Benvenuti !

BENVENUTI nel blog di SINISTRA e AMBIENTE.
Con questo blog, vogliamo aggiornare tutti sull'attività,
le proposte, le idee del gruppo.

Per chi volesse contattarci o inviarci materiale da pubblicare, cliccare QUI

La Meda e la Brianza che amiamo e che vogliamo tutelare

-------------------------------------------------




CRONACHE DA CHI SI IMPEGNA A CAMBIARE IL PAESE DEI CACHI E DEI PIDUISTI.
"Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente,
ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere,
se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?"
Antonio Gramsci-politico e filosofo (1891-1937)
OMAGGIO ALLA RESISTENZA.
Ciao Dario, Maestro, indimenticabile uomo, innovativo, mai banale e sempre in prima fila sulle questioni sociali e politiche.
Ora sei di nuovo con Franca e per sempre nei nostri cuori.

"In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta.
Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po' le teste.
Tutto il resto, la bellezza per la bellezza, non mi interessa."

(da Il mondo secondo Fo)

giovedì 22 dicembre 2022

SULL'INCONTRO MEDESE PER LE COMUNITÀ ENERGETICHE RINNOVABILI (CER)


Comunità Energetiche Rinnovabili:
un prezioso strumento di cittadinanza attiva

 

Il 6 dicembre 2022 si è tenuto un incontro pubblico dal titolo “Comunità Energetiche, dal dire al fare”. All’incontro Sinistra e Ambiente – Impulsi era presente per raccogliere informazioni e per valutarne i contenuti.
Se scopo della riunione, organizzata dall’amministrazione comunale di Meda, era quello di spiegare cosa siano le comunità energetiche rinnovabili e di fornire le informazioni necessarie per avviarle, si può certamente affermare che il risultato sia stato solo parzialmente conseguito.
Chi scrive ha dovuto ricorrere alla successiva ricerca e lettura di testi per integrare quanto nella serata è emerso faticosamente. Colpa in parte di una regia che ha previsto interventi che avrebbero dovuto introdurci nell’argomento ma che si sono invece distinti per la ripetizione di notizie già note e per la pochezza informativa per comprendere la novità della loro istituzione previste dalla Direttiva Europea RED II (2018/2001/UE) in cui alla Comunità Energetica Rinnovabile (CER) è affidato un ruolo da protagonista nel processo di trasformazione del sistema energetico europeo.
Impalpabile l’esposizione di Alessandro Corbetta della Lega, consigliere e componente della Commissione Ambiente di Regione Lombardia, che ha quantificato in 22 milioni di euro lo stanziamento regionale per le CER. Questo scarso finanziamento servirà per coprire le manifestazioni d’interesse che dovranno essere presentate entro l’anno. È stata comunque annunciata la proroga temporale fino ad aprile 2023.
Scontata la sola lettura di dati che ha fatto Pavarin di APA Confartigianato, priva però di un approfondimento per svelare le ragioni delle dinamiche e delle scelte economiche e geopolitiche che hanno determinato, a partire dal 2019, le impennate dei prezzi delle forniture di energia, insostenibili per famiglie ed imprese (fino a +986% per l’elettricità e +1065% per il gas rispetto al 2004).
Come se non fossimo in grado di comprenderne la gravità e non ci fossimo già mossi di conseguenza, ha concluso suggerendo ai presenti di verificare le condizioni economiche dei contratti che ognuno dei presenti ha stipulato con i distributori e in ultimo di abbassare le temperature delle nostre abitazioni. Inevitabile decidere di stare un poco più al freddo, ma poi, purtroppo si continua a basare il sistema energetico su fonti fossili che risentono di dinamiche non controllabili dai governi, esponendo i consumatori alle fluttuazioni del mercato su prodotti senza futuro in Europa. 
Necessario dare un’idea dell’ordine di grandezza degli interventi che il solo governo Draghi ha messo in atto per fronteggiare il caro bollette (dalla nota di aggiornamento al Def, pubblicata il 30 settembre 2022):
nel corso del 2021 e 2022 circa 62,6 miliardi (3,3 per cento del PIL) di cui 5,5 miliardi (0,3 per cento del PIL) per il 2021 e 57,1 miliardi (3,0 per cento del PIL) per il 2022, inclusivi dei 3,8 miliardi stanziati con la legge di bilancio per il 2022.
Le misure sono raggruppate in quattro categorie: contenimento dei costi delle bollette, bonus sociali per le utenze elettriche e del gas, crediti di imposta per le imprese, riduzione delle accise sui carburanti.
Tra le azioni volte a contrastare il generale aumento dei prezzi, quella più rilevante è senz'altro l'erogazione delle indennità una tantum (9,8 miliardi) a diverse categorie di lavoratori, pensionati e beneficiari di altre prestazioni sociali. A questi vanno aggiunti 9,1 miliardi (decreto Aiuti quater, ultimo trimestre 2022) più 21 miliardi (legge di Bilancio 2023) per i provvedimenti rinnovati dal governo Meloni fino al primo trimestre 2023.
Viene da chiedersi quali effetti si sarebbero prodotti se simili ingenti risorse fossero state investite in efficienza energetica e fonti rinnovabili.

L'attività della Provincia di MB

Inerenti a ltema della serata i contributi dell’architetto Antonio Infosini, dirigente della Provincia di Monza e Brianza, della dott.ssa Brogi e dell’ing. Bartolomeo in rappresentanza della cooperativa ènostra con cui la Provincia ha attivato un percorso per verificare la fattibilità di progetti di produzione, autoconsumo collettivo e individuale con la costituzione di comunità energetiche rinnovabili.
Per scelta della Provincia, la proposta è rivolta esclusivamente alle piccole-medie imprese del territorio per concretizzare nel breve-medio termine un risparmio sui costi energetici e nel medio-lungo termine l’incremento di impianti da fonti pulite e rinnovabili.
Lo studio di fattibilità si è concluso ipotizzando 4 diverse tipologie pilota (cluster) cui corrispondono diversi scenari d’investimento a seconda dei quali si produrranno benefici economici conseguenti.
Sono stati validati 20 progetti dei 32 presentati, nessuno dei quali nel nostro comune, non essendoci candidature di soggetti medesi. Sebbene quello del legno e arredamento non sia un comparto industriale particolarmente energivoro, lascia comunque perplessi il disinteresse delle aziende medesi a partecipare ad un progetto che offre loro indubbi vantaggi economici e ricadute positive anche in termini d’immagine.
Certo è che le comunità energetiche fanno appello a forme di alleanze e all’assunzione di responsabilità ambientale, economica e sociale che forse la cultura produttiva medese non dispone nella sua completezza. D’altronde per una nascente comunità energetica le imprese del territorio, che dispongono con abbondanza di ampie coperture sugli edifici su cui installare impianti, sono necessariamente una risorsa fondamentale.
Ma non solo alle aziende è rivolto l’invito alla costituzione delle Comunità Energetiche.

Come funzionano le CER
Come hanno esposto i relatori di énostra, tutti, che siano cittadini piuttosto che enti, scuole, cooperative, condomini o amministrazioni, possono apertamente e liberamente aderire in modo revocabile a queste entità giuridiche che permettono di produrre, condividere e consumare energia elettrica generata da nuovi impianti fotovoltaici (o da altri impianti di energia rinnovabile, per esempio geotermico), basta che si trovino in prossimità dei consumatori, tutti nella rete di distribuzione della cabina primaria.

