non è stata minimamente coinvolta in ANALISI CHIMICO/AMBIENTALI di ricerca della TCDD (Diossina di Seveso) di caratterizzazione del suolo ove passerà l'autostrada Pedemontana che si afferma era necessaria nelle "effettive aree
interessate dal progetto esecutivo".
Così come si afferma essere necessarie "opere di bonifica" dopo avere
prodotto "ulteriori approfondimenti ambientali per definire le aree interessate
dalla contaminazione di diossine allo scopo di definire le modalità di
intervento: scavo e smaltimento dei terreni contaminati".
Quanto sopra avrà pure un costo, con conseguente modifica del piano
finanziario, se non dello sviluppo dello stesso progetto esecutivo che ne dovrà
tenere conto.
Pare proprio che le attenzioni richieste da Insieme in Rete siano state
accettate e ribadite (dai Comuni, dai Consiglieri Provinciali, dai Senatori
interroganti e dalla risposta all'interrogazione). Pare, invece, che chi sta
progettando e gestendo Pedemontana non ne abbia tenuto conto.
Conseguentemente il progetto di Pedemontana, quantomeno per la tratta B2,
non potrà/dovrà essere attuato così com'è viste le omissioni progettuali e di
tutela ambientale.
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Da Il Giornale di Seregno del 11/06/013 |
Seveso - Pedomontana e diossina.
I Comuni chiedono più controlli sui terreni contaminati
di Sonia Ronconi da il Giorno
L’ODISSEA della Pedemontana e della bonifica del territorio colpito
dalla diossina arriva al Senato. Un gruppo di parlamentari (Lucrezia
Ricchiuti e Laura Puppato (Pd); Loredana De Petris di Sel e Bruno Marton
del Movimento 5 Stelle) ha presentato una interrogazione sulle
questioni Pedemontana, diossina, Prescrizioni Cipe e sondaggi ambientali
supplementari. Sono state evidenziate le criticità anche in seguito
all’opera di sensibilizzazione compiuta da «Insieme in rete per uno
sviluppo sostenibile». Viene richiesto se l’intenzione è di bonificare
tutto il territorio, includendo anche il Comune di Desio, o se invece si
preferisce modificare il tracciato dell’autostrada. I risultati delle
indagini sono stati convalidati da Arpa e confermano la presenza di
diossina: una concentrazione che in diversi casi ha superato il limite
per le zone verdi o il limite industriale soprattutto in corrispondenza
dello strato superficiale (0-15 centimetri). Con l’approvazione del
progetto definitivo, pubblicata il 18 febbraio 2010, il Cipe ha
impartito nuove prescrizioni da ottemperare durante la progettazione
esecutiva e la fase di realizzazione; tale delibera prevede alcune
prescrizioni che interessano diverse aree contaminate da diossina e il
terreno del «Bosco delle Querce». In particolare la prescrizione numero 3
recita testualmente: «In corrispondenza dell’interferenza del tracciato
con le aree influenzate dall’incidente Icmesa dei Comuni di Seveso,
Meda, Cesano Moderno e Bovisio Masciago dovranno essere realizzate
ulteriori indagini dettagliate sui terreni interessati da contaminazione
da diossina, poiché nel corso delle indagini preliminari sono stati
riscontrati superamenti dei valori limite». Ad oggi non si ha alcuna
notizia in merito alle risultanze di tali studi e si registra una
crescente difficoltà nelle relazioni tra gli enti e la concessionaria.
IL COMUNE di Desio, il cui suolo è interessato per larga parte dalla
presenze di diossine, ha fatto ufficiale richiesta (con lettera al Cipe)
di estensione delle indagini anche al proprio territorio. In pratica si
chiede di verificare l’opportunità di una revisione del progetto
dell’autostrada Pedemontana al fine di evitare il passaggio nelle aree
in cui si concentra la presenza di diossina e provvedere prima che
vengano aperti i cantieri nelle tratte B e C uno studio di analisi e
valutazione dei rischi alla cui redazione partecipino gli enti
coinvolti.