Il gruppo di SINISTRA e AMBIENTE opera a Meda, provincia di Monza e Brianza - MB.
Siamo un soggetto politico locale che lavora sul territorio, dicendo la nostra anche su vicende di politica nazionale ed estera.
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BENVENUTI nel blog di SINISTRA e AMBIENTE. Con questo blog, vogliamo aggiornare tutti sull'attività, le proposte, le idee del gruppo.
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La Meda e la Brianza che amiamo e che vogliamo tutelare
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CRONACHE DA CHI SI IMPEGNA
A CAMBIARE IL PAESE
DEI CACHI E DEI PIDUISTI.
"Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente,
ma nessuno o pochi si domandano:
se avessi fatto anch’io il mio dovere,
se avessi cercato di far valere la mia volontà,
sarebbe successo ciò che è successo?"
Antonio Gramsci-politico e filosofo (1891-1937)
OMAGGIO ALLA RESISTENZA.
Ciao Dario, Maestro, indimenticabile uomo, innovativo, mai banale e sempre in prima fila sulle questioni sociali e politiche. Ora sei di nuovo con Franca e per sempre nei nostri cuori.
"In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta. Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po' le teste. Tutto il resto, la bellezza per la bellezza, non mi interessa." (da Il mondo secondo Fo)
Una di queste riguardava la progettualità locale (opere complementari e viabilità) e in essa si chiedevano informazioni e documentazione su una proposta fatta dall'Amministrazione medese per una modifica sui previste accessi all'autostrada.
Avevamo anche chiesto copia di eventuale documentazione cartacea sulla proposta progettuale.
Abbiamo già trattato qui la nostra valutazione sulla risposta del Sindaco Caimi, giudicandola insoddisfacente, anche perchè in essa nulla si diceva sull'esistenza o meno di documentazione relativa alla richiesta di modifica avanzata da Meda.
Oltre all'interrogazione a mezzo del Consigliere Comunale
di Sinistra e Ambiente, la trattazione dell'argomento "opere
complementari locali" è stato da tempo sollecitato e definito come OdG
nella Commissione Territorio e Ambiente sempre dal nostro Consigliere
Comunale che riveste anche il ruolo di Presidente di detta commissione.
La
richiesta al Sindaco Caimi e all'Assessore Buraschi di una loro
disponibilità a relazionare alla Commissione attende ancora, ad un mese
di distanza, una risposta.
Ma ...... ma a quanto pare, della documentazione esiste (e non era allegata alla risposta data dal Sindaco Caimi all'interrogazione di Sinistra e Ambiente) e ve la proponiamo,unitamente ad alcune riflessioni, dopo essere stata protocollata e inviata a tutti i Consiglieri Comunali.
Dettaglio della variante progettuale dell'Amm. di Meda con le due rotonde aggiuntive
Dalle mappe di APL, qualcosa si comprende sulla natura della proposta medese.
Ora, non sappiamo se la variante sia o meno stata accettata o se sia ancora in fase valutativa da APL (Autostrada Pedemontana Lombarda).
Sempre premettendo il nostro giudizio sull'inutilità della pedemontana, ci permettiamo però di far notare che la prescrizione del CIPE n°2 recita testualmente:
e ............. la rotonda medese, aggiuntiva rispetto al progetto originario, così come collocata, pare si trovi proprio all'interno del perimetro del Parco del Bosco delle Querce che comprende anche le aree degli svincoli sul lato ovest (vedi sotto mappa UFFICIALE dei confini).
I confini del Parco Regionale Naturale del Bosco delle Querce
con la freccia che indica dove verrebbe allocata la rotonda
L'area dove è prevista la rotonda evidenziata è inoltre situata nella ex zona A dell'incidente ICMESA, una zona dove, le analisi ambientali del 2008 avevano rilevato superamenti dei livelli di soglia stabiliti per la diossina (TCDD) e dove si attende venga realizzata (come da normative) la caratterizzazione del livello di contaminazione da TCDD ai sensi del DL 152, della prescrizione CIPE n°3 e della mozione regionale 72. Diciamo "si attende" perchè sinora nulla è stato fatto dagli enti preposti.
Insomma, quandi si tratta di pedemontana, tratta B2 e interferenza con le ex zone A,B,R, serve un buon livello di conoscenza, assoluta trasparenza, infinita cautela e molta attenzione e ogni ipotesi progettuale dovrebbe essere calibrata in funzione dei risultati della caratterizzazione e non viceversa.