Sebbene l’Italia abbia da subito recepito la direttiva UE in materia di sostenibilità energetica del 2018, con l’obiettivo entro il 2030 di produrre, anche mediante le CER, fino al 32% del fabbisogno di elettricità da fonti rinnovabili (aumentato al 45% con il recente programma RePowerEu), mancano ancora i decreti attuativi del decreto legislativo di fine 2021 e l’approvazione delle tabelle dei nuovi incentivi da parte dell'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera). Questo vuoto ritarda l'avvio delle CER.
Delle circa cento CER di cui si conosce l’esistenza, solo alcune unità sono al momento operative. Distribuiscono periodicamente ai loro aderenti benefici economici grazie al risparmio in bolletta e ai più sostanziosi incentivi statali. Un risparmio stimato intorno al 20%, dipendentemente dalla posizione geografica e dal rendimento dell’impianto, per ogni kilowattora prodotto.
La ripartizione del risparmio tra gli aderenti è stabilita liberamente da ciascuna comunità attraverso un contratto e spetta solo per quella parte di energia consumata nella stessa fascia oraria di produzione. Da ciò appare subito chiaro come queste realtà, la cui potenza complessiva non deve superare un megawatt (vale a dire 1 milione di watt che corrispondono per es. a 2500 pannelli FV da 400W ciascuno) con tutti gli utenti collegati alla stessa cabina primaria e che continuano a pagare per intero la bolletta al proprio fornitore di energia, possono essere solo frutto di un equilibrio di interessi diversi, come risultato di uno studio preliminare in cui vengono analizzati attentamente i consumi reali e i loro flussi.
Se sono evidenti i benefici economici stabili e importanti, tali da garantire un ritorno dell’investimento stimato in pochi anni, sono intuibili quelli ambientali con significativa diminuzione delle emissioni di CO2. Dei benefici sociali si stanno accorgendo le amministrazioni comunali promotrici dell’iniziativa.

Cosa sta facendo Meda
L’amministrazione medese segue due filoni.
Quello di puntare a CER con aziende locali che hanno impianti fotovoltaici installati di recente o che intendono installarli. Per ora le disponibilità son tutte da cercare e creare.
L’altra azione, che non ha riscosso successo, è rivolta alla creazione di una comunità energetica con le famiglie delle case di proprietà comunale, sui cui tetti vorrebbero installati pannelli fotovoltaici, a costo praticamente quasi zero, utilizzando i fondi messi a disposizione dalla Legge Regionale 2/2022.

Questa difficoltà, inspiegabile per il sindaco Santambrogio se non con ragioni comunicative, obbliga chiunque si dedichi alla cosa pubblica a qualche riflessione.
Com’è possibile che famiglie, presumibilmente in situazioni di povertà energetica, rinuncino alla possibilità di un risparmio sui consumi delle loro bollette e non forniscano il numero fondamentale della loro fornitura (il pod) per l’attivazione?
Noi ipotizziamo che qualsiasi comunità, non solo quelle energetiche, necessiti di tempo per essere costruita e che servano molteplici sforzi per facilitare la partecipazione e la consapevolezza di chi si vuole coinvolgere. Occorre dotarsi di strumenti adeguati e di una strategia a lungo termine che non ci pare abbiano questa amministrazione e la maggioranza che la sostiene.
Una maggioranza chiusa e indisposta al confronto, che appare inadeguata e impreparata ad affrontare seriamente temi come la transizione ecologica e le disuguaglianze sociali che sono tra loro intrecciati.
E’ il caso per esempio dell’emergenza abitativa che già ante Covid era in crescita preoccupante: rischia ora di divenire un fenomeno non più governabile con gli sfratti che incombono dopo la fine della moratoria (come scritto sui documenti dei Piani di Zona – Ambito territoriale di Seregno, cui Meda fa capo) a cui si deve aggiungere la cancellazione del governo Meloni dalla manovra del fondo sostegno all’affitto e di quello per morosità incolpevole.
É carente il numero di alloggi pubblici e le pessime condizioni di una parte di quelli comunali ne impediscono l’accessibilità e c'è la difficoltà per una parte sempre più numerosa delle famiglie medesi a fronteggiare le spese per l’affitto.
S'è sollecitato l’amministrazione a che ne riordinasse il sistema, aumentasse immediatamente l’offerta con la sistemazione dell’ex CFP per l’housing sociale (da questa giunta ulteriormente rimandata) e tracciasse, mettendola a disposizione, una mappatura puntuale degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per riqualificare e ridurre il fabbisogno energetico del patrimonio edilizio pubblico.
In tale situazione, le comunità energetiche rinnovabili e i fondi del PNRR sono per gli enti comunali indubbiamente un’opportunità e uno stimolo.
A Meda, giocare d’anticipo una partita in solitaria senza preventivamente confrontarsi e dialogare, ha fatto si che la CER non sia stata adeguatamente compresa.
Una buona amministrazione non deve solo curare gli aspetti tecnici e formali ma impegnarsi a creare un tessuto di relazioni solidali e collaboranti costituito da tutti coloro che abitano il territorio e che riconoscono la responsabilità di viverlo insieme. 
Enti e associazioni laiche e religiose che sviluppano temi sociali, ambientali, solidaristici, assistenziali e culturali nell’interesse generale delle comunità in cui operano possono esercitare un ruolo determinante di facilitazione, di garanzia e di coprogettazione.
Sono tre i motivi, coerenti con gli scopi istituzionali delle comunità energetiche, che ci spingono a suggerirne il loro coinvolgimento: le finalità che perseguono, il radicamento territoriale e infine i modelli di governance.
E’ tempo in cui le istanze locali possono fare la differenza purché trovino nuove forme di aggregazione dal basso in grado di attivare percorsi di cittadinanza.
Proponiamo quindi alla cittadinanza intera e a chi a vario titolo la rappresenta l’avvio di un processo partecipativo diffuso con l’apertura di uno sportello dedicato ad informare, ricercando la fattiva collaborazione del terzo settore, degli amministratori e delle proprietà d’immobili (residenziali, commerciali o industriali), e delle parrocchie, cui ricordiamo, il Comitato Scientifico e organizzatore delle Settimane sociali della Chiesa ha rivolto l’appello, lanciato a Taranto lo scorso anno e ripreso dalla Diocesi di Milano nel convegno del 15 ottobre scorso, a favore di «un rapido avvio dei processi necessari a sostenere la nascita di Comunità energetiche rinnovabili».

mercoledì 14 dicembre 2022

SABATO 17-12-022 A SEVESO E IN ALTRI 7 COMUNI PRESIDI AMBIENTALISTI PER L'INIZIATIVA "VIVIAMO LA BRIANZA, FERMIAMO PEDEMONTANA"

Sabato 17 dicembre 2022, gruppi ambientalisti, liste civiche e comitati di cittadini della Provincia di MB, organizzano una serie di presidi in diverse località che dovrebbero essere toccate dal percorso dell'autostrada Pedemontana Lombarda (Seveso, Desio, Lissone, Lesmo, Arcore, Usmate Velate, Vimercate e Bellusco) e con due camminate in città e per i campi che partiranno da Vimercate e Bellusco.

