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La Meda e la Brianza che amiamo e che vogliamo tutelare

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CRONACHE DA CHI SI IMPEGNA A CAMBIARE IL PAESE DEI CACHI E DEI PIDUISTI.
"Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente,
ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere,
se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?"
Antonio Gramsci-politico e filosofo (1891-1937)
OMAGGIO ALLA RESISTENZA.
Ciao Dario, Maestro, indimenticabile uomo, innovativo, mai banale e sempre in prima fila sulle questioni sociali e politiche.
Ora sei di nuovo con Franca e per sempre nei nostri cuori.

"In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta.
Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po' le teste.
Tutto il resto, la bellezza per la bellezza, non mi interessa."

(da Il mondo secondo Fo)

giovedì 11 aprile 2024

UN PARCO PER VILLASANTA! LO CHIEDONO IL COORDINAMENTO AMBIENTALISTA OSSERVATORIO PTCP E LEGAMBIENTE MONZA CON LE OSSERVAZIONI ALLA VARIANTE AL PGT 2024

Da tempo Il Coordinamento Ambientalista "Osservatorio PTCP" di MB (di cui Sinistra e Ambiente è parte) si occupa del Consumo di Suolo nella Provincia di Monza e Brianza e laddove ne ha la possibilità segue la pianificazione comunale intervenendo con suggerimenti, proposte o osservazioni durante le fasi che caratterizzano le varianti o l'elaborazione di nuovi Piani di Governo del territorio (PGT).
A Villasanta il coordinamento, con Legambiente Monza, hanno protocollato unitariamente delle osservazioni alla variante al PGT d'adeguamento alla LR 31/2024, adottata dal Consiglio comunale il 29/01/2024.

FABBISOGNO ABITATIVO REALE
Per evitare un sovradimensionamento del fabbisogno abitativo sia per il residenziale sia per le altre funzioni s'è osservato chiedendone una stima puntuale che tenga in considerazione anche il patrimonio edilizio sfitto e non occupato. Qualora ne risulti una dato sovrastimato si auspica una riduzione drastica degli indici edificatori e della quantità di superfici lorde realizzabili nonché il recupero di tutte le aree libere da edificazioni destinandole a verde pubblico.

EX LOMBARDA PETROLI
A Villasanta è aperta da tempo una complicata e annosa diatriba riguardante l'area dismessa ex raffineria Lombarda Petroli ora gestita da una curatela fallimentare che chiede ostinatamente un aumento delle volumetrie al fine di poter attirare qualche compratore privato. Sul comparto, che si è in parte autonomamente rinaturalizzato e dove è prevista dal PGT vigente un'area a verde inedificabile v'è anche la necessità di una bonifica.

Una delle nostre osservazioni chiede di non cedere alle pretese volumetriche della Curatela e di designare più superficie a "bosco urbano", consentendo esclusivamente attività compatibili con tale destinazione, evitando una pianificazione centrata su produttivo,commercio, terziario e residenziale.
Sull'area sarebbe interessante sperimentare attività di bonifica a mezzo di fitodepurazione e fitorimedio dei suoli, appoggiandosi a centri studi universitari e ad enti che hanno già operato in situazioni simili con positivi risultati.
Un Accordo di programma tra Regione, Comune e altri Enti pubblici, potrebbe essere lo strumento operativo per far tornare ad un uso pubblico e collettivo questa porzione di Villasanta. Sarebbe una restituzione di un Bene Comune alla collettività.
Per raggiungere l'obiettivo dell'acquisizione al Pubblico dell'area, servirebbe una rivalsa degli Enti pubblici sui notevoli crediti accumulati nel tempo anche a mezzo di equo indennizzo con una trattiva bonaria in pareggio debiti / crediti.
Le aree limitrofe a est dell'ex Raffineria, secondo il PGT "non soggette a trasformazione urbanistica" dovrebbero essere ricomprese nel Parco Regionale della Valle del Lambro e destinate a Verde sovracomunale. Sarebbero così tutelata la naturalità di quelle superfici e la Cascina del Sole che presidia quel sito.
Questa coraggiosa scelta pianificatoria avrebbe rilevanza anche per il PTCP provinciale poichè andrebbe a costituire un corridoio ecologico che, partendo dalle aree verdi del Monzello di Monza (a sud), proseguirebbero verso nord dove il Piano provinciale già prevede un corridoio secondario e la Rete verde di ricomposizione paesaggistica in senso est- ovest.

INCLUSIONE AREE NEL PARCO REGIONALE VALLE LAMBRO
Una serie di spazi liberi meritano a nostro avviso l'inserimento nel Parco Regionale Valle Lambro al fine di conservarli. Lo proponiamo per le aree limitrofe al centro commerciale "Il Gigante" perarltro già previste a verde dal PGT, per le aree agricole al confine con il Comune di Arcore, per le aree nelle adiacenze della Rovagnati Questi spazi andrebbero ad aggiungersi a quelli che a est, il Comune di Concorezzo prevede nel proprio PGT proprio come aree d'inclusione nel PRVL.

Altre osservazioni riguardano l'inserimento in una tavola cartografica di due piste ciclopedonali esistenti, l'inserimento del vincolo della fascia di rispetto del Parco di Monza, l'adeguamento del Quadro Conoscitivo e Ricognitivo con i dati del Censimento Istat 2021, lo stralcio di una norma di attuazione.

11-04-2024

Coordinamento Ambientalista Osservatorio PTCP di MB
Circolo “A Langer” Legambiente Monza

Le Osservazioni presentate dal Coordinamento Ambientalista Osservatorio PTCP di MB e da Legambiente Monza.

sabato 6 aprile 2024

A PROPOSITO DELLA COMPENSAZIONE AMBIENTALE DI PEDEMONTANA "VALLE DEI MULINI" A MEDA

Recentemente alcuni articoli sulla stampa hanno portato all'attenzione della cittadinanza medese Compensazione Ambientale locale prevista in caso di completamento dell' autostrada Pedemontana Lombarda, un'infrastruttura che interesserà anche Meda con la riqualificazione dell'attuale sedime della superstrada ex SS35 e con una serie di opere di viabilità complementare tra Meda e Seveso che andranno inevitabilmente a compromettere aree verdi.
Proprio per questo, dal 2009 sono state definite, lungo il tracciato della Pedemontana, Compensazioni Ambientali che purtroppo non saneranno le trasformazioni del territorio attuate a colpi di cemento e asfalto ma che, secondo gli intenti iniziali, dovrebbero servire a parziali ricuciture.

Per Meda, il Masterplan originale prevedeva e prevede una Compensazione Ambientale per cercare di creare un collegamento tra il Parco della Brughiera (ora inserito nel Parco Regionale Groane-Brughiera) e il Parco Naturale Regionale del Bosco delle Querce, denominata Progetto Locale 15 "Valle dei Mulini", localizzata in quella parte di Meda che nell'attuale PGT definisce come "zona di riqualificazione e Connessione Ecologica" situata al limitare di via degli Angeli Custodi, via delle Cave e via XIV maggio.

Purtroppo articoli con contenuti non particolarmente esaustivi e con dichiarazioni fuorvianti, hanno ingenerato confusione, in particolare sulla reale possibilità di concretizzazione della Compensazione Ambientale.
Per avere un quadro esatto della realtà serve riferirsi agli ultimi accadimenti.
Nella seduta consigliare del 21-3-2024 è stata illustrata una variazione al bilancio di previsione pari a 215.500 euro per il 2024 che arriveranno da Pedemontana per la progettazione della Compensazione Ambientale Valle dei Mulini presente nel Masterplan e confermata secondo l'originale configurazione, dall'amministrazione di Meda.
Per il 2025, sempre in variazione di bilancio, sono stati previsti ulteriori 2.087.500 euro anch'essi provenienti da Pedemontana per la realizzazione della Compensazione PL15. Questi fondi verranno utilizzati anche per espropri di aree private presenti nel perimetro del progetto compensativo.
Nell'incontro del 12-3-2024 tra i gruppi ambientalisti, le liste civiche e i vertici della soc APL, cui era presente anche Sinistra e Ambiente di Meda, è stato approfondito il tema delle Compensazioni ambientali e delle risorse economiche per realizzarle.
APL ha dichiarato che la copertura economica è già disponibile mediante l'utilizzo della liquidità (360 mln) in possesso della società e che previa convenzione, ai Comuni verrà garantito un anticipo per la progettazione esecutiva e, successivamente, pagamenti ad avanzamento lavori.
Anche la Compensazione Ambientale di Meda rientra nel dispositivo di copertura economica in carico alla soc Autostrada Pedemontana Lombarda e la sua realizzazione è stata confermata da Meda secondo il progetto di massima del Masterplan del 2009.
In aggiunta alle imprecisioni veicolate a mezzo dei media che hanno complicato la comprensione sulla provenienza dei fondi, qualcuno ha frettolosamente annunciato la nascita di un "Parco della Valle dei Mulini", probabilmente per attribuirsi meriti, sostenendo la tesi di un anticipo (inesistente) dell'attuazione della Compensazione grazie alle piantumazioni fatte dal WWF nel quadro del progetto di forestazione urbana del Bilancio Partecipato.
Progetto che, come già dichiarato dallo stesso sindaco Santambrogio rispondendo il 9-11-023 ad una interrogazione, non interessa però aree del PL 15 ma altre superfici limitrofe e zone differenti sul territorio medese.
Dunque, altra confusione che fa perdere il focus sulla centralità e sull'importanza della Compensazione Ambientale PL15 "Valle dei Mulini" su cui va mantenuta alta l'attenzione affinchè sia effettivamente attuata quale cuore per una rigenerazione ambientale utile per tentare un possibile collegamento tra i Parchi delle Groane-Brughiera e del Bosco delle Querce.
Certamente il mantenimento a verde e la qualificazione dell'intero comparto "Valle dei Mulini" quale ambito di connessione ecologica, rafforzato anche dagli interventi di forestazione coperti dal Bilancio Partecipato, dovrà essere l'obiettivo da perseguire.
L'iter di questa e delle altre Compensazioni Ambientali delle tratte B2 e C di Pedemontana va seguito con continuità così come gruppo Ambientalista di Meda facciamo da tempo, nei fatti, senza inutili e superficiali annunci e fuorviante propaganda.