Seguiremo attentamente la vicenda, auspicando che chi di dovere si renda disponibile per parlarne quanto prima in Commissione Territorio e Ambiente.
Il 12-06-014 s’è tenuta in VI Commissione Regionale Ambiente e Protezione Civile un’audizione della Soc. Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) avente a tema le COMPENSAZIONI AMBIENTALI.
L’audizione era stata suggerita da Insieme in Rete ai Consiglieri Regionali Corbetta (M5S) e Barzaghi (PD) con cui da tempo ci rapportiamo, per comprendere lo stato dell’iter progettuale e realizzativo sulle previste compensazioni ambientali.
Il tutto dopo una richiesta d’incontro sul tema (20-01-014) avanzata da Insieme in Rete che APL ha completamente ignorata.
L’interessamento dei due Consiglieri Regionali (che ringraziamo) e il loro lavoro in Commissione, ha portato a far si che la Presidenza della Commissione convocasse APL per relazionare in merito.
Una delegazione di insieme in Rete era presente all’incontro.
Diciamo subito che i tempi per trattare l’argomento sono stati molto ristretti (circa tre quarti d’ora) e il quadro informativo reso da APL (presente il Presidente Lombardo, l’Arch. Vizzini che segue il progetto delle compensazioni e il responsabile delle relazioni esterne Gatti) conferma le nostre preoccupazioni.
L’iter realizzativo delle compensazioni ambientali è sicuramente in notevole ritardo rispetto ai lavori della sola autostrada. Tratta A nei fatti realizzata ma compensazioni ambientali ancora non pervenute.
Questo, nonostante la prescrizione CIPE n° 9 definisca:
Evidentemente il “per quanto possibile” presente nel testo, “giustifica” e serve a coprire qualsivoglia ritardo.
Dalla relazione della Vizzini, pare prossima la sola firma di una convenzione con il Comune di Solbiate Olona, sempre sulla tratta A.
Non esistono ancora cronoprogrammi per la realizzazione delle compensazioni ambientali e dei progetti locali.
Sulla tratta B1, APL ha dichiarato la sua volontà di attivare a breve un tavolo di verifica progettuale con i Comuni. Domanda lecita: perchè si fa solo ora e non è stato fatto in contemporanea all'elaborazione dell'esecutivo dell'autostrada ?
Per la Greenway, ancora non è pronto il progetto esecutivo e non è ancora stato trovato il soggetto che la dovrà gestire.
Per la prescrizione CIPE n° 64, vincola la realizzazione all’identificazione del soggetto che avrà evidentemente in carico i costi di manutenzione.
Sulle risorse economiche per compensazioni ambientali e Grenway, al di là delle cifre previste, note da tempo, quanto detto da APL non chiarisce minimamente quale sia la REALE DISPONIBILITA’.
Insomma, non abbiamo ascoltato grosse novità rispetto a quando, il 13-02-2012, Insieme in Rete s’era incontrata sul tema con la stessa Vizzini.
Intanto però l’autostrada, la sola autostrada è avanzata e le compensazioni ?????
Sotto, le due slide di APL che fotografano la situazione delle Compensazioni ambientali sulla tratta A e sulle tangenziali di Como e Varese e a seguire, il verbale dell'incontro in VI commissione.
Escursione curata dal
Comitato per il Parco Regionale della Brughiera.
L'ORATORIO DI S.ADRIANO e LE SORGENTI DEL TERRO'
Partenza da OLGELASCA frazione di BRENNA (CO)
RITROVO
ALLE ORE 8,30;
PRESSO IL PARCHEGGIO ALL'IMBOCCO DELLA VIA S. ADRIANO
E' questa la nona uscita del programma "Le Stagioni del Parco 2014" e
prevede un itinerario di circa 12 km. della durata di 5 ore alla scoperta dei
bellissimi boschi di Brenna che fanno parte del Parco Locale di Interesse
Sovraccomunale (PLIS) Brughiera Briantea per poi risalire lungo il torrente
Terrò (che a Cabiate e Meda prende il nome di Tarò, mentre a Seveso si chiama
Certesa) alla ricerca delle sue "sorgenti".
Sarà anche un'occasione per ritornare, come ogni anno, a fare visita ad uno
dei più importanti monumenti del periodo Romanico del nostro territorio: la
chiesetta di Sant' Adriano ad Olgelasca, proprio a ridosso dei boschi di Brenna.
Ci farà da guida in questo monumento l'amico Flavio Magnacavallo, che alcuni di
voi hanno già avuto modo di seguire nelle sue spiegazioni storico/artistiche in
altre nostre escursioni.
