Da alcuni giorni si parla, si scrive e si dibatte sull'opportunità di regolarizzare un certo numero di lavoratori e lavoratrici che lavorano come braccianti nel settore agricolo (immigrati ma anche italiani senza tutele contrattuali) e come badanti nell'assistenza degli anziani.
Per quanto riguarda i migranti, la proposta al vaglio del Governo intende concedere loro un permesso temporaneo, rinnovabile per un periodo predeterminato.
Il numero stimato totale delle persone interessate è di circa 600.000 .
E' una proposta timida e incompleta poichè le condizioni in cui lavorano questi braccianti sono veramente pesanti, inumane e di degrado, con orari di lavoro massacranti, con l'emarginazione in alloggi di fortuna, in fatiscenti masserie isolate, in baraccopoli improvvisate quasi sempre senza acqua, senza elettricità e con pessime condizioni igieniche e senza alcuna tutela sanitaria
E' una proposta timida e incompleta poichè le condizioni in cui lavorano questi braccianti sono veramente pesanti, inumane e di degrado, con orari di lavoro massacranti, con l'emarginazione in alloggi di fortuna, in fatiscenti masserie isolate, in baraccopoli improvvisate quasi sempre senza acqua, senza elettricità e con pessime condizioni igieniche e senza alcuna tutela sanitaria
Eppure, sono queste persone che con il loro lavoro, sottopagati e ricattati dai "caporali" e da imprenditori senza scrupoli, consentono a tutti noi di avere cibo in tavola.
Per loro, ultimi tra gli ultimi, i due gruppi medesi di SINISTRA e AMBIENTE e di IMPULSI-SOSTENIBILITÀ e SOLIDARIETÀ hanno aderito ad un appello promosso nella Provincia di MB dalla rete 23 Marzo Brianza Accogliente e Solidale.
- essere aperta a tutti coloro che versano in una condizione di irregolarità o che siano titolari di permessi non rinnovabili o convertibili
- non sia vincolata alla stretta titolarità di un rapporto di lavoro
- preveda requisiti di accesso semplici e chiari.
Per aderire alla Rete oppure semplicemente all'Appello puoi contattare:
brianza23marzo2019@gmail.com
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