sabato 30 marzo 2024

APPROVATA LA CONVENZIONE 2024-2026 DI GESTIONE DEL BOSCO DELLE QUERCE MA CON DICHIARAZIONI DISCORDANTI DEI SINDACI DI MEDA E SEVESO SUI QUESITI LORO POSTI

In data 21-3-024 s'è tenuto a Meda e a seguire il 25-3-024 a Seveso,  il Consiglio Comunale che tra gli OdG aveva la delibera di "Approvazione dello schema di Convenzione tra Regione Lombardia, Comune di Seveso e Meda, l'Ente Regionale Servizi Agricoltura e Foreste (ERSAF) e Fondazione Lombardia per l'Ambiente (FLA), per la valorizzazione del Parco Naturale Regionale "Bosco delle Querce di Seveso e Meda" e degli immobili regionali annessi - triennio 2024/2026".  
Al centro della Convenzione v'è indubbiamente la ricorrenza, nel 2026, dei 50 anni dal disastro diossina dell'Icmesa e vengono esplicitate le linee guida per un Programma di azioni che dovrà essere organizzato per schede che descrivono le singole iniziative, secondo un modello che sarà proposto da Regione Lombardia. Ogni scheda potrà essere elaborata da uno o più soggetti sottoscrittori della convenzione, avvalendosi anche
del coinvolgimento di ulteriori soggetti nelle iniziative proposte.
In caso di più entità, dovrà essere indicato un capofila promotore dell’iniziativa.
La Convenzione suddivide la risorsa economica complessiva, pari a 420.000 euro, su tre anni destinando 180.000 euro ovvero 60.000 euro per ciascun annualità al Comune di Seveso e 240.000 euro ovvero 80.000 euro per ciascun anno all'ERSAF.
Con questi fondi, il Comune di Seveso, capofila gestionale, dovrà:

  • realizzare un polo culturale con funzione espositivo-narrativa con l'utilizzo dello Chalet (attuale Centro visite) con appropriate modalità gestionali
  • definire e regolamentare la destinazione d'uso delle aree del parco con loro vocazione in termini di fruizione
  • integrare il Parco nella programmazione del territorio comunale, con particolare riferimento al suo ruolo nella rete ecologica di livello comunale e provinciale;
  • produrre relazioni puntuali e specifiche sull'attività svolta a fini valutativi da parte della Direzione Generale Territorio e Sistemi Verdi di Regione Lombardia.

Il Comune di Meda potrà definire e realizzare iniziative nell'ambito del Programma di azioni.

ERSAF si occuperà come nelle precedenti convenzioni della gestione del verde, del supporto tecnico scientifico e della sperimentazione di manutenzioni compatibili con i nuovi scenari climatici.

Nella Convenzione, viene affidato un ruolo anche alla FLA (Fondazione Lombardia per l'Ambiente) che darà un supporto tecnico-scientifico a Regione Lombardia nell'iter di candidatura per il riconoscimento del Marchio del Patrimonio Europeo al Parco.
Fin qui, per sommi capi, i contenuti della Convenzione approvata nei due Consigli Comunali.

L'amministrazione di Meda durante il confronto, avvenuto in sede della Commissione Territorio e Ambiente del 6-3-024, ha confermato la volontà di mantenere sulla porzione di Bosco medese (8 ettari) la vocazione prettamente naturalistica senza percorsi invasivi artificiali e con cartellonistica illustrativa che però, a distanza di un anno dall'apertura ufficiale al pubblico dell'area, ancora non è stata predisposta.
Meda ha evidenziato l'intenzione di proporre eventi informativi sul disastro diossina delI'Icmesa del 1976 rivolti in modo particolare alle nuove generazioni e sta pensando ad una valorizzazione e ad un utilizzo del muro dell'Icmesa - unico manufatto della fabbrica rimasto, dove peraltro è già fissato un pannello esplicativo posizionato nel 2017 a seguito di una mozione di Sinistra e Ambiente approvata all'unanimità dal Consiglio Comunale.

LE CONTRADDIZIONI E LE DIFFERENZE NELLE RISPOSTE DEI SINDACI DI SEVESO E MEDA
Interessante mettere a nudo le contraddizioni emerse tra le due amministrazioni, sollecitate da quesiti e domande specifiche e puntuali, spesso identiche, poste durante le due assise dai Consiglieri Comunali.
Entrambe le registrazioni dei Consigli Comunali ne danno evidenza, unitamente alle risposte date in sede di Commissione Territorio e Ambiente di Meda.

Sulla Convenzione intercomunale tra Meda e Seveso relativa alla gestione del Bosco delle Querce scaduta nel 2018 e prevista dalla Legge Regionale che nel 2005 ha istituito il parco naturale regionale “Bosco delle Querce di Seveso e Meda:
la sindaca di Seveso Borroni pare non avere ben chiara la situazione e parla della Convenzione con Regione Lombardia evitando di rispondere al quesito sull'atto intercomunale e addirittura negandone l'esistenza;
Il sindaco di Meda Santambrogio, il 6-3-024, in sede di Commissione Territorio e Ambiente, ha dichiarato che si è al lavoro per una stesura aggiornata che contemplerà anche stanziamenti economici comuni per far fronte a interventi di manutenzione straordinaria.

Sulla necessità di nominare un Direttore del Bosco delle Querce:
per Borroni l'amministrazione di Seveso non ritiene necessario nominarlo;
per Santambrogio c'è una valutazione in atto per la nomina del dirigente sevesino dell'Area Sicurezza e Vigilanza di Seveso.

Sulla composizione del Comitato Tecnico Scientifico di gestione del Bosco delle Querce, la sindaca di Seveso ha comunicato l’intenzione di sostituire l’attuale componente con una figura dell’Ufficio Ecologia.
Una scelta che, si auspica, abbia requisiti e conoscenza adatta per continuare a fornire l’alta specializzazione e la competenza offerte fino ad ora all’interno del Comitato stesso.
Il sindaco di Meda ha confermato l'incarico con delega al Bosco delle Querce alla Consigliere Emanuela Colombo e all'arch. Francesca Scartiello quale rappresentante per Meda in seno al Comitato Tecnico Scientifico.
Nulla è invece emerso sul Percorso della Memoria i cui pannelli illustrativi, danneggiati da atti di vandalismo o ammalorati, attendono da almeno due anni un doveroso ripristino.
Sia a Meda che a Seveso, una parte significativa dei Consiglieri di opposizione ha rilanciato la richiesta, già avanzata dai gruppi ambientalisti del territorio, per un'azione delle amministrazioni che porti all'ampliamento del Bosco delle Querce sulle aree sevesine di via della Roggia, proprio in virtù di quanto previsto all'art 2  delle finalità della Convenzione: "rafforzare il ruolo di connessione ecologica del parco nel contesto territoriale".

