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CRONACHE DA CHI SI IMPEGNA A CAMBIARE IL PAESE DEI CACHI E DEI PIDUISTI.
"Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente,
ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere,
se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?"
Antonio Gramsci-politico e filosofo (1891-1937)
OMAGGIO ALLA RESISTENZA.
Ciao Dario, Maestro, indimenticabile uomo, innovativo, mai banale e sempre in prima fila sulle questioni sociali e politiche.
Ora sei di nuovo con Franca e per sempre nei nostri cuori.

"In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta.
Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po' le teste.
Tutto il resto, la bellezza per la bellezza, non mi interessa."

(da Il mondo secondo Fo)

venerdì 1 ottobre 2010

CRONACHE PIDUISTE dalla REPUBBLICA DELLE BANANE

01/10/010
CRONACHE PIDUISTE

Durante il dibattito al Senato, prima si fa una dormitina, poi al risveglio, rende di pubblico dominio al paese  le sue oniriche e immaginarie azioni. (art sotto di Liberazione ... con qualche ritocco alle foto)
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Berlusconi show in Senato: «Ho salvato le banche Usa»
di Frida Nacinovich
Psss .... Psss ... capo ..... capoooo ..... svegliati devi dire qualcosa
Pdl, Lega, Fli, qualche centrista nostalgico della Casa delle libertà, Riccardo Villari (ricordate la vigilanza Rai?), in totale 174 voti a favore su 305 onorevoli presenti. Il Senato ha fiducia in Silvio Berlusconi e nel suo governo. Il premier è soddisfatto, come sempre gli succede in situazioni del genere, si lascia prendere la mano tanto da sostenere di aver risolto lui la crisi globale delle banche. Ha conquistato Obama con un sorriso. Veni, vidi, vici. Tonico dopo il voto, Berlusconi ritrova la verve del gran venditore. Palazzo Madama lo promuove a pieni voti, lui si concede battute e rivelazioni che fanno capire di che pasta è l'uomo. «Ho convinto io gli Usa a lanciare il piano da 700 miliardi». Il presidente del Consiglio dice anche di sentirsi israeliano, in risposta a un incommentabile intervento anti-Fini di Giuseppe Ciarrapico, che scatena l'ira di dio («Fini traditore, ordina le kippah»). Berlusconi vuol dire fiducia anche grazie al voto dell'ineffabile Ciarra, ras dell'agropontino, fascista mai pentito.
A sinistra c'è una lunga tradizione di rapporti gelidi fra compagni, fra ex di partito. Ma la destra non vuole essere da meno. In Transatlantico, sotto i ritratti dei "padri della patria" in mostra in questi giorni, tra ex aennini volano gli stracci che è un dispiacere. Cose del tipo: "Sto con Berlusconi, hai scelto Fini, vattene". L'onorevole Federico Bricolo della Lega, in cravatta verde d'ordinanza, ha meritata fama di estremismo verbale ma oggi diventa figura di secondo piano.
Ricordate Riccardo Villari, senatore del Pd eletto presidente della vigilanza Rai con i voti di Pdl e Lega, passato alle cronache come Bostik-Villari o Vina-Villari, a scelta, perché non voleva mollare la poltrona? Allora fu espulso dal Pd ed entrò nel gruppo misto, oggi torna alla ribalta parlamentare con una dichiarazione di amore per Silvio Berlusconi. «Il governo è più forte perché io gli voto la fiducia. Sarò una sentinella della maggioranza». Il caro leader di Arcore gli crede, e quasi si commuove. Berluscones e leghisti applaudono a scena aperta colui che tenne in scacco per settimane la vigilanza Rai. Cartoline da palazzo Madama, nel giorno della fiducia bis al governo Berlusconi. Oggi i numeri non sono un problema, anche senza i "compagni" di Futuro e libertà, l'asse del nord ha la maggioranza del Senato. L'outing di Villari mette di buon umore il Cavaliere. «La Camera mercoledì ha approvato il voto di fiducia con una maggioranza più ampia e articolata di quella del 2008 - sostiene - Questo conta e non confusi calcoli elettorali». Sarà.


Al RISVEGLIO: io, io con la P2 ho salvato il MONDO dal Comunismooo !

