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La Meda e la Brianza che amiamo e che vogliamo tutelare

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CRONACHE DA CHI SI IMPEGNA A CAMBIARE IL PAESE DEI CACHI E DEI PIDUISTI.
"Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente,
ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere,
se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?"
Antonio Gramsci-politico e filosofo (1891-1937)
OMAGGIO ALLA RESISTENZA.
Ciao Dario, Maestro, indimenticabile uomo, innovativo, mai banale e sempre in prima fila sulle questioni sociali e politiche.
Ora sei di nuovo con Franca e per sempre nei nostri cuori.

"In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta.
Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po' le teste.
Tutto il resto, la bellezza per la bellezza, non mi interessa."

(da Il mondo secondo Fo)

lunedì 17 giugno 2019

DOV'É FINITO LO STUDIO DELLA FLA SULLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA ESPOSIZIONE ALLA DIOSSINA TCDD RESIDUA ?



Con Delibera di Giunta Regionale X/5268 del giugno 2016 la Fondazione Lombardia per l’Ambiente e’ stata incaricata di svolgere una indagine di valutazione di rischio da esposizione a diossina TCDD residua dell’incidente ICMESA.
Per questa ricerca sono stati stanziati fondi pubblici: 100.000 euro da Regione Lombardia con un cofinanziamento FLA per altri 124.000 euro. (vedi qui come sono stati impegnati ndr).
La Fondazione ha svolto la ricerca e ne ha dato un iniziale e parziale riscontro al gruppo di Sinistra e Ambiente di Meda e al circolo Laura Conti di Legambiente di Seveso nel corso dell'incontro dell'11 giugno 2018 .
I due gruppi ambientalisti hanno chiesto alla Fondazione Lombardia per l'Ambiente (FLA) di essere messi a parte dei contenuti dell'indagine di valutazione di rischio da esposizione a diossina TCDD residua dell'incidente ICMESA e di essere coinvolti con una metodologia partecipata di diffusione del lavoro e delle valutazioni dello studio di FLA.
Alla nostra ultima richiesta, del 4-2-2019 , la FLA aveva risposto con un rimando che coinvolgeva i referenti di Regione Lombardia "per fissare a breve una data utile per organizzare un incontro".
Da allora, dal 5 febbraio 2019, tutto tace.
A un ulteriore nostro sollecito del 26-03-2019, non v'è stata alcuna risposta da parte di FLA.
E' d'obbligo porsi e porre delle domande sull’atteggiamento sfuggente di Regione Lombardia e della FLA, con quest’ultima che poteva e può svolgere un ruolo importante sia rispetto all’Ente regionale (da cui ha ricevuto l'incarico per il lavoro) sia rispetto alle nostre precise richieste.
Decidere di "mimetizzare" l'indagine o comunque non darle la dovuta rilevanza pubblica la depotenzia intaccandone il principio di trasparenza.
Quale utilità può avere uno studio se resta confinato nei cassetti degli estensori e degli uffici tecnici regionali e se lo stesso non viene restituito alla Comunità e a chi s'è dichiarato interessato ad averne contezza?
Si vuole limitare la conoscenza ai soli addetti ai lavori e agli uffici degli Enti dove risulta sia già stato depositato?
Vi sono contenuti non divulgabili perchè possono ingenerare preoccupazione o semplicemente c'è qualcuno che con supponenza ritiene che i gruppi e le associazioni ambientaliste e i cittadini non siano in grado di comprenderne i contenuti?
Eppure, sia Sinistra e Ambiente di Meda sia il Circolo Laura Conti di Legambiente Seveso, con il loro lavoro congiunto, hanno dimostrato da tempo di saper leggere e valutare attentamente anche documenti tecnici complessi, riproponendoli con dettagli ed approfondimenti indispensabili per una buona, leggibile e credibile informazione.
Si vuole forse ripetere quanto già avvenuto nel 2003 dove analogo studio rimase per anni sconosciuto ai più?
Continuiamo a pensare che questo lavoro vada seguito con attenzione e i suoi contenuti debbano essere resi noti e nella disponibilità dei cittadini.

Seveso/Meda 15-6-2019

Sinistra e Ambiente di Meda
Legambiente circolo “Laura Conti” di Seveso






giovedì 6 giugno 2019

LO "SBLOCCA CANTIERI" PEGGIORATO ULTERIORMENTE DALL'APPROVAZIONE IN SENATO DELL'EMENDAMENTO LEGHISTA

Sui contenuti ambigui e pericolosi del DL "Sblocca Cantieri" ce ne siamo già occupati su: LE PESSIME NORME DEL DECRETO SBLOCCA CANTIERI.
A distanza di poco tempo e con mutati rapporti di forza fra gli alleati di governo a seguito dei risultati delle elezioni Europee, lo "Sblocca Cantieri" è tornato in discussione al Senato per essere convertito in legge, accompagnato da un emendamento leghista.
Un emendamento pesante cui l'M5S decide di soccombere in tre punti su cinque per soddisfare il vero e proprio diktat della Lega. 
Fino al 2020 i comuni avranno la possibilità di fare le gare senza rivolgersi a una stazione unica appaltante poichè sarà operativa la sospensione dell’obbligo.
Confermata la sospensione dell’albo dei commissari e la proroga fino al 2020 della possibilità di ricorrere all’appalto integrato. Non sarà inoltre necessario indicare la terna dei subappaltatori. 
Quanto ai subappalti resta la soglia del 40%, approvata in commissione, mentre l’offerta economicamente vantaggiosa resta al 30% per il prezzo. 
Un testo criticatissimo dall’Anac di Raffaele Cantone, dai sindacati e dalle associazione antimafia e ambientaliste.