Per alcune informazioni su Sant'Adriano, vi invitiamo a visitate il sito
-RomaniComo- della Provincia di Como al seguente Link:http://www.romanicomo.it/olgelasca.htm
Dopo il FLASH MOB tenutosi il 6-6-014 a Lentate in zona aree di lavoro della Pedemontana, il coordinamento ambientalista INSIEME IN RETE era anche presente, con una delegazione, il 09-06-014 in sede di Consiglio Provinciale di MB ove è stato discusso un ODG sull'autostrada.
Volantinaggio alla Provincia di MB
La nostra presenza si è caratterizzata con un esplicativo striscione e con un volantinaggio centrato SULL'INUTILITA' DELL'AUTOSTRADA e SULLA NECESSITA' DI FERMARSI.
Lo striscione di Insieme in Rete dinanzi all'ingresso della Provincia
In quella che è stata l'ultima seduta del Consiglio Provinciale di MB nella sua configurazione elettiva, erano presenti molti Sindaci o loro delegati (Meda assente) delle Tratte B1,B2,C in cui è suddivisa l'autostrada pedemontana, Tutti molto preoccupati per le criticità sul territorio e l'ambiente indotte dall'infrastruttura.
Il Consiglio Provinciale ha approvato l'OdG che alleghiamo, frutto evidentemente di molteplici compromessi e mediazioni.
DOMENICA 15 GIUGNO 2014 è prevista l'escursione nella Brughiera all'interno del programma "Le Stagioni del Parco 2014" organizzata dal "Comitato per il Parco Regionale della Brughiera"
AL LAGO IN BICICLETTA: MEDA – ALSERIO
ATTRAVERSANDO IL PARCO BRUGHIERA
E
IL PARCO REGIONALE VALLE LAMBRO
Ci si trova alle ore 8,30 a MEDA (MB) in fondo a via Varese al cartello di inizio Parco in zona Cascina Belgora.
Attraverseremo in MOUNTAIN-BIKE i boschi della Brughiera per poi entrare nelle aree del Parco Valle del Lambro. L’itinerario non presenta particolari difficoltà tecniche o grossi dislivelli, tuttavia richiede un minimo di allenamento fisico e una bicicletta mountain-bike adeguata per percorrere i sentieri. Pranzo al sacco lungo il percorso con rientro a Meda previsto per le ore13,30/14,00.
Se conoscete associazioni di appassionati di escursioni in mountain-bike inoltrate questa comunicazione ai loro indirizzi!
S'è tenuto nella mattinata del 6-6-014 l'annunciato FLASH MOB del coordinamento ambientalista INSIEME IN RETE, cui hanno aderito LEGAMBIENTE LOMBARDIA e WWF REGIONALE.
Questa mattina, trattandosi di un flash mob, non c'erano esigenze "numeriche" ma la necessità di esserci per continuare a dire e rimarcare le nostre motivazioni sull'inutilità dell'infrastruttura autostradale pedemontana e per ribadire che SI DEVE DIRE LA VERITA'.
Presenti con noi il Presidente di Legambiente Lombardia Di Simine e il Consigliere Regionale dell'M5S Corbetta oltrechè i giornalisti invitati.
A fondo pagina il comunicato distribuito.
All'entrata della zona agricola di Lentate
Insieme in Rete c'è per dire la verità
Di Simine (Legambiente Lombardia) e Corbetta (Cons Reg, M5S)
Un giro nel quartiere
Vicino alle aree di lavoro dell'autostrada pedemontana
Dietro di noi, i lavori del cantiere
Il frumento spazzato via dall'autostrada
Nei campi vicino al cantiere
Il cantiere di pedemontana
Dinanzi al cantiere
Noi continuiamo ad esserci
Il comunicato distribuito alla stampa e al flash mob.
LA PEDEMONTANA AVANZA,
PAGANO TERRITORIO E AMBIENTE
Il coordinamento INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE e altri gruppi ambientalisti richiamano l'attenzione su quello che sta accadendo e invitano a gran voce le istituzioni che ci governano a dire la verità.
L'opera iniziata non ha le gambe per venire avanti, il CIPE non ha ancora dato alcun parere sul progetto della Tratta B1, non c'è garanzia della copertura finanziaria, i danni ambientali già inferti al territorio sono pesantissimi, c’è il rischio diossina sulla tratta B2 e C e ancora non s'è data rispondenza alle prescrizioni del CIPE.