Prima dell'inizio dell'intervento di Berlusconi, i cronisti presenti in Senato chiedono a Umberto Bossi se le elezioni anticipate sono più vicine. Il senatur - che dal voto avrebbe tutto da guadagnare - scuote la testa, dice di "no". Gli amici si vedono nel momento del bisogno, e il leader della Lega di Berlusconi è ottimo amico. Nel mentre il caro leader di Arcore continua a spararle grosse. «Grazie a me Putin e Sarkozy la Russia rinunciò ad attaccare Tibilisi..». Il Cavaliere è un fiume in piena. «Genere fantasy», ironizzerà nella dichiarazione di voto la capogruppo Pd Anna FInocchiaro. Ma Berlusconi è scatenato, «ci divertiamo un po'», gigioneggia sotto gli sguardi perplessi dei senatori. Alcuni esempi. La stampa? «In mano alla sinistra». I rifiuti a Napoli? «Colpa del sindaco Iervolino». La scuola? «La sinistra l'ha trasformata in un gigantesco ammortizzatore sociale senza permettere ai ragazzi di entrare nel mondo del lavoro. Adesso invece c'è la rivoluzione del merito». Chiusura in bellezza con l'invito «ad una grande stagione di riforme». «Votate bene», dice. L'aula del Senato perde il suo rigore istituzionale. Pdl e Lega applaudono a scena aperta, Gianfranco Fini è da un'altra parte, a Montecitorio, i suoi senatori sono solo una decina, i berluscones ne approfittano. In piedi, battono a lungo le mani intonando anche il coretto "Silvio! Silvio!". Dai banchi del Pd parte ironico un controcanto: "Bis! Bis!". Sipario.

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Nel frattempo, grazie alle sue leggi “ad personam” il suo patrimonio immobiliare è in fase di costante ampliamento.

In Sardegna, in una villa da poco acquisita, usando le norme del PIANO CASA, s’aumentano le volumetrie del 30%. (art de Il Manifesto).
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articolo de "Il Manifesto" del 30/09/010
Affari Suoi
E il premier usa il suo «Piano casa» per un'altra villa in costa Smeralda

Le propietà di Re Silvio il piduista
Nelle more della battaglia politica e coi vantaggi che dal suo ruolo pubblico ricava, Silvio Berlusconi si fa gli affari suoi. Il presidente del consiglio si costruisce una nuova villa da favola in Costa Smeralda, a Porto Rotondo, a poche centinaia di metri dal famigerato buen retiro di Villa Certosa. E lo fa ampliando un immobile che, stando ai vincoli imposti a suo tempo dall'ex governatore Soru, avrebbe potuto essere soltanto ristrutturato, senza aumenti di cubatura.
Possibile? Sì, perché con il «Piano casa» - approvato dal governo Belusconi tra i primi provvedimenti subito dopo l'insediamento e fatto sollecitamente proprio dalla giunta presieduta a Cagliari da Ugo Cappellacci - ampliare si può. E infatti davanti ai cancelli del cantiere, aperto dalla Idra Immobiliare in via Cava del Tom, in una delle zone più belle di Porto Rotondo, campeggia il cartello che riporta gli estremi della regolare licenza concessa dal comune di Olbia il 21 luglio scorso (numero di pratica 241/10). Gli operai sono già al lavoro per per aumentare del 30% per cento le volumetrie della casa che Silvio Berlusconi ha acquistato da un gruppo immobiliare toscano, al quale a sua volta era stata ceduta una decina di anni fa da Laura Rusconi, parente degli editori milanesi, già titolare, nel paradiso sardo delle vacanze per milionari, di ristoranti di lusso poi venduti ad altri imprenditori. Prima che il leader del Partito della libertà la comprasse, la villa era affittata a due compagnie di telefonia mobile, Vodafone e 3, che ci avevano installato i loro impianti. Il posto è adatto per piazzarci antenne, perché via Cava del Tom è sulla sommità di un colle dal quale si domina la baia color smeraldo di Porto Rotondo: un panorama d'incanto. Arrivato Berlusconi, Vodafone e 3 hanno dovuto sloggiare.

La famosa Villa Certosa, una delle residenze di Re Silvio il piduista
La proprietà acquistata dal presidente del consiglio ha un'estensione di circa seimila ettari e non è molto distante da Villa Certosa. La vecchia casa di Laura Rusconi è stata praticamente rasa al suolo dalle ruspe, entrate in azione ai primi di agosto; sono rimaste soltanto le fondamenta. Nella nuova costruzione, stando alla licenza edilizia e al progetto preparato da Idra Immobiliare e firmato da Gianni Izzo (il geometra che ha sempre seguito anche i lavori di Villa Certosa), rientreranno anche due dependance dell'edificio demolito. Le norme del «Piano casa» rendono l'ampliamento del tutto legittimo.

I lavori di rifacimento e ampliamento a ex Villa Rusconi
Ma Berlusconi si allarga non solo con la nuova residenza di via Cava del Tom. Di recente il cavaliere ha acquisito intorno a Villa Certosa dieci lotti dall'architetto milanese Maristella Cipriani e altri cinque dal gruppo torinese Normafer. Tutto insieme, un parco da ottanta ettari. 
E anche dentro i perimetri «storici» di Villa Certosa pochi mesi fa, grazie sempre al «Piano casa», sono stati costruiti alcuni nuovi bungalow. Un segnale chiaro per dire che i tempi del «Piano paesaggistico» fatto approvare da Soru nel 2004 sono, per la destra di Berlusconi e Cappellacci, finiti.

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