UN IMPEGNO COSTANTE
SINISTRA e AMBIENTE di Meda e LEGAMBIENTE di Seveso, unitamente al coordinamento INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE, a Legambiente Lombardia e al WWF Regionale, hanno scritto al Presidente della Provincia DARIO ALLEVI e, per conoscenza, a tutti i Consiglieri Provinciali chiedendo ad Allevi un INCONTRO per un aggiornamento sul progetto di futura AUTOSTRADA PEDEMONTANA e il RISCHIO SBANCAMENTO per il BOSCO DELLE QUERCE.
Lo abbiamo fatto perchè ci è giunta notizia che recentemente s'è tenuto in sede Provincia di MB un incontro tra soggetti istituzionali e amministrativi con CAL e Soc. Pedemontana proprio su questo aspetto.
L'INACCETTABILE progetto "definitivo" |
Il testo della lettera inviata
Oggetto: BOSCO DELLE QUERCE DI SEVESO E MEDA - richiesta di incontro urgente relativamente al passaggio di Pedemontana
Gentile Presidente,
il Bosco delle Querce di Seveso e Meda è minacciato dal passaggio dell’autostrada Pedemontana che prevede l’esproprio di 12 ettari dell’area e lo sbancamento della porzione medese dello stesso con un gravissimo impatto per la salute dei cittadini causato dalla movimentazione del terreno per i lavori di sbancamento.
Questo terreno risulta infatti, ancor oggi, fortemente contaminato da TCDD (Diossina) presente sia nel Bosco sia nelle aree limitrofe (ex zona A e B del disastro ICMESA) ove i rilievi del luglio-ottobre 2008 – certificati da ARPA e in nostro possesso – evidenziano più di 50 campionamenti con un livello di Diossina oltre le soglie normative per le zone ad accesso del pubblico e ben dieci oltre il limite per aree industriali.
Questo terreno risulta infatti, ancor oggi, fortemente contaminato da TCDD (Diossina) presente sia nel Bosco sia nelle aree limitrofe (ex zona A e B del disastro ICMESA) ove i rilievi del luglio-ottobre 2008 – certificati da ARPA e in nostro possesso – evidenziano più di 50 campionamenti con un livello di Diossina oltre le soglie normative per le zone ad accesso del pubblico e ben dieci oltre il limite per aree industriali.
Al rischio per la salute, si sommerebbe poi il danno ambientale per la perdita di area boscata. Inoltre ne discenderebbe un’onta irreversibile per la Brianza, terra che custodisce un’opera nota a livello internazionale come il luogo simbolico del risarcimento del danno inferto dell’uomo all’ambiente e che d’ora in poi rischia di divenire tristemente famosa per non aver fatto tesoro del sapere del passato inferendo una nuova ferita a una terra già così fortemente provata.
Per questi motivi nel corso di questi anni abbiamo chiesto in molti modi la modifica del tracciato dell’autostrada, che continuiamo a ritenere un’opera inutile e dannosa. Il CIPE ha accolto una serie di nostre osservazioni e prescritto in modo chiaro e inequivocabile una variazione relativamente allo svincolo di Meda e relative opere e strade d’accesso che devono essere posizionate a est, fuori dall’area del Bosco delle Querce (prescrizione n. 2). Mentre è ormai avviata la fase esecutiva del progetto, non abbiamo avuto notizia del rispetto di questa prescrizione.
Nel luglio 2011 un evento di forte impatto simbolico e di grande partecipazione popolare ha inoltre mostrato il disagio della popolazione di Monza e Brianza davanti alla prospettiva di vedere cancellata tutta la porzione medese del Bosco per il raddrizzamento della curva che collega Barlassina a Meda, con un progetto che non ha senso, non porta migliorie sostanziali alla previsione del traffico e che coralmente chiediamo sia modificato anche con l’applicazione di banali soluzioni che consentano di non modificare il tracciato della futura autostrada, mantenendolo sul sedime dell’attuale superstrada SS 36.
Nel luglio 2011 un evento di forte impatto simbolico e di grande partecipazione popolare ha inoltre mostrato il disagio della popolazione di Monza e Brianza davanti alla prospettiva di vedere cancellata tutta la porzione medese del Bosco per il raddrizzamento della curva che collega Barlassina a Meda, con un progetto che non ha senso, non porta migliorie sostanziali alla previsione del traffico e che coralmente chiediamo sia modificato anche con l’applicazione di banali soluzioni che consentano di non modificare il tracciato della futura autostrada, mantenendolo sul sedime dell’attuale superstrada SS 36.
Siamo ora venuti a conoscenza del fatto che gli amministratori dei Comuni di Seveso e Meda si sono incontrati con la Sua amministrazione e con la direzione di Pedemontana prendendo visione di una possibile variante al progetto definitivo che sarà base per l’esecutivo relativamente alla Tratta B2 che interessa il Bosco.
Contestualmente Le chiediamo un incontro urgente per discutere delle modifiche progettuali disposte e verificare con Lei l’ottemperanza delle prescrizioni ministeriali nonché le modifiche sostanziali che auspichiamo attuate dalla Società Pedemontana..
In attesa di un Suo riscontro, con l’occasione porgiamo cordiali saluti
Gemma Beretta, presidente Circolo Legambiente Laura Conti di Seveso
Alberto Colombo, in nome e per conto di Sinistra e Ambiente di Meda
Sottoscrivono:
Paolo Conte, per il Coordinamento Insieme in Rete per uno Sviluppo Sostenibile;
Damiano Di Simine, presidente Legambiente Lombardia,
Gianni Del Pero, in nome e per conto di WWF Lombardia.
Paolo Conte, per il Coordinamento Insieme in Rete per uno Sviluppo Sostenibile;
Damiano Di Simine, presidente Legambiente Lombardia,
Gianni Del Pero, in nome e per conto di WWF Lombardia.
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