Dopo il pronunciamento del Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia che ha espresso il suo parere sull'autostrada Pedemontana ritenendola un'opera INUTILE, sulla stampa, è stato un fiorire di nervose dichiarazioni da parte di chi, ostinatamente, l'autostrada pedemontana, continua a volerla.
Localmente, a questo coro, s'è aggiunto il Sindaco di Meda Caimi (vedi articolo de Il Cittadino) con una replica priva di valide argomentazioni basata solo sul mantra dell' utilità dell'autostrada pedemontana in quanto risposta all'economia.
Tralasciamo poi i suoi commenti di "giudizio" sulla figura di Pisapia, poco consoni rispetto alla funzione di Sindaco che ricopre.
Localmente, a questo coro, s'è aggiunto il Sindaco di Meda Caimi (vedi articolo de Il Cittadino) con una replica priva di valide argomentazioni basata solo sul mantra dell' utilità dell'autostrada pedemontana in quanto risposta all'economia.
Tralasciamo poi i suoi commenti di "giudizio" sulla figura di Pisapia, poco consoni rispetto alla funzione di Sindaco che ricopre.
Evidentemente, ciò che Pisapia ha detto, ha infastidito molti, sia per il peso della sua carica istituzionale sia per il ruolo che il Comune di Milano ha sulla partita infrastrutture collegate ad EXPO.
Il coordinamento ambientalista INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE, di cui Sinistra e Ambiente è parte, ha ritenuto di dare alla stampa un comunicato sulla necessità di FARE CHIAREZZA e di dire la verità rispetto all'infrastruttura.
Lo riportiamo sotto.
PEDEMONTANA, E' ORA DI DIRE LA
VERITA'
Dai microfoni di Radio
Popolare, mercoledì 30/04/2014, il Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ha
lanciato un messaggio inequivocabile, “Pedemontana è
un’opera inutile” e si è pronunciato a favore di una scelta intelligente,
fermare l’opera lì dove è arrivata. Pisapia, che parla da amministratore
attento in primo luogo ai bisogni della comunità locale, fa questa affermazione
dopo aver ammesso di aver dovuto sospendere i lavori per la realizzazione di
nuove fermate della metropolitana 4 e 5, nell’interesse della città e in vista
dell’evento EXPO 2015. Le cose avrebbero potuto andare in modo diverso, ma
meglio ammettere la verità: non ce l’abbiamo fatta, fermiamoci e lavoriamo con
quello che c’è.
L’affermazione
del Sindaco di Milano ha scatenato una sassaiola: ha inveito contro di lui il
Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, il Ministro Lupi, il
segretario regionale del PD Alfieri, ha di nuovo fatto sentire la sua voce
Raffaele Cattaneo, attuale presidente del Consiglio Regionale e ha parlato
anche Marzio Agnoloni, amministratore delegato di Pedemontana.
Per non
farsi mancare niente il 3/05/2014 sulle pagine de Il Cittadino anche il Sindaco
di Meda si è unito al coro, proclamando che
Pedemontana è un'opera essenziale per la Lombardia e per l'EXPO e deve
essere terminata. Perché anche il Sindaco di Meda si sente in dovere di
intervenire e in questo modo? Viene il sospetto che il suo intento sia quello
di dare supporto a chi, a mezzo delle “grandi opere”, ha ridotto il paese a un
deserto di asfalto e di cemento. Non è questo che chiediamo ai nostri
amministratori.
Ai nostri
amministratori chiediamo il coraggio di dire la verità, anche se è difficile.
Difficile
ammettere davanti ai cittadini che è stato fatto un errore, che la
programmazione economico-finanziaria non ha tenuto conto dei dati di realtà e
che, a metà strada, si scopre che non sarà possibile compiere quello che si era
promesso.
Difficile
dire che la Pedemontana oltre ai danni già fatti sulla tratta A (Bosco della
Moronera sventrato), comprometterà nella B1 il Bosco del Battù e le aree
agricole coltivate di Lentate e Cermenate e riverserà altro traffico veicolare
sulla ex SS35.
Ma è l’unica
cosa che i cittadini e le cittadine chiedono oggi: la verità.
E’ il
momento di uscire dalla dicotomia “Pedemontana sì” o “Pedemontana no”: non è
più questo il punto.
Il punto è
constatare con realismo e umiltà lo stato in cui si trova l’opera, i danni che
sono stati fatti e l’impossibilità di procedere secondo il piano previsto
inizialmente. Così come ha proposto sensatamente il Sindaco di Milano alla sua
città, così come stanno proponendo alcuni Sindaci della nostra provincia, tra
cui Seveso e Desio e i loro consigli comunali.
Per congiungere
Lomazzo a Lentate quello che Pedemontana prospetta è una striscia d’asfalto,
priva di opere accessorie e di connessione, e come per la tratta A, priva di
qualsivoglia compensazione ambientale. Tutto il resto verrà rimandato a dopo
l’Expo, ma nel frattempo si metteranno le premesse per aprire i cantieri nella
zona di Meda, Seveso, e Cesano Maderno dove insiste il problema diossina e
dove, pur essendo annunciato ormai a breve il progetto esecutivo, non è ancora
stata realizzata la caratterizzazione del suolo per verificare il livello di
contaminazione da TCDD, come chiesto dal CIPE e dalla mozione approvata dal Consiglio Regionale Lombardo.
Quale
sarebbe il vantaggio per le comunità locali? I venti minuti di risparmio
temporale da Malpensa ad Orio al Serio o il pedaggiamento di una strada
attualmente libera e l’aumento del tempo di percorrenza tra Lentate e Milano?
Basta con
questa falsificazioni, si rifletta e si fermi questa autostrada inutile.
Coordinamento
ambientalista INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE
L'articolo de Il Cittadino del 03-05-014 con le "nervose" reazioni alle dichiarazioni di Pisapia sull'inutilità della pedemontana |
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