LA NOSTRA VALUTAZIONE
Mentre l'attenzione dei gruppi e delle associazioni ambientaliste del territorio tiene viva la Memoria del Bosco delle Querce, vigila e stimola iniziative e attività compatibili e sostenibili per il luogo, da parte delle amministrazioni di Seveso e Meda c'è ancora un approccio poco consapevole e superficiale tanto da non impegnarsi a fondo nel darsi strumenti per una gestione efficace, rispettosa del Bosco e della sua vocazione
quale spazio di Memoria e di educazione ambientale.
Il rischio concreto è che il 50mo anniversario dal disastro Icmesa non venga colto come un’occasione imperdibile per valorizzare un’esperienza storico ambientale di rigenerazione unica al mondo e di continua operosità locale per ritornare a vivere il territorio ma solo come una vetrina di protagonismo personale poco utile o addirittura dannoso per le due Comunità di Seveso e Meda.

Sinistra e Ambiente-Impulsi Meda
Legambiente circolo "Laura Conti" Seveso

  Rassegna stampa:



 

martedì 19 marzo 2024

IL 12-3-2024 INCONTRO INFORMATIVO TRA AMBIENTALISTI E SOC. AUTOSTRADA PEDEMONTANA LOMBARDA


Il 12-3-2024, s'è tenuto un nuovo incontro tra una serie di gruppi ambientalisti e liste civiche delle tratte B2 e C e i vertici della società Autostrada Pedemontana Lombarda.
C'era la necessità da parte degli ambientalisti di raccogliere informazioni sulle ottimizzazioni progettuali richieste dai sindaci, sulle cantierizzazioni e sulle Compensazioni Ambientali.
Il capitolo Bonifica da Diossina, inizialmente tra gli argomenti, è stato poi come noto trattato in una seduta dedicata il 5-3-024 con la costituzione dell'Osservatorio collegiale di monitoraggio della Bonifica e gli ambientalisti hanno prodotto in merito una comunicazione dettagliata.
Sulle ottimizzazioni per tratta B2, Sinistra e Ambiente ha chiesto notizie rispetto alle modifiche chieste per la tangenzialina Meda-Seregno, facente parte della viabilità complementare della Pedemontana.
La direzione tecnica di APL ha confermato di essere in una fase di confronto non ancora completato con le due amministrazioni per tenere in considerazione le loro esigenze (vedi una delle risposte all'interrogazione nel CC di Meda del 9-11-2023). 
Altre ottimizzazioni in alcuni Comuni, sono ancora in fase di valutazione e, se accolte saranno inserite dal contraente nel progetto esecutivo.
Rispetto alla necessità di collegare l'area libera di via della Roggia a Seveso con il Bosco delle Querce per un possibile ampliamento, appare minimale la proposta avanzata dall'amministrazione sevesina di un ponte verde limitato in ampiezza e solo per un passaggio ciclopedonale. 
L'istanza deve ancora essere definita così come si deve ancora decidere se classificarla come compensazione ambientale o viabilistica.
Buona parte dell'incontro è stato dedicato ai problemi che la cantierizzazione genererà sulla viabilità locale e sui contenuti e le metodologie realizzative delle Compensazioni Ambientali per le quali APL ha dichiarato che, insieme alla Bonifica da Diossina, esista già la copertura economica mediante l'utilizzo della liquidità (360 mln) nelle disponibilità della società.
Rispetto all'argomento prestito della BEI, Sabato Fusco, Direttore Generale di APL ha confermato che la sua erogazione avverrà solo dopo il completamento del progetto esecutivo delle tratte B2 e C, che sono previsti momenti di verifica con la BEI e che v'è stata la formalizzazione di uno spostamento temporale a luglio 2024 della data di possibile erogazione.

Sotto, il comunicato dei gruppi presenti all'incontro.

COMUNICATO STAMPA DELLE ASSOCIAZIONI E DELLE LISTE CIVICHE
SULL’INCONTRO DEL 12-3-2024 CON PEDEMONTANA

Lo scorso 12 marzo nella sede di Autostrada Pedemontana Lombarda si è tenuto l’incontro tra i vertici della società, i gruppi ambientalisti, i comitati e le liste civiche delle tratte B2 e C di Pedemontana che lo avevano richiesto.
Un incontro per fare il punto sul tema delle Compensazioni Ambientali e viabilistiche e che è stato esteso anche agli aspetti della cantierizzazione a pochi mesi dagli ennesimi e continui annunci di apertura dei cantieri per il completamento dell’infrastruttura autostradale.
“Continuiamo a essere contrari alla Pedemontana che consideriamo dannosa, impattante e insostenibile per il nostro territorio – hanno esordito i rappresentanti dei gruppi ambientalisti e delle liste civiche – ricordando che molto è stato promesso ma ben poco attuato.
Ci riferiamo alle compensazioni viabilistiche e, soprattutto, a quelle Ambientali che sulle tratte A e B1 e sulle tangenziali di Como e Varese di Pedemontana mostrano pesanti ritardi realizzativi oltre a riduzioni e snaturamenti.
Al contempo, dimostrando responsabilità e interesse per il territorio, ci sentiamo in dovere di continuare a informare e monitorare con attenzione ciò che accadrà all’apertura dei cantieri e su quello che resterà dopo la loro chiusura e la messa in esercizio dell’opera."
I gruppi ambientalisti e le liste civiche in rete vogliono evitare che la situazione sia lasciata a se stessa:
“Uno degli aspetti che vogliamo sollevare – hanno spiegato ai vertici di Pedemontana – è quella delle ottimizzazioni progettuali richieste dai sindaci.
Non è ben chiaro il panorama di ciò che è stato chiesto dalle amministrazioni e cosa di quelle richieste sia stato accolto.
È necessario fare chiarezza: delle interlocuzioni tra Comuni e società Pedemontana non abbiamo un riscontro pubblico, non c’è contezza di verbali o carteggi dai quali si possa comprendere a che punto sia la procedura”.
Dai tecnici di Pedemontana è stato precisato che sulle compensazioni ambientali la società garantisce ai Comuni un anticipo per la progettazione esecutiva e, successivamente, pagamenti ad avanzamento lavori. Pedemontana ha ammesso difficoltà laddove ha dovuto gestire direttamente la realizzazione di alcune compensazioni ambientali quando alcuni Comuni hanno preferito delegare tutto alla società.
“Un tema centrale è proprio il protagonismo dei Comuni: per gestire i disagi legati alla cantierizzazione e per monitorare la corretta realizzazione in tempi brevi delle compensazioni ambientali e viabilistiche, il ruolo delle amministrazioni comunali può essere decisivo”, è la considerazione delle associazioni ambientaliste e delle liste civiche, che aggiungono: “Mentre i sindaci della tratta B2 stanno affrontando alcune partite a livello sovra locale coordinati dal sindaco di Cesano Maderno, per la tratta C questo non sta accadendo e il rischio di interventi spezzatino è alto”.
Proprio sul metodo si sono concentrati i gruppi intervenuti in Apl che suggeriscono: “Con i Comuni della Tratta B2 abbiamo chiesto e ottenuto la costituzione di un osservatorio sulla Bonifica.
Anche sulle Compensazioni Ambientali  è necessario istituire momenti di confronto e verifica tra Pedemontana, Amministrazioni e gruppi ambientalisti.”
Le compensazioni ambientali devono essere una ‘ricucitura del territorio’ sia sociale sia ambientale: possiamo fare in modo che queste compensazioni non siano irrisorie rispetto alla devastazione che deriverà dell’opera autostradale?
Possiamo costruire insieme un percorso perche esse tornino almeno a essere quello che era stato immaginato nel progetto originario e quindi una restituzione, seppure parziale, al territorio che sta subendo un’infrastruttura che lo priverà di ecosistemi e che creerà non poche criticità ?

18-03-2024

Legambiente Circolo Laura Conti Seveso,
Legambiente circolo Gaia Usmate con Velate,
Sinistra e Ambiente-Impulsi Meda,
Seveso Futura,
Passione Civica Cesano Maderno,
Altra Bovisio,
Comitato Ambiente Bovisio,
Immagina Arcore,
Comitato No Pedemontana Lesmo.

domenica 10 marzo 2024

OSSERVATORIO SULLA BONIFICA DA DIOSSINA: IL COMUNICATO DEGLI AMBIENTALISTI PRESENTI ALL'INCONTRO DEL 5-3-2024

 
Dopo l'accettazione da parte dei sindaci della tratta B2 di Pedemontana della richiesta dei gruppi ambientalisti e delle liste civiche per costituire un Osservatorio collegiale di monitoraggio della Bonifica da Diossina nelle aree contaminate che si trovano lungo il tracciato dell'autostrada, il coordinatore delle amministrazioni e sindaco di Cesano Gianpiero Bocca ha coinvolto la soc Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) e ARPA Lombardia e tra tutti questi soggetti s'è tenuto il 5-3-024 un incontro presso la sede milanese di ARPA.

I gruppi ambientalisti presenti a questa assise hanno elaborato un comunicato sia per dare notizia dei contenuti di questo primo confronto sia per spiegare le motivazioni per cui ritengono importante essere presenti nell'Osservatorio.