«Lo sblocca cantieri allunga la vita al governo, 
ma non ai lavoratori»

Il caso. Scontro durissimo tra la Cgil e il governo. Fillea Cgil: "Faremo vertenze ovunque". Approvato il "super-emendamento" Lega-Cinque Stelle che sospende parzialmente il codice degli appalti. Oggi il voto definitivo al Senato. Poi andrà alla camera. Via libera anche all'emendamento della Lega sulla video-sorveglianza negli asili e nelle case di cura.


«La mediazione raggiunta tra Lega e Cinque Stelle allungherà forse di qualche mese la vita del governo, ma certo non riduce le porcate e sicuramente ridurrà la vita di chi sta in un cantiere». Non accenna a diminuire la temperatura polemica delle reazioni contro lo «sblocca cantieri».
La reazione di Alessandro Genovesi, segretario generale della Fillea Cgil ne è un esempio. è arrivata dopo il voto della maggioranza pentaleghista al Senato che ha approvato con 175 sì, 55 no e 40 astenuti il «super-emendamento» a firma dei capigruppo dei due partiti, Stefano Patuanelli e Massimiliano Romeo che modifica e sospende alcune norme del Codice degli appalti. Il voto definitivo è previsto per stamattina. Poi andrà alla Camera. Dovrà essere convertito in legge entro il prossimo 17 giugno. Il provvedimento che è stato salutato dal presidente del Consiglio Conte dalla lontana Hanoi come un esempio di «responsabilità» da parte di Lega e Cinque Stelle.
Lo scollamento tra le dichiarazioni soddisfatte del governo e le valutazioni politiche dei sindacati e delle associazioni antimafia e ambientaliste non potrebbe essere più grande.
La Fillea Cgil ha annunciato un «contenzioso diffuso» contro quella che Conte ha definito prova di «responsabilità». «Ci attrezzeremo – ha aggiunto Genovesi – per rafforzare le nostre capacità di vertenza sindacal e legale attivando al massimo i nostri rappresentanti per la sicurezza, i nostri avvocati, tutte le nostre strutture, perché una cosa è certa: mentre non si aprirà un solo cantiere in più aumenteranno i casi di infortunio e di lavoro irregolare e quindi aumenteranno i casi di denunce, vertenze sul rispetto dei contratti di lavoro, attivazione delle responsabilità in solido».
La gravità della situazione è stata commentata con parole altrettanto drammatiche dal segretario generale della Cgil Maurizio Landini: «Lo sblocca cantieri ha una logica folle in un paese dove il subappalto ha fatto tanti danni, queste cose peggiorano i conti e si allungano i tempi». 
«Uno dei problemi maggiori in Italia è l’infiltrazione di corruzione e malavita organizzata negli appalti, bloccare il codice apre a questi rischi in maniera concreta – ha continuato Landini – non vedo una novità, ma una cosa sbagliata e non hanno considerato le proposte fatte dai sindacati». 
Continua ad essere durissimo lo scontro tra la Cgil e il governo, e in particolare con il vicepremier ministro dell’Interno Salvini che ha imposto un diktat sulla sospensione parziale del codice degli appalti che ha fatto capitolare i Cinque Stelle.
Per affermazioni dal contenuto simile Salvini ha annunciato una querela contro il segretario confederale di Corso Italia Giuseppe Massafra.
Tra le altre modifiche votate nel super-emendamento va segnalata la riesumazione del criterio del massimo ribasso che, secondo molti osservatori, aprirebbe le porte al lavoro nero e gli interventi sul subappalto per il quale è stata fissata la soglia del 40%.
Per quanto riguarda le sospensione fino al dicembre 2020 di alcune norme del Codice degli appalti, c’è l’obbligo per i comuni non capoluogo di provincia di non avvalersi delle stazioni appaltanti centralizzate; la sospensione dell'obbligo di scegliere i commissari tra gli esperti iscritti all’albo istituito presso l’autorità nazionale contro la corruzione (Anac).
È stata inoltre estesa la possibilità di ricorrere all’appalto integrato. È saltato il fondo salva-imprese proposto dai Cinque Stelle per tutelare le imprese subappaltatrici in caso di crisi dell’appaltatore ed è stato depotenziato ad ordine del giorno l’emendamento della Lega sul commissariamento delle opere prioritarie. Sarà istituita «Italia infrastrutture» per accelerare la «cantierizzazione» delle opere. Per gli appalti nello sport la società «Sport e Salute», ex Coni Servizi, ha ottenuto la qualifica di centrale di committenza, assorbendo le risorse del fondo «Sport e periferie». A completamento di questo provvedimento vanno segnalati 160 milioni dal 2019 al 2024 per installare telecamere in asili e case di cura. È il capitolo: video-sorvegliare e punire i lavoratori. L’emendamento è stato approvato nello «sblocca cantieri» e ricorda il sistema di sorveglianza adottato già in Cina.