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CRONACHE DA CHI SI IMPEGNA A CAMBIARE IL PAESE DEI CACHI E DEI PIDUISTI.
"Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente,
ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere,
se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?"
Antonio Gramsci-politico e filosofo (1891-1937)
OMAGGIO ALLA RESISTENZA.
Ciao Dario, Maestro, indimenticabile uomo, innovativo, mai banale e sempre in prima fila sulle questioni sociali e politiche.
Ora sei di nuovo con Franca e per sempre nei nostri cuori.

"In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta.
Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po' le teste.
Tutto il resto, la bellezza per la bellezza, non mi interessa."

(da Il mondo secondo Fo)

giovedì 11 luglio 2013

10 LUGLIO ANNIVERSARIO DEL DISASTRO ICMESA: INIZIATIVA/CONFERENZA STAMPA DI INSIEME IN RETE SU PEDEMONTANA E RISCHIO DIOSSINA



Gemma Beretta portavoce di Insieme in Rete apre l'iniziativa

Il 10 LUGLIO 2013, 37° anniversario del disastro ICMESA, il coordinamento ambientalista INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE ha promosso ed organizzato un' INIZIATIVA/CONFERENZA STAMPA presso la sala Polivalente del Centro Visite del Bosco delle Querce a tema: SEVESO – MEDA: 37 ANNI DOPO DI NUOVO IL RISCHIO DIOSSINA.



In prima fila da sx, Caimi Sindaco di Meda, Butti, Sindaco di Seveso, Leuratti Ass. Barlassina, Rivolta Sindaco di LentateS/S
All'invito fatto da INSIEME IN RETE ai Sindaci dei Comuni della Tratta B2, gli stessi, hanno risposto positivamente, presenziando direttamente o a mezzo di loro Delegati e Assessori. Presenti Paolo Butti per Seveso, Gianni Caimi per Meda, Rosella Rivolta per Lentate S/S, l'Assessore Pietro Nicolaci per Cesano Maderno e L'Assessore Raimondo Leuratti per Barlassina nonchè l'Assessore Fabio Rivolta di Seveso e alcuni Consiglieri Comunali.
Anche il Comune di Desio (tratta C) ha inviato una comunicazione di adesione e partecipazione.
Sono intervenuti anche alcuni Consiglieri Regionali (Corbetta - M5S e Barzaghi - PD) firmatari della MOZIONE URGENTE non ammessa alla discussione in Consiglio Regionale e il Consigliere Provinciale del PD Elio Ghioni.
I relatori al tavolo di Insieme in Rete: Bai, Del Pero, Colombo, Grassi
Durante l'incontro, alla presenza dei giornalisti e su sollecitazione del tavolo composto dai rappresentanti di INSIEME IN RETE, (Gemma Beretta Portavoce, Edoardo Bai, Gianni Del Pero, Alberto Colombo, Giuseppe Grassi) c'è stato un confronto franco con i Sindaci e i Consiglieri presenti.
A fuoco la questione delle INDAGINI AMBIENTALI come da prescrizione Cipe n°3, l'anomalo iter progettuale della pedemontana, il black-out informativo da parte di APL e Regione Lombardia, il rispetto delle norme concernenti le zone ancora contaminate da TCDD e la necessità di una fascia di tutela o piano d'area nei PGT che impedisca le edificazioni a lato autostrada e la questione della viabilità territoriale.

Gianmarco Corbetta Cons Reg. M5S
Più localmente, s'è trattata la proposta di AMPLIAMENTO del Bosco delle Querce, ora condivisa anche dalle amministrazioni di Butti e Caimi, sotto la cui giurisdizione ricade la gestione del Parco Naturale Regionale del Bosco delle Querce. Proposta e che ora può avere l'opportunità di iniziare l'iter per concretizzarla.
Laura Barzaghi Cons. Reg. PD

INSIEME IN RETE, nel rispetto dei reciproci ruoli, pur mantenendo fermo il suo giudizio di inutilità dell'opera autostradale Pedemontana, intende continuare sulla strada del dialogo con il livello amministrativo locale, al fine di rafforzare le condivisioni sulle comuni preoccupazioni, rischio diossina, viabilità, compensazioni ambientali e identificare possibili azioni utili.

N.B l'asta per la VENDITA delle quote pubbliche di SERRAVALLE è andata deserta. Vedi la cronaca in merito.

Ecco il comunicato elaborato da INSIEME IN RETE diffuso alla stampa, ai Sindaci e ai Consiglieri.