OSSERVATORIO SULLA BONIFICA DA DIOSSINA: 
LE VALUTAZIONI DEGLI AMBIENTALISTI

Il 5-3-024 s’è tenuto presso la sede milanese di ARPA Lombardia, un incontro preliminare alla costituzione dell’Osservatorio collegiale di monitoraggio delle attività di bonifica da Diossina nelle aree interferite dall’autostrada Pedemontana.
Si sta così concretizzando la richiesta avanzata da Sinistra e Ambiente-Impulsi di Meda, Legambiente Seveso, Seveso Futura, Passione Civica per Cesano, Altra Bovisio, Comitato Ambiente di Bovisio e Cittadini per Lentate, accolta dagli amministratori della tratta B2 coordinati dal sindaco di Cesano Maderno Gianpiero Bocca che a loro volta hanno operato per coinvolgere la soc. Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) e l’ARPA Lombardia.
Quella del 5 marzo 2024 è stata un’assise con numerose presenze: il Direttore di ARPA Calogero Trizzino con la responsabile del Dipartimento Bonifiche di Milano e Monza Brianza  dott.sa Beatrice Melillo; il coordinatore dei sindaci della tratta B2 Gianpiero Bocca; la sindaca di Seveso Alessia Borroni con il suo staff tecnico; il Direttore Generale di Pedemontana Sabato Fusco con i suoi responsabili tecnici e il suo ufficio comunicazioni;  i rappresentanti di Pedelombarda Nuova, Associazione Temporanea d’Impresa (ATI) tra Webuilt e Pizzarotti che dovrà attuare la Bonifica e il completamento dell’autostrada.
Come gruppi della Tratta B2, firmatari dell’istanza, eravamo presenti al completo con una nutrita delegazione.
È stato il primo passo di un confronto tra i soggetti interessati alla Bonifica, verso la costituzione di una assise che ne consenta il monitoraggio.
E’ emersa la disponibilità di ARPA, organismo supervisore e certificatore, di condividere dati e risultati delle attività di analisi e di collaudo che le competono.

E’ stata espressa da più soggetti la volontà di realizzare incontri periodici la cui cadenza sia strettamente correlata con l’avanzamento della bonifica e iniziative informative sul territorio.
Se ARPA ha voluto essere sede del primo incontro, dalla sindaca di Seveso è venuto l’invito, subito accettato, di ospitare gli altri momenti di lavoro presso il Centro Visite del Bosco delle Querce di Seveso e Meda, luogo di alto valore simbolico.
Tenere sotto osservazione costante le attività della bonifica in questo contesto, permetterà di significare la contraddizione aperta: l’autostrada sbancherà una porzione del Bosco riducendolo di 2 ettari e la decontaminazione non sarà propedeutica, come lo fu nel passato, a plasmare un nuovo Bosco delle Querce bensì a una sua riduzione. L’intera bonifica sarà utile solo per realizzare un nastro d’asfalto che comprometterà aree verdi libere con occupazione di suolo, distruzione della naturalità e limitazione dello spazio vitale per la fauna selvatica.
Per questo ennesimo sacrificio imposto al territorio da un modello di sviluppo anacronistico che non condividiamo, abbiamo deciso di seguire con attenzione la bonifica per verificarne la corretta attuazione.
Nel corso dell’incontro l’ing. Fusco ha riconosciuto che i gruppi ambientalisti presenti hanno sempre tenuto il faro acceso sul rischio diossina.
Lo facciamo tuttora, con la consapevolezza di una bonifica non priva di rischi, delicata per delle comunità che sono fragili avendo già pesantemente subito e pagato a causa del disastro della Diossina dell’Icmesa.
In continuità con il nostro lavoro di raccolta e diffusione d’informazioni e di azioni per sensibilizzare sulle criticità e sull’impatto di un’autostrada che giudichiamo insostenibile, abbiamo deciso di assumerci un compito certamente non facile per dare l’ennesimo nostro contributo, sempre con l’obiettivo di tutelare l’ambiente, il territorio e la salute dei cittadini.
In questo Osservatorio in cui abbiamo chiesto d’essere inclusi, il criterio fondamentale dovrà essere la trasparenza accompagnata da adeguata comunicazione alla comunità con momenti pubblici, riservandoci comunque il giudizio e la verifica sull’attuazione di quanto previsto nel Piano di Bonifica e sull’ottemperanza delle normative.

8/03/20

I gruppi ambientalisti e le liste civiche della tratta B2 di Pedemontana

Sinistra e Ambiente-Impulsi di Meda,
Legambiente Seveso,
Seveso Futura,
Passione Civica per Cesano,
Altra Bovisio,
Comitato Ambiente di Bovisio,
Cittadini per Lentate

sabato 9 marzo 2024

LA RISPOSTA DI REGIONE LOMBARDIA ALL'INTERROGAZIONE DI AVS SULLE COMPENSAZIONI AMBIENTALI DI PEDEMONTANA

É arrivata dall'Assessorato Regionale a Infrastrutture e Opere Pubbliche di Claudia Terzi, la risposta all'interrogazione del Consigliere Onorio Rosati di Alleanza Verdi-Sinistra Italiana (AVS) che dopo un'interlocuzione con i gruppi Ambientalisti aveva chiesto, lo stato realizzativo delle Compensazioni Ambientali sulle tratte di Pedemontana (A e B1+tangenziali di Como e Varese) già in esercizio nonchè l'elenco di quelle previste per le tratte B2 e C.
Nella risposta, l'assessorato regionale cerca di far notare "un rilevante avanzamento delle attività che hanno garantito la quasi totalità di realizzazione degli interventi" .

Scorrendo la tabella, si nota però una realtà non proprio in linea con quanto scritto da Regione Lombardia.
Certamente, rispetto al precedente aggiornamento del giugno 2018, sono stati fatti dei progressi.
Tuttavia dopo ben 9 anni dall'entrata in esercizio delle tratte A, B1 e delle tangenziali di Como e Varese, ancora le Compensazioni Ambientali non sono state completate e per alcune di esse, la realizzazione ha comportato una riduzione rispetto al progetto originale se non addirittura un suo snaturamento.

Cliccare sopra e poi ingrandire per una lettura dettagliata

Ancora in fase di assegnazione di appalto il Progetto Locale (PL44) di Grandate, il PL08 di Fenegrò.
Il PL10 di Bregnano e il PL09 di Lomazzo e Rovellasca  che sono in capo come Misura Compensativa alla progettualità del Parco Lura sono a gara per l'appalto dei lavori.
Appena concluso il progetto esecutivo per il PL12 di Lomazzo, curato dal Parco Groane e con gara in corso per l'appalto dei lavori.
A Fagnano Olona sulla Misura Compensativa MC03, l'amministrazione ha individuato un intervento alternativo dopo l'interruzione dei lavori causato dal fallimento dell'appaltatore e da un contenzioso con un privato.
Completamente snaturato rispetto agli obiettivi iniziali l'ex PL07 a Cislago dove il budget ambientale è stato utilizzato per la riqualificazione del vecchio campo sportivo e di un parco giochi.
Per Lozza dove i lavori di realizzazione sono in corso, i progetti delle Misure Compensative MC41 e MC 41bis sono stati pesantemente cambiati, con rinuncia alle nuove riforestazioni (ne abbiamo scritto qui).
Lavori ancora in corso sui Progetti Locali  a Cassano Magnago (PL01), a Solbiate Olona (PL02), a Mozzate (PL06), a Limido e Turate (PL08), a Grandate (PL44), a Gazzada Schianno (PL40) e anche sulle Misure Compensative (MC) gestite dagli enti Parco locali a Gorla Maggiore (MC04), a Morazzone (MC41) e a Cermenate (MC11).
Risultano conclusi i lavori a Gorla Minore sulla MC05, a Cirimido sul PL08, a Luisago per il PL43, a Vedano Olona per l'MC41.

C'è un evidente e pesante ritardo nella concretizzazione delle Compensazioni Ambientali anche causato da un iter tortuoso e da una scarsa sensibilità sulla necessità di attuare questo parziale e timido tentativo di ricucire un territorio comunque pesantemente compromesso dal passaggio della Pedemontana.

Di tutti gli interventi realizzati, ci riserviamo una verifica di coerenza rispetto al MasterPlan originale.

La risposta all'interrogazione comprendeva anche la scheda con l'elenco dettagliato delle Compensazioni Ambientali previste per le Tratte B2 e C. Molte sono in fase di valutazione e definizione da parte delle Amministrazioni e già Lentate Sul Seveso, Arcore, Biassono, Usmate con Velate hanno esplicitato la volontà
di realizzare progetti alternativi di cui andrebbe verificata la compatibilità con le finalità del MasterPlan.
Solo Barlassina, Meda e Lesmo risultano aver confermato i Progetti Locali e le Misure Compensative originali.
Nell'elenco manca il Comune di Seveso.
Si spera in una svista e sarà nostro compito attuare una verifica.