Per la tratta B2 i gazebo dei gruppi di Meda, Seveso, Seregno e Cesano Maderno saranno al Mercato di Seveso in via Redipuglia dalle 8.30 alle 13.30.

Saremo presenti in punti significativi lungo tutte le tre tratte, B2, C e D perchè l'obiettivo è quello di proporre un nuovo modello di Brianza e per manifestare dissenso e contrarietà al completamento di questa infrastruttura che:

L'iniziativa collegiale è una prima risposta all'arroganza della Giunta Regionale, presieduta da Fontana, sorda ad ogni richiesta di confronto e ispiratrice della controllata società Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) che ha sottoscritto con Webuild, vincitrice del bando di gara, il contratto per la progettazione esecutiva e la successiva realizzazione delle tratte B2 e C. Questo a meno di due mesi dalle elezioni regionali, con un atto che condizionerà pesantemente chi sarà chiamato a governare, chiunque esso sia. Ignorate anche le crescenti richieste di archiviazione o modifica del progetto che stanno incrinando persino la compattezza del fronte di centrodestra.

Cittadini, Sindaci e rappresentanti istituzionali del territorio sono invitati a partecipare.


Rassegna stampa:
Articolo di primaMonza
Cliccare sopra per leggere l'articolo

Articolo di MBNews con qualche imprecisione nella parte descrittiva della bonifica.

Cliccare sopra per leggere l'articolo

Articolo di Sei eTrenta
 
Cliccare sopra per leggere l'articolo
 



venerdì 9 dicembre 2022

I SUGGERIMENTI DEL COORDINAMENTO AMBIENTALISTA OSSERVATORIO PTCP ALLA VAS DEL PIANO URBANO DELLA MOBILITÁ SOSTENIBILE DELLA PROVINCIA

IL COORDINAMENTO AMBIENTALISTA OSSERVATORIO PTCP di Monza Brianza, di cui Sinistra e Ambiente è parte attiva,  raggruppa molte sigle del movimento ambientalista della provincia e ha protocollato lo scorso 7 dicembre 2022, venti suggerimenti e proposte nell'ambito della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS).
Analizzando la corposa documentazione elaborata dalla Provincia, è stato fatto rilevare inizialmente come sia passato molto tempo dai precedenti piani sulla mobilità (Moving Better del 2013 e Piano Strategico della Mobilità Ciclistica del 2014) e che di detti piani non si conosce quali siano stati i passaggi di reale implementazione. Dove sono gli obiettivi e i risultati raggiunti?
Rilevare gli spostamenti con le province confinanti, quantificare i parametri Reddito- Popolazione e Tendenza insediativa – Mobilità e il numero degli addetti delle unità locali sono le prime richieste essenziali per la valutazione della mobilità provinciale utilizzando anche i dati ricavati dal censimento ISTAT
Non vanno trascurati gli impatti sul suolo e sull'ambiente. Quantificare le intese approvate e sottoscritte negli Ambiti di Interesse Provinciale, le previsioni dei PGT dei singoli comuni e le aree che saranno consumate da Pedemontana, devastante dal punto di vista ambientale in particolare per molte aree verdi di pregio comprese nei Parchi.
Il completamento di questa autostrada è al centro di un acceso dibattito con l'opposizione dei territori perchè preferita ad ogni altro tipo di investimento sul trasporto pubblico e di messa in sicurezza dei tratti stradali esistenti. Non possono nemmeno essere trascurate dal PUMS le emissioni inquinanti e climalteranti indotte dall'infrastruttura e soprattutto servono nuovi studi sugli effetti per il traffico locale, oggi carenti come da dichiarazione della provincia stessa dello scorso 3 dicembre.

Il PUMS, secondo il coordinamento, deve essere chiaramente monitorato in termini di attuazione per evitare l'ennesimo bel documento riposto in un cassetto. Opportuno reperire esempi di soluzioni al traffico di città medie, come Monza, evitando di concentrarsi solo sul modello di Milano
In conclusione è stato suggerito uno scenario di sviluppo più equilibrato, moderno e con analisi in tempo reale, oggi possibili, affiancando a tutto questo adeguati vincoli sulle aree che attualmente sono ancora agricole e libere da edificazioni.

sabato 26 novembre 2022

I GRUPPI AMBIENTALISTI PROMUOVONO PER IL 17-12-022 L'INIZIATIVA "VIVIAMO LA BRIANZA, FERMIAMO PEDEMONTANA"

Sulla Pedemontana Lombarda, i gruppi ambientalisti, le liste civiche e i comitati di cittadini non desistono dal farsi sentire, chiedendo espressamente che si rinunci al completamento di un'autostrada inutile, dispendiosa e divoratrice di aree agricole, boschi e spazi naturali tutelati nei Parchi.

Per questo, un nutrito gruppo di 19 soggetti operanti sulle tratte B2, C e D, (tra cui Sinistra e Ambiente e Impulsi di Meda) in coordinamento, hanno deciso di unire ancora una volta sforzi e sensibilità promuovendo una giornata di mobilitazione per il 17 dicembre 2022 con presidi e presenze lungo le tre tratte.

Per cominciare, è stato diffuso a mezzo stampa e social, un comunicato/appello che chiede di pronunciarsi e di mobilitarsi per fermare l'inutile colata di asfalto e cemento.

Successivamente verranno comunicate le modalità dell'iniziativa e i luoghi in cui si terranno i presidi/banchetti.


martedì 15 novembre 2022

A MEDA, NELLA RISPOSTA DELL'AMMINISTRAZIONE ALL' INTERROGAZIONE SUL BOSCO DELLE QUERCE ....... IL NULLA.

E' una risposta che ci lascia totalmente insoddisfatti per la sua superficialità e incompletezza.
In essa, Andrea Bonacina, assessore ai Lavori Pubblici, Parchi e Verde Pubblico, esplicita solo che, al momento, l'arch Davide Cereda, nuovo dirigente del settore Infrastrutture e Territorio, farà parte del Comitato Tecnico Scientifico, organo operativo di gestione del Bosco delle Querce, in sostituzione dell'ing Damiano Camarda, da qualche mese in pensione.
Chi si è preso l'incarico di rispondere alla nostra interrogazione confonde poi la convenzione tra le amministrazioni di Meda e Seveso su cui chiedevamo informazioni, con la convenzione tra Regione Lombardia e le due amministrazioni i cui contenuti sono già a nostra conoscenza dal giorno della sua approvazione, tanto da non costituire il quesito da noi posto.

Sono state inoltre completamente ignorate le nostre domande sulle azioni da attuare per promuovere e comprendere la porzione medese del Bosco delle Querce tra le aree disponibili per attività programmate e pianificate.
Non v'è nulla su come l'amministrazione intenda favorire e concretizzare l'educazione ambientale coinvolgendo le scuole locali. Eppure per avere informazioni in merito l'interrogazione era rivolta anche ad Alessia Villa, assessore all'Istruzione e Formazione Professionale.
La pochezza e la vacuità della risposta dell'amministrazione, conferma da parte sua una mancanza di pensiero, di progettualità e di volontà propositiva sul Bosco delle Querce, dimostrando il suo disinteresse su questo polmone verde.

