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La Meda e la Brianza che amiamo e che vogliamo tutelare

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CRONACHE DA CHI SI IMPEGNA A CAMBIARE IL PAESE DEI CACHI E DEI PIDUISTI.
"Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente,
ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere,
se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?"
Antonio Gramsci-politico e filosofo (1891-1937)
OMAGGIO ALLA RESISTENZA.
Ciao Dario, Maestro, indimenticabile uomo, innovativo, mai banale e sempre in prima fila sulle questioni sociali e politiche.
Ora sei di nuovo con Franca e per sempre nei nostri cuori.

"In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta.
Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po' le teste.
Tutto il resto, la bellezza per la bellezza, non mi interessa."

(da Il mondo secondo Fo)

martedì 26 luglio 2022

MARIANO COMENSE: PER LA VARIANTE AL PGT CHIESTO LO STRALCIO DELLA STRADA NEL PARCO

Il Comune di Mariano Comense ha aperto una procedura di Variante al Piano di Governo del Territorio (PGT) e ha convocato la 1^ Conferenza di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) per Martedi 26/07/2022 alle ore 9.00. Nel documento di Scoping, propedeutico alla VAS, l'amministrazione marianese ha definito le tematiche di cui andrà ad occuparsi la variante:

Semplificazione con l'obiettivo generale di "snellimento e trasparenza delle procedure"

Ambiente con obiettivo generale di "garantire la sostenibilità ambientale e la valorizzazione delle risorse naturali" e con 14 indirizzi strategici, molti dei quali riguardano le aree del Parco Regionale Groane-Brughiera comprendendo anche la riqualificazione della Cascina Mordina.

Aree Agricole con obiettivo generale "mantenere le realtà agricole locali" e 5 indirizzi strategici

Sistema Idrogeologico con obiettivo generale "garantire la tutela idrogeologica attraverso una pianificazione specifica" e con 6 indirizzi strategici.

Paesaggio con obiettivo generale "riconoscere e valorizzare gli elementi costitutivi del paesaggio locale" e con 6 indirizzi strategici di azione.

Mobilità con l'obiettivo generale di "razionalizzazione della rete viaria esistente e delle aree di sosta" con 6 indirizzi strategici e con la pianificazione del Recepimento della pianificazione sovralocale della Provincia di Como: Tangenziale ovest - prosecuzione della Canturina bis e del progetto di realizzazione dei sottopassi Ferroviari nell’ambito della riqualificazione della rete ferroviaria promossa da F.N.M

Urbanistica con la rigenerazione urbana ed il completamento del tessuto consolidato avente come obiettivo generale "agevolare il recupero del patrimonio edilizio esistente come alternativa al consumo di nuovo suolo e completamento del tessuto urbano consolidato"  con 13 indirizzi strategici, a partire dall'adeguamento del PGT con il Piano Territoriale Regionale (P.T.R.) rispetto ai parametri di contenimento di consumo di nuovo suolo e comprendendo il recupero della Cascina Mordina (richiamato anche al capitolo Ambiente).

Sistema dei Servizi con l'obiettivo generale di "garantire un sistema dei servizi anche a livello sovraccomunale" con 6 indirizzi strategici

Sistema Economico con l'obiettivo generale di "valorizzazione del sistema e delle forze economiche presenti sul territorio" con 6 indirizzi strategici

Tutte tematiche interessanti che sarà importante seguire contando sull'attenzione, sugli interventi e sulle azioni dei gruppi politici e degli ambientalisti di Mariano comense.

Nella fase iniziale di VAS serve però evidenziare che, purtroppo, l'Amministrazione di Mariano Comense sta comprendendo, seppure con la consapevolezza di un successivo assoggettamento a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) del progetto definitivo, l'ipotesi di tracciato stradale denominato "Tangenziale ovest - prosecuzione della Canturina bis".
Mariano Comense ha dato avvio all'iter affinchè questa infrastruttura, al momento non presa in considerazione dall'Ente Parco Groane-Brughiera poichè non ancora inserita nel documento di Piano né nel Piano dei Servizi del PGT di Mariano Comense né tantomeno nel PTCP della Provincia di Como, possa successivamente avere i requisiti formali per entrare negli aggiornamenti degli atti.