Sotto il testo completo della risposta con le tabelle sulle Compensazioni Ambientali

mercoledì 28 febbraio 2024

SULLA COMUNITÀ ENERGETICA RINNOVABILI DI MEDA C'É ANCORA MOLTO DA FARE

Ci è stata formalizzata la risposta all'interrogazione sulla Comunità Energetica Rinnovabili inoltrata il 9 febbraio 2024 dal Consigliere Comunale Marcello Proserpio per conto dei gruppi Sinistra e Ambiente-Impulsi, Medaperta, PD.
Ai precisi quesiti posti, il riscontro ci consente di avere il panorama effettivo dell'iter, delle volontà dell'amministrazione e di fare il punto sulla CER medese, purtroppo ancora nello stadio dei passaggi formali contemplati nella Manifestazione d'Interesse di Regione Lombardia.

Attualmente, la proposta di CER vede l'adesione, quale ente promotore, dell' amministrazione e di 39 cittadini di cui 19 residenti nelle case comunali, con possibilità di ulteriori partecipazioni.
Non è ancora stata definita ne la forma associativa e giuridica ne lo statuto della CER che si doterebbe di un impianto fotovoltaico di produzione d'energia elettrica da realizzare sulla copertura della scuola primaria "A. Diaz" il cui costo stimato non è però quantificato nella risposta data.

Il 27-4-023 il Comune di Meda ha preso parte alla Manifestazione d'Interesse di Regione Lombardia per i progetti di Comunità Energetiche Rinnovabili e risulta inserito con N° pratica 4598113 nell'elenco dell'allegato A delle proposte progettuali ritenute meritevoli di accedere alla Fase 2.
Attualmente è ancora in corso la Fase 1 del Bando di Regione Lombardia.
Per accedere alla Fase 2 della Manifestazione di Interesse per la costituzione delle CER, è richiesto a ciascun proponente di redigere entro il 29 febbraio 2024 il Quadro Economico e il Piano Finanziario della CER oggetto di candidatura. Questo consentirà di poter quantificare e suddividere eventuali risorse economiche messe a disposizione da Regione Lombardia per le spese sostenute per interventi sul patrimonio pubblico.
Il Comune di Meda lo farà tramite piattaforma informatica Bandi di Regione Lombardia.

Proprio perchè la promozione e la realizzazione di una Comunità Energetica Rinnovabili cittadina fa parte della nostra proposta di amministrazione, è e sarà nostro compito continuare a seguire l'iter della proposta progettuale della CER affinchè la stessa sia coerente con i principi di socialità e ecosostenibilità e si concretizzi quanto prima.
Occorrono certamente altri elementi di conoscenza quali il costo e il contributo regionale per l'impianto fotovoltaico di produzione e la configurazione associativa che si darà alla CER.
Certamente le amministrazioni comunali, tra cui Meda, dovrebbero chiedere un incremento ragguardevole del fondo regionale poichè gli attuali 20 milioni di euro messi a disposizione da Regione Lombardia, da suddividere sul 2023 e sul 2024, sono una cifra decisamente esigua per avviare un numero significativo di Comunità Energetiche con fonti rinnovabili.
 
I gruppi di Sinistra e Ambiente-Impulsi, Medaperta, Partito Democratico.
 
Sotto, la risposta dell'amministrazione all'interrogazione sulla Comunità Energetica Rinnovabili di Meda.
 

giovedì 22 febbraio 2024

IN CONSIGLIO REGIONALE, UNA INTERROGAZIONE DI VERDI E SINISTRA ITALIANA SULLE COMPENSAZIONI AMBIENTALI DELLA PEDEMONTANA

Il gruppo di Alleanza Verdi-Sinistra Italiana (AVS) con il Consigliere Onorio Rosati, dopo un'adeguata interlocuzione con gli Ambientalisti che da tempo si occupano delle criticità indotte dall'autostrada Pedemontana Lombarda, ha presentato in Consiglio Regionale una interrogazione con risposta scritta sulle Compensazioni Ambientali che riguardano l'infrastruttura.

Con la Deliberazione n° X/677 del 14 aprile 2015, il Consiglio Regionale approvava una Mozione nel cui testo era formalizzata l'attivazione di un monitoraggio con cadenza trimestrale sullo stato di avanzamento  delle Compensazioni Ambientali.
Purtroppo la cadenza informativa trimestrale non è mai stata rispettata ne da Regione Lombardia ne dalla soc. Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) e solo grazie alla collaborazione tra gli ambientalisti del territorio e i gruppi politici che si sono resi disponibili (M5S, PD e ora AVS) sono state protocollate richieste e solleciti per gli  aggiornamenti, che una volta pervenuti ai gruppi ambientalisti, sono stati pubblicati.
L'ultimo aggiornamento tabellare risale al 2017 cui seguì una risposta ad una interrogazione nel 2018.
Dalle notizie lì riportate e da ulteriori approfondimenti, alcune Compensazioni Ambientali risultavano ridotte o snaturate rispetto a quelle inizialmente previste nel MasterPlan.

L'interrogazione di AVS del 6-2-2024, chiede pertanto la documentazione illustrante lo stato realizzativo delle Compensazioni Ambientali sulle tratte A e B1 della Pedemontana, già in esercizio, nonchè l'elenco dettagliato di quelle previste per le tratte B2 e C, avendo come riferimento il MasterPlan  originale.
Le informazioni che ne deriveranno, saranno utili per continuare ad occuparci di questa inutile ed impattante autostrada, consentendoci di monitorare l'effettiva concretizzazione delle Compensazioni Ambientali.

giovedì 15 febbraio 2024

COMUNITÀ ENERGETICA RINNOVABILE A MEDA: INTERROGAZIONE DI SINISTRA E AMBIENTE, MEDAPERTA E PARTITO DEMOCRATICO

L'amministrazione medese si era fatta promotrice della costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile (CER).
Lo aveva fatto accompagnando la proposta con una iniziativa pubblica il 6-12-2022 e con un Consiglio Comunale il 16-3-2023 dove l'intera assise aveva approvato all'unanimità una delibera per l'attivazione della CER, con partecipazione alla Manifestazione d'Interesse di Regione Lombardia.

Da allora è passato del tempo e la CER ancora non si è concretizzata ne tantomeno si ha notizia di quale sia stato il posizionamento di Meda nella graduatoria regionale per poter passare alla fase 2, quella riservata alle candidature che abbiano superato la soglia minima di ammissibilità con possibilità di accedere a misure di supporto economico per i soli nuovi impianti a fonte rinnovabile di proprietà dei soggetti pubblici della comunità energetica.
La dotazione regionale del supporto, purtroppo decisamente esigua, era pari a 20 Milioni di euro, suddivisi sul 2023 e sul 2024, utilizzabili per l'istallazione e l'avvio di impianti di produzione.

Per questo, Sinistra e Ambiente-Impulsi, Medaperta e Partito Democratico, il 9-2-2024, hanno protocollato a mezzo del Consigliere Comunale Marcello Proserpio, una interrogazione dove si chiedono risposte sull'iter della CER medese.