LA RASSEGNA STAMPA:

Il Cittadino sito web 

L’anniversario del disastro Icmesa
A Seveso oggi si teme Pedemontana

 -  10 luglio 2013 Seveso:dopo la diossina si teme Pedemontana

10 luglio 1976, ore 12.30: una nuvola carica di diossina esce dall’Icmesa di Meda, al confine con Seveso. È l’incidente al reattore dell’industria chimica che innesca il disastro ambientale che segnerà il territorio e la cittadinanza, soprattutto quella più giovane. E che oggi, a 37 anni di distanza, fa ancora paura. Non solo Seveso, ma anche Meda, Cesano Maderno, Desio. Gli stessi Comuni interessati nel 2013 dal tracciato della Pedemontana. Ed è proprio questo l’aspetto su cui oggi si concentrano le istituzioni e le associazioni ambientaliste. Dopo il rinvio in Regione della mozione presentata dai consiglieri di minoranza su sollecitazione dei sindaci, decisi a chiedere chiarezza sulla correttezza dello sviluppo dei lavori (leggi la notizia).
L’anniversario - Per il 10 luglio il coordinamento ambientalista Insieme in Rete Per Uno Sviluppo Sostenibile, ha organizzato una conferenza stampa a partire dalle 11.30 nella sala polifunzionale del centro visite del Bosco delle Querce, in via Ada Negri. Presenti i sindaci del territorio. Il Bosco delle Querce è il simbolo della rinascita dopo il disastro, quarantatré ettari nati dieci anni dopo il disastro per contenere le vasche col materiale contaminato dalla diossina e trasformati in parco regionale, a maggiore tutela per la salute. Alla fine di luglio del 1976, 676 abitanti di Seveso e 60 di Meda furono evacuati dalle loro case, 200 persone non vi rientrarono più.
Il 14 luglio - Domenica 14 luglio, all’interno de “Le stagioni del parco”, il comitato per la brughiera briantea e il coordinamento Insieme in rete per uno sviluppo sostenibile organizzano l’iniziativa: “il Bosco delle Querce: 37 anni fa l’incidente dell’I.C.M.E.S.A. e oggi il progetto dell’autostrada Pedemontana”, in collaborazione con il Parco regionale Bosco delle Querce Il ritrovo è previsto per le 9 al parcheggio in fondo a Via Ada Negri. Nel corso della mattina si svolgerà la visita guidata all’area naturalisita con la presenza di un agronomo e una visita storico/ambientale nel parco, mentre la conclusione della giornata è prevista intorno alle 12.30.
Legambiente - «La storia si ripete: nel 1976 i cittadini furono avvisati della gravità del pericolo solo otto giorni dopo l’incidente del gravissimo inquinamento a cui erano sottoposti, quando ormai le polveri tossiche si erano deposte al suolo - ricorda Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia, che all’epoca viveva nel cuore della zona inquinata - Fu così impossibile mettere in atto ogni possibile misura di prevenzione per evitare gli oltre 200 casi di cloracne, oltre al rischio di malformazioni fetali e di tumori negli adulti oggi descritti dagli studi retrospettivi. Nel 2013 invece si arriva a negare, contro ogni evidenza, l’urgenza di caratterizzare i suoli e di verificare il progetto di Pedemontana prima che la parola passi alle ruspe del più grande cantiere della Lombardia. Un comportamento di gravissima irresponsabilità istituzionale, contro il quale chiediamo ai sindaci di mantenere un atteggiamento di fermezza per la tutela della salute, per evitare di dover sottoporre gli abitanti ad una nuova emergenza sanitaria».


Da MBNews
Seveso, 37 anni dall’Icmesa. Con Pedemontana torna lo spettro diossina
Seveso, 37 anni dall'Icmesa. Con Pedemontana torna lo spettro diossina
A 37 anni dal disastro Icmesa, per Seveso torna lo spettro diossina. Se ne è parlato nel corso di una conferenza stampa indetta da “Insieme in Rete per uno sviluppo sostenibile”, agglomerato di associazioni che hanno a cuore la sostenibilità e che chiedono a gran voce una revisione del progetto Pedemontana, l’autostrada di prossima costruzione che nel cosiddetto tratto B2 attraverserà i comuni interessati dal fenomeno diossina.
Attenzione focalizzata sulla rilevazione Arpa del 2003, che ha rilevato tracce di diossine presenti nel sottosuolo. Hanno risposto presente le amministrazioni di Lentate sul Seveso, Barlassina, Seveso, Meda, Cesano Maderno e Desio, oltre ai consiglieri regionali Laura Barzaghi e Gianmarco Corbetta. Sul banco degli imputati, dopo l’interrogazione parlamentare dello scorso giugno, Regione Lombardia e il presidente del consiglio, Raffaele Cattaneo, che ha respinto la mozione presentata dai consiglieri lombardi del Movimento 5 Stelle, Pd e della Lista Ambrosoli.
Restano dunque i dubbi di migliaia di cittadini, che si chiedono a gran voce perché non siano stati resi pubblici gli esiti dei sondaggi ambientali e delle indagini geognostiche effettuate in prossimità del tracciato della futura autostrada già nel settembre 2012.
«Le ultime analisi del 2008 – fanno sapere i delegati di “Insieme in Rete” – effettuate dalla stessa società Pedemontana avevano evidenziato il superamento dei limiti di presenza della diossina in 52 punti, di cui 10 anche oltre il limite industriale, su 127 rilevamenti nella tratta tra Meda e Desio».
Nell’anniversario più triste per tutta la Brianza occidentale cittadini e istituzioni locali danno dunque un segnale compatto e auspicano l’apertura di un dialogo chiarificatore perché «il passato non torni e resti solo come monito per le generazioni future».

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