Il comunicato di INSIEME IN RETE sull'iniziativa
Autostrada Pedemontana:
ambiente compromesso,
autostrada “a pezzi”, rischio diossina
Dopo
l’iniziativa di marzo a Lentate sul Seveso il coordinamento ambientalista
Insieme in Rete per uno Sviluppo Sostenibile organizza sul territorio investito
dal “problema” Pedemontana un secondo incontro pubblico, questa volta nella
città di Meda.
Enormi
sono i problemi aperti sulla realizzazione di questa autostrada.
In
primo luogo, a Meda, sarà importante affrontare nuovamente il tema diossina.
Infatti,
mentre l’autostrada si affaccia a Lentate sul Seveso, la società Pedemontana e
Regione Lombardia non hanno ancora dato alcuna garanzia sul fatto che verrà
ottemperata la prescrizione del CIPE n. 3 che obbliga alla caratterizzazione
delle aree che, a causa dell’incidente ICMESA del 1976 furono e sono tuttora
contaminate dalla diossina TCDD. Qual è il rischio reale?
Quali
sono le richieste e cosa farà Insieme in Rete ?
Nell’incontro
pubblico si parlerà di questo e di molto altro: della mancanza delle previste
compensazioni ambientali, della promessa Green way pure a rischio e del danno
ambientale prodotto non solo sulla Tratta A, pressoché ultimata, ma anche nella
Tratta B1 (da Lomazzo a Lentate sul Seveso).
La
Tratta B1 è, nei fatti, già avviata, con la distruzione di porzioni del Bosco
del Battù di Lazzate e l’asportazione del suolo a Copreno di Lentate e
Cermenate.
Quello
che sta accadendo è sotto gli occhi di tutti, ma c’è ancora chi, nelle
istituzioni, cerca di non dire la
verità.
Una
verità che invece proclama l’assenza di una programmazione economico
finanziaria sensata e, ancora più l’assenza di risorse per la realizzazione
dell’opera così come era stata concepita e approvata dal CIPE.
Adesso
lo scenario è completamente trasformato, adesso è il momento di dire la verità
su quello che non può essere realizzato. Il re è nudo.
Quello
che Pedemontana e Regione Lombardia non dicono è che i soldi non ci sono e non
saranno sufficienti nemmeno se il Governo deciderà un ulteriore finanziamento
dell’opera.
Continuare
in questa direzione significa distruggere il territorio, realizzando in
Lombardia quello che fu oggetto di scandalo in Campania e Calabria e che avremo
(anzi, che abbiamo già): la Salerno Reggio Calabria.
E’
essenziale che i lavori si fermino lì dove sono arrivati e che gli enti
preposti si facciano carico di sistemare le gravi criticità che sono state
causate al territorio riducendo quanto
più possibile il danno per le comunità locali e per l’ambiente già pesantemente
devastato.
Insieme
in Rete per uno Sviluppo Sostenibile
invita
la cittadinanza e gli amministratori a parlarne insieme
mercoledì 16 aprile 2014 alle ore 21
presso l’Auditorium della Scuola Anna Frank
via Giovanni XXIII a Meda.
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