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CRONACHE DA CHI SI IMPEGNA A CAMBIARE IL PAESE DEI CACHI E DEI PIDUISTI.
"Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente,
ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere,
se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?"
Antonio Gramsci-politico e filosofo (1891-1937)
OMAGGIO ALLA RESISTENZA.
Ciao Dario, Maestro, indimenticabile uomo, innovativo, mai banale e sempre in prima fila sulle questioni sociali e politiche.
Ora sei di nuovo con Franca e per sempre nei nostri cuori.

"In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta.
Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po' le teste.
Tutto il resto, la bellezza per la bellezza, non mi interessa."

(da Il mondo secondo Fo)

lunedì 26 giugno 2023

INAUGURAZIONE ACCESSIBILITÀ AL BOSCO DELLE QUERCE MEDESE: LA REALTÀ OLTRE GLI ANNUNCI E I PROTAGONISMI

Il 1 luglio 2023, annunciata dall'amministrazione con in prima fila il sindaco Luca Santambrogio, si terrà a Meda la cerimonia d'inaugurazione dell'apertura alla cittadinanza della porzione medese del Parco Naturale Regionale del Bosco delle Querce, con un "percorso protetto".
Come è nel nostro stile pensiamo sia importante riportare questo avvenimento nell'alveo dei fatti reali.

Di cosa si tratta ?

La proposta di consentire una qualche forma di fruibilità alla porzione medese del Bosco delle Querce, su cui formalmente vigeva un divieto di accesso,  arriva da lontano. 

Già nel 2014, in occasione del rinnovo della Convenzione tra i Comuni di Seveso e Meda con Regione Lombardia per la gestione dell'intero Bosco delle Querce, cominciò un confronto all'interno della Commissione Territorio e Ambiente medese, di cui era allora Presidente il nostro Consigliere Comunale Alberto Colombo.

A Meda, la superficie del Bosco delle Querce è pari a circa 8 ettari (sui circa 43 totali) con parti intercluse negli svincoli della superstrada Milano-Meda che hanno funzione paesaggistica e barriera verde, con l'area di rispetto agli impianti tecnologici per la vasca della Diossina. Il resto, anche  per la gestione da parte di ERSAF, s'è presto conformata come zona a prevalenza naturalistica e tale è rimasta nel corso degli anni.
Proprio per questo, nel dibattito, abbiamo sempre chiesto che questa vocazione naturalistica venga mantenuta, senza interventi invasivi, senza percorsi artificiali, utilizzando esclusivamente la sentieristica minimale attualmente già presente che porta dall'ingresso di via Vignazzola fino al pratone di fondo. Utile sarebbe invece un ponte pedonale di scavalco del torrente Tarò per consentire un collegamento anche con il centro sportivo di via Icmesa.
Risultano invece incompatibili con la naturalità altri progetti che necessiterebbero di interventi con modifica della configurazione del luogo.

Anche il sindaco di Meda sembra condividere questo nostro auspicio, tanto da precisare sulla stampa che:
"Il percorso è partito nel 2020 con i lavori di messa in sicurezza della sponda del torrente Tarò posando una staccionata. L’investimento è stato di circa 40mila euro. L’area medese del Bosco delle Querce resta un’area naturalistica di grande valore. In occasione dell’inaugurazione è prevista una visita guidata. L’area è sempre accessibile. Dentro non è attrezzata come la parte di Seveso essendo un’area naturalistica".

Per stare sempre sull'oggetto di questa inaugurazione, trattasi della concretizzazione di quanto definito nel verbale del Comitato Tecnico Scientifico del Bosco delle Querce risalente al 12 ottobre 2016 dove però, rispetto alle previsioni, ci si è fermati alla sola collocazione di una staccionata protettiva di legno sulla sponda del Tarò lì posizionata ormai da più di un anno e ora completata con una bacheca.

Del tutto evidente quindi che si tratta di un taglio del nastro puramente mediatico per una realizzazione che, pur nella sua semplicità, ha avuto tempi lunghissimi.
Tuttavia e come prevedibile, la notizia è stata accompagnata da articoli e soprattutto post sui social incoerenti e fuorvianti rispetto alla realtà.
Alcuni hanno entusiasticamente autoproclamato il loro merito per questa apertura, caratterizzandosi anche con una ricostruzione scorretta, utile per intestarsi una esclusiva presenza nelle passate attività collegiali tenutesi nella porzione medese del BdQ. Tra queste l'"abbraccio al Bosco" del 2011, organizzato da un nutrito numero di gruppi ed associazioni ambientaliste per impedirne una riduzione sostanziosa conseguente al completamento della Pedemontana.
Iniziativa pure definita, con vanità, come svolta in condizioni di "abusivismo" così da rimuovere non solo la collegialità dell'evento ma pure che la stessa era autorizzata poichè patrocinata dai Comuni di Seveso e Meda, così come era coperta da patrocinio anche la recente visita guidata a Meda del 5-11-022, organizzata nel progetto "Insieme per il Bosco", seppur l'istituzione medese abbia poi brillato per la sua assenza.
Tutto questo mostra che la narrazione e la comunicazione semplificata, costruita sul protagonismo e sul presenzialismo compulsivo non fa bene poichè oscura la semplice realtà oggettiva.
Quello di cui l'intero Bosco delle Querce ha stretta necessità non sono gli annunci o i protagonismi deleteri ma è un pensiero di gestione, una pianificazione seria, attenta e condivisa che consideri questo polmone verde come un Bene Comune dove prevalgano le buone pratiche compatibili con la sua Storia e le sue caratteristiche.
Su questo hanno lavorato e stanno lavorando gruppi ed associazioni di Meda e Seveso, cercando di consolidare il loro sentire e le loro proposte affinchè gli interlocutori amministrativi sappiano fare le giuste azioni e scelte.

Sotto, un collage delle attività svolte nel 2022 e 2023 dai gruppi coordinati nel progetto "Insieme per il Bosco", comprendente anche Sinistra e Ambiente di Meda.

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