In
occasione dell'"inaugurazione"della tangenziale di Varese e della
tratta A di Pedemontana e , anche su richiesta della rivista on-line
MBNews, INSIEME IN RETE ha elaborato un comunicato sotto allegato.
Intanto il Maroni, e l'allegra compagnia dei filoautostrada, insiste nel tentare di propinare all'opinione pubblica la necessità e l'impellenza di questa inutile e dispendiosa infrastruttura.
Lo fa promuovendo un'operazione di "offerta speciale" per gli utenti: niente pedaggio sino alla fine di Expo.
Così, giusto per evitare che si finisca come per la Brebemi, dove il traffico veicolare è pressochè inesistente e i soldi pubblici sono stati buttati per un'autostrada doppione dell'A4. Ma questo mancato introito peserà comunque.
Oltretutto tratta A terminata MA SENZA NESSUNA DELLE COMPENSAZIONI AMBIENTALI PREVISTE (qui l'elenco completo di tutti i progetti di compensazioni ambientali su tutte le tratte)
Intanto, anche il segretario (renziano) Regionale del PD Alfieri dice la sua sull'autostrada e lo fa, nei fatti, associandosi al coro di quelli per cui questa infrastruttura è indispensabile e va fatta tutta, dimenticandosi delle devastazioni ambientali connesse e delle criticità, contaminazione da DIOSSINA sulla tratta B2 compresa.
Il comunicato di INSIEME IN RETE
Intanto il Maroni, e l'allegra compagnia dei filoautostrada, insiste nel tentare di propinare all'opinione pubblica la necessità e l'impellenza di questa inutile e dispendiosa infrastruttura.
Lo fa promuovendo un'operazione di "offerta speciale" per gli utenti: niente pedaggio sino alla fine di Expo.
Così, giusto per evitare che si finisca come per la Brebemi, dove il traffico veicolare è pressochè inesistente e i soldi pubblici sono stati buttati per un'autostrada doppione dell'A4. Ma questo mancato introito peserà comunque.
Oltretutto tratta A terminata MA SENZA NESSUNA DELLE COMPENSAZIONI AMBIENTALI PREVISTE (qui l'elenco completo di tutti i progetti di compensazioni ambientali su tutte le tratte)
Intanto, anche il segretario (renziano) Regionale del PD Alfieri dice la sua sull'autostrada e lo fa, nei fatti, associandosi al coro di quelli per cui questa infrastruttura è indispensabile e va fatta tutta, dimenticandosi delle devastazioni ambientali connesse e delle criticità, contaminazione da DIOSSINA sulla tratta B2 compresa.
Il comunicato di INSIEME IN RETE
L'articolo de Il Corriere della Sera del 22-01-015 con le dichiarazioni di Maroni, Cattaneo e ....... Alfieri, tutti ostinatamente convinti dell'utilità e della bontà della Pedemontana.
Il nostro comunicato è stato ripreso da MBNEWS con due articoli che vi proponiamo sotto:
Pedemontana è realtà. Aperta da ieri la tratta A
26 gennaio 2015 Di
Pedemontana (o, almeno, il suo primo tratto) è realtà. Dopo l’inaugurazione di sabato della
tangenziale di Varese, nella mattinata di domenica 25 gennaio è stata
aperta la carreggiata in direzione Ponte di Vedano/Varese, e, nel
pomeriggio, quella in direzione Gazzada/Schianno/A8.
La nuova autostrada, indicata come A60, resterà senza pedaggio fino alla fine del 2015. A partire dall’anno prossimo, invece, entrerà in vigore un sistema di tipo “free flow” (senza
caselli né barriere, è un sistema basato su portali elettronici che
riconoscono il veicolo, assegnando il pedaggio che potrà essere pagato
in automatico, o, in un secondo momento, tramite fattura o via
internet).
A tagliare il nastro, Roberto Maroni e l’eurodeputata Lara Comi:
grande la soddisfazione di Regione Lombardia per l’inaugurazione. «È
stato fatto un lavoro di squadra straordinario – ha commentato il
presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo,
ex assessore a infrastrutture e mobilità, che ha voluto ringraziare
anche maestranze e lavoratori che hanno contribuito a realizzare
“un’infrastruttura che la Lombardia attendeva dal 1965″ -. Siamo
riusciti a rompere una parte di quel muro del ghiaccio che abbiamo
simbolicamente abbattuto il 6 febbraio 2010: la giornata di oggi è certamente un momento di festa per tutti, ma ci richiama anche alla necessità di guardare avanti
e pensare al completamento dell’intera opera che deve essere terminata
fino al Gaggiolo, per quanto riguarda le tangenziali, e fino a Osio
Sotto per l’asta principale».