mercoledì 7 febbraio 2024

BONIFICA DA DIOSSINA E PEDEMONTANA: ACCETTATA LA PROPOSTA AMBIENTALISTA DI UN OSSERVATORIO COLLEGIALE DI MONITORAGGIO

Legambiente Seveso, Sinistra e Ambiente - Impulsi di Meda, Seveso Futura, Passione Civica per Cesano, Altra Bovisio Masciago, Cittadini per Lentate e il Comitato Ambiente di Bovisio Masciago, nell'incontro del 13-12-023 con il coordinatore dei sindaci della tratta B2, Gianpiero Bocca, nonché sindaco di Cesano Maderno e con la presenza di Alessia Borroni, sindaco di Seveso e della Dott.ssa Beatrice Melillo, Responsabile del settore Bonifiche di ARPA Lombardia avevano proposto la costituzione di osservatorio collegiale  di monitoraggio delle attività di Bonifica da Diossina sul tracciato di Pedemontana.
Il 2-2-2024, ci è giunta la risposta da parte del coordinatore Bocca, formulata dopo aver interloquito con gli altri sindaci e la stessa soc. Autostrada Pedemontana Lombarda (APL).
La proposta dei gruppi ambientalisti e delle liste civiche è stata giudicata positivamente ed è stato demandato ad APL il compito di concretizzarla.
Ci attendiamo che la configurazione dell'Osservatorio, i principi, gli obiettivi e il metodo di lavoro contemplino la massima trasparenza, il coinvolgimento dei gruppi richiedenti e costituiscano un momento di ascolto e di confronto stabile con ARPA, soggetto indispensabile a questo assise.
Agiremo affinché l'Osservatorio sia un consesso collegiale, con un ruolo degli amministratori e con il coinvolgimento del territorio e della cittadinanza attiva.
Un’assise ove sia praticata la condivisione continua di informazioni e documenti affinché la delicata attività di Bonifica da Diossina, rispondente a un Piano Operativo (POB) per alcuni aspetti carente e che comunque comporta rischi, sia svolta con la massima attenzione e precauzione.
Da tempo ci opponiamo al completamento dell'autostrada, intervenendo con serietà e preparazione sulle criticità che l'infrastruttura produrrà.
Vogliamo tutelare l'ambiente e la salute della nostra comunità che ha già pagato un prezzo alto con il disastro e il gravissimo danno causato dall’ICMESA-Givaudan La Roche nel 1976.
Questo territorio, dal 1981 al 1984, fu interessato da una bonifica, attuata solo nella zona A, quella con il più alto livello di contaminazione da Diossina.
Su quelle aree, una volta decontaminate, a Memoria futura e a parziale risarcimento, venne poi creato il polmone verde del Bosco delle Querce.
Ora, la Bonifica per Pedemontana sarà invece propedeutica solo al completamento dell’autostrada, un’infrastruttura che comunque continuiamo a osteggiare, considerandola inutile, impattante, insostenibile per la naturalità e non risolutiva per le criticità viabilistiche intercomunali.
Anche per le Compensazioni Ambientali seguiremo e verificheremo l'iter e la loro effettiva implementazione.

07-02-2024 

I gruppi ambientalisti e le liste civiche della tratta B2 di Pedemontana:

Legambiente Seveso,
Sinistra e Ambiente - Impulsi di Meda,
Seveso Futura,
Passione Civica per Cesano,
Altra Bovisio Masciago,
Cittadini per Lentate,
Comitato Ambiente di Bovisio Masciago


Rassegna stampa:

Articolo di MonzaToday 8-2-024 cliccare sopra

Articolo di MBNews 8-2-024 cliccare sopra

Articolo BrianzaCentrale 7-2-024 cliccare sopra


martedì 6 febbraio 2024

ACCOGLIENZA RICHIEDENTI ASILO A MONZA: L'IPOCRISIA DELLA DESTRA

 
A Monza, la Prefettura ha scelto di aprire un Centro di Accoglienza Straordinario (CAS) collettivo per richiedenti asilo nel quartiere Triante, identificando allo scopo l'edificio di via Monte Oliveto che nel passato ospitava la sede della CGIL.
Il CAS di via Monte Oliveto potrebbe ospitare sino ad un massimo di 100 richiedenti anche se la Prefettura ha assicurato che tale numero non verrà raggiunto poichè la nuova struttura servirà per redistribuire le presenze degli altri centri collettivi e alleviare la pressione. Gli arrivi saranno progressivi.
Come prevedibile, s'è aperta la canea con mirabolanti dichiarazioni da parte degli esponenti della destra locale accompagnate, come da copione, da una raccolta di firme per esprimere contrarietà all'insediamento da parte di alcuni residenti e s'è subito accesa la polemica.
Una polemica a dir poco surreale e per certi versi ridicola che cerca di scaricare le colpe dell'arrivo dei richiedenti asilo sull'amministrazione comunale quando invece la scelta è di esclusiva competenza del Prefetto, emanazione diretta del Ministero degli Interni, ora retto dal Ministro, in quota Lega, Piantedosi.

Eggià, la destra ha scoperto che un numero consistente di richiedenti asilo concentrati nello stesso stabile può essere foriero di problemi e che è preferibile l'accoglienza diffusa.
Avete letto bene.
Eppure si tratta dei gruppi politici di Lega Nord, Fratelli d'Italia e Forza Italia, gli stessi che a livello locale erano entusiasti del loro agire nazionale quando i loro parlamentari e le loro segreterie politiche approvavano nel 2018, il decreto "sicurezza" di Salvini, poi convertito nella legge n°132 del 1 dicembre 2018.
Legge che ha introdotto modifiche peggiorative, accompagnate dalla pesante riduzione dei fondi per gli enti gestori e per i programmi di accoglienza diffusa, rendendo problematica la copertura economica per i piccoli nuclei inseriti in appartamenti sul territorio e impedendo l'offerta di servizi dignitosi alle persone lì ospitate.

É proprio applicando queste normative che la Prefettura di MB ha emesso per il biennio 2024-2026, un bando europeo, con scadenza 12-02-2024per l'affidamento del servizio di accoglienza e assistenza dei richiedenti Protezione internazionale presso i centri (appartamenti di accoglienza diffusa) aventi capacità ricettiva di 50 posti complessivi con corresponsione di una retta giornaliera pro capite pari a 25,61 euro massimi.
L'affidamento per il centro di prima accoglienza collettivo di Monza, con capacità ricettiva teorica fino a 100 posti risulta invece affidato con procedura negoziata per la sua gestione e corresponsione di una retta pro capite al giorno pari a 29,62 euro.
Sono dunque proprio le normative derivanti dal decreto Salvini e la scelta allora fatta di differenziare e ribassare la retta a privilegiare e favorire l'accoglienza collettiva in un unico edificio.
L'attuazione di questa politica a carattere punitivo, oltre a ridurre le rette corrisposte ai gestori, solo parzialmente requilibrate dal successivo ministro del Governo Draghi, Luciana Lamorgese, ha altresì limitato pesantemente la possibilità di offrire e prevedere servizi essenziali di supporto ai richiedenti asilo e reso particolarmente difficoltoso attuare percorsi di apprendimento linguistico e di scolarizzazione e annullando di fatto i programmi mirati di crescita professionale.
Tutte limitazioni che complicano le possibilità di inserimento sociale e lavorativo dei richiedenti asilo accrescendo i sentimenti di rabbia e frustrazione di persone che devono sottostare a lunghissimi tempi di risposta per un titolo di soggiorno.
La destra non perde l'antico l'antico vizio di considerare e additare la presenza dei richiedenti asilo esclusivamente come un problema di ordine pubblico.
É un copione che continuamente si ripete, accompagnato da una intollerabile ipocrisia poichè le difficoltà per una seria e sana gestione di qualità di un'accoglienza diffusa e suddivisa su più Comuni sono proprio state generate da leggi, scelte ed atteggiamenti promulgate dalla destra stessa quando al governo.

Sotto, l'articolo de Il Cittadino del 3-02-024 sulla polemica contro il Centro di prima accoglienza collettivo di via Monte Uliveto a Monza.

martedì 30 gennaio 2024

EX LOMBARDA PETROLI: PER GLI AMBIENTALISTI DELLA PROVINCIA DI MB PRIORITÀ ALLA BONIFICA E AD UN AMPIO PARCO URBANO

In questi ultimi mesi si è tornati a scrivere dell'area ex Lombarda Petroli di Villasanta.
La Lombarda Petroli era una raffineria che terminò la sua attività alla fine degli anni '80.
Il luogo in cui era insediata divenne poi tristemente noto nei giorni tra il 23 e il 27 febbraio del 2010 per la  fuoriuscita di una grande quantità di idrocarburi stoccati nei suoi serbatoi e finiti nel fiume Lambro e nel Po.
Dopo la chiusura dell'azienda ed il suo fallimento, dell'ampia area dismessa se ne è occupato il PGT del Comune di Villasanta.
Proprio sulle previsioni di pianificazione urbanistica sul comparto, si sono levate le polemiche e le contestazioni da parte della curatela fallimentare che vorrebbe ridurre l'area inedificabile verde a 37mila metri quadrati aumentando a 127mila metri quadrati la destinazione d'uso a comparto produttivo.
Il tutto con la necessità di una complicata e costosa bonifica che più soggetti cercano di usare strumentalmente al fine di accontentare chi chiede più superfici edificabili.