Nonostante tutto questo, i vertici di APL e Regione Lombardia si ostinano ad andare avanti.
INSIEME IN RETE organizza un FLASH MOB, con invito alla stampa, a Lentate sul Seveso, dove ormai si affaccia l'infrastruttura Pedemontana.
Perchè è necessario fermarsi,
perchè è necessario dire la verità
FLASH MOB
VENERDI 6 GIUGNO 2014
dalle ore 11
a LENTATE SUL SEVESO, via TONALE 50
(nei pressi di Saccarta)
Coordinamento ambientalista
INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE
Pare ormai una costante :dove ci sono "grandi opere faraoniche", dove queste non sono condivise con il territorio ma spesso imposte, dove si usa la logica "dell'emergenza" per semplificare le procedure degli appalti, si sviluppa e fiorisce il malaffare, la malapolitica, la corruzione
C'è una TRASVERSALITA' d'appartenenza tra politici, ci sono imprese "d'area" e c'è il coinvolgimento di figure istituzionali che mostrano come la corruzione nel nostro paese sia pervasiva e diffusa.
Venezia. Crolla
la facciata del Veneto. Fondi neri, finanziamenti occulti, concussioni e
complicità, la grande opera di Venezia, la più costosa del Paese, è
marcia. Trentacinque gli arresti: ai domiciliari il sindaco Orsoni (Pd),
accusato di finanziamenti illeciti; chiesto l’arresto per l'ex
governatore, e deputato di FI, Galan
Come (e peggio) di vent’anni fa: un «sistema» parallelo alla
gestione del Mose, la Grande Opera per eccellenza. Trentacinque gli
arresti e un altro centinaio di indagati disposti ieri nell’elenco
firmato dai pm Stefano Ancilotto, Paola Tonini e Stefano Buccini.
Tra i nomi «eccellenti» spiccano quello del deputato di Forza Italia
Giancarlo Galan — ex governatore e ministro, attuale presidente
della Commissione Cultura della Camera per cui servirà
l’autorizzazione — e del sindaco di Venezia Giorgio Orsoni (Pd)
ristretto ai domiciliari.
Ma
insieme ai politici è collassata l’architettura delle complicità:
manager, funzionari pubblici, professionisti, consulenti,
finanzieri, vecchi marpioni e nuovi faccendieri. La paratia mobile
della corruzione restituisce, per via giudiziaria, la certezza
di una vera cloaca dietro la facciata della «salvaguardia di
Venezia». Da sempre, lo sostenevano gli oppositori del
mega-appalto senza salvagente. Ora è di dominio pubblico, agli atti
della Procura della Repubblica.
Un anno dopo l’arresto di Piergiorgio Baita (il supermanager
Mantovani Spa) e Giovanni Mazzacurati (storico padre-padrone del
Consorzio Venezia Nuova), si completa l’indagine condotta dalla
Guardia di finanza con un malloppo di 711 pagine che certifica fondi
neri, finanziamenti occulti, concussioni e complicità.
Sequestrati beni per 40 milioni, scandagliate fatturazioni,
verificate società a San Marino e in Svizzera.
Crolla letteralmente la facciata del Veneto: il sindaco di
centrosinistra è accusato di aver preso contributi elettorali
per 560 mila euro; arrestati l’assessore regionale berlusconiano
Renato Chisso («stipendio annuale oscillante tra i 200 e i 250 mila
euro, dalla fine degli anni ‘90 sino ai primi mesi del 2013») e il
consigliere regionale Pd Giampietro Marchese (58 mila euro
illeciti per le Regionali 2010). Ai domiciliari Lia Sartori,
presidente uscente della Commissione industria dell’Europarlamento:
58 mila euro «in nero».
A
Galan viene contestata la ristrutturazione milionaria della
villa sui Colli Euganei, che secondo la Procura sarebbe frutto di un
giro di fatture false fra Tecnostudio e Mantovani Spa. Al «doge»
fondatore di Forza Italia viene contestato di aver ricevuto «per
tramite di Chisso, che a sua volta li riceveva direttamente da
Mazzacurati, uno stipendio annuale di circa 1 milione di euro, 900
mila euro tra il 2007 e il 2008 per il rilascio nell’adunanza della
commissione di salvaguardia del 20 gennaio 2004 del parere
favorevole e vincolante sul progetto definitivo del sistema Mose,
900 mila euro tra 2006 e 2007 per il rilascio (…) del parere
favorevole della Commissione Via della Regione sui progetti delle
scogliere alle bocche di porto di Malamocco e Chioggia».
