Care/i,
poco fa presso la sede del Comitato Promotore referendario è stata notificata l'ordinanza della Corte Suprema di Cassazione (scaricabile al seguente link: www.acquabenecomune.org/raccoltafirme/materiali/Ordinanza_Cassazione_7_dicembre_2010.pdf)
con cui si dichiarano legittimi i tre quesiti referendari.
In particolare nell'ordinanza si specifica quanto segue:
- è stato accertato il superamento del numero di 500.000 firme necessarie per ciascun quesito;
- non si procede alla concentrazione del nostro 2° quesito con quello promosso dall'IdV;
- si estende il 1° quesito con la seguente frase "nel testo risultante a seguito della sentenza n. 325 del 2010 della Corte costituzionale";
- si estende il 2° quesito con la seguente frase "nel testo risultante dall'articolo 12 del d.P.R. 7 settembre 2010 n. 168".
Raccolta firme di SINISTRA e AMBIENTE a Meda |
Va sottolineato come le suddette modifiche non incidono minimamente sul contenuto dei quesiti.
Si tratta di un risultato che tutte e tutti ci attendevamo!
Si tratta di un ulteriore passo in avanti verso i referendum per l'acqua pubblica!
Si tratta di una conferma dello straordinario lavoro svolto dal popolo dell'acqua!
Avanti tutta verso la riappropriazione sociale dell'acqua!
Un saluto.
Paolo Carsetti
Segreteria Comitato Promotore Referendum Acqua Pubblica
Via di S. Ambrogio n.4 - 00186 Roma
Tel. 06 6832638; Fax.06 68136225 Lun.-Ven. 10:00-19:00; Cell. 333 6876990
e-mail: segreteria@acquabenecomune.org
Sito web: www.acquabenecomune.org
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COMUNICATO STAMPA
Referendum acqua, via libera della Corte di Cassazione
La Corte di Cassazione ha comunicato oggi al Comitato Promotore dei Referendum per l'acqua pubblica, l'avvenuto conteggio delle firme necessarie alla richiesta dei referendum. Un passaggio scontato dopo la straordinaria raccolta firme che ha portato alla Corte, lo scorso luglio, 1 milione e 400 mila sottoscrizioni. Adesso tocca alla Corte Costituzionale dare il via libera ai quesiti entro la metà di febbraio, mentre la data del voto è prevista nella primavera 2011.
Con l'avvicinarsi del voto popolare si fa sempre più pressante la richiesta di moratoria sulle scadenze del Decreto Ronchi, almeno fino a quando gli italiani non i saranno espressi.
Quello della Cassazione è un altro passo avanti nel percorso referendario e nella battaglia per la ripubblicizzazione dei servizi idrici.
Siamo sempre più vicini alla liberazione del bene comune acqua dalle logiche del mercato e del profitto.
Siamo sempre più vicini alla liberazione del bene comune acqua dalle logiche del mercato e del profitto.
Roma, 9 dicembre 2010
Ufficio Stampa Comitato Referendum Acqua Pubblica
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