Ricordiamo che il tracciato di questa progettata strada passa nelle aree libere verdi e boscate comprese nel perimetro del Parco Regionale delle Groane-Brughiera. La sua realizzazione le comprometterebbe pesantemente. Alla Tangenziale di Ovest Mariano e alla Canturina bis si oppongono gruppi ed associazioni ambientaliste della Brughiera, tra cui anche Sinistra e Ambiente di Meda, che ha deciso, in qualità di aderente e socio fondatore del Comitato Parco Regionale delle Groane-Brughiera nonchè parte attiva del Coordinamento per una Mobilità Sostenibile No Canturina bis, di presentare, unitamente ad Impulsi-Sostenibilità e Solidarietà, suggerimenti e proposte in questa fase procedimentale.


giovedì 21 luglio 2022

BOSCO DELLE QUERCE: TRA BUONE PRATICHE POSSIBILI, INCONDIVISIBILI AFFERMAZIONI E ASSENZE CRONICHE

Il 10 luglio 2022, a 46 anni dal disastro della fuoriuscita di Diossina TCDD dal reattore dell'ICMESA di Meda, al Centro Visite del Bosco delle Querce si è tenuto un incontro di presentazione del "Progetto condiviso per la rigenerazione del Bosco e della sua Comunità" curato da FARE e da Legambiente circolo Laura Conti di Seveso.
Il progetto ha compreso una ricerca sociologica, ancora in elaborazione, condotta da Emanuela Macelloni sociologa sevesina che si sta spendendo a titolo gratuito, con la supervisione della professoressa Laura Centemeri sociologa dell’Università di Marsiglia e autrice del volume Ritorno a Seveso (Mondadori 2006).
La ricerca muove da una serie di interviste a chi in questi anni - a Seveso e a Meda - ha vissuto questa area verde, si è occupato della sua tutela sia come luogo della Memoria, sia come ambito naturale creato dall'intervento umano.

Dalla fase delle interviste sono emersi alcuni elementi comuni che brevemente sintetizziamo: 

  • La Preoccupazione per la percezione di abbandono gestionale in cui si trova attualmente il Bosco.
  • Il Sentirsi a un bivio, determinato in parte dal cambio generazionale con una differente percezione della Memoria, come se si dovesse decidere se vivere questo parco come un qualsiasi parco o insistere sulla Memoria di un luogo particolare per la sua origine particolare. 
  • Un Legame Affettivo forte che porta molti soggetti individuali e collettivi a spendersi in prima persona caricandosi di una responsabilità per la trasmissione della sua conoscenza e la sua cura quale Bene Comune.
  • La necessità di pensare al Futuro del BdQ con un focus appropriato e con il Centro Visite quale luogo centrale di attività e coprogettazione. 
Sulla base di questi ritorni proseguirà l'analisi e la progettualità definita con l'impiego delle risorse della Convenzione tra Regione Lombardia e Comune di Seveso quale capofila nella gestione del Bosco delle Querce di Seveso e Meda.
Se è risultata particolarmente interessante questa parte di lavoro e di restituzione del vissuto della comunità sevesina e medese rispetto al Bosco delle Querce, inquitanti e deludenti sono state le dichiarazioni, fatte durante l’incontro, dalla Sindaca di Seveso, Alessia Borroni, che è apparsa quasi esclusivamente preoccupata di affermare la completa indipendenza delle tematiche legate alla rivitalizzazione del Bosco delle Querce rispetto alle grosse criticità che lo minacciano. Criticità sulle quali c’è attenzione e azione da parte dei gruppi ambientalisti locali e che sono costituite dal progettato passaggio dell'autostrada Pedemontana Lombarda con gli sbancamenti di terreno ancora contaminato da Diossina TCCD e dalla trasformazione delle aree verdi e agricole tra la SS35 e le vie Senofonte e della Roggia in svincoli, bretelle, vasca di laminazione anziché in auspicati e proposti ampliamenti del Bosco delle Querce, già ipotizzati negli anni ‘80.
Sulle vasche della Diossina, su cui siamo con adeguata preparazione più volte intervenuti per informare, aspettiamo l’annunciato esito di tutte le verifiche e gli adeguamenti tecnici che saranno indicati dagli incaricati di  Regione Lombardia per mantenere e migliorare i livelli di sicurezza finora garantiti.
Come e stato giustamente ricordato da alcune presenti l’affezione al Bosco delle Querce da parte della comunità locale e delle associazioni ambientaliste gia nel 2011 ha permesso la tutela dell’area Parco rispetto al precedente progetto di sbancamento di 12 ettari previsto dal Progetto definitivo di Pedemontana, un movimento dal basso che ha coinvolto progressivamente anche le istituzioni e infine i poteri regionali che hanno persino deliberato una variante del progetto. 
Questa è una azione politica che vide insieme chi siede nelle istituzioni e chi opera sul territorio. 
Il progetto che è stato presentato in questa sede può essere una buona premessa per questa ‘cucitura’ tra contesto comunitario e istituzione. 
Lo ha evidenziato anche la presenza significativa all’evento della funzionaria regionale Maria Lisa Sacchi.
Ancora una volta, invece, si deve registrare la totale assenza di qualsivoglia rappresentanza istituzionale (Sindaco o suo delegato) del Comune di Meda.

Meda/Seveso 20-7-022
 
Sinistra e Ambiente Meda
Circolo Laura Conti Legambiente Seveso

domenica 3 luglio 2022

VASCHE DELLA DIOSSINA DI SEVESO E MEDA: CONSIDERAZIONI SULLA RELAZIONE GESTIONALE E SU IPOTESI D'USO IMPROPRIO

Il nostro territorio, nelle sue fragilità e criticità merita la massima attenzione da parte di chi ha il compito della sua tutela. Per questo, continuiamo a leggere con attenzione e ad analizzare i documenti ufficiali che riguardano le vasche di Seveso e Meda, contenenti il materiale contaminato dalla Diossina TCDD fuoriuscita dall'ICMESA di Meda. La cura di questo contesto è una cura della Memoria e del polmone verde del Bosco delle Querce. In precedenza ne avevamo trattato su più post in: https://sinistra-e-ambiente-meda.blogspot.com/search/label/Vasche%20Diossina
UN DOCUMENTO IMPORTANTE
Dopo le note vicissitudini in cui, per ingiustificata volontà dell'allora sindaco di Seveso Allievi e dei suoi sodali, la gestione operativa e di controllo di questi luoghi è passata a Regione Lombardia, abbiamo ottenuto, con una richiesta di accesso agli atti, un interessante documento relativo alla cronologia dei provvedimenti assunti dal Comune stesso e alle azioni intraprese dai preposti uffici sevesini e dal Comitato Tecnico Scientifico che si occupavano della conduzione e del controllo delle due vasche e del deposito di Cesano Maderno.
L'analisi del documento, un elaborato dettagliato, con una cronistoria dal 2008, anno in cui Regione Lombardia demandò a Seveso questo compito, conferma la bontà del lavoro fatto negli anni dall'ufficio Ecologia del Comune, prima di essere inopinatamente smantellato dall’amminisrazione Allievi e genera una preoccupazione sulla continuità della gestione di impianti tecnologici tanto delicati e ora tornati in capo a Regione Lombardia che ne ha affidato la gestione operativa ad Ersaf.
Nel testo, risulta evidente che sin quando l'Ufficio Ecologia sevesino è stato nel pieno del suo organico, ha fatto effettuare con costanza i previsti monitoraggi chimici sul percolato e sulla falda occupandosi poi della rimozione e stoccaggio presso aziende autorizzate del percolato stesso.
Oltretutto, sin dal 29-9-2014 (come si legge a pag 9 del rapporto), in sede di Comitato Tecnico Scientifico, venne richiamata e avanzata a Regione Lombardia una richiesta di piano di monitoraggio dello stato delle vasche, identificando in quella di un geologo la professionalità più idonea per condurlo e stabilendo che prima dell'incarico si dovesse acquisire dalla Regione la documentazione tecnica sulla tipologia delle vasche.
Una richiesta riproposta negli anni successivi "ribadendo che è propedeutica l'acquisizione di tutta la documentazione necessaria per predisporre ii disciplinare di gara per l'incarico di verifica tecnica delle due strutture, con particolare riguardo ai foglio continuo, saldato, di politilene ad alta intensità (HDPE) con lo spessore di 2,5 mm che avvolge i due depositi di materiale contaminato da Tcdd".
Regione Lombardia risponderà il 27/7/2016 che l'archivio storico dell'evento Icmesa (comprensivo della documentazione tecnica delle vasche) è ubicato a Vittuone e l'accesso agli atti è condizionato alla richiesta formale dei documenti.
Più volte dunque, il Comitato Tecnico Scientifico del Parco ha evidenziato la necessità di interventi strutturali senza ricevere da Regione Lombardia indicazioni tempestive ed esaustive che lo mettessero in condizioni di operare.
Il documento rafforza il giudizio negativo sull'azione demolitrice attuata da Allievi, dai suoi sodali e da chi lo ha ispirato e supportato. Mostra l'ingiustificato allarmismo creato ed alimentato al solo fine di sbarazzarsi della gestione delle vasche, vista solo come una fastidiosa incombenza.

UN FUTURO DA DEFINIRE
Non vogliamo che, a questo punto - esaurito il clamore mediatico ed effettuati gli interventi straordinari - la conduzione delle vasche piombi nell'oblio senza una costante e corretta trasparenza sulle attività di manutenzione ordinaria con il prelievo del percolato e il relativo monitoraggio ambientale.
È una preoccupazione che esporremo alla sindaca di Alessia Borroni e all'Assessore Cattaneo nell'incontro pubblico dedicato proprio alle vasche di Seveso e Meda, incontro più volte annunciato dalla sindaca stessa ma non ancora in calendario. Incontro durante il quale sarà importante conoscere la natura degli interventi di manutenzione straordinaria sulle vasche risultanti dalle indagini in loco effettuate da Ersaf, la cui attività è stata coperta (delibera di Giunta n° 5296 del 27/9/021) con uno stanziamento di 450.000 euro in due anni (100.000 euro nel 2021 e 350.000 euro nel 2022.

LE VASCHE NON SONO FATTE PER OSPITARE ALTRE FINALITÀ
Nell'incontro, ci permetteremo anche di rimarcare che l'obiettivo dovrà essere quello di continuare a tutelare la sicurezza degli impianti senza fantasiose proposte d'intervento quali l'installazione di pannelli fotovoltaici sulle vasche. Pannelli ad uso di un progetto di Comunità Energetiche, come paventato da qualcuno in queste settimane.
Pur promuovendo e ritenendo importante l'avvio di Comunità Energetiche per la transizione ecologica, riteniamo che gli spazi verdi, compresi quelli delle "colline" costituenti la copertura a prato delle vasche, inserite nel Parco Naturale Regionale del Bosco delle Querce, debbano rimanere liberi da qualsivoglia occupazione impiantistica che snaturerebbe il luogo. Questo principio vale per ogni altro Parco o suolo libero che si sia conservato dall’edificazione.
Pannelli fotovoltaici possono essere montati su edifici esistenti, evitando quello che diverrebbe a tutti gli effetti una impropria copertura del suolo libero e una installazione paesaggisticamente incompatibile con l'area verde.

Meda/Seveso 3-7-2022

Sinistra e Ambiente Meda
Legambiente Circolo Laura Conti Seveso

Il documento/relazione qui e sotto.