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La Meda e la Brianza che amiamo e che vogliamo tutelare

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CRONACHE DA CHI SI IMPEGNA A CAMBIARE IL PAESE DEI CACHI E DEI PIDUISTI.
"Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente,
ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere,
se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?"
Antonio Gramsci-politico e filosofo (1891-1937)
OMAGGIO ALLA RESISTENZA.
Ciao Dario, Maestro, indimenticabile uomo, innovativo, mai banale e sempre in prima fila sulle questioni sociali e politiche.
Ora sei di nuovo con Franca e per sempre nei nostri cuori.

"In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta.
Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po' le teste.
Tutto il resto, la bellezza per la bellezza, non mi interessa."

(da Il mondo secondo Fo)

lunedì 27 maggio 2024

I 40 ANNI DEL COMITATO PARCO BRUGHIERA E LA REALTÀ DI UN POLMONE VERDE CHE DEVE ESSERE DIFESO DALL' ASFALTO E DALLA PERDITA DELLA SUA STORIA

Giovedì 23-maggio 2024, con una serata alla sala civica Radio di Meda, il Comitato Parco Brughiera - ora Comitato Parco regionale Groane-Brughiera, ha ricordato e festeggiato i 40 anni di attività.
Un Comitato nato con una prima forma embrionale ad inizio anni '80, grazie ad una lungimirante e felice visione di Giorgio Achermann, giornalista e naturalista svizzero anche Presidente per più anni del Gruppo Naturalistico della Brianza (GNB) che raccolse attorno all'idea di tutelare l'area della Brughiera altre figure del territorio che condividevano questa proposta, tra cui, corre l'obbligo di ricordare Piero Ronzoni di Cabiate
Negli anni seguenti, l'impegno per l'ambiente è stato costante e ha coinvolto nuovi gruppi e associazioni e nuovi individui, con raccolte firme, iniziative pubbliche, incontri e interlocuzioni costanti con le amministrazioni comunali, le Provincie di Como e Milano (successivamente anche la neocostituita Provincia di Monza e Brianza) e Regione Lombardia.
Più volte si è giunti vicino al riconoscimento e alla costituzione di un Parco Regionale su queste aree e più volte le promesse e gli atti istituzionali sono stati disattesi. Si è dovuti passare attraverso la costituzione di un Parco Locale Sovraccomunale (PLIS) prima di arrivare, nel 2017, all'aggregazione delle aree della Brughiera con il già esistente Parco Regionale delle Groane che assumerà la denominazione di Parco Regionale Groane-Brughiera.
Un'aggregazione che purtroppo non è stata accettata da tutti i 24 comuni che deliberarono per costituire il Parco Regionale.
La realtà sociale e politica medese ha partecipato attivamente alle attività del Comitato.
Tra gli altri, gli ambientalisti locali sono stati presenti nel Comitato con il gruppo della Lista Ambientalista Verde - Alternativa per Meda poi confluito con buona parte dei suoi aderenti nel gruppo di Sinistra e Ambiente che è tuttora parte di quello che ora si chiama Comitato Parco Regionale Groane-Brughiera.

Nel corso della serata, tra i numerosi interventi che hanno ricostruito la storia del Comitato, quelli di Eugenio Secchi, primo Presidente dell'allora neonato soggetto, Nuccio Confalonieri del CAI di Meda, Gianni Del Pero del WWF, Tiziano Grassi attuale Presidente del Comitato e quelli degli invitati che hanno avuto un ruolo durante i 40 anni, Alberto Colombo ha raccontato il periodo dal 2008, quello della ripresa delle azioni, dopo un periodo di sfilacciamento e scoramento conseguente alla mancata concretizzazione della tutela regionale nei primi anni 2000, dove l'attenzione degli ambientalisti s'era dovuta giocoforza concentrare sul PLIS, ormai composto da 10 comuni e sulle sue problematiche.
Il suo intervento è stato sul recente passato, sulle le azioni fatte e su quelle in corso per contrastare il cemento e l'asfalto di chi vorrebbe nuove strade nella Brughiera e sulla necessità di fermare il degrado e i crolli delle cascine e degli edifici ove si svolgevano attività ora scomparse, in un Parco, istituito nel 2017, ma incompleto poichè 10 Comuni non ne fanno ancora parte.

Sotto, le slide sui 40 anni del Comitato proiettate durante gli interventi.

lunedì 6 maggio 2024

BOSCO DELLE QUERCE: LE AFFERMAZIONI DISCORDANTI DEI SINDACI DI SEVESO E MEDA ARRIVANO, CON UNA INTERROGAZIONE, IN CONSIGLIO COMUNALE A SEVESO MA LE RISPOSTE SONO SUPERFICIALI.