Più critici gli ambientalisti. «Per la tratta A Varese-Lomazzo era previsto un pedaggiamento che non potrà essere applicato per problemi tecnici non risolti in tempo utile – ha commentato in proposito il Coordinamento Insieme in Rete -: per questo l’opera, già finanziariamente deficitaria, non potrà contare su quegli introiti. D’altro lato la tratta A sarà aperta senza che sia stata realmente completata».
Non sono ancora state realizzate infatti, le compensazioni ambientali
previste dal progetto. «Anche nella tratta B1 da Lomazzo a Lentate –
conclude il portavoce di Insieme in Rete – i lavori di
Pedemontana sono stati avviati in assenza delle opportune autorizzazioni
ministeriali e continuano a procedere in sfregio alle prescrizioni del
Cipe che riguardano le opere di connessione, di compensazione e
di mitigazione, ma anche agli aspetti connessi con la salute dei
cittadini, come la movimentazione delle terre dei cantieri».
Pedemontana al via, ecco le voci contro:
il vero timore è la diossina a Seveso
26 gennaio 2015 Di
La tratta A di Pedemontana è stata inaugurata:
nonostante le proteste, l’autostrada lombarda è ormai realtà. Ci si
potrebbe chiedere a cosa servano ormai le manifestazioni e le iniziative
di sensibilizzazione (tra le ultime, quella dei manifesti “Sindaco, ferma Pedemontana”): ma il Coordinamento Insieme in Rete non è del tutto d’accordo.
Cosa possono fare i sindaci? «Hanno ancora delle carte da giocare contro Pedemontana – ci ha risposto Alberto Colombo, portavoce di Insieme in Rete -. Il progetto esecutivo dell’opera, molto diverso da quello originario, è oggi un ecomostro costruito a spizzichi e bocconi,
nella modalità più retriva che continua a prediligere le faraoniche e
costose infrastrutture autostradali, devastanti per il territorio,
l’ambiente, la viabilità, la vivibilità e con un dispendio di ingenti
risorse economiche praticamente solo pubbliche -. E rimane drammaticamente aperta la questione delle compensazioni ambientali, come spiega Colombo -: Il sindaco di Cislago, Luciano Biscella,
ha dichiarato che, dal momento che non è ancora stata realizzata
nessuna delle compensazioni prospettate, non concederà l’apertura del
tunnel di sicurezza della Pedemontana. Se sarà veramente intenzionato a giocare la sua partita avrà dalla sua la legge:
infatti il Cipe ha prescritto che le compensazioni ambientali, e le
altre opere di mitigazione e di connessione siano realizzate in
contemporanea, quando non prima, della realizzazione del nastro
autostradale. Ma la legge non è più cosa in Italia: e
infatti anche nella tratta B1 i lavori di Pedemontana sono stati avviati
in assenza delle opportune autorizzazioni ministeriali».
Altre azioni sono possibili: Legambiente Lombardia si è rivolta alla magistratura: «Ha fatto bene – risponde sempre Colombo -, ma sarebbe stato meglio che sindaci e uffici comunali si fossero adeguatamente attrezzati,
visto l’agire poco trasparente adottato da Pedemontana e da Cal, per
verificare la conformità delle procedure alla legge chiedendone il
rispetto. Quest’attenzione non c’è stata nei sindaci della tratta B1 e l’ecomostro è entrato senza autorizzazioni sul loro territorio, lo ha sventrato,
ha cancellato la Moronera, un bosco di grande pregio ambientale,
realizzando 7,5 km di solo nastro d’asfalto, che giace ora in attesa di
completamento, di collaudo e di seguenti e immancabili inaugurazioni,
un’opera senza le necessarie connessioni, mitigazioni e senza
compensazioni ambientali».
E la questione diossina? «A novembre, in una conferenza stampa tenuta con il sindaco di Seveso Paolo Butti
e il consigliere regionale Gianmarco Corbetta, abbiamo ribadito il
monito a verificare, come da prescrizioni, il livello di contaminazione
da Tcdd. Su questo – continua Colombo – chiediamo ai sindaci di
esercitare tutto il loro potere e dimostrare la loro responsabilità nei confronti della salute dei cittadini.
I sindaci della tratta B2 sarebbero facilitati nel loro doveroso
compito, se a monte quella della tratta A e B1 cominciassero finalmente a
prendere coscienza di quello che è accaduto sulle loro teste e
contribuissero a fermare il prosieguo di un’opera monca
chiedendo che i residui finanziamenti siano indirizzati alla
realizzazione delle compensazioni ambientali e delle mitigazioni laddove
l’autostrada è già in essere».
Articolo de il Giorno del 28-01-015 |
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