Sul tema è intervenuto il Coordinamento Ambientalista "Osservatorio PTCP di MB" - di cui Sinistra e Ambiente fa parte, che ha siglato un comunicato insieme con il Comitato Oasi del Sole di Villasanta


Difendiamo l'area verde di rigenerazione naturale 
nell'ex Lombarda Petroli di Villasanta

Sull’area ex Lombarda Petroli di Villasanta, pari a 150mila metri quadri, da cui si originò nel 2010 uno dei più gravi disastri ambientali in Italia, poi accertato dalla Magistratura essere di natura dolosa, è nata e perdura una complicata vicenda che val la pena illustrare.
Siamo in presenza di un fallimento con un curatore cui è stato demandato il compito di gestire la procedura e amministrare il patrimonio dell’imprenditore fallito, i cui creditori sono in gran parte enti pubblici.
Sinora la curatela del fallimento non è riuscita o non ha voluto procedere nel mettere all'asta il patrimonio, come si fa normalmente in queste situazioni, per poi ricompensare con il ricavato i creditori.
É presumibile supporre che non lo abbia fatto perché il valore attuale dell'area è inferiore alle somme da risarcire ai creditori e abbia perciò preferito tentare di valorizzare l'area per farle acquisire un valore nominale superiore.
Per ottenere questo risultato, ha sollecitato a più riprese una diminuzione di 28 mila mq della superficie libera, chiedendo che tale superficie vada ad ampliare il comparto edificabile con 20 mila mq.
In questa intricata situazione sono stati poi avviati una serie di ricorsi legali, uno vertente proprio sull'area non trasformabile.
Nel complesso si tratta di circa a una ventina di contenziosi giudiziari in corso, alcuni dei quali creati al solo scopo di rallentare l’iter di bonifica che il Comune è riuscito ad avviare, tramite complesse relazioni con Regione Lombardia.
Per la bonifica vi sono risorse economiche complessive che possono arrivare fino a 7 milioni di euro, comprensive di fondi del PNRR.
C’è però opposizione da parte della curatela fallimentare poiché con la bonifica fatta dalla Regione, quest’ultima ha la facoltà di addebitare i costi alla proprietà. Proprietà che però non può far fronte al pagamento e che conseguentemente potrebbe incorrere in una procedura di esproprio per il valore corrispondente.
La strategia della curatela è dunque quella di ricercare l’aumento del valore immobiliare del comparto ex Lombarda Petroli, da ottenere con la riduzione degli oltre 60000 mq di terreno non trasformabile previsti dal PGT di Villasanta e con il contemporaneo aumento della superficie e delle volumetrie dell’edificabile.
Questa operazione, per noi incondivisibile, è ritenuta necessaria per trovare un operatore che acquisterebbe l'area, accollandosene anche gli oneri di bonifica.
A dicembre 2023, è poi arrivata la sentenza del Consiglio di Stato in merito alla causa intentata dalla curatela fallimentare contro l’amministrazione di Villasanta proprio sulla quantificazione di 90mila metri quadrati a standard, ossia a usi collettivi, tra i quali figurano i noti 60 mila mq non trasformabili.
Anche se non viene adeguatamente chiarito ed è invece opportuno qui rimarcarlo, la sentenza lascia comunque intatta la facoltà dell’amministrazione di determinare questa destinazione chiedendone una “adeguata motivazione”, cosa che il Comune sta provvedendo a fare, essendo in corso la variante al Pgt.
Dopo quest’ultimo accadimento, la curatela, in assonanza con altri incauti soggetti, ha pensato bene di sostenere la realizzazione di un fantomatico hub ferroviario, con un contorno di altre mirabolanti ipotesi.
Nell’arena si gettano suggerimenti senza valutarli seriamente, senza stimarne l’utilità e la redditività, senza considerare il complesso iter e la necessità di una verifica di fattibilità e senza un approfondito e mirato studio di viabilità e traffico merci che un simile progetto richiederebbe, dovendo essere contemplato in un piano d'area con il coinvolgimento di enti, azienda ferroviaria, istituzioni e investitori, tenendo nel dovuto peso anche l’opinione della cittadinanza.
Una proposta del resto non nuova e del tutto simile a quella fatta nel 2004 dalla Ex Dogana di Concorezzo e ora come allora priva di fondamento operativo.

I gruppi firmatari del presente comunicato, ritengono che sia prioritario e indispensabile procedere da subito alla bonifica del comparto e che sia necessario tutelare il verde della rinaturalizzazione attualmente già spontaneamente in atto come risarcimento ambientale per il disastro subito dalla comunità nel 2010.
Sottolineano inoltre che le soluzioni proposte per le altre porzioni del comparto vadano perseguite con necessari, inevitabili e seri approfondimenti per poterne valutare la reale fattibilità.
Nell’area ex Lombarda Petroli va confermata una robusta aliquota di recupero a verde, evitando una cementificazione sconsiderata.
La trasformazione in un parco di cintura urbana, proprio a partire dalla porzione a verde attualmente lì prevista dal PGT comunale, consentirebbe altresì di ampliare il corridoio ecologico in essere.

Monza e Brianza 30-01-024

Coordinamento Ambientalista Osservatorio PTCP di MB
Comitato Oasi del Sole Villasanta


Nella foto, a dx l'area dei serbatoi ex Lombarda Petroli, a sx i capannoni dell'ex insediamento Addamiano


venerdì 19 gennaio 2024

PEDEMONTANA: PUBBLICATA SUL SITO DEL MINISTERO LA DOCUMENTAZIONE DEL PROGETTO ESECUTIVO PRIVA PERÓ DI MOLTE OTTIMIZZAZIONI CHIESTE DAI COMUNI


Dal giorno 3-1-2024, è stata caricata sul sito del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, (pagina delle Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali), una serie di documenti per la procedura di Verifica di Attuazione ex Legge Obiettivo 443/200, concernenti il Progetto Esecutivo delle tratte B2 e C dell'Autostrada Pedemontana Lombarda.

Si tratta di una moltitudine di elaborati da cui abbiamo estratto, per analizzarli, i più significativi.

PROGETTO ESECUTIVO RISPONDENZA ALLE PRESCRIZIONI, AL DEFINITIVO AGGIORNATO E OTTIMIZZAZIONI.
La "RELAZIONE DI RISPONDENZA AL PROGETTO DEFINITIVO E ALLE PRESCRIZIONI DELLA DELIBERA CIPE" e la "RELAZIONE AMBIENTALE COMPARATIVA OPERE IN VARIANTE - art. 169 d.lgs 163/2996" riassumono le modifiche introdotte per dare rispondenza alle prescrizioni del CIPE del 2009 e ai requisiti del Progetto definitivo aggiornato 018/019 messo a Bando (poi aggiudicato a Webuilt) e in cui sono riportate variazioni e ottimizzazioni richieste negli anni precedenti dalle Amministrazioni e da altri soggetti e/o organismi.

Proprio sulle modifiche intendiamo portare l'attenzione dei lettori.

Nei due documenti riassuntivi che abbiamo visionato, peraltro contenenti alcune imprecisioni sulla localizzazione delle variazioni rispetto alle soluzioni implementate nel progetto esecutivo, vi è traccia solo di:

LENTATE SUL SEVESO
Modifica della metodologia realizzativa in scatolare della galleria artificiale MonteGrappa

BARLASSINA
-Modifica alla rotatoria di Via Monte Grappa - via XXV Aprile e stralcio di nuova viabilità in via Silone
-Richiesta di stralcio nuovo percorso ciclopedonale in corrispondenza di via Marconi, a cavallo del confine comunale tra Barlassina e Meda.
-Modifica viabilità e ponte su Fiume Seveso presso via Prati - via delle Cave

SEVESO
-Modifica vasca idraulica di laminazione in area via della Roggia (già contemplata nel Progetto definitivo aggiornato 018/019)
-Rilocalizzazione cantiere B2.03 ubicato in via della Roggia

CESANO MADERNO
-Allontanamento della bretella di collegamento con via G. De Medici con avvicinamento all’asse autostradale nel tratto di innesto sulla rotatoria tra Seveso e Cesano Maderno.
-Riduzione della luce del Ponte di via Sturzo
-Eliminazione sottopasso di via B. Angelico, realizzazione di viabilità a fondo cieco lato est
-Sistemazioni n.2 incroci a rotatorie lungo la Tangenziale Sud di Cesano M.

DESIO
Come già definito nel Progetto definitivo aggiornato 018/019, le aree di servizio di Desio in carreggiata nord e in carreggiata sud sono state sospese.

SEREGNO+LISSONE
Modifica Svincolo di Desio (rampe e interconnessioni) e della viabilità locale adiacente che garantisce il mantenimento dell'attuale viabilità complanare alla SS36 (mantenimento uscita Seregno Sud) e aggiunta di corsia di scambio.

LISSONE
Modifica localizzata del tracciato e realizzazione sottopasso ciclopedonale della Strada comunale della Santa (in affiancamento alla carreggiata stradale)

VEDANO AL LAMBRO-LISSONE
Modifica tracciato TRMI10 e rotatoria Lissone

BIASSONO
-Modifica del tracciato della sistemazione di via Dei Celti e della morfologia circostante con riduzione espropri.
-Rotatoria Via Misericordia, lungo TRMI10 modificata secondo conformazione a “otto”
-Aggiunta di un parcheggio a raso di circa 46 posti auto in adiacenza alla Via Parco nell’area interclusa rispetto alla nuova viabilità.
-Modifica del tracciato TRMI10 per interferenza con pozzi idropotabili
-Modifica delle piazzole idrauliche

MACHERIO
Modifica dello svincolo di Macherio

USMATE
-Al fine di ottenere una minore occupazione di suolo, modifica rispetto al Progetto Definitivo nel tratto iniziale dell’Interconnessione con la Tangenziale Est e il conseguente adattamento delle opere di mitigazione a verde
-Modifica rotatoria SP41

ARCORE
-Modifica della rotatoria Tenaris, lungo TRMI17, con aggiunta ramo di raccordo alla viabilità locale

VIMERCATE
-Modifica planimetrica tracciato TRMI17 per riduzione disboscamento.

