Giovedì 23-maggio 2024, con una serata alla sala civica Radio di Meda, il Comitato Parco Brughiera - ora Comitato Parco regionale Groane-Brughiera, ha ricordato e festeggiato i 40 anni di attività.
Un Comitato nato con una prima forma embrionale ad inizio anni '80, grazie ad una lungimirante e felice visione di Giorgio Achermann, giornalista e naturalista svizzero anche Presidente per più anni del Gruppo Naturalistico della Brianza (GNB) che raccolse attorno all'idea di tutelare l'area della Brughiera altre figure del territorio che condividevano questa proposta, tra cui, corre l'obbligo di ricordare Piero Ronzoni di Cabiate
Negli anni seguenti, l'impegno per l'ambiente è stato costante e ha coinvolto nuovi gruppi e associazioni e nuovi individui, con raccolte firme, iniziative pubbliche, incontri e interlocuzioni costanti con le amministrazioni comunali, le Provincie di Como e Milano (successivamente anche la neocostituita Provincia di Monza e Brianza) e Regione Lombardia.
Più volte si è giunti vicino al riconoscimento e alla costituzione di un Parco Regionale su queste aree e più volte le promesse e gli atti istituzionali sono stati disattesi. Si è dovuti passare attraverso la costituzione di un Parco Locale Sovraccomunale (PLIS) prima di arrivare, nel 2017, all'aggregazione delle aree della Brughiera con il già esistente Parco Regionale delle Groane che assumerà la denominazione di Parco Regionale Groane-Brughiera.
Un'aggregazione che purtroppo non è stata accettata da tutti i 24 comuni che deliberarono per costituire il Parco Regionale.
La realtà sociale e politica medese ha partecipato attivamente alle attività del Comitato.
Tra gli altri, gli ambientalisti locali sono stati presenti nel Comitato con il gruppo della Lista Ambientalista Verde - Alternativa per Meda poi confluito con buona parte dei suoi aderenti nel gruppo di Sinistra e Ambiente che è tuttora parte di quello che ora si chiama Comitato Parco Regionale Groane-Brughiera.
Nel corso della serata, tra i numerosi interventi che hanno ricostruito la storia del Comitato, quelli di Eugenio Secchi, primo Presidente dell'allora neonato soggetto, Nuccio Confalonieri del CAI di Meda, Gianni Del Pero del WWF, Tiziano Grassi attuale Presidente del Comitato e quelli degli invitati che hanno avuto un ruolo durante i 40 anni, Alberto Colombo ha raccontato il periodo dal 2008, quello della ripresa delle azioni, dopo un periodo di sfilacciamento e scoramento conseguente alla mancata concretizzazione della tutela regionale nei primi anni 2000, dove l'attenzione degli ambientalisti s'era dovuta giocoforza concentrare sul PLIS, ormai composto da 10 comuni e sulle sue problematiche.
Il suo intervento è stato sul recente passato, sulle le azioni fatte e su quelle in corso per contrastare il cemento e l'asfalto di chi vorrebbe nuove strade nella Brughiera e sulla necessità di fermare il degrado e i crolli delle cascine e degli edifici ove si svolgevano attività ora scomparse, in un Parco, istituito nel 2017, ma incompleto poichè 10 Comuni non ne fanno ancora parte.
Un Comitato nato con una prima forma embrionale ad inizio anni '80, grazie ad una lungimirante e felice visione di Giorgio Achermann, giornalista e naturalista svizzero anche Presidente per più anni del Gruppo Naturalistico della Brianza (GNB) che raccolse attorno all'idea di tutelare l'area della Brughiera altre figure del territorio che condividevano questa proposta, tra cui, corre l'obbligo di ricordare Piero Ronzoni di Cabiate
Negli anni seguenti, l'impegno per l'ambiente è stato costante e ha coinvolto nuovi gruppi e associazioni e nuovi individui, con raccolte firme, iniziative pubbliche, incontri e interlocuzioni costanti con le amministrazioni comunali, le Provincie di Como e Milano (successivamente anche la neocostituita Provincia di Monza e Brianza) e Regione Lombardia.
Più volte si è giunti vicino al riconoscimento e alla costituzione di un Parco Regionale su queste aree e più volte le promesse e gli atti istituzionali sono stati disattesi. Si è dovuti passare attraverso la costituzione di un Parco Locale Sovraccomunale (PLIS) prima di arrivare, nel 2017, all'aggregazione delle aree della Brughiera con il già esistente Parco Regionale delle Groane che assumerà la denominazione di Parco Regionale Groane-Brughiera.
Un'aggregazione che purtroppo non è stata accettata da tutti i 24 comuni che deliberarono per costituire il Parco Regionale.
La realtà sociale e politica medese ha partecipato attivamente alle attività del Comitato.
Tra gli altri, gli ambientalisti locali sono stati presenti nel Comitato con il gruppo della Lista Ambientalista Verde - Alternativa per Meda poi confluito con buona parte dei suoi aderenti nel gruppo di Sinistra e Ambiente che è tuttora parte di quello che ora si chiama Comitato Parco Regionale Groane-Brughiera.
Nel corso della serata, tra i numerosi interventi che hanno ricostruito la storia del Comitato, quelli di Eugenio Secchi, primo Presidente dell'allora neonato soggetto, Nuccio Confalonieri del CAI di Meda, Gianni Del Pero del WWF, Tiziano Grassi attuale Presidente del Comitato e quelli degli invitati che hanno avuto un ruolo durante i 40 anni, Alberto Colombo ha raccontato il periodo dal 2008, quello della ripresa delle azioni, dopo un periodo di sfilacciamento e scoramento conseguente alla mancata concretizzazione della tutela regionale nei primi anni 2000, dove l'attenzione degli ambientalisti s'era dovuta giocoforza concentrare sul PLIS, ormai composto da 10 comuni e sulle sue problematiche.
Il suo intervento è stato sul recente passato, sulle le azioni fatte e su quelle in corso per contrastare il cemento e l'asfalto di chi vorrebbe nuove strade nella Brughiera e sulla necessità di fermare il degrado e i crolli delle cascine e degli edifici ove si svolgevano attività ora scomparse, in un Parco, istituito nel 2017, ma incompleto poichè 10 Comuni non ne fanno ancora parte.
Sotto, le slide sui 40 anni del Comitato proiettate durante gli interventi.
Nessun commento:
Posta un commento