Anche alla visita guidata a Meda del 5-11-022, organizzata nel progetto "Insieme per il Bosco", l'istituzione medese ha brillato per la sua assenza. Eppure l'appuntamento riguardava specificatamente Meda poichè dal muro e dal pannello dell'ICMESA s'è ripercorso la storia del disastro diossina del 1976 per finire con l'illustrazione naturalistica nella parte medese del Bosco delle Querce,

 

Nel dare informazione dell'accaduto, giudicando negativamente la superficialità e l'indifferenza dell'amministrazione medese, continueremo comunque ad operare affinchè Meda divenga parte effettiva e propositiva nella promozione e condivisione delle attività inerenti il Bosco delle Querce.

I firmatari dell'interrogazione:

Marcello Proserpio - Partito Democratico Meda
Paolo Tagliabue - Lista Civica Meda Aperta
Alberto Colombo - Sinistra e Ambiente - Impulsi
Gianluigi Cambiacghi - Sinistra e Ambiente - Impulsi

------------------------------------------------------

Sotto la stringata risposta di Andrea Bonacina, assessore ai Lavori Pubblici, Parchi e Verde Pubblico, cui segue il testo della nostra interrogazione ove si chiedevano dettagli su più punti, purtroppo rimasti senza adeguato approfondimento.

 

 Sulla stampa:


martedì 25 ottobre 2022

GESTIONE DEL BOSCO DELLE QUERCE: INTERROGAZIONE A MEDA PER STIMOLARE UNA PRESENZA ATTIVA DELL' AMMINISTRAZIONE

Da tempo, Sinistra e Ambiente - Impulsi segue con attenzione le vicende riguardanti il Parco Naturale Regionale del Bosco delle Querce di Seveso e Meda. Siamo più volte intervenuti rispetto alle Vasche della Diossina (presenti nella porzione medese e sevesina del Bosco) giudicando e valutando come strumentali e infondati gli allarmismi del già sindaco di Seveso Allievi, dei suoi sodali e suggeritori e abbiamo denunciato la loro azione, scriteriata e incondivisibile, che ha portato alla cessione della conduzione delle Vasche a Regione Lombardia.
Lo abbiamo ribadito durante l'incontro pubblico del 28-9-022 con l'assessore Regionale Cattaneo,  la struttura tecnica regionale e Ersaf. Nell'incontro oltre ad una illustrazione dell'intervento regionale, i dati oggettivi hanno confermato l'insussistenza delle teorie del gruppo di Allievi. Teorie costruite solo per "scaricare" le Vasche ad altri.
La nostra attenzione è anche rivolta a riattivare e rilanciare il valore simbolico e la Memoria del Bosco delle Querce, i programmi di educazione ambientale e di socialità lì praticati.
Per questo, unitamente a altri soggetti, gruppi ed associazioni, abbiamo una partecipazione attiva e propositiva al progetto "Insieme per il Bosco" affinchè l'operatività sul Bosco delle Querce sia territoriale e continua.
Nella storia delle attività passate e recenti, abbiamo, purtroppo, rilevato che l'amministrazione di Meda è spesso risultata poco interessata e quasi sempre assente nei momenti in cui era ed è importante una sua presenza e un suo coinvolgimento.
Per questo motivo e al fine di spronare un cambiamento d'atteggiamento assumendo un ruolo attivo sia nel Comitato Tecnico Scientifico, organo con rappresentanti di tutti gli Enti coinvolti (Comuni di Seveso e Meda, Regione Lombardia, ERSAF, Direzione Parco - ora vacante), sia nell'ambito dell'educazione ambientale e delle iniziative rivolte alla cittadinanza, Sinistra e Ambiente - Impulsi ha proposto al Consigliere Comunale Marcello Proserpio e ai gruppi della coalizione che si è preso l'impegno di rappresentare, la condivisione di una interrogazione rivolta al sindaco Luca Santambrogio e agli assessori preposti.

L'interrogazione è stata protocollata il 25-10-2022 e verificheremo insieme la risposta dell'amministrazione alle domande.

 

 Rassegna stampa:



venerdì 30 settembre 2022

INCONTRO SULLE VASCHE DELLA DIOSSINA: SMENTITI DEFINITIVAMENTE GLI STRUMENTALI ALLARMISMI DI ALLIEVI & C

Il 28-9-2022, si è tenuto alla palazzina FLA di Seveso, l'incontro in cui s'è illustrata la situazione, le condizioni e le attività in corso da parte di Regione Lombardia sulle vasche della Diossina di Seveso e Meda, poste nel Parco Naturale Regionale del Bosco delle Querce.
Sinistra e Ambiente di Meda ha ritenuto importante esserci, per avere informazioni dirette e dare continuità alla nostra attenzione sull'argomento, fatta con un'attività seria e approfondita di pubblicazione di documenti, di relazioni e di valutazioni di merito.

Noto è il nostro giudizio totalmente negativo rispetto alle sconsiderate e incondivisibili azioni dell'allora sindaco Allievi e di chi lo appoggiava. Azioni che hanno portato Seveso a perdere la titolarità gestionale sulle due vasche oltre a generare una serie di criticità nella conduzione del Bosco delle Querce. (vedi qui tutta la produzione informativa).

Al tavolo dell'incontro, oltre alla Sindaca di Seveso Alessia Borroni (amministrazione organizzatrice dell'incontro), l'Assessore regionale all'ambiente Raffaele Cattaneo, il Dirigente della Struttura Rifiuti e Ambiente Giorgio Gallina e Luca Grimaldi dell'Ente Regionale per i Servizi all'Agricoltura e alle Foreste (ERSAF).

Il rendiconto sull'attività regionale di manutenzione e controllo in corso, ha confermato, come da tempo anche noi affermiamo, che la tenuta delle vasche è buona e che non v'è rischio per la cittadinanza.
Risulta dunque comprovato ciò che abbiamo sempre sostenuto e si sono definitivamente dimostrate infondate e puramente strumentali le comunicazioni fatte dal già sindaco Allievi, dai suoi sodali e suggeritori, ora peraltro impegnati a modificare la realtà per intestarsi inesistenti meriti. Un' operazione, costruita sul nulla che, purtroppo, è costata cara alla comunità.

Durante la serata, Sinistra e Ambiente è intervenuta per ribadire questo, per chiedere a Regione Lombardia di non interrompere le buone pratiche di scambio informativo così come era in precedenza attuato e auspicando che questa attività possa ritornare ad una gestione locale.

Dopo aver esplicitato le sue valutazioni, molto severe rispetto ad un allarmismo infondato generato dal precedente Sindaco di Seveso, l'Assessore regionale all'ambiente, Cattaneo, rispondendo anche alla sollecitazione di Sinistra e Ambiente, ha aperto alla possibilità che il Comune di Seveso possa in futuro e se lo vorrà, assumersi nuovamente il compito di gestire le due vasche.

I DETTAGLI DELLA RELAZIONE TECNICA
La relazione ha messo al centro sia le motivazioni per cui Regione Lombardia ha assunto questo incarico sia i dettagli operativi delle azioni, delegate ad ERSAF e intraprese a seguito degli stanziamenti economici.quantificabili in 450.000 euro suddivisi su due anni (100.000 euro nel 2021 e 350.000 euro nel 2022).

