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CRONACHE DA CHI SI IMPEGNA A CAMBIARE IL PAESE DEI CACHI E DEI PIDUISTI.
"Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente,
ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere,
se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?"
Antonio Gramsci-politico e filosofo (1891-1937)
OMAGGIO ALLA RESISTENZA.
Ciao Dario, Maestro, indimenticabile uomo, innovativo, mai banale e sempre in prima fila sulle questioni sociali e politiche.
Ora sei di nuovo con Franca e per sempre nei nostri cuori.

"In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta.
Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po' le teste.
Tutto il resto, la bellezza per la bellezza, non mi interessa."

(da Il mondo secondo Fo)

mercoledì 7 maggio 2014

INSIEME IN RETE: SULLA PEDEMONTANA E' ORA DI DIRE LA VERITA'


Dopo il pronunciamento del Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia che ha espresso il suo parere sull'autostrada Pedemontana ritenendola un'opera INUTILE, sulla stampa, è stato un fiorire di nervose dichiarazioni da parte di chi, ostinatamente, l'autostrada pedemontana, continua a volerla.
Localmente, a questo coro, s'è aggiunto il Sindaco di Meda Caimi (vedi articolo de Il Cittadino) con una replica priva di valide argomentazioni basata solo sul mantra dell' utilità dell'autostrada pedemontana in quanto risposta all'economia.
Tralasciamo poi i suoi  commenti di "giudizio" sulla figura di Pisapia, poco consoni rispetto alla funzione di Sindaco che ricopre.
Evidentemente, ciò che Pisapia ha detto, ha infastidito molti, sia per il peso della sua carica istituzionale sia per il ruolo che il Comune di Milano ha sulla partita infrastrutture collegate ad EXPO.

Il coordinamento ambientalista INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE, di cui Sinistra e Ambiente è parte, ha ritenuto di dare alla stampa un comunicato sulla necessità di FARE CHIAREZZA e di dire la verità rispetto all'infrastruttura.
Lo riportiamo sotto.




Meda/Seveso 06/05/014

PEDEMONTANA, E' ORA DI DIRE LA VERITA'

Dai microfoni di Radio Popolare, mercoledì 30/04/2014, il Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ha lanciato un messaggio inequivocabile, “Pedemontana è un’opera inutile” e si è pronunciato a favore di una scelta intelligente, fermare l’opera lì dove è arrivata. Pisapia, che parla da amministratore attento in primo luogo ai bisogni della comunità locale, fa questa affermazione dopo aver ammesso di aver dovuto sospendere i lavori per la realizzazione di nuove fermate della metropolitana 4 e 5, nell’interesse della città e in vista dell’evento EXPO 2015. Le cose avrebbero potuto andare in modo diverso, ma meglio ammettere la verità: non ce l’abbiamo fatta, fermiamoci e lavoriamo con quello che c’è.
L’affermazione del Sindaco di Milano ha scatenato una sassaiola: ha inveito contro di lui il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, il Ministro Lupi, il segretario regionale del PD Alfieri, ha di nuovo fatto sentire la sua voce Raffaele Cattaneo, attuale presidente del Consiglio Regionale e ha parlato anche Marzio Agnoloni, amministratore delegato di Pedemontana.
Per non farsi mancare niente il 3/05/2014 sulle pagine de Il Cittadino anche il Sindaco di Meda si è unito al coro, proclamando che  Pedemontana è un'opera essenziale per la Lombardia e per l'EXPO e deve essere terminata. Perché anche il Sindaco di Meda si sente in dovere di intervenire e in questo modo? Viene il sospetto che il suo intento sia quello di dare supporto a chi, a mezzo delle “grandi opere”, ha ridotto il paese a un deserto di asfalto e di cemento. Non è questo che chiediamo ai nostri amministratori.
Ai nostri amministratori chiediamo il coraggio di dire la verità, anche se è difficile.
Difficile ammettere davanti ai cittadini che è stato fatto un errore, che la programmazione economico-finanziaria non ha tenuto conto dei dati di realtà e che, a metà strada, si scopre che non sarà possibile compiere quello che si era promesso.
Difficile dire che la Pedemontana oltre ai danni già fatti sulla tratta A (Bosco della Moronera sventrato), comprometterà nella B1 il Bosco del Battù e le aree agricole coltivate di Lentate e Cermenate e riverserà altro traffico veicolare sulla ex SS35.
Ma è l’unica cosa che i cittadini e le cittadine chiedono oggi: la verità.
E’ il momento di uscire dalla dicotomia “Pedemontana sì” o “Pedemontana no”: non è più questo il punto.
Il punto è constatare con realismo e umiltà lo stato in cui si trova l’opera, i danni che sono stati fatti e l’impossibilità di procedere secondo il piano previsto inizialmente. Così come ha proposto sensatamente il Sindaco di Milano alla sua città, così come stanno proponendo alcuni Sindaci della nostra provincia, tra cui Seveso e Desio e i loro consigli comunali.
Per congiungere Lomazzo a Lentate quello che Pedemontana prospetta è una striscia d’asfalto, priva di opere accessorie e di connessione, e come per la tratta A, priva di qualsivoglia compensazione ambientale. Tutto il resto verrà rimandato a dopo l’Expo, ma nel frattempo si metteranno le premesse per aprire i cantieri nella zona di Meda, Seveso, e Cesano Maderno dove insiste il problema diossina e dove, pur essendo annunciato ormai a breve il progetto esecutivo, non è ancora stata realizzata la caratterizzazione del suolo per verificare il livello di contaminazione da TCDD, come chiesto dal CIPE e dalla mozione approvata dal  Consiglio Regionale Lombardo.
Quale sarebbe il vantaggio per le comunità locali? I venti minuti di risparmio temporale da Malpensa ad Orio al Serio o il pedaggiamento di una strada attualmente libera e l’aumento del tempo di percorrenza tra Lentate e Milano?
Basta con questa falsificazioni, si rifletta e si fermi questa autostrada inutile.

Coordinamento ambientalista INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE


L'articolo de Il Cittadino del 03-05-014 con le "nervose" reazioni alle dichiarazioni di Pisapia
sull'inutilità della pedemontana
L'articolo de Il Cittadino del 10-05-014 che riprende il comunicato di Insieme in Rete


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