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CRONACHE DA CHI SI IMPEGNA A CAMBIARE IL PAESE DEI CACHI E DEI PIDUISTI.
"Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente,
ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere,
se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?"
Antonio Gramsci-politico e filosofo (1891-1937)
OMAGGIO ALLA RESISTENZA.
Ciao Dario, Maestro, indimenticabile uomo, innovativo, mai banale e sempre in prima fila sulle questioni sociali e politiche.
Ora sei di nuovo con Franca e per sempre nei nostri cuori.

"In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta.
Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po' le teste.
Tutto il resto, la bellezza per la bellezza, non mi interessa."

(da Il mondo secondo Fo)

sabato 2 marzo 2019

LA REGIONE LOMBARDIA APPROVA LA CONFIGURAZIONE DEGLI AMBITI TERRITORIALI ECOSISTEMICI ROMPENDO CONTINUITÀ ECOLOGICHE E GEOMORFOLOGICHE DEL TERRITORIO DELLA BRUGHIERA


LA CRONACA
Nel quadro della “RIORGANIZZAZIONE DELSISTEMA LOMBARDO DI GESTIONE E TUTELA DELLE AREE REGIONALI PROTETTE E DELLE ALTRE FORME DI TUTELA PRESENTI SUL TERRITORIO”, la Giunta regionale con DGR n. 1124 del 28.12.2018  (vedi allegato a fondo pagina) ha approvato la definizione degli ambiti territoriali ecosistemici (ATE) così configurati :
  • 8 ambiti con un unico parco di riferimento (Adamello, Adda Nord, Adda Sud, Alto Garda Bresciano, Campo dei Fiori, Colli di Bergamo, Grigna Settentrionale, Mincio, Monte Netto, Oglio Nord, Oglio Sud, Orobie Bergamasche, Orobie Valtellinesi, Pineta di Appiano Gentile e Tradate, Serio, Spina Verde, Valle del Lambro, Valle del Ticino)
  • 2 ambiti con due parchi ricompresi (Monte Barro e Montevecchia e Valle del Curone – Groane e Bosco delle Querce.
E' stata rinviata a successiva determinazione la definizione dell’area interessata dal Parco Agricolo Sud Milano e dal Parco Nord Milano.
I PLIS per cui è stata riconosciuta l’autonomia gestionale con DGR 6735 del 19.06.2017 e 7357 del 13.11.2017, potranno proseguire la gestione autonoma fino al prossimo aggiornamento regionale.
In alternativa l’Ente gestore del PLIS potrà partecipare a processi di aggregazione, oppure affidare all’Ente gestore del parco di riferimento, tramite apposita convenzione, l’esercizio di tutte o parte delle proprie funzioni operative, gestionali e amministrative, mantenendo il regime originario di tutela.
Le riserve naturali e i monumenti naturali saranno integrati nei parchi regionali di riferimento, salvo eccezioni previste dalla legge.

SCADENZE E ADEMPIMENTI

Entro 4 mesi dall’approvazione della DGR 1124/2018:
i Parchi Locali di Interesse Sovraccomunale (PLIS) potranno affidare all’ente gestore del parco di riferimento, tramite apposita convenzione, l’esercizio di tutte o parte delle funzioni operative, gestionali e amministrative del PLIS, mantenendo il regime originario di tutela e previa deliberazione dei consigli comunali interessati;
le RISERVE NATURALI E MONUMENTI NATURALI potranno stipulare,  in caso di integrazione nei parchi delle riserve naturali e dei monumenti naturali, una o più convenzioni con l’ente gestore del parco di riferimento per ciascun ambito.

Entro 6 mesi dall’approvazione della DGR 1124/2018:
Gli Enti gestori dei parchi elaboreranno una proposta unitaria di programma di razionalizzazione dei servizi e una proposta, formulata anche per singoli ambiti territoriali, di progetto di riorganizzazione corredata di una proposta di aggregazione volontaria tra parchi e di integrazione nei parchi delle riserve naturali e dei monumenti naturali dell'ambito, oltre alle convenzioni sottoscritte per l'integrazione nei parchi delle riserve naturali e dei monumenti naturali.
L'ente parco dovrà specificare nella proposta di progetto di riorganizzazione se nell'ambito territoriale di riferimento vi siano siti di Rete Natura 2000 (SIC, ZPS, ZSC) gestiti da: ERSAF, Istituti scientifici legalmente riconosciuti come tali, Associazioni naturalistiche che forniscano adeguate garanzie sul piano organizzativo e tecnico. Tali siti continuano ad essere gestiti secondo le previsioni di cui alla L.R. 86/1983, salvo eventuali diverse valutazioni della Giunta regionale. Anche la gestione delle riserve naturali può essere affidata ad Ersaf, ad istituti scientifici legalmente riconosciuti come tali, ovvero ad associazioni naturalistiche che forniscano adeguate garanzie sul piano organizzativo e tecnico scientifico.

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UNA PRIMA VALUTAZIONE

Per quanto riguarda il territorio a noi circostante, da una prima lettura della Delibera di Giunta Regionale, risulta che nella configurazione degli Ambiti Territoriali Ecosistemici (ATE) il raggruppamento dei Comuni che ne fanno parte non è purtroppo stato modificato rispetto alla passata versione. 
Le aree a verde di 11 Comuni restano separate da quelle dei 13 della Brughiera a sud, ora comprese nel Parco Groane-Brughiera anche se insieme erano state individuate dalla LR n° 86 del 1983 come facenti parte dell’ambito D10 - BRUGHIERA COMASCA, .
Continuano ad essere compresi nell'ATE del Parco Valle Lambro i Comuni di: Alzate Brianza, Capiago Intimiano, Montorfano e Orsenigo mentre i Comuni di: Senna Comasco, Casnate con Bernate, Lipomo, Tavernerio, Grandate e l'Oasi del Bassone nell'ATE della Spina Verde.
Una suddivisione frutto di "pressioni politiche"  che ha ignorato criteri di similitudine ecosistemica e morfologica, di contiguità territoriale e di rispetto dei bacini idrografici.
Particolare mappa degli ATE (per ingrandire cliccare sopra)
Nelle  osservazioni formulate e protocollate il 4/12/018 in Regione dal Comitato Parco Regionale Groane-Brughiera
era stato chiesto un differente accorpamento e una riassegnazione di ambito almeno per i Comuni di Alzate Brianza, Capiago Intimiano, Montorfano, Orsenigo, Grandate, Casnate con Bernate, Senna Comasco e per l'Oasi del Bassone, includendoli nel perimetro dell’AMBITO TERRITORIALE ECOSISTEMICO - PARCO DELLE GROANE E DELLA BRUGHIERA - PARCO BOSCO DELLE QUERCE.
Tali osservazioni non sono state prese in considerazione da Regione Lombardia.
Stante la situazione, la configurazioni degli ATE così come definite nella DGR, sarà con ogni probabilità un'ostacolo a futuri ampliamenti del Parco Regionale Groane/Brughiera, secondo criteri di continuità geomorfologica, basata sull'originale proposta dell'ambito D10.
E' infatti evidente che accorpamenti di aree da tutelare, potranno avvenire con il/i Parchi Regionali già esistenti compresi negli ATE di appartenenza.
Questo potrebbe inoltre generare il rischio di forme gestionali differenziate su porzioni morfologicamente identiche del territorio. 

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