Il mandato ad ERSAF ha comportato:

  • la gestione delle aree verdi, attività già svolta al Bosco delle Querce.
  • attività di manutenzione ordinaria e verifica su interventi di manutenzione straordinaria,
  • rimozione e smaltimento del percolato (previa caratterizzazione analitica)
  • esecuzione dei monitoraggi ambientali sulla base di un programma condiviso con Regione Lombardia.

Per il suo intervento, ERSAF si è avvalsa di una società di consulenza specializzata, Montana spa, cui ha affidato Diligence ambientali per ricostruire le caratteristiche dei due impianti ed individuarne le principali necessità manutentive.

Le Attività svolte  fino ad agosto 2022 sono state:

Per il punto A, è in previsione l'attuazione di accertamenti sugli spessori della coltre di terreno di coltivo in testa alle vasche, per verificarne l’adeguatezza per il sostentamento della vegetazione.

La rimozione del percolato è stata preceduta da una serie di campionamenti ed analisi chimiche per la sua caratterizzazione, al fine di identificarne la tipologia di rifiuto.
Le analisi hanno determinato che si tratta di un rifiuto non pericoloso con valori per le «diossine» (PCDD/PCDF), più bassi delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione previste per le acque sotterranee. Cio' dimostra la tenuta dei teli e degli strati isolanti.
Sono state quantificate in 100 le tonnellate di percolato da estrarre e smaltire. La vasca di Meda è già stata svuotata, quella di Seveso in parte, causa una pompa di sollevamento non funzionante che dovrà essere riparata.

Le Verifiche su strutture e impianti e avvio della progettazione degli interventi di manutenzione straordinaria hanno comportato:

  • Ispezione delle strutture con rilevata necessità di interventi di manutenzione dei locali tecnici e di adeguamenti degli impianti elettrici e strumentali.
  • Conferimento di incarico per il servizio di verifica della conformità degli impianti
  • Conferimento di incarico per il servizio di progettazione degli interventi di manutenzione elettromeccanici e strumentali
E' stata ricostruita la rete di monitoraggio topografico a mezzo di rilievi topografici e aerofotogrammetrici con la ricerca, pulizia e manutenzione dei capisaldi e dei punti di rilievo della rete di monitoraggio topografico delle coperture, l'esecuzione di rilievo topografico delle strutture e dei capisaldi, il rilievo topografico e aerofotogrammetrico con drone delle coperture,il rilievo topografico dei piezometri.

Molto importante l' esecuzione di rilievi geofisici (georadar e geoelettrici) per verificare spessori e integrità delle coperture con rilievo georadar sulle coperture delle due vasche secondo griglie di screening e l'esecuzione di stendimenti geoelettrici, con misura della resistività elettrica e della polarizzazione indotta.      ll complesso di copertura è risultato continuo lateralmente e, nei limiti di esplorazione e di risoluzione dei metodi utilizzati, non presenta interruzioni o discontinuità rilevabili con la precisione utilizzata.

Come già in passato, è stato effettuato il Monitoraggio delle acque sotterranee con:

  • Ispezione e verifica di funzionalità dei punti di monitoraggio
  • Campionamento dei 4 piezometri disponibili e del pozzo del parco
  • Analisi delle acque sotterranee secondo il protocollo già utilizzato da ARPA nei monitoraggi periodicamente eseguiti negli anni precedenti.

L'attività ha confermato una falda ad una profondità di circa 40 m dal piano campagna, ad oltre 30 m dal fondo delle vasche. Tutti i parametri rispettano le Concentrazioni Soglia di Contaminazione della Tab.1, All.5 Parte IV Titolo V del D.Lgs 152/06 fatta eccezione per alcuni solventi clorurati, presenti anche nei piezometri di monte e quindi non riconducibili alla presenza delle vasche.

Oltre al monitoraggio delle acque sotterranee, è stato effettuato il monitoraggio atmosferico nei locali tecnici e sugli sfiati delle due vasche nonchè all'esterno in prossimità degli stessi

  • Nei locali tecnici le atmosfere indoor hanno assenza di contaminazione da composti volatili, assenza di metano e buona condizione di ossigenazione
  • Sugli sfiati, il camino a Seveso ha presenza di CH4 in concentrazioni ridotte (circa il 2%), e di CO2 di circa il 4%, valori comunque compatibili con la presenza di sostanza organica nel corpo rifiuti. La presenza è segnalata solo nei rilievi di campo, e non è confermata dalle analisi di laboratorio. A Meda le atmosfere hanno assenza di metano e composti volatili, e condizioni di completa ossigenazione.
  • Sulle coperture – atmosfera outdoor in prossimità dei camini di sfiato, c'è piena ossigenazione e assenza di metano con concentrazioni di composti volatili molto limitate (<1 ppm) e valori di diossina riscontrati sulle coperture di Seveso e Meda inferiori a quelli dell’aria di bianco di riferimento e con un ordine di grandezza inferiori a quelli definiti in letteratura e da Enti internazionali (WHO,2000 e Germania, 2004) come soglia di attenzione.

Le Prossime attività riguarderanno:

  • Le Coperture con saggi sullo spessore, mediante mini escavatore: scotico, scavo di una piccola trincea fino alla copertura e successivo ripristino.
  • La Valutazione di eventuali interventi puntualmente necessari
  • Le Camere ipogee con la realizzazione nuovi impianti elettrici e meccanici
  • Le Vasche con rimozione del percolato residuo
  • Gli Accessi alle camere con impermeabilizzazione del tetto sopra i punti di accesso, messa in sicurezza mediante installazione di cancelli.
  • La Progettazione di monitoraggi ed eventuali interventi successivi al 2022

La registrazione della serata con al minuto 1:01:48 il nostro intervento.

DOCUMENTAZIONE SULL'ATTIVITÀ DI ERSAF PER LE VASCHE DI SEVESO E MEDA

Sotto la documentazione, molto interessante, sui dettagli dell'attività svolta sinora da ERSAF su incarico di Regione Lombardia.

martedì 26 luglio 2022

MARIANO COMENSE: PER LA VARIANTE AL PGT CHIESTO LO STRALCIO DELLA STRADA NEL PARCO

Il Comune di Mariano Comense ha aperto una procedura di Variante al Piano di Governo del Territorio (PGT) e ha convocato la 1^ Conferenza di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) per Martedi 26/07/2022 alle ore 9.00. Nel documento di Scoping, propedeutico alla VAS, l'amministrazione marianese ha definito le tematiche di cui andrà ad occuparsi la variante:

Semplificazione con l'obiettivo generale di "snellimento e trasparenza delle procedure"

Ambiente con obiettivo generale di "garantire la sostenibilità ambientale e la valorizzazione delle risorse naturali" e con 14 indirizzi strategici, molti dei quali riguardano le aree del Parco Regionale Groane-Brughiera comprendendo anche la riqualificazione della Cascina Mordina.

Aree Agricole con obiettivo generale "mantenere le realtà agricole locali" e 5 indirizzi strategici

Sistema Idrogeologico con obiettivo generale "garantire la tutela idrogeologica attraverso una pianificazione specifica" e con 6 indirizzi strategici.