Nel Consiglio Comunale di Seveso del 30-4-2024, l'amministrazione ha risposto ai quesiti posti nell'interrogazione di Seveso Futura riguardante le dichiarazioni discordanti esplicitate dai sindaci di Seveso e Meda nei rispettivi Consigli Comunali in occasione dell'approvazione della Convenzione 2024/2026 con Regione Lombardia, i due Comuni, ERSAF e FLA per la conduzione del Parco Naturale Regionale del Bosco delle Querce di Seveso e Meda.   
Dichiarazioni discordanti che riguardavano aspetti inerenti la gestione del Bosco delle Querce quali la figura ancora vacante del Direttore e l'assenza del rinnovo della convenzione intercomunale.
L'interrogazione chiedeva conto anche rispetto al progettato e previsto ripristino dei pannelli del percorso "Ponte della Memoria" che risultano danneggiati e ammalorati nonchè dell'installazione di nuovi pannelli llustranti gli aspetti naturalistici da posizionare nella porzione medese del Bosco delle Querce.

LE RISPOSTE DELL'AMMINISTRAZIONE SEVESINA
Le risposte ai quesiti, hanno ancora una volta sorvolato sulla figura vacante del Direttore del Bosco delle Querce, facendo riferimento alla sola convenzione 2024/2026 che non tratta di questa figura e ignorando bellamente che questa carica ha permesso nel recente passato un buon lavoro di coordinamento  e che essa è definita nella convenzione intercomunale dell'anno 2008 all'art 5 che recita:
"Il rappresentante legale dell'Ente gestore nomina il Direttore del Parco Naturale Bosco delle Querce. La figura del Direttore dovrà essere individuata all'interno delle professionalità presenti nell'organico del Comune di Seveso e la sua nomina dovrà essere approvata dalla commissione tecnico scientifica del Bosco delle Querce. La nomina ha durata biennale e può essere rinnovata."
Il successivo art. 6 ne fissa le attribuzioni.
Tuttavia, l'amministrazione sevesina, continua a non ritenere necessario nominare il Direttore rispondendo che "le responsabilità gestionali sono al momento assolte dal dirigente dell'area competente".

Riguardo la convenzione intercomunale tra Seveso e Meda, scaduta nel 2018 e contemplata dalla Legge Regionale istitutiva del Parco del 2005, la stesura di un nuovo atto verrà inserito nel programma di azione che il Comune di Seveso proporrà. E' quindi confermato che la scrittura di una nuova convenzione tra Meda e Seveso è necessaria.
Sul punto, la sindaca di Seveso non ne esce bene visto che nelle sue precedenti dichiarazioni faceva trasparire addirittura di ignorarne l'esistenza.

Per i pannelli del Ponte della Memoria, l'amministrazione ha risposto che il loro ripristino è previsto nell'ambito delle attività proposte a Regione Lombardia per il triennio 2024/2026. Non è noto ne è stato esplicitato se siano stati allocati fondi per tale attività. Staremo a vedere.

Sempre l'amministrazione sevesina rimarca che nel 2023 con la Fondazione Politecnico sono stati studiati e definiti aspetti comunicativi con contenuti e strumenti riguardanti pannelli e bacheche. Attualmente per i pannelli naturalistici della porzione medese del Bosco si sono chiesti dei preventivi e se ne ipotizza una prossima installazione ....... "comunque entro pochi mesi". 
Anche per questo caso, nulla si conosce rispetto allo stanziamento economico. Prendete nota e ricordatevene!

Sull'attività di infopoint svolto da Gelsia all'interno dello chalet nonchè centro visite del Parco Naturale Regionale Bosco delle Querce, l'esecutivo di Borroni la considera una "articolazione periferica direttamente connessa all'ufficio Ecologia e all'ufficio tributi" per dare informazioni efficaci ai cittadini su TARI e raccolta dei rifiuti.
Indubbiamente il servizio svolto da Gelsia è utile e nessuno ne disconosce la sua importanza ma il punto è altro cioè la compatibilità della localizzazione dell'infopoint su una superficie dello chalet assegnata da Regione Lombardia per "Attività Funzionale Direzione Parco" (come si evince dalle planimetrie allegate all'ultima Convenzione approvata) e la correttezza dell’iter procedurale di richiesta dello spazio a Regione Lombardia.

giovedì 2 maggio 2024

I COSTI DEL SUOLO PERDUTO: IL COORDINAMENTO AMBIENTALISTA OSSERVATORIO PTCP MONZA BRIANZA SCRIVE AI 55 SINDACI DELLA PROVINCIA, MEDA COMPRESA