Appare evidente come non siano contemplate nell'elenco altre ottimizzazioni o richieste di modifiche avanzate in tempi recenti dalle amministrazioni.
Tra queste, quella sulla tangenziale Meda-Seregno-Seveso su cui il sindaco di Meda, Santambrogio, aveva esplicitato una disponibilità a eliminare una delle tre rotatorie, a portare il tracciato più in aderenza all'urbanizzato e a realizzare un sottopasso ciclopedonale al nuovo scavalco della linea ferroviaria Milano-Como-Chiasso.
Purtroppo, nella cartografia depositata, il tracciato risulta essere ancora quello con tre rotatorie.

Idem dicasi per le pur timide richieste avanzate da Seveso per il collegamento Baruccana-Bosco delle Querce.
Nulla anche rispetto alle annunciate modifiche concordate con il Comune di Lesmo.
Non siamo evidentemente in grado di sapere se queste ottimizzazioni verranno o meno prese in considerazione su successivi e differenti atti formali o documenti ufficiali. Auspichiamo che ciò avvenga.

CANTIERI
Tra la documentazione c'è la localizzazione e la tipologia dei cantieri.

Lentate-Lazzate:
Cantiere base B1B1 da 39300 mq

Lentate Sul Seveso:
Cantiere Base B2B1 da 29760 mq
Cantiere Operativo B2o1 da 8800 mq

Barlassina:
CantiereOperativo B2O2 da 31680 mq

Cesano Maderno:
Cantiere Operativo da 12700 mq

Desio:
Cantiere Base CB1 da 31300 mq
Cantiere Base CB2bis da 52400 mq

Macherio:
Cantiere Operativo Co2.1 da 9700 mq

Biassono:
CantiereOperativo CO2.2 da 8300 mq

Lesmo:
Cantiere Operativo CO3.1 da 17100 mq

Arcore:
Cantiere Operativo CO3.2 da 14200 mq

Usmate Velate:
Cantiere Base CB3 da 31250 m.

Nota: la mappatura completa dei Cantieri, compresi anche quelli per la Bonifica da Diossina su:  http://alternativaverde.it/rete/zzzindexarticoli/articoli2024/indexcantieribec.html

PROGETTO ESECUTIVO BONIFICA DA DIOSSINA TCDD
Tra i documenti sono presenti il "Progetto Esecutivo di Bonifica aree ex-Icmesa", il "Piano di Monitoraggio Polveri" che sarà applicato durante le attività di bonifica e l'elaborato della "Variante al Progetto Operativo di Bonifica Aree incidente Icmesa Lotto 3".
Sono gli applicativi delle operazioni di bonifica sulle aree contaminate da Diossina che verranno interferite dal tracciato dell'autostrada.
Il perimetro dell' autostrada è stato assimilito ad area industriale. Pertanto la bonifica sarà attuata sulle superfici laddove si supera il limite di diossine e furani di 100 ng eq/kg (Colonna B della Concentrazione Soglia di Contaminazione - CSC), fatto salvo per le zone ad uso residenziale e/o con accesso pubblico dove si applica il limite più stringente di 10 ng eq/kg.

Rispetto al Piano Operativo di Bonifica già conosciuto, sono state effettuate delle analisi chimiche integrative sulle aree A5 e A24 (sponde torrente Tarò/Certesa a Meda) e A3 (porzione su scarpata svincolo Meda).
Sull' A5 gli esiti hanno evidenziato la non conformità rispetto alla Concentrazione Soglia di Contaminazione (CSC) Colonna A (10 ng eq/kg).
Sull' A24 alcuni esiti sono risultati conformi alle CSC Colonna A, mentre non è risultato conforme il campione più profondo 1.00-2.00m;
Sull' A3 c'è una conformità per tutti i campioni prelevati alle CSC Colonna A.
Pertanto per A5 è confermata la necessità di procedere alla bonifica mentre per A24 c'è necessità di procedere alla bonifica per una sola porzione.
La parte dell'A3, risultata con livelli di contaminazione inferiori alle soglie di legge, quella in prossimità della ciclabile verso Meda sud, sarà stralciata.
Invariate e confermate le altre aree su cui si effettuerà la bonifica
Il terreno di risulta della Bonifica Ordigni Bellici (BOB) attuata sulle aree contaminate verrà insaccato, stoccato temporaneamente nel lotto e caratterizzato analiticamente per l'invio in apposita discarica.
Il documento contiene informazione sulle procedure di bonifica, sulla caratterizzazione dei banchi di asportazione del terreno in cui verranno suddivisi i lotti, sulle modalità delle analisi chimiche per la caratterizzazione dei terreni dei banchi, sull'operatività dei cantieri di bonifica, sullo stoccaggio temporaneo e sul trasporto del terreno contaminato, sulla procedura di collaudo e validazione di avvenuta bonifica su cui ARPA avrà il ruolo di ente certificatore.

Le attività di bonifica saranno condotte partendo dal Lotto 1 a Meda con a seguire i lotti successivi (Lotto 2, Lotto 2A, Lotto 3, Lotto 3A, Lotto 4, Lotto 5 e Lotto 6).
Le attività saranno organizzate per macrofasi, ovvero:

-Accantieramento: a partire dal lotto 1 e con in sequenza gli altri lotti;
-Caratterizzazione di omologa in banco dei rifiuti a partire dal lotto 1 e con in sequenza gli altri lotti;
-Scavo di bonifica e conferimento in discarica dei terreni contaminati a partire dal lotto 1 e con in sequenza gli altri lotti;
-Collaudi e certificazione di bonifica a partire dal lotto 1 e con in sequenza gli altri lotti.

VARIANTE DI BONIFICA SUL LOTTO 3 A SEVESO-CESANO MADERNO
L'elaborato della variante al POB sul lotto 3", si occupa del lotto di bonifica dove verranno realizzate le gallerie artificiali fuori terra "Seveso" e "Baruccanetta" e dove è prevista la creazione di un "parco urbano sospeso" come "verde fruibile" per collegare i quartieri.

La possibilità di fruibilità con accesso alla cittadinanza comporta l'applicazione delle CSC di tabella A con limite di 10 ng eq/kg.
Sono state conseguentemente individuate le aree in cui, a causa degli scotici geotecnici con asportazione di 50 cm di terreno, risulta una esposizione diretta ai terreni contaminati da diossina:

- Aree di “Tipo A”: con contaminazione nel suolo intermedio in presenza di scotico geotecnico;
- Aree di “Tipo B”: con contaminazione nel suolo intermedio ma senza scotico geotecnico;
- Aree di “Tipo C”: con contaminazione nel top-soil (primi 20 cm) ma senza scotico geotecnico.

Su queste superfici sono stati definiti alcuni interventi aggiuntivi che si vanno a sommare a quanto elaborato nel Piano Operativo di Bonifica. 
Su alcune aree si attuerà una bonifica con asportazione del terreno contaminato mentre altre saranno trattate con la Messa in Sicurezza Permanente (MISP) cioè con una procedura di "capping" costituita da:

- Strato di separazione in tessuto non tessuto (TNT), come limite fisico con il terreno contaminato sottostante;
- Posa di 30cm di materiale inerte costituito da misto di cava o materiale frantumato certificato proveniente da impianto di recupero. Tale strato di materiale costituirà la pavimentazione dell’area di lavoro al di sopra della quale saranno realizzate le opere previste.

Per la Bonifica, i gruppi ambientalisti e le liste civiche della tratta B2, (Sinistra e Ambiente di Meda, Legambiente Seveso, Seveso Futura, Passione Civica per Cesano Maderno, Altra Bovisio Masciago, Comitato Ambiente Bovisio Masciago e Cittadini per Lentate) hanno chiesto la costituzione di un Osservatorio Collegiale  per monitorare costantemente le operazioni di Bonifica.

Con questo articolo informativo, Sinistra e Ambiente ritiene di dare un contributo per consentire un'adeguata conoscenza e una consapevolezza delle criticità del progetto dell'autostrada Pedemontana Lombarda, un'infrastruttura che continuiamo a ritenere insostenibile per l'ambiente e il territorio e non risolutiva dei problemi viabilistici della Brianza.