Senza dimenticare che la Procura ha appena trasmesso al
Tribunale dei ministri il fascicolo che riguarda Altero Matteoli,
senatore di Forza Italia. Secondo la deposizione di Mazzacurati,
si profilerebbe l’«induzione indebita» da parte dell’allora
ministro prima dell’ambiente e poi delle infrastrutture nei lavori di
bonifica a Porto Marghera.
Ma la lista degli arrestati è vertiginosa intorno al
«riciclaggio» di circa 25 milioni. Con tanto di «stipendio in nero»
per l’ex magistrato alle Acque Patrizio Cuccioletta: 400 mila euro
in un conto estero per ammorbidire i controlli (più l’assunzione
della figlia in una società controllata dal Consorzio). Stesso
atteggiamento nei confronti di Maria Giovanna Piva che lo rileva al
vertice dell’ente serenissimo.
Manette per Roberto Meneguzzo,fondatore e amministratore di Palladio Finanziaria a Vicenza (chiave di volta dei project financing ospedalieri):
nel 2011 aveva tentato di scalare Fonsai, proponendosi poi come
il Cuccia del Nord Est a cavallo fra sussidiarietà e grandi opere.
Non basta, perché l’inchiesta arriva a Padova e fa tremare mezza
città, alla vigilia del ballottaggio per l’elezione del sindaco. In
via Trieste ha sede anche lo studio del commercialista
Francesco Giordano, 69 anni, un passato a supporto del Psi e una
collezione di incarichi con la giunta Zanonato (dalla fusione
Magazzini-Interporto al ruolo di revisore dei conti nella
multiutility AcegasAps). In passaggio Corner Piscopia, a due
passi dalla Camera di commercio, ci sono gli uffici dell’altro
colletto bianco Paolo Venuti: siede nel cda del mercato
agri-alimentare (38% di quote del Comune) ed è stato presidente dei
revisori dei conti di Fiera di Padova Immobiliare Spa (che gestisce
il nuovo centro congressi). Venuti risulta socio della trust company Delta
Erre, sigla che compare puntuale nelle «operazioni strategiche»
di Veneto e Trentino. E vanta incarichi professionali in BH4 Spa,
Save, Adria Infrastrutture, Concessioni autostradali venete.
Infine, è imbarazzante l’arresto dell’architetto Danilo Turato che ha
progettato per Comuni e Università, oltre alla mancata nuova sede
dell’Arpav nella zona del Tribunale…
È un verminaio in cui rispunta Lino Brentan: uomo della Quercia,
ex amministratore delegato dell’Autostrada Padova-Venezia, già
condannato per tangenti nell’estate 2012. Ma nella lista compaiono
i nomi di Giuseppe Fasiol (braccio destro dell’ad di Veneto Strade,
Silvano Vernizzi) e Giovanni Artico, già commissario
straordinario per Porto Marghera. Arresti domiciliari per il
magistrato della Corte dei Conti Vittorio Giuseppone. E ancora
Stefano Tomarelli del direttivo del Consorzio; Stefano Boscolo
detto Bacheto, titolare della Coop San Martino di Chioggia, Gianfranco Contadin detto Flavio,
direttore tecnico della Nuova Coedmar, e Federico Sutto del
Consorzio. Seguono l’ex sindaco di Martellago Enzo Casarin, capo
della segreteria di Chisso (già condannato per concussione); il
direttore generale di Sitmarsub Sc e Bos.ca.srl Nicola Falconi; il
legale rappresentante di Selc Sc Andrea Rismondo.
Insomma, un scenario inquietante che conferma le «intuizioni» di
chi si è sempre opposto al Mose. E mette spalle al muro la politica bipartisan delle
larghe intese, ma anche il leghista Luca Zaia nella rincorsa al
secondo mandato.
Sintetizza Massimo Cacciari, sconsolato: «Il
modo in cui si fanno le grandi opere in Italia è criminogeno.
Da
sindaco, durante i governi Prodi e Berlusconi, avviai un processo di
discussione e verifica. In tanti passaggi ebbi modo di ripetere che
le procedure assunte non permettevano alcun controllo da parte
degli enti locali e che il Mose si poteva fare a condizioni più
vantaggiose. L’ho ripetuto milioni di volte, senza essere ascoltato.
Negli anni del governo Prodi, all’ultima riunione del Comitatone,
che diede il via libera al proseguimento dei lavori del Mose fui
l’unico a votare contro con il solo sostegno di una parte del
centrosinistra. Da allora non me ne sono più interessato…».