A sostegno della campagna nazionale del Forum Salviamo il Paesaggio, il Coordinamento Ambientalista Osservatorio PTCP di Monza e Brianza ha scritto a tutti i 55 Sindaci dei Comuni della provincia ricordando gli impietosi dati sul consumo di suolo, in continuo aumento da anni nonostante i presunti intenti di riduzione, e i costi pubblici generati da questo consumo, completamente ignorati.
Basandosi sui dati ufficiali registrati dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) tra il 2006 e il 2022, le lettere riportano, nello specifico di ogni comune, quanto suolo è stato consumato nel 2022 e l'andamento del consumo dal 2006 al 2022 oltre ad un valore economico generato in questi 16 anni dalla perdita di servizi ecosistemici (stoccaggio e sequestro di carbonio, produzione agricola e di legname, impollinazione, regolazione del microclima e assorbimento acque meteoriche, protezione dall'erosione, ecc.) e le previsioni di perdita dal 2024 e per ogni anno a venire.

L'intento è quello di far riflettere gli amministratori, sia nei comuni che andranno al voto a giugno che negli altri, per cambiare strategia: non basta ridurre le previsioni urbanistiche, sovradimensionate in passato, per fermare l'avanzata di cemento e asfalto. Le ingenti perdite dovute all'aumento dell'impermeabilizzazione del suolo non sono solo un debito ecosistemico e ambientale ma anche economico-finanziario. Un "bilancio" che è drammaticamente negativo.
Ancora prima in Italia per percentuale di suolo consumato nel 2022 (40,72%), nella provincia di Monza e Brianza, secondo il rapporto ISPRA 2023, sono stati consumati nel 2022 (ultimo anno rilevato) 16.521,91 ettari.

I comuni che dal 2021 al 2022 hanno registrato un maggior incremento netto di consumo, ovvero di aumento della copertura artificiale del suolo al netto delle rinaturalizzazioni, sono Carate Brianza e Bovisio-Masciago con un valore oltre i 3 ettari, quindi superiori a 30.000 mq, rispettivamente 3,7 e 3,63 ettari. Desio, Monza, Lentate sul Seveso, Caponago e Arcore superano i 2 ettari di aumento.  
Solo Veduggio con Colzano, Renate e Mezzago non hanno aumentato il consumo.

In termini di percentuale di superficie artificiale complessiva, Lissone e Muggiò restano i comuni con le percentuali più alte di suolo già  consumato (rispettivamente 71,39% e 61,94%) insieme ad altri 14 comuni della provincia che superano la soglia simbolica del 50% di suolo consumato (Nova Milanese, Varedo, Verano Brianza, Villasanta, Cesano Maderno, Brugherio, Bovisio-Masciago, Seregno, Giussano, Meda, Biassono, Sovico, Vedano al Lambro e Desio)

I dati ufficiali di ISPRA, che, lo ricordiamo, è un Ente dello Stato che svolge istituzionalmente attività  di consulenza e supporto tecnico-scientifico per il ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, sono disponibili a questo link: https://www.snpambiente.it/wp-content/uploads/2023/10/consumo_suolo_estratto_dati_2023_anni_2006-2022.xlsx

Un apposito Gruppo di Lavoro del Forum Salviamo il Paesaggio ha ripreso i dati dando loro una forma e un valore economico-finanziario.
I risultati sono disponibili a questo link: http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/wp-content/uploads/2024/02/ForumCostiServiziEcosistemiciXRegioniComuni.zip

Il Coordinamento Ambientalista Osservatorio PTCP di MB

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I DATI E LA MAIL INVIATA ALL'AMMINISTRAZIONE DI MEDA:
Il conteggio del Consumo di Suolo a Meda nel 2022 e le connesse perdite ecosistemiche sono quantificate nella lettera inviata al sindaco Santambrogio, agli assessori e ai Consiglieri Comunali.
A Meda, il consumo di suolo nel 2022 è stato di 0,98 ettari e la quantità di suolo libero consumata dal 2006 al 2022 è stata pari a 14,17 ettari
Secondo un calcolo su scala nazionale del valore della perdita di servizi eco sistemici accumulata nel periodo 2006-2022, la perdita addebitabile ammonta a 27.947.480,00 €
Il bilancio ambientale di Meda dovrebbe quindi registrare, dal 2024 e per ogni anno a seguire, una perdita di servizi eco sistemici pari a 1.246.960,00 €
Per ogni successivo accertamento di consumo di suolo la perdita aumenterà di 88.000,00 Euro/Ettaro/anno (valore medio tra 79.000 e 97.000 Euro/ettaro.
Sotto il testo inviato

La tabella della Provincia di Monza e Brianza: