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CRONACHE DA CHI SI IMPEGNA A CAMBIARE IL PAESE DEI CACHI E DEI PIDUISTI.
"Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente,
ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere,
se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?"
Antonio Gramsci-politico e filosofo (1891-1937)
OMAGGIO ALLA RESISTENZA.
Ciao Dario, Maestro, indimenticabile uomo, innovativo, mai banale e sempre in prima fila sulle questioni sociali e politiche.
Ora sei di nuovo con Franca e per sempre nei nostri cuori.

"In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta.
Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po' le teste.
Tutto il resto, la bellezza per la bellezza, non mi interessa."

(da Il mondo secondo Fo)

giovedì 21 luglio 2022

BOSCO DELLE QUERCE: TRA BUONE PRATICHE POSSIBILI, INCONDIVISIBILI AFFERMAZIONI E ASSENZE CRONICHE

Il 10 luglio 2022, a 46 anni dal disastro della fuoriuscita di Diossina TCDD dal reattore dell'ICMESA di Meda, al Centro Visite del Bosco delle Querce si è tenuto un incontro di presentazione del "Progetto condiviso per la rigenerazione del Bosco e della sua Comunità" curato da FARE e da Legambiente circolo Laura Conti di Seveso.
Il progetto ha compreso una ricerca sociologica, ancora in elaborazione, condotta da Emanuela Macelloni sociologa sevesina che si sta spendendo a titolo gratuito, con la supervisione della professoressa Laura Centemeri sociologa dell’Università di Marsiglia e autrice del volume Ritorno a Seveso (Mondadori 2006).
La ricerca muove da una serie di interviste a chi in questi anni - a Seveso e a Meda - ha vissuto questa area verde, si è occupato della sua tutela sia come luogo della Memoria, sia come ambito naturale creato dall'intervento umano.

Dalla fase delle interviste sono emersi alcuni elementi comuni che brevemente sintetizziamo: 

  • La Preoccupazione per la percezione di abbandono gestionale in cui si trova attualmente il Bosco.
  • Il Sentirsi a un bivio, determinato in parte dal cambio generazionale con una differente percezione della Memoria, come se si dovesse decidere se vivere questo parco come un qualsiasi parco o insistere sulla Memoria di un luogo particolare per la sua origine particolare. 
  • Un Legame Affettivo forte che porta molti soggetti individuali e collettivi a spendersi in prima persona caricandosi di una responsabilità per la trasmissione della sua conoscenza e la sua cura quale Bene Comune.
  • La necessità di pensare al Futuro del BdQ con un focus appropriato e con il Centro Visite quale luogo centrale di attività e coprogettazione. 
Sulla base di questi ritorni proseguirà l'analisi e la progettualità definita con l'impiego delle risorse della Convenzione tra Regione Lombardia e Comune di Seveso quale capofila nella gestione del Bosco delle Querce di Seveso e Meda.
Se è risultata particolarmente interessante questa parte di lavoro e di restituzione del vissuto della comunità sevesina e medese rispetto al Bosco delle Querce, inquitanti e deludenti sono state le dichiarazioni, fatte durante l’incontro, dalla Sindaca di Seveso, Alessia Borroni, che è apparsa quasi esclusivamente preoccupata di affermare la completa indipendenza delle tematiche legate alla rivitalizzazione del Bosco delle Querce rispetto alle grosse criticità che lo minacciano. Criticità sulle quali c’è attenzione e azione da parte dei gruppi ambientalisti locali e che sono costituite dal progettato passaggio dell'autostrada Pedemontana Lombarda con gli sbancamenti di terreno ancora contaminato da Diossina TCCD e dalla trasformazione delle aree verdi e agricole tra la SS35 e le vie Senofonte e della Roggia in svincoli, bretelle, vasca di laminazione anziché in auspicati e proposti ampliamenti del Bosco delle Querce, già ipotizzati negli anni ‘80.
Sulle vasche della Diossina, su cui siamo con adeguata preparazione più volte intervenuti per informare, aspettiamo l’annunciato esito di tutte le verifiche e gli adeguamenti tecnici che saranno indicati dagli incaricati di  Regione Lombardia per mantenere e migliorare i livelli di sicurezza finora garantiti.
Come e stato giustamente ricordato da alcune presenti l’affezione al Bosco delle Querce da parte della comunità locale e delle associazioni ambientaliste gia nel 2011 ha permesso la tutela dell’area Parco rispetto al precedente progetto di sbancamento di 12 ettari previsto dal Progetto definitivo di Pedemontana, un movimento dal basso che ha coinvolto progressivamente anche le istituzioni e infine i poteri regionali che hanno persino deliberato una variante del progetto. 
Questa è una azione politica che vide insieme chi siede nelle istituzioni e chi opera sul territorio. 
Il progetto che è stato presentato in questa sede può essere una buona premessa per questa ‘cucitura’ tra contesto comunitario e istituzione. 
Lo ha evidenziato anche la presenza significativa all’evento della funzionaria regionale Maria Lisa Sacchi.
Ancora una volta, invece, si deve registrare la totale assenza di qualsivoglia rappresentanza istituzionale (Sindaco o suo delegato) del Comune di Meda.

Meda/Seveso 20-7-022
 
Sinistra e Ambiente Meda
Circolo Laura Conti Legambiente Seveso

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