Paesaggio con obiettivo generale "riconoscere e valorizzare gli elementi costitutivi del paesaggio locale" e con 6 indirizzi strategici di azione.

Mobilità con l'obiettivo generale di "razionalizzazione della rete viaria esistente e delle aree di sosta" con 6 indirizzi strategici e con la pianificazione del Recepimento della pianificazione sovralocale della Provincia di Como: Tangenziale ovest - prosecuzione della Canturina bis e del progetto di realizzazione dei sottopassi Ferroviari nell’ambito della riqualificazione della rete ferroviaria promossa da F.N.M

Urbanistica con la rigenerazione urbana ed il completamento del tessuto consolidato avente come obiettivo generale "agevolare il recupero del patrimonio edilizio esistente come alternativa al consumo di nuovo suolo e completamento del tessuto urbano consolidato"  con 13 indirizzi strategici, a partire dall'adeguamento del PGT con il Piano Territoriale Regionale (P.T.R.) rispetto ai parametri di contenimento di consumo di nuovo suolo e comprendendo il recupero della Cascina Mordina (richiamato anche al capitolo Ambiente).

Sistema dei Servizi con l'obiettivo generale di "garantire un sistema dei servizi anche a livello sovraccomunale" con 6 indirizzi strategici

Sistema Economico con l'obiettivo generale di "valorizzazione del sistema e delle forze economiche presenti sul territorio" con 6 indirizzi strategici

Tutte tematiche interessanti che sarà importante seguire contando sull'attenzione, sugli interventi e sulle azioni dei gruppi politici e degli ambientalisti di Mariano comense.

Nella fase iniziale di VAS serve però evidenziare che, purtroppo, l'Amministrazione di Mariano Comense sta comprendendo, seppure con la consapevolezza di un successivo assoggettamento a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) del progetto definitivo, l'ipotesi di tracciato stradale denominato "Tangenziale ovest - prosecuzione della Canturina bis".
Mariano Comense ha dato avvio all'iter affinchè questa infrastruttura, al momento non presa in considerazione dall'Ente Parco Groane-Brughiera poichè non ancora inserita nel documento di Piano né nel Piano dei Servizi del PGT di Mariano Comense né tantomeno nel PTCP della Provincia di Como, possa successivamente avere i requisiti formali per entrare negli aggiornamenti degli atti.

Ricordiamo che il tracciato di questa progettata strada passa nelle aree libere verdi e boscate comprese nel perimetro del Parco Regionale delle Groane-Brughiera. La sua realizzazione le comprometterebbe pesantemente. Alla Tangenziale di Ovest Mariano e alla Canturina bis si oppongono gruppi ed associazioni ambientaliste della Brughiera, tra cui anche Sinistra e Ambiente di Meda, che ha deciso, in qualità di aderente e socio fondatore del Comitato Parco Regionale delle Groane-Brughiera nonchè parte attiva del Coordinamento per una Mobilità Sostenibile No Canturina bis, di presentare, unitamente ad Impulsi-Sostenibilità e Solidarietà, suggerimenti e proposte in questa fase procedimentale.


giovedì 21 luglio 2022

BOSCO DELLE QUERCE: TRA BUONE PRATICHE POSSIBILI, INCONDIVISIBILI AFFERMAZIONI E ASSENZE CRONICHE

Il 10 luglio 2022, a 46 anni dal disastro della fuoriuscita di Diossina TCDD dal reattore dell'ICMESA di Meda, al Centro Visite del Bosco delle Querce si è tenuto un incontro di presentazione del "Progetto condiviso per la rigenerazione del Bosco e della sua Comunità" curato da FARE e da Legambiente circolo Laura Conti di Seveso.
Il progetto ha compreso una ricerca sociologica, ancora in elaborazione, condotta da Emanuela Macelloni sociologa sevesina che si sta spendendo a titolo gratuito, con la supervisione della professoressa Laura Centemeri sociologa dell’Università di Marsiglia e autrice del volume Ritorno a Seveso (Mondadori 2006).
La ricerca muove da una serie di interviste a chi in questi anni - a Seveso e a Meda - ha vissuto questa area verde, si è occupato della sua tutela sia come luogo della Memoria, sia come ambito naturale creato dall'intervento umano.

Dalla fase delle interviste sono emersi alcuni elementi comuni che brevemente sintetizziamo: 

  • La Preoccupazione per la percezione di abbandono gestionale in cui si trova attualmente il Bosco.
  • Il Sentirsi a un bivio, determinato in parte dal cambio generazionale con una differente percezione della Memoria, come se si dovesse decidere se vivere questo parco come un qualsiasi parco o insistere sulla Memoria di un luogo particolare per la sua origine particolare. 
  • Un Legame Affettivo forte che porta molti soggetti individuali e collettivi a spendersi in prima persona caricandosi di una responsabilità per la trasmissione della sua conoscenza e la sua cura quale Bene Comune.
  • La necessità di pensare al Futuro del BdQ con un focus appropriato e con il Centro Visite quale luogo centrale di attività e coprogettazione. 
Sulla base di questi ritorni proseguirà l'analisi e la progettualità definita con l'impiego delle risorse della Convenzione tra Regione Lombardia e Comune di Seveso quale capofila nella gestione del Bosco delle Querce di Seveso e Meda.
Se è risultata particolarmente interessante questa parte di lavoro e di restituzione del vissuto della comunità sevesina e medese rispetto al Bosco delle Querce, inquitanti e deludenti sono state le dichiarazioni, fatte durante l’incontro, dalla Sindaca di Seveso, Alessia Borroni, che è apparsa quasi esclusivamente preoccupata di affermare la completa indipendenza delle tematiche legate alla rivitalizzazione del Bosco delle Querce rispetto alle grosse criticità che lo minacciano. Criticità sulle quali c’è attenzione e azione da parte dei gruppi ambientalisti locali e che sono costituite dal progettato passaggio dell'autostrada Pedemontana Lombarda con gli sbancamenti di terreno ancora contaminato da Diossina TCCD e dalla trasformazione delle aree verdi e agricole tra la SS35 e le vie Senofonte e della Roggia in svincoli, bretelle, vasca di laminazione anziché in auspicati e proposti ampliamenti del Bosco delle Querce, già ipotizzati negli anni ‘80.
Sulle vasche della Diossina, su cui siamo con adeguata preparazione più volte intervenuti per informare, aspettiamo l’annunciato esito di tutte le verifiche e gli adeguamenti tecnici che saranno indicati dagli incaricati di  Regione Lombardia per mantenere e migliorare i livelli di sicurezza finora garantiti.
Come e stato giustamente ricordato da alcune presenti l’affezione al Bosco delle Querce da parte della comunità locale e delle associazioni ambientaliste gia nel 2011 ha permesso la tutela dell’area Parco rispetto al precedente progetto di sbancamento di 12 ettari previsto dal Progetto definitivo di Pedemontana, un movimento dal basso che ha coinvolto progressivamente anche le istituzioni e infine i poteri regionali che hanno persino deliberato una variante del progetto. 
Questa è una azione politica che vide insieme chi siede nelle istituzioni e chi opera sul territorio. 
Il progetto che è stato presentato in questa sede può essere una buona premessa per questa ‘cucitura’ tra contesto comunitario e istituzione. 
Lo ha evidenziato anche la presenza significativa all’evento della funzionaria regionale Maria Lisa Sacchi.
Ancora una volta, invece, si deve registrare la totale assenza di qualsivoglia rappresentanza istituzionale (Sindaco o suo delegato) del Comune di Meda.

Meda/Seveso 20-7-022
 
Sinistra e Ambiente Meda
Circolo Laura Conti Legambiente Seveso

domenica 3 luglio 2022

VASCHE DELLA DIOSSINA DI SEVESO E MEDA: CONSIDERAZIONI SULLA RELAZIONE GESTIONALE E SU IPOTESI D'USO IMPROPRIO

Il nostro territorio, nelle sue fragilità e criticità merita la massima attenzione da parte di chi ha il compito della sua tutela. Per questo, continuiamo a leggere con attenzione e ad analizzare i documenti ufficiali che riguardano le vasche di Seveso e Meda, contenenti il materiale contaminato dalla Diossina TCDD fuoriuscita dall'ICMESA di Meda. La cura di questo contesto è una cura della Memoria e del polmone verde del Bosco delle Querce. In precedenza ne avevamo trattato su più post in: https://sinistra-e-ambiente-meda.blogspot.com/search/label/Vasche%20Diossina
UN DOCUMENTO IMPORTANTE
Dopo le note vicissitudini in cui, per ingiustificata volontà dell'allora sindaco di Seveso Allievi e dei suoi sodali, la gestione operativa e di controllo di questi luoghi è passata a Regione Lombardia, abbiamo ottenuto, con una richiesta di accesso agli atti, un interessante documento relativo alla cronologia dei provvedimenti assunti dal Comune stesso e alle azioni intraprese dai preposti uffici sevesini e dal Comitato Tecnico Scientifico che si occupavano della conduzione e del controllo delle due vasche e del deposito di Cesano Maderno.
L'analisi del documento, un elaborato dettagliato, con una cronistoria dal 2008, anno in cui Regione Lombardia demandò a Seveso questo compito, conferma la bontà del lavoro fatto negli anni dall'ufficio Ecologia del Comune, prima di essere inopinatamente smantellato dall’amminisrazione Allievi e genera una preoccupazione sulla continuità della gestione di impianti tecnologici tanto delicati e ora tornati in capo a Regione Lombardia che ne ha affidato la gestione operativa ad Ersaf.
Nel testo, risulta evidente che sin quando l'Ufficio Ecologia sevesino è stato nel pieno del suo organico, ha fatto effettuare con costanza i previsti monitoraggi chimici sul percolato e sulla falda occupandosi poi della rimozione e stoccaggio presso aziende autorizzate del percolato stesso.
Oltretutto, sin dal 29-9-2014 (come si legge a pag 9 del rapporto), in sede di Comitato Tecnico Scientifico, venne richiamata e avanzata a Regione Lombardia una richiesta di piano di monitoraggio dello stato delle vasche, identificando in quella di un geologo la professionalità più idonea per condurlo e stabilendo che prima dell'incarico si dovesse acquisire dalla Regione la documentazione tecnica sulla tipologia delle vasche.
Una richiesta riproposta negli anni successivi "ribadendo che è propedeutica l'acquisizione di tutta la documentazione necessaria per predisporre ii disciplinare di gara per l'incarico di verifica tecnica delle due strutture, con particolare riguardo ai foglio continuo, saldato, di politilene ad alta intensità (HDPE) con lo spessore di 2,5 mm che avvolge i due depositi di materiale contaminato da Tcdd".
Regione Lombardia risponderà il 27/7/2016 che l'archivio storico dell'evento Icmesa (comprensivo della documentazione tecnica delle vasche) è ubicato a Vittuone e l'accesso agli atti è condizionato alla richiesta formale dei documenti.
Più volte dunque, il Comitato Tecnico Scientifico del Parco ha evidenziato la necessità di interventi strutturali senza ricevere da Regione Lombardia indicazioni tempestive ed esaustive che lo mettessero in condizioni di operare.
Il documento rafforza il giudizio negativo sull'azione demolitrice attuata da Allievi, dai suoi sodali e da chi lo ha ispirato e supportato. Mostra l'ingiustificato allarmismo creato ed alimentato al solo fine di sbarazzarsi della gestione delle vasche, vista solo come una fastidiosa incombenza.

UN FUTURO DA DEFINIRE
Non vogliamo che, a questo punto - esaurito il clamore mediatico ed effettuati gli interventi straordinari - la conduzione delle vasche piombi nell'oblio senza una costante e corretta trasparenza sulle attività di manutenzione ordinaria con il prelievo del percolato e il relativo monitoraggio ambientale.
È una preoccupazione che esporremo alla sindaca di Alessia Borroni e all'Assessore Cattaneo nell'incontro pubblico dedicato proprio alle vasche di Seveso e Meda, incontro più volte annunciato dalla sindaca stessa ma non ancora in calendario. Incontro durante il quale sarà importante conoscere la natura degli interventi di manutenzione straordinaria sulle vasche risultanti dalle indagini in loco effettuate da Ersaf, la cui attività è stata coperta (delibera di Giunta n° 5296 del 27/9/021) con uno stanziamento di 450.000 euro in due anni (100.000 euro nel 2021 e 350.000 euro nel 2022.

LE VASCHE NON SONO FATTE PER OSPITARE ALTRE FINALITÀ
Nell'incontro, ci permetteremo anche di rimarcare che l'obiettivo dovrà essere quello di continuare a tutelare la sicurezza degli impianti senza fantasiose proposte d'intervento quali l'installazione di pannelli fotovoltaici sulle vasche. Pannelli ad uso di un progetto di Comunità Energetiche, come paventato da qualcuno in queste settimane.
Pur promuovendo e ritenendo importante l'avvio di Comunità Energetiche per la transizione ecologica, riteniamo che gli spazi verdi, compresi quelli delle "colline" costituenti la copertura a prato delle vasche, inserite nel Parco Naturale Regionale del Bosco delle Querce, debbano rimanere liberi da qualsivoglia occupazione impiantistica che snaturerebbe il luogo. Questo principio vale per ogni altro Parco o suolo libero che si sia conservato dall’edificazione.
Pannelli fotovoltaici possono essere montati su edifici esistenti, evitando quello che diverrebbe a tutti gli effetti una impropria copertura del suolo libero e una installazione paesaggisticamente incompatibile con l'area verde.

Meda/Seveso 3-7-2022

Sinistra e Ambiente Meda
Legambiente Circolo Laura Conti Seveso

Il documento/relazione qui e sotto.

giovedì 16 giugno 2022

SINISTRA E AMBIENTE SULLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI MEDA

Temevamo la bassa affluenza di cittadini ai seggi, consapevoli che un’ulteriore diminuzione di votanti alle elezioni amministrative avrebbe premiato chi già governava a Meda, quindi Santambrogio e la coalizione di centrodestra. Un risultato che molti, evidentemente troppi, davano per scontato.
Quanto è accaduto va però oltre ogni peggiore aspettativa perché l’elevata percentuale (68,5%) con cui Santambrogio e il centrodestra s’è affermato ci ha privato dell’opportunità di affinare la campagna elettorale per un ballottaggio e ha ridotto ai minimi termini il numero dei Consiglieri Comunali su cui la coalizione può contare,
La configurazione dell’assise consigliare vedrà, tra le forze di minoranza, Marcello Proserpio in qualità di candidato Sindaco, 2 esponenti del PD e la candidata del Polo Civico.
Santambrogio potrà contare su ben 12 consiglieri di una pur rimescolata alleanza non più a prevalenza leghista ma della lista civica con il suo nome.
Il singolo dato record del 55,31% dell’astensione indubbiamente ci penalizza e premia la destra poichè i con il 44,6% dei votanti (8460 su 18929 aventi diritto), i consensi di Santambrogio nel suo complesso pari a 5630, aumentano rispetto alla tornata del 2017 dove erano attestati a 4074.
Non possiamo esimerci dalle nostre responsabilità di non essere riusciti a convincere i nostri concittadini a venire a votare scegliendo Marcello e il nostro progetto per Meda. 
Abbiamo il tempo in questo mandato di recuperare e riproporre con più forza ed efficacia i punti programmatici che ci caratterizzano nell’interesse della comunità. 
Per quanto riguarda Sinistra e Ambiente-Impulsi non entreremo evidentemente in Consiglio Comunale e il risultato del 2,68% conferma il presidio e la presenza ambientalista sul territorio ma è sicuramente insufficiente, anche paragonato alla nostra presenza nel 2012 (nel 2017 non partecipammo) dove votò il 56,9% e ottenemmo il  3,31% con 286 voti eleggendo un consigliere comunale.
Con Marcello Proserpio, che è stato un candidato disponibile e dialogante, auspichiamo che il lavoro iniziato possa continuare, così come possa continuare il confronto sui temi ambientali e sociali con gli altri componenti della coalizione.
È quindi sicuramente positiva la sua dichiarazione di voler rappresentare in Consiglio Comunale tutte le componenti dell'alleanza che lo ha sostenuto.
Per parte nostra ci impegneremo supportando questa volontà di farsi carico della rappresentatività anche del nostro gruppo e cercheremo di stimolare un’opposizione consiliare decisa e chiara che evidenzi le differenze con l'amministrazione uscita vincitrice dalle urne.
Sarà altresì essenziale una presenza che non si limiti alle sole funzioni consiliari ma che sia presente con attività sul territorio.
Per questo, Sinistra e Ambiente – Impulsi, indipendentemente dalla netta vittoria di Santambrogio e dei suoi alleati, continuerà comunque ad esserci e ad occuparsi di Ambiente e Tutela del Territorio, mettendo a disposizione la nostra disinteressata esperienza, preparazione e azione collegiale propositiva, anche sovraccomunale.
Proseguiremo dunque con la nostra attività politica ricercando nuovi apporti di persone e contenuti, occupandoci di tutela ambientale, transizione ecologica, mobilità sostenibile e viabilità, di rigenerazione urbana, welfare e gestione e cura dei beni comuni.
Continueremo ad agire sui punti esplicitati nel programma cercando e rinnovando le convergenze e le condivisioni.
L’Ambientalismo sano non può essere solitario, individualista e autoreferenziale.
A Marcello Proserpio dobbiamo tutti un grazie sincero per l’impegno, la passione e la serietà che ha saputo dimostrare cosi come ringraziamo tutti coloro che hanno votato la coalizione di centrosinistra e in particolare i 197 elettori che hanno scelto la nostra lista Ambientalista e Progressista.
A tutti loro diciamo un arrivederci alle prossime iniziative.


 Le preferenze per i candidati di Sinistra e Ambiente-Impulsi

 Per tutti i dati della consultazione elettorale a Meda: 

http://elezioni.dgegovpa.it/meda/amministrative2022/


martedì 7 giugno 2022

PEDEMONTANA: PRIMO REPORT DELLA BEI SULLE CONTESTAZIONI DEGLI AMBIENTALISTI AL PRESTITO CONCESSO PER IL COMPLETAMENTO DELL'AUTOSTRADA

La Banca Europea degli Investimenti (BEI), cui una serie di gruppi ambientalisti della Provincia di MB (tra cui Sinistra e Ambiente di Meda) aveva indirizzato un Reclamo sul prestito concesso per il completamento dell'Autostrada pedemontana Lombarda, dopo averlo giudicato accoglibile (Admissible) ed aver avviato l'iter di verifica, ha prodotto un primo report di valutazione iniziale, pubblicato anche sul sito ufficiale

Nella Valutazione (Assessment)  iniziale della relazione degli Ambientalisti, l'organismo di analisi dei reclami (Complaints Mechanism BEI-CM) ha sintetizzato l'esposto e individuato due "contestazioni" (vedi report allegato).
Una contestazione, riguardante l'incongruenza tra il prestito accordato per il completamento dell'Autostrada Pedemontana Lombarda  e le finalità della BEI di destinare i propri finanziamenti a progetti volti ad affrontare l'emergenza climatica, è stata purtroppo respinta con un'argomentazione puramente formale: "Il progetto è entrato a far parte del portafoglio della Banca prima dell'entrata in vigore dell'impegno della BEI a favore dell'azione per il clima."
L'allineamento delle attività della BEI ai principi dell'Accordo di Parigi entro la fine del 2020 è stato oggetto di una Roadmap con l'obbligo di soddisfare i requisiti di "conformità all'Accordo di Parigi" per i progetti la cui nota di informazione preliminare (PIN) è approvata dopo il 1º gennaio 2021.
BEI CM ha accertato che la nota di informazione preliminare del progetto Autostrada Pedemontana Lombarda è stata approvata nel novembre 2020, prima della citata data.
Solo la data antecedente all'entrata in vigore della conformità all'accordo di Parigi sulle azioni per contrastare i cambiamenti climatici e per gli stanziamenti economici da riservare ad interventi ecologicamente e ambientalmente sostenibili, ha consentito alla soc Autostrada Pedemontana Lombarda di ottenere un prestito che altrimenti, prescrizioni più stringenti legati alla compatibilità ambientale, avrebbero reso di difficile esigibilità.
Realtà ben differente dalla narrazione mistificatoria di chi ha cercato di far passare questa autostrada come  un'infrastruttura con caratteristiche "green".

Il Meccanismo di vigilanza della BEI effettuerà invece un approfondimento della seconda contestazione sintetizzata nella "mancata mitigazione di impatti ambientali significativi da parte del progetto". In questo passaggio sono state raggruppate le criticità e le carenze evidenziate dagli estensori del reclamo relativamente al Piano Operativo di Bonifica da Diossina TCDD sulla tratta B2 e agli impatti ambientali sull'intera tratta oggetto del prestito (B2 e C) che causeranno danni irreversibili a ecosistemi, biodiversità, paesaggio e naturalità dei luoghi.
Questa contestazione sarà valutata in sede di verifica di conformità (Investigation) rispetto al quadro normativo applicabile nonché alle politiche, alle procedure e agli standard del Gruppo BEI.
L'esito della verifica di conformità sarà successivamente comunicato ai denunciantinel contesto del Rapporto conclusivo elaborato da EIB-CM.

Senza farci particolari illusioni, continueremo a seguire il lavoro dell'organismo della BEI nelle sue fasi di verifica e a considerare inappropriato il prestito concesso per completare questa inutile, dispendiosa e impattante autostrada.
 
